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Autore: I am Maryanne    31/03/2013    2 recensioni
Questa è la storia di Kat, una ragazza di 16 anni di Londra. Vive con i suoi genitori e sua sorella maggiore Kate. Suo padre però avvisa che per lavoro si dovranno trasferire in Ohio, più precisamente a Cincinnati.
Lì Kat conoscerà il ragazzo più dolce al mondo, il suo nome è Andrew Biersack (comunemente chiamato Andy). Kat ha solo un problema... E' cieca dalla nascita. Ma incontrerà l'amore vero per la prima volta!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le 9:30 del mattino, Kat si sveglia con il canto degli uccelli fuori dalla finestra di camera sua che tutti i giorni si appostano sull'albero di fronte. 
E' Agosto e fa caldo, sente dei passi e riconosce la voce che la sta chiamando, è quella di sua sorella maggiore Kate, ormai la conosceva da anni, una voce sottile ma molto più adulta di quella sua, ancora bambinesca, dato che aveva da poco compiuto sedici anni.
- Kat, alzati, è tardi. - le disse con voce materna scrollandola un po.
- Ancora cinque minuti, ti prego - implorò Kat rigirandosi nel letto ancora assonnata.
- Guarda che mamma ha appena fatto le crep - le comunica la sorella invogliandola a scendere dal letto e ad accompagnarla tenendo la sua mano su quella di Kat, portandola fino in cucina.
- Giorno - saluta Kate vedendo la madre mentre posava un piatto pieno di crep dul tavolo della cucina.
- Giorno - saluta dopo Kat, avendo realizzato che in cucina c'era sua mamma.
- Ciao Kate, ciao Kat! - salutano in coro i genitori.
- Ciao papà - continua Kate avvicinando la sorella ad una sedia vicino a quella di suo padre che le diede un bacio sulla fronte e fece lo stesso con Kate.
Kat cominciò a tastare il tavolo, cercando di trovare il piatto con le crep e quando lo trovò, ne prese una e gli diede un morso, realizzando che dentro c'era la nutella che tanto amava. Prese poi, anche un bicchiere di succo di frutta alla pera (il suo preferito) e iniziò a sorseggiane un po.
La famiglia stava facendo colazione nella solita tranquillità di sempre e anche il cane Otto mangiava il suo cibo tranquillamente.
- Ragazze, vi devo dire una cosa - disse il padre con voce seria, interrompendo il silenzio con cui si stava svolgendo la colazione.
- Cosa c'è papà? - chiese Kate pulendosi la bocca con un tovagliolino di carta bianca.
- Non ve lo avevo detto prima perchè non ero ancora sicuro, ma ci dobbiamo trasferire - disse 
- Louis, perchè non mi hai detto niente? - chiese la madre di Kat.
- Come ho già detto, non ne ero sicuto e non vi volevo dire una cosa per un altra - terminò il padre 
- Papà, ma cosa stai dicendo? - gridò Kate 
Suo padre abbassò gli occhi e non diede risposta.
- Come farò? - continuò Kate
Il padre non diede ancora risposta, poi si girò verso Kat e la guardò, guardò il suo profilo, il suo naso drittissimo che aveva preso da lui.
- Tu cosa ne pensi Kat? - chiese alla sua secondogenita.
- Cosa dovrei pansare? - disse Kat con una lacrimuccia che le rigò il suo viso sfinato.
- Perderò la mia migliore amica, perderò la scuola, perderò tutto! - continuò alzando la voce ed ora il suo viso era completamente bagnato dalle lacrime.
- Mi dispiace Kat - continuò suo padre abbracciandola e cercando di dargli conforto. Anche se il suo tentativo fu invano, perchè la ragazza avrebbe perduto tutto a quello a cui teneva e prima che si ambienterà passerà molto, dato che era non vedente. E continuò a piangere silenziosamente tra le braccia del padre.
- Quando partiremo? - chiese la madre mentre suo marito asciugava le lacrime a Kat.
- Tra tre giorni - fu la risposta del marito.
Il resto della colazione passò velocemente, perchè sia Kat che Kate volevano assolutamente tornare nelle loro stanze per chiamate le loro amiche e avvisarle di tutto, così, terminata la colazione Kat salì nella sua stanza accompagnata dalla sorella Kate e dal cane Otto che le seguiva ovunque andavano, intanto in cucina i due coniugi discutevano sulla partenza, sul lavoro, sulla casa e sulla scuola per le due ragazze.
La giornata passò molto lentamente, kat era distesa sul suo letto e accarezzava Otto che dormiva appoggiando la testa sul ventre piatto della pardoncina, mentre Kate parlava al telefono con la sua amica Mary dell'accaduto e camminava avanti e indietro per la stanza della sorella minore.
La notte Kat non riuscì a dormire, si immaginava come poteva essere Cincinnati, ma niente, non aveva mai visto niente nella sua vita, aveva solo sentito le voci di tutti quelli che la circondavano e le sapeva riconoscere bene, si immaginava i colori, ma non aveva idea di cosa potessero essere, o i fiori, ma di questi aveva solo sentito il profumo, pensava, quando si ricordò che il giorno dopo sarebbe andata (accompagnata da sua madre) a fare una delle ante visite che faceva durante l'anno, le controllavano gli occhi e i medici dicvevano sempre le stesse cose che Kat non voleva ricordare.
"Come sempre", "Niente di nuovo", "Non abbiamo altro da aggiungere", era tutto quello che sentiva uscire dalle bocche dei medici.
Si rigirava nel letto e cercava di prendere sonno, sperando che la visita che avrebbe fatto il giorno dopo sarebbe stata migliore.
- Ti prego, fai che migliori - supplicava il vuoto intorno a lei. In quel preciso istante, passò una stella cadente, che forse realizzerà il suo sogno.
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Commento dell'autrice: Allora? Vi è piaciuto? Spero di si,(è la prima che scrivo) recensite... PLEASE!!!
   
 
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