The
Seventh:Winter
·
PART 5: Keepin’
·
Chapt. 7: In
restless dreams I walked alone
Wait to die, wait to live, wait for
an absolution that would never come.
La Selva è
una macchia scoscesa di alberi erti e rovi, così fitti da non lasciar filtrare
la luce. Mi tolgo i sandali, gettandoli via senza curarmene e corro scalza giù
per il pendio, la vista dorata a guidarmi attraverso le tenebre ed il freddo
della morte che penetra attraverso la pelle
mano a mano che proseguo.
Lancio il
fuoco fatuo attraverso i tralci annodati per aprirmi un passaggio: Una volta
alle mie spalle, ricrescono e si riannodano subito rinforzandosi più di prima.
Le piante si diradano quando la discesa diventa più scoscesa: fatico a correre
e scivolo più volte, sino ad arrivare a trovarmi sul bordo di un precipizio.
La Gola è
la via senza ritorno che attraversa la Selva, dove le anime si radunano per
varcare la dimensione dei vivi ed entrare nei cancelli degli Inferi: Sono una
folla silenziosa ed opalescente, un flusso continuo nella stessa direzione.
La terra è
brulla e nera sotto i miei piedi nudi: camminarci sopra è una tortura ma mi
impongo di non fermarmi. Scendo per la china ripida, scivolo e rotolo
fermandomi su una striscia di terreno, uno dei sentieri di guardia appena sopra
le teste impalpabili delle anime.
Mi rialzo
dolorante; gomiti, piedi e ginocchia sanguinano, tagliati dalle rocce.
Rassicuro Morrigan, che mi è planata addosso
gracchiando agitata e mi strappando l'orlo della gonna rovinata per arrotolarmi
strisce di tessuto sui gomiti e ai piedi. "Aiutami a trovarla, abbiamo
poco tempo." Morrigan vola rasente sulle teste,
controlla volto per volto, mentre io cammino avanti ed indietro lungo il
sentiero, cercando nei volti lividi e nelle orbite vuote il volto della Regina.
Ad un
tratto Morrigan inizia a gracchiare forte, volando
rasente ad una delle anime: nei cinerei boccoli lievi e nell'abito di broccato
intriso di sangue opalescente riconosco Frigga.
"MAESTA'!"
Urlo, agitando le braccia: non da segno di avermi notata, continuando nel suo
incedere lento verso l'entrata degli Inferi a testa bassa.
Il Cancello è sempre più vicino: se lo varca e
si ritrova nel Limbo non potrò far nulla per riportarla indietro.
"MAESTA'!" Chiamo di nuovo, protraendomi verso di lei dal sentiero.
La terra sotto alle mie ginocchia è friabile, ma lei è a pochi metri e non ho
intenzione di cedere proprio ora.
Un rumore
di ali e l'odore di Zolfo mi sorprendono alle spalle: Amon
urla, lanciandosi su di me e bloccandomi per la vita. "Che vuoi fare,
gettarti nella Via dei Morti? Nessuna creatura vivente può percorrere questa
strada, moriresti all'istante!"
Mi allungo
dal sentiero. Frigga si sta avvinando, le mie dita possono quasi sfiorarla:
"AFFERRAMI!" le urlo, ma Amon mi tira
indietro. "Non puoi più far nulla per lei. Non puoi salvarla, non
condividete lo stesso sangue: non puoi chiedere a Morrigan
di riportarla indietro." Mi divincolo ma mio cugino è più forte, le
braccia attorno a me stringono ulteriormente e mi bloccano. La Regina non muta
il suo incedere lieve e continuo neppure quando la sua fronte mi attraversa la
mano "...Io devo..."
Ora Amon mi accarezza i capelli con dolcezza: "Non puoi
far nulla per lei, Adie. È troppo
tardi."
Scivolo
dal suo abbraccio: non potrò portarla indietro, ma almeno con qualcosa devo
tornare: "Maestà!!" chiamo senza ottenere risposta.
"FRIGGA!!!"
Raddrizza
leggermente la testa e le iridi chiare tornano a riempire le orbite buie:
È
come se le fosse tornata la consapevolezza di chi sia, per un breve istante.
Volta lentamente la testa verso di me ed io ne approfitto: "Chi è
stato?"
Il
Cancello è vicino, la spinta della folla silenziosa la guida a continuare il
suo cammino: mi guarda confusa senza parlare. "Chi ti ha uccisa?"
incalzo. Muove le labbra ed abbassa lo sguardo. La vedo sfiorarsi il ventre con
dita semitrasparenti e poi rialzare gli occhi verso di me.
"Maestà,
ti prego, è importante!"
Ormai è
quasi sulla soglia del cancello, quando la vedo muovere la bocca. Non capisco.
Lei
ripete, seguo il movimento delle labbra.
"L'Incantatrice?"
ho capito bene? "Avete detto l'Incantatrice?" annuisce debolmente,
prima di voltarsi verso l'Entrata.
"Addison ora basta, lasciala..."
"Un'ultima
cosa!" Spingo via Amon: "E Loki? Loki non c'entra nulla,
vero? Loki è innocente, vero...?"
L'ultimo
sguardo che la Regina di Asgard mi rivolge è velato
di profonda tristezza. Poi torna a fissare il Cancello davanti a sé, i suoi
occhi si spengono e varca la soglia del Regno dei Morti.
Non ha risposto.
Mi lascio
cadere sulle ginocchia sbucciate, Morrigan che
atterra e saltella tra le mie braccia, gli occhi che pizzicano e la pelle che
brucia dalle abrasioni. Amon mi passa un braccio
attorno alle spalle: "Hai fatto tutto il possibile." sussurra. Poi
richiama Brandon, il suo Corvo, e gli ordina di aiutare
Morrigan a riportarci indietro.
Thor siede
sul più basso dei gradini della Sala del Trono, gli occhi gonfi e rossi fissi a
terra e le mani tra quelle di Jane, silenziosa ed assente quanto lui. Ed i suoi
amici a circondarlo.
Alza gli
occhi appena mi sente entrare, e quando vede che sono sola il piccolo barlume
di speranza che gli illuminava gli occhi chiari svanisce. Stringe ulteriormente
le mani di Jane, che si morde il labbro inferiore, mi ringrazia con voce roca.
"Non
hai nulla di cui ringraziarmi." mormoro. "Non ho potuto fare
nulla."
"Ma
ci hai provato, e da come sei conciata non mi sembra sia stata un'impresa da
poco."
"Ho
il nome del suo assassino, però."
Thor
scatta in piedi lasciando Jane. La vedo massaggiarsi le mani cercando di
dissimulare il dolore.
"Non
sono certa di aver capito bene. Ho dovuto leggere le sue labbra e..."
"Dimmelo.
Lady GreyRaven..."
"L'Incantatrice. Ti suggerisce qualcosa
questo nome?"
I Tre
guerrieri e Sif si scambiano uno sguardo sbigottito,
Thor boccheggia e Jane mi rivolge un'occhiata disorientata.
Sif freme e mormora qualcosa che non riesco a capire, ma che fa
alzare Jane di scatto, furibonda. "Dovresti vergognarti ad aver solo pensato
ad una cosa simile!"
"E
perché dovrei? La sua maestra ha commesso questo delitto, come puoi pensare che
lui sia all'oscuro di tutto questo? Loki trama contro
la sua famiglia da parecchio tempo, se non l'avevi ancora capito."
Cosa? la sua Maestra? L'Incantatrice è... Amora? Trovo la colpevole conferma del mio pensiero nello sguardo
di Thor.
Jane
incalza: "L'hai visto tu stessa! Eri con noi!"
"Ho
visto mura ed illusioni: esattamente ciò che può evocare la magia di Loki."
"Hai
visto il suo dolore nella Cripta."
"Per
essere reputata così intelligente, ipotetica futura principessa di Asgard, sei piuttosto ingenua: Loki
mente. Mente sempre."
Lo
schiaffo sorprende la guancia di Sif con uno schiocco
sonoro. La guerriera si porta la mano alla parte colpita e spalanca occhi e
bocca in una espressione di oltraggiato stupore.
"E
tu, per essere una donna, sei piuttosto superficiale e stupida."
"Loki non può aver operato ai danni di nostra madre.
Crederei a questo se avessi colpito me alle spalle, o mio padre. Ma non nostra
madre, lei no." Il basso ringhio che è sfuggito dalle labbra di Thor fa
indietreggiare Sif con gli occhi lucidi. Jane
raccoglie la veste con le mani e si rivolge a me: "Seguimi,
Loki veglia ancora la Regina: ha bisogno di te."
Loki non ha smesso di tremare neppure quando sono riuscita a
portarlo in camera. Freme di rabbia impotente, alternando singhiozzi
incontrollati a parole frammentate che non riesco a comprendere, ma non è il
tempo di incalzarlo a parlare sensatamente.
È
stravolto, non posso far altro che cercare di calmarlo abbracciandolo e lui si
aggrappa a me, indondandomi la spalla di lacrime.
"Mi
dispiace." riesco solo a sussurrare, scivolando a terra stretta a lui. Gli
accarezzo i capelli, bacio la tempia umida cercando di mandar giù il groppo che
mi opprime la gola: "Loki, ti prego."
Prendo la sua testa tra le mani per forzarlo dolcemente a guardarmi.
"Negli Inferi tua madre mi ha detto che ad ucciderla è stata
l'Incantatrice. Tu stesso mi hai detto che è la più potente maga che si conosca.
Sai dov'è ora? Come possiamo rintracciarla?"
Il suo
sguardo è smarrito dietro gli occhi lucidi e gonfi: mi ribolle
il sangue nelle vene a pensare come Sif possa credere
sia tutta una menzogna. "Come... come potrei saperlo?"
"Conosci
la Magia meglio di chiunque altro..." Gli asciugo le guance con una
carezza "Non ti sto accusando di nulla. Tu non c'entri nulla, Loki. Non è così?"
Mi
riabbraccia stretto, tuffando il viso sul mio petto, ed io non posso far altro
che stringerlo ed accogliere i suoi singhiozzi.
Si deve
essere addormentato solo per pochi minuti, esausto dal suo stesso pianto.
Fatica ad aprire gli occhi, sono troppo gonfi ed anche respirare non è
semplice.
Addison è stesa su di un fianco, il viso a
pochi millimetri dal suo ed una mano ancora sulla sua guancia umida. Nella
penombra della stanza segue i suoi lineamenti con lo sguardo, tentato a
sfiorarli per svegliarla. Si sorprende a sorridere, ricordandosi quanto sia
difficile destare Addison dal sonno, a quanto trovasse
dilettevole infastidirla tra le lenzuola di seta ed alle sue espressioni buffe
dei suoi goffi risvegli. Le sposta una ciocca dal viso e sente già la mancanza
di quello che ancora non ha perso, non del tutto almeno.
Lei lo
crede innocente, lui sa di essersi macchiato dell'ennesimo crimine, di aver
vestito l'ennesima menzogna, di aver miseramente fallito l'ennesimo proposito
con le conseguenze peggiori che potesse causare.
Disegna il
contorno delle sue labbra con l'indice, vorrebbe baciarle di nuovo ma se lo
vieta.
Ne è
indegno. Lei non è innocente, né finge di esserlo - è anche un'assassina e
un'abile manipolatrice ed è anche abbastanza fiera di essere entrambi - ma
davanti alla gravità delle sue colpe è pura come un agnello.
E di
agnello sacrificale sull'altare dei suoi crimini ce ne è già stato uno.
Scivola
fuori dal materasso lentamente senza smettere di guardarla ed il suo calore che
si allontana è una tortura.
Si infila
la casacca con il cuore che si stringe in una morsa feroce quando trova il
ciondolo di Frigga nella tasca interna. Esita per un istante, indeciso se
lasciarlo in quella stanza e sperare che sia Addison
a raccoglierlo, ma poi sente di non potersene separare.
Scosta
l'arazzo e si abbandona al buio umido del passaggio segreto.
Una volta
fuori cammina per la direzione opposta al sorgere del sole.
Mi rendo
conto della sua assenza all'improvviso. Spalanco gli occhi e scatto a sedermi
sul letto: "Loki?"
La stanza
è vuota, le tende ondeggiano nella brezza mattutina.
Esco sul
balcone pur certa che non lo troverò lì. Appoggio le mani alla balaustra, mi
guardo attorno: Asgard è irrorata dalla luce
prepotente dell'alba, le ombre sono ancora lunghe e la notte fugge poco
distante.
E Loki?
Lo cerco
inutilmente con lo sguardo nei vicoli della città, in cui la gente si riversa e
parla, strepita, si strappa i capelli e si rivolge in preda a un dolore
isterico verso il portone del palazzo dove le guardie faticano a contenere la
calca.
Dov'è Loki?
Si è
addormentato tra le mie braccia esausto, ed io ho passato ore a guardarlo e a
pensare a come aiutarlo, prima di essere vinta io stessa dal sonno. Mi aggrappo
alla speranza che sia solo uscito dalla stanza per andare a commemorare Frigga,
ma quando mi dirigo verso la porta passando vicino alla scrivania qualcosa
attira la mia attenzione.
C'è un
libro aperto, il libro che Loki mi aveva dato e con
il quale mi aveva ingannato.
Sotto le
mie dita, la pagina dell’Infinity Gauntlet
è perfettamente leggibile.
Ed ecco la vostra sorpresa nell’ovetto pasquale!!!
Oltre a ringraziarvi sentitamente per come state facendo
crescere questa Storia, non posso far altro che augurarvi una Buona ABBUFFATA!
(Qui è l’1 ed io mi devo ancora sedere a tavola… si
prospetta un pranzo luuuungo!)
Critiche e commenti sono sempre ben accetti, purché
costruttivi.
E per qualsiasi curiosità vi rimando al mio ASK: http://ask.fm/EvilCassyBuenacidos
PS: e vi lascio anche il mio indirizzo TUMBLR, che non uso
molto spesso, ma tra poco metterò online ‘The ART of
THE SEVENTH’, ovvero le fanart che mi sono state
regalate per questa storia!!! Grazie, Grazie, Grazie a tutte! http://www. evilcassy.tumblr.com
PS: Titolo tratto da: The Sound of
Silence (Simon & Garfunkel)e citazione
cinematografica presa da TITANIC!
ALLA PROSSIMA!!!
EC