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Autore: dragon_queen    31/03/2013    3 recensioni
"Bene, aveva capito il suo gioco e aveva deciso di partecipare, ma le regole le avrebbe dettate lei. Così gli si avvicinò lentamente, sino a quando la distanza tra loro non fu quasi del tutto annullata...
...Kylie afferrò il bicchiere di bourbon dalla mano che Damon aveva ancora poggiata sul bancone e si voltò per un attimo verso il gruppo di ragazzi.
Li stavano osservando, come se avessero paura di quello che sarebbe potuto accadere.
Tornò così a guardare il bel Salvatore, il quale si stava passando maliziosamente la lingua sulle labbra. La ragazza si allontanò un poco e bagnò le sue nel liquore. Poi sorrise maligna.
Una mano accarezzò la coscia di lui, sentendolo tremare. Dopodichè, continuando a guardarlo negli occhi, disse:
-Credo che ti ci voglia una bella doccia fredda, stallone- e, in un colpo solo, gli rovesciò in testa l'intero bicchiere.
Dopodichè, guardando soddisfatta l'espressione confusa e poi furente del moro, si allontanò, lanciandogli un tovagliolo in faccia.
-Ci vediamo- e uscì dal locale."
Una prova, non so nemmeno se piacerà, ma godetevela lo stesso. Un saluto
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Elena/Stefan
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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EPILOGO

 

Nessuno osava parlare. Si erano semplicemente radunati attorno ai due, lui chino sulla piccola figura ormai priva di vita. Come al solito Klaus aveva approfittato della confusione per dileguarsi, ma in quel momento non sarebbe comunque interessato a nessuno.

Elena fissava l'amica, stesa tra le braccia di Damon, e d'istinto strinse il braccio di Stefan, in piedi accanto a lei, il quale ricambiò circondandole le spalle. Caroline, stretta a Tyler, aveva nascosto il volto nel suo petto per non far vedere agli altri le sue lacrime. Bonnie, in piedi, avvertì una mano su di una spalla e voltandosi incontrò lo sguardo di Caleb, il quale, nonostante volesse sembrare forte, aveva gli occhi lucidi.

Damon, dal canto suo, stava semplicemente con il viso nascosto nel petto. Neanche il sangue che fuoriusciva dalla ferita di Kylie lo destava dalla sua disperazione.

Dopo tutto quello che avevano faticato, non sarebbe sovuta finire in quel modo. D'un tratto il suo corpo fu invaso dalla rabbia.

Il vecchio e gli arcangeli stavano in piedi dinnanzi al gruppo. Se avessero potuto vedere i loro volti, in particolare quello di Vir, avrebbero visto il dolore che ne solcava i tratti, in quanto, con la morte di Kylie, era come se avesse riperso sua figlia per la seconda volta.

In quel momento un fruscìo di abiti distrasse tutti dalla loro sofferenza. Damon aveva adagiato il corpo della ragazza sulle foglie del sottobosco e si era alzato, rivolgendo uno sguardo di fuoco ad Elijah, il quale non aveva ancora deciso se seguire il fratello oppure no.

-Tu!! Dannatissimo bastardo!! Io ti uccido!!- e a velocità vampirica si gettò sull'Originale, facendolo nell'impeto arretrare e sbattere contro il tronco di un albero.

Quello lo fissò freddo come al solito, solo un lieve irrigidimento della mascella a causa dell'impatto.

-Era necessario- disse solo, prima di riuscire a togliersi di dosso il vampiro.

Damon non lo lasciò neanche pensare, in quanto gli fu di nuovo addosso. Elijah, per tentare di placarlo, riuscì ad intrappolarlo con una ferrea presa attorno al collo, ma il moro pareva letteralmente fuori di sé.

-Pensi sia stato facile per me?- gli chiese poi, lasciando l'altro interdetto per un attimo.

-A me pare proprio di si- ringhiò Damon.

-E' come se l'avessi persa per la seconda volta, come se stavolta fossi stato io stesso ad uccidere la mia Sian-

Gli occhi ghiaccio del vampiro si puntarono in quelli scuri dell'Originale, i quali parevano in qualche modo realmente dispiaciuti. Non fosse stato per la situazione, a Damon sarebbe quasi venuto da ridere: il freddo Elijah mostrava di avere finalmente dei sentimenti oltre al tanto parlato senso dell'onore.

-Lascialo!!- tuonò allora una voce.

Tutti si voltarono. Era stato il vecchio a parlare. Elijah obbedì, lasciando andare Damon, il quale rivolse a sua rabbia verso Peter.

-Tu sapevi che sarebbe andata a finire così. Lo sapevi fin dall'inizio-

-Era l'unico modo. Ho mantenuto la mia parola, in fondo: l'ho liberato, rispedendo Lilith all'inferno-

-L'hai uccisa, dannazione!!- intervenne in quel momento Caroline, le guance rigate dalle lacrime.

-Ma questo non toglie che abbia comunque mantenuto la parola. Quindi adesso tocca a te, Damon Salvatore, soddisfare quello che ti ho chiesto-

Tutti fissarono il vampiro, non capendo quello di cui il vecchio stava parlando.

-Io non ti devo niente. Tu avevi assicurato che sarebbe stata salva, invece è morta-

Per la prima volta da quando il fratello l'aveva trasformato, Damon avvertì gli occhi pungergli come da più di un secolo non gli era più capitato: stava piangendo. Vederlo così fragile e vulnerabile lasciò uno sguardo stupito sugli occhi dei compagni, sostituito poi da un senso ancora più profondo di dispiacere.

Alle parole del vampiro, il vecchio si alterò:

-Come osi, razza di mostro? Tu, un abominio, un errore di natura, osi contraddirmi?-

-Lo ripeto: scordati il patto- rispose ancora il vampiro, voltandogli le spalle e tornando dal corpo di Kylie.

-Sei uno stolto, vampiro. Uno sciocco. Passerai l'eternità a punirti per non averla salvata. Perchè è colpa tua se lei se ne è andata-

Damon si fermò a pochi passi dal corpo della ragazza, senza però voltarsi. Come si permetteva? Era quel vecchio bastardo l'unico responsabile. Ma allora perchè le sue parole lo ferivano a tal punto?

D'un tratto una nuova e ritrovata rabbia si impadronì di lui e a velocità da vampiro fu subito di fronte al vecchio.

Lo fissò con il suo sguardo freddo, tornato per un attimo al periodo in cui la sua umanità era stata spenta. Era tornato ad essere spietato e senza scrupoli.

Dietro all'uomo, gli arcangeli mossero un passo.

-Fermi!!- disse però Peter, continuando a fissare negli occhi Damon.

-Pensi che le tue parole mi abbiamo toccato, vecchio?- ringhiò il vampiro.

-Lo vedo nei tuoi occhi che il tasto che ho toccato è stato quello giusto. Sei sempre stato inutile, Damon Salvatore, la seconda scelta in ogni occasione e in questa situazione ti sei dimostrato per il perdente che sei sempre stato. Tu...-

Non fece in tempo a concludere che un rivolo di sangue gli uscì da un lato della bocca, mentre una fitta al petto gli fece spalancare gli occhi. Le labbra però si inarcarono in un sorriso, mentre spostava lo sguardo dal volto del vampiro al suo petto, nel quale era infilata, fino al polso, una mano dell'altro. Sentiva la morsa fredda del moro circondargli il cuore, il quale aveva preso a pulsare ancora più velocemente.

Lentamente afferrò il polso di Damon, completamente ricoperto di sangue e allargò il suo sorriso.

-La promessa è stata mantenuta- sussurrò, prima di essere circondato di una strana aura luminosa, la quale fece allontanare il vampiro come se si fosse scottato.

I presenti assistettero increduli alla scena. Il corpo dell'anziano iniziò a sgretolarsi, mentre gli arcangeli lo circondavano.

-Signore...- sussurrò Vir.

-Torno a casa- rispose quello, prima di sparire.

Dopodichè tutto tacque.

 

Damon abbassò lo sguardo, fissandosi la mano sporca di sangue. Gli occhi erano vuoti, la mente sgombra e il cervello completamente disconnesso. Le ingiurie e le minaccie dei tre arcangeli non lo toccarono e se non fosse stato per Stefan, Elijah e Tyler, probabilmente gli sarebbero saltati addosso e l'avrebbero ucciso.

In silenzio si voltò nuovamente verso la sua Kylie, stesa tra l'erba, bella e candida, come se la morte l'avesse resa ancora più eterea. Si inginocchiò di fianco a lei, spostandole un paio di ciuffi mori dal viso pallido, macchiandolo di quel liquido scarlatto che gli ricopriva la mano.

Dopodichè la prese tra le braccia, stringendosela al petto e sfiorando la sua fronte con la propria. Sentiva la rabbia fluire fuori dal suo corpo, lasciando solo un grande senso di vuoto.

-Damon?- sentì timidamente chiedere ad Elena, la quale le si era avvicinata alle spalle.

Non le rispose. Non ne vedeva l'utilità.

Prese a camminare.

-Dove vai?- gli chiese ancora la bruna.

-Lasciatemi solo- disse solo.

D'improvviso, prima che potesse andarsene, un forte vento si fece largo tra gli alberi, investendo tutti i presenti. I leggeri capelli di Kylie si spostarono dal collo, mostrando qualcosa che fece rimanere Damon di stucco.

Il marchio era riapparso, ma aveva qualcosa di diverso. Lui chiuse allora gli occhi, incredulo e irritato a causa del cattivo senso dell'umorismo che il destino gli stava riservando.

-Damon Salvatore, stai per caso piangendo?-

Il corpo si irrigidì come se fosse appena stato ricoperto da uno strato di ghiaccio. Non ebbe il coraggio di aprire gli occhi, nonostante avesse riconosciuto la voce che aveva parlato.

Alle sue spalle anche il resto del gruppo si era bloccato, incredulo.

D'un tratto, una calda sensazione su di una guancia lo costrinse finalmente a riaprire gli occhi, incontrando due bellissime gemme ametista che lo fissavano, commosse.

-A cosa devo queste lacrime?- sorrise lei, mentre anche i suoi occhi divennero lucidi.

-Come è possibile?- balbettò lui e cadendo in ginocchio e adagiando lei a terra.

In pochi secondi anche gli altri li raggiunsero, scoppiando in un grido ilare. Elena, Caroline e Bonnie si gettarono al collo dell'amica, mozzandole il respiro.

-Anch'io sono contente di rivedervi, ma così mi uccidete-

-Ma come può essere?- chiese in quel momento Caleb, il quale accorse a sua volta per abbracciare l'amica.

-Non lo so. Ho solo sentito una voce che mi chiamava nel buio in cui mi ero ritrovata e quando ho riaperto gli occhi, ho visto solo Damon-

Fu allora che Vir si inginocchiò accanto a lei, spostandole i capelli dal collo per scoprire il simbolo.

-Non è possibile- sussurrò l'arcangelo, prima di allontanarsi per non essere fatto a pezzi dal vampiro moro che lo fissava in cagnesco.

-Tu sai a cosa è dovuto questo miracolo?- chiese allora Stefan.

-Quel vecchio pazzo. Aveva calcolato tutto- sorrise Kae, avendo capito a sua volta.

-Ci ha fatto realmente preoccupare- aggiunse Pha, sistemandosi gli occhiali sul naso.

-Volete spiegarvi?-

-Se tu non avessi esaudito la tua promessa, allora l'avresti persa per sempre. Peter è tornato a casa, ma ha lasciato qui la sua immortalità, in quanto a lui non sarebbe più servita una volta risalito lassù. Così l'ha data in dono- rispose il più anziando e lanciò un'occhiata a Kylie.

-Aspettate un attimo. Quindi adesso io sono viva e per di più come voi?-

-Ti ha semplicemente reso un angelo completo, degno della nostra stessa longeva esistenza. Adesso puoi tu prestare fede alla tua promessa-

Lei si irrigidì e Damon lo notò, piazzandosi di fronte a lei.

-Non pensiate che dopo averla persa una volta ve la lascerò portare via di nuovo-

-Lei ha giurato, fatto un accordo. Deve esaudire il suo impegno-

In quel momento la risata cristallina della ragazza fece zittire tutti, i quali la fissarono, senza capire.

-Vi sbagliate. È vero, io ho giurato, ma ricordate anche le parole che pronunciai? Dissi che avrei prestato fede al patto sino a quando avessi avuto vita. In fondo, è come se io fossi morta, quindi il patto non vale più. Per quel che mi riguarda questa è l'ultima volta che ci vediamo- concluse lei, continuando a sorridere.

I tre arcangeli la fissarono, sentendosi irrimediabilmente presi in giro. L'unico però a ricambiare il sorriso fu stranamente Vir.

-Tu lo sapevi, dunque. D'accordo, vi riteniamo sconfitti, per il momento. Non ce ne andremo, ma continueremo a tenervi d'occhio- e detto questo scomparvero.

Il gruppo potè tirare un sospiro di sollievo.

-Tutto è bene quel che finisce bene- disse Caroline, felice.

Fece per voltarsi verso Kylie, ma non la vide. Anche Damon era sparito. Volevano andare a cercarla, ma Stefan li fermò.

-Lasciateli un po' da soli. Ne hanno bisogno-

 

-Siete molto bella, dolce angelo- disse lui a pochi distanza dal suo viso, mentre le sistemava un ciuffo di capelli mori dietro un orecchio.

-Siete un adulatore, signor vampiro- rispose lei, posandogli un candido bacio sulle labbra.

-Pensavo di averti perso- facendo stavolta lui la stessa cosa.

-Credevo che mi credessi solo una ragazzina con troppi problemi-

-Kylie?-

-Scusa scherzavo- sorrise lei, portandogli le braccia attorno al collo e posandogli ancora le labbra su quelle di lui, sentendolo sorridere.

Stavano entrambi seduti sotto le fronte di un albero, mentre una leggera brezza scompigliava loro i capelli. Continuarono a guardarsi negli occhi, sino a quando lei, sistemandosi tra le sue gambe, si poggiò con la schiena contro il suo petto. Sentì il vampiro posarle un bacio tra i capelli.

-Anche io ho avuto paura di perderti- disse in quel momento, con un filo di voce, stringendo le mani che lui teneva legate sul suo addome.

-Adesso non ti libererai facilmente di me. Almeno per un bel pò- continuò poi, sentendo il fiato di lui sul collo.

Non dissero più niente, rimanendo a guardare il sole che sorgeva. Quello sarebbe stato uno dei tanti che avrebbero visto insieme, sino alla fine del mondo e anche oltre.

 

FINE




NDA
Bella gente, questa storia è sfortunatamente conclusa, lasciandomi con un pò d'amaro, ma soddisfatta, abbastanza.
Ringrazio chi mi ha seguito, chi ha recensito e chi ha solamente letto, anche se mi accontento.
Forse ne ho un'altra in cantiere, ma non vi anticipo niente.
Un saluto e grazie ancora.
Marty

  
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