Mello fissava Idemi senza dire una parola. Matt li guardava divertito senza dire una parola.
MELLO : davvero ?
Mello sentiva uno strano calore e Matt aveva notato che stava arrossendo. Idemi che fino a quel momento aveva tenuto la testa bassa per nascondere la sua espressione scoppiò a ridere e si aggiunse anche Matt
IDEMI : stavo solo scherzando. Non sei un bravo detective se non lo hai capito
MELLO : detective ?
IDEMI : si. Matt mi ha detto che quando sarai grande farai il detective
Mello guardò furioso Matt che rideva. Mello non ci poteva credere. Si era fatto fregare da una ragazzina.
MATT : piaciuto lo scherzo che abbiamo organizzato ?
MELLO : quindi vi eravate messi d'accordo ?
MATT : esatto. Ti è piaciuto? Amico, avresti dovuto vedere la tua faccia. Eri rosso come un peperone
Mello guardò l'amico che scappò dalla stanza. Mello si alzò e stava per inseguirlo quando qualcosa o qualcuno lo prese per il braccio. Mello si girò e vide Idemi che sorrideva.
IDEMI : che fate ? Non mi potete lasciare qui da sola
MELLO : lasciami stare. Tanto lo so che mi stai prendendo in giro
IDEMI : una parte di quello che ho detto prima era vero. Era vero che mi sarebbe piaciuto conoscerti meglio
Detto questo si alzò lasciò il braccio di Mello che però non inseguì l'amico. I due ragazzi si sedettero sul letto e non parlarono. Per Mello era una silenzio fastidioso.
IDEMI : ti posso chiedere una cosa?
MELLO : si. Cosa vuoi sapere?
IDEMI : mio padre mi ha detto che questo orfanotrofio non è come gli altri. Che cosa ha di speciale ?
Mello non sapeva cosa risponderle. Una parte di lui voleva dirle la verità, ma un' altra parte di lui voleva cacciare fuori dalla stanza quella ficcanaso e dirle di sparire dalla sua vista. Però c'era qualcosa che gli impediva di cacciare quella ragazza e offenderla. Idemi gli prese la mano, ma lui la spostò.
MELLO : ma mi lasci in pace
IDEMI : ma se sei tu che ti sei addormentato. Allora
vuoi rispondere alla mia domanda
MELLO : beh ... come posso spiegartelo. È vero che questo orfanotrofio è diverso da tutti gli altri e questo per una ragione che non ti posso dire.
IDEMI : perché? Ti prego dimmelo. Giuro che non ne faccio parola con nessuno. Te lo prometto
Mello fissava impassibile la ragazza. Idemi si sentiva osservata, ma non aveva il coraggio di alzare gli occhi. Era molto vicina al ragazzo che l'aveva colpita dritta nel cuore. Forse perché somigliava al suo primo amore.
MELLO : in questo orfanotrofio raccolgono piccoli geni allo scopo di allevare e istruire un successore di L
IDEMI : L? Il più grande detective del mondo?
MELLO : esatto
IDEMI : anche tu sei un suo successore?
MELLO : si sono il migliore
IDEMI : che bello! Non ci avrei mai creduto, ma se me lo dici tu ci credo.
MELLO : con questo vuoi continuare a prendermi in giro vero?
Detto questo si alzò e andò verso l'altro letto. Voleva allontanarsi da quella ragazza. Che gli prendeva? Prima lo prendeva in giro e poi si comportava come se fosse la sua ragazza?
MELLO : ma la finisci. Che ne puoi sapere tu ? Non mi interessa se ci credi o no.
IDEMI : non volevo offenderti. Stavo solo cercando di dirti che mi fido di te
MELLO : non m'interessa. Per me puoi anche non fidarti. ORA VATTENE E LASCIAMI SOLO.
Idemi si alzò dal letto cercando di nascondere le lacrime e corse fuori. Nei corridoi incontrò Matt che la fermò bruscamente.
MATT : che cosa è successo?
IDEMI : niente. Forse ho cercato di avvicinarmi un po' troppo a Mello
MATT : e lui ti ha trattato male. È tipico di Mello , ma non preoccuparti sono sicuro che tra poco tornerà a scusarsi
Matt sapeva che quello che aveva detto era la più grande bugia della sua vita. Mello non si faceva troppi problemi nel ferire le persone. Idemi intanto si asciugava le lacrime. Come sempre si era messa a piangere per niente. Anche se cercava di sembrare molto forte, in realtà piangeva per nulla sopratutto quando si innamorava. Era molto sensibile e adorava gli animali.
MATT : vogliamo andare a giocare da qualche altra parte?
IDEMI : ok
MATT : sai giocare a calcio ?
IDEMI : si, qualche volta ci giocavo con mio fratello
MATT : ora dov è tuo fratello
All'improvviso gli occhi di Idemi si fecero lucidi
IDEMI : è morto due anni fa in un incidente stradale
MATT : mi dispiace. Comunque andiamo. Oggi ti prometto che ti farò divertire come non ti sei mai divertita
IDEMI : ok
MATT : sai giocare a calcio ?
IDEMI : si, qualche volta ci giocavo con mio fratello
MATT : ora dov è tuo fratello
All'improvviso gli occhi di Idemi si fecero lucidi
IDEMI : è morto due anni fa in un incidente stradale
MATT : mi dispiace. Comunque andiamo. Oggi ti prometto che ti farò divertire come non ti sei mai divertita
Detto questo la portò in giardino facendosi prestare un pallone da un suo amico. Giocarono per un'ora e poi andarono a mangiare qualcosa nella mensa della scuola. Dopo aver mangiato fecero mille giochi. Idemi dimenticò completamente Mello e quello che era successo. Mello però non l'aveva ancora dimenticato.
Mello aveva seguito per tutto il tempo Idemi senza perderla di vista neanche un secondo. Aveva iniziato ad affezionarsi a Idemi anche guardandola da lontana. Si era pentito di averla cacciata dalla stanza, ma era stata lei a provocarlo e non aveva nessuna intenzione di andare a chiederle scusa.
La sera Mello vide Matt e Idemi che giocavano. Matt si accorse di Mello e così decise di farlo ingelosire. Mise un braccio intorno alle spalle di Idemi che lo lasciò fare senza problemi. Mello non capì il gioco sporco dell'amico e andò vicino ai due ragazzi che ridevano
MELLO : ciao. Vedo che vi state divertendo.
MATT : esatto. Non sai quanto ci siamo divertiti, vero Idemi?
IDEMI : beh si... mi sono divertita moltissimo con Matt
Mello guardo con uno sguardo assassino l'amico. Matt iniziò a sparare cose senza senso, ma poi riuscì a formulare una frase
MATT : io.. devo.. andare in bagno. Mello puoi tenere compagnia ad Idemi
Detto questo corse via lasciando da soli i due ragazzi.
IDEMI : allora tu hai passato tutta la giornata nella tua camera immagino
MELLO : invece ti sbagli. Ho giocato ... tutto il giorno.... con dei miei ... amici
IDEMI : sono contenta per te. C'è niente che mi devi dire?
MELLO : come mai me lo chiedi?
IDEMI : che motivo avresti avuto di venire a parlare con me e Matt
MELLO : infatti sono venuto per vedere come stavi.
Gli occhi di Idemi si illuminavano mentre Mello guardava un punto qualsiasi del corridoio
IDEMI : ti preoccupavi per me
MELLO : certo che no. Solo credevo che avessi preso un po' troppo sul serio quello che avevo detto. Ti va di andare a fare una passeggiata? Quando quell'idiota di Matt si chiude in bagno ci vogliono anni per farlo uscire
IDEMI : ok
I due s'incamminarono verso l'uscita mentre Matt li osservava divertito. Questo non se lo sarebbe mai perso.
Mello e Idemi uscirono. Idemi esitò un po' vedendo il cielo pieno di nuvole. Mello era riuscito a convincerla ad uscire. Il giardino era grande e così si poteva fare delle piccole passeggiate. Iniziarono anche a parlare.
Idemi faceva mille domande sull'orfanotrofio e su come si viveva. Mello rispondeva senza esitazione sperando che non facesse nessuna domanda su quello che le aveva detto qualche ora prima.
Ad un certo punto un tuono ruppe il silenzio che si era creato intorno ai due amici. Idemi per lo spavento , si aggrappò al braccio di Mello senza rendersene conto. Mello le tocco la spalla e la fece tornare alla realtà.
IDEMI : ho un po' paura dei temporali
Infatti iniziò un temporale e Idemi iniziò a stringere la mano di Mello
MELLO : io invece li adoro, ma Roger non fa uscire a nessuno quando piove
IDEMI : ti prego, possiamo rientrare, ho paura.
MELLO : come mai ?
IDEMI : perché stava piovendo il giorno in cui è morto mio fratello
MELLO : mi dispiace. Ma prima o poi arriverà il giorno in cui dovrai affrontare questa paura tanto non credo che ti succederà qualcosa di brutto.
Detto questo Mello lasciò la mano di Idemi e scappò lasciando Idemi nel panico più che totale.
IDEMI : MELLO! NO ASPETTA! MELLO! AIUTAMI!
Idemi iniziava ad avere freddo e aveva freddo. Piangeva senza capire cosa stava succedendo, ne dove si trovava. Non riusciva a calmarsi o muoversi. Si sentiva paralizzata e continuava a chiedere aiuto.
Ad un certo punto qualcuno l'abbracciò. Sentendosi al sicuro smise di urlare e vide Mello che sorrideva
MELLO : sei una fifona
IDEMI : si può sapere perché mi hai lasciato da sola
MELLO : vendetta