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Autore: Christine02    31/03/2013    7 recensioni
Magari all'apparenza può sembrare una storia come le altre, ma non è così: Christine è figlia unica, una ragazza timida e molto riservata il cui unico sfogo è la musica.
Suo padre è un musicista e, infatti, grazie a lui e a sua madre ha conosciuto quest'arma di sfogo. Christine è una sedicenne che per un attimo cerca di mettere da parte la sua timidezza, senza riuscirci. Purtroppo la sua parte sensibile prevalerà sempre. Riuscirà mai a sentirsi accettata nella nuova scuola? Conoscerà, finalmente, degli amici?
Bhe, basta una letta per scoprirlo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.



5 Giugno 1988

Santa Rosa, California.

9.04


La finestra di una graziosa casa alla periferia di un piccolo quartiere di Santa Rosa, lasciava intravedere dei raggi di sole che rendevano la stanza piuttosto calda.
Quello, sarebbe stato l’ultimo giorno di scuola per gli studenti della Elmer Brown Field e anche per la sedicenne Christine.
La ragazza si alzò svogliatamente dal letto, “tappando la bocca” a quella maledetta sveglia che non finiva di trillare da ben 5 minuti.
La madre intanto stava bussando con cautela alla porta, cercando di non fare troppo rumore per non disturbare la figlia. La giovane borbottò un “avanti” e la madre, quando la vide, le fece un tenero sorriso.
- Oggi è l’ultimo  giorno di scuola! Ti dispiace un po’?-  Louise si appoggiò allo stipite della porta, osservandola.
- Forse. – Confidò alla madre, senza entrare nei particolari.
Tuttavia, i suoi genitori sapevano che mentiva: era sempre stata una ragazza chiusa, impacciata e piuttosto timida.  Erano certi che non le sarebbe mancata Santa Rosa.
- Ti ho preparato la colazione.. tuo padre ti accompagnerà a scuola appena avrai finito.- Christine rispose con un sorriso per ringraziare la madre e poco dopo si rifugiò nel piccolo bagno della stanza.
Accese la radio e le note di  Bohemian Rhapsody cominciarono ad aleggiare nell’aria.
Suo padre era un musicista e fin dalla tenera età aveva insegnato alla sua unica bambina l’arte della musica. 


No, no, no, no, no, no, no!
Oh mama mia, mama mia, mama mia let me go!
Beelzebub has a devil put aside for me, for me, for me.


La ragazzina  sentiva di potersi esprimere solamente grazie alla musica.
Lo considerava una sorta di potere, perchè non tutti ne potevano usufruire.
Ricordava ancora quando all’età di 11 anni, suo padre cantava insieme a sua madre “I don’t want to grow up” dei Ramones.
Erano in viaggio verso Alabama e alla bambina colpì immediatamente quella melodia, per quanto potesse sembrare ripetitiva.
Così lei cominciò ad appassionarsi a questa musica, giorno dopo giorno. Suo padre sapeva che Christine non era come gli altri bambini, perchè le piaceva isolarsi dal resto del mondo grazie a questo e, infatti, l'aveva fin da subito sostenuta.
In poco tempo aveva la discografia completa dei Ramones, The Clash, The Misfits ed infine del celebre gruppo Rolling Stones.
Nonostante questo, Christine frequentava anche la scuola: i voti non brillavano ma non erano nemmeno così bassi.
Dai compagni spesso si sentiva esclusa: le sarebbe piaciuto far parte di un gruppo di amiche che le volessero bene.. ma purtroppo, il suo carattere glielo impediva.
- Allora Christine, quanti scatoloni pensi di poter riempire con le tue cianfrusaglie? – Mentre suo padre si divertiva a prenderla in giro, una squisita frittella cucinata da sua madre le sorrideva.
- Penso due o tre, papà. – Le rispose a bocca piena. – E te? Con le tue chitarre? -
- Ancora non ho deciso. – Confidò, grattandosi i capelli brizzolati.
Una settimana dopo la famiglia Myers si sarebbe dovuta trasferire presso Berkeley, una città distante poco più di un’ora e mezza dalla tranquilla città di Santa Rosa. Lì, la giovane Christine, avrebbe frequentato la Pinole Valley High School: c’era tempo per pensare a quale scuola scegliere, ma per sua madre era molto importante che la figlia sapesse fin da subito che scuola avrebbe intrapreso a Settembre.
- Vai al ballo di fine anno? – Aveva chiesto gentilmente Louise alla figlia, mentre puliva i piatti.
- No insomma ..ho molto da fare, mamma. Non posso. – In verità, Christine non aveva mai partecipato a un ballo di fine anno. Se ne vergognava troppo, nonostante fosse una bella ragazza. Molte persone le invidiavano il meraviglioso taglio dei suoi occhi color cioccolato e i lunghi capelli mossi che le scendevano lungo la schiena.
- Sarà meglio per te, non voglio uomini in giro per casa. – Sdrammatizzò suo padre, alzandosi dalla sedia della cucina e dirigendosi verso l’uscita di casa.
La ragazza arrossì lievemente, allontanando il piatto.
- Lascialo perdere, è solamente geloso. -
Christine non fece caso all’osservazione della madre, al punto che si alzò dalla sedia allacciandosi la tracolla sulle spalle, per poi salutare Louise.
- Allora, cosa ascoltiamo oggi? – Il padre rovistò fra le mille cassette ma la ragazza gliene prese di mano, afferrando la sua preferita.
- Solo perché sei tu. -







________________Christie.

Allora gente,  questo è il primo capitolo di una lunga serieee..(?)
Okay cazzat* a parte, devo ringraziare MOLTISSIMO Too alive for labels che mi ha aiutata veramente molto!
Ringrazio chi mi lascerà un commento,
alla prossima!
  
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