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Autore: Thelionsleepstonight    31/03/2013    1 recensioni
Scesi in cucina, aspettandomi di vedere il solito tramtram mattutino - mamma che preparava la colazione mentre papà leggeva il giornale - ma quel che vidi mi fece spalancare gli occhi.
Cinque ragazzi in canottiera e boxer mi stavano fissando.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Elizabeth, vieni con me, su!” non sapevo davvero come agire.
Avevo appena aperto gli occhi quando un giovano ragazzo californiano mi aveva dolcemente sollevata.
Mi guardai intorno.
L’oceano Pacifico si ergeva in tutta la sua magnificenza, il sole rifletteva su quelle onde così frastagliate e decisamente perfette. Avevo sempre sognato di imparare a fare surf, possibilmente con un bel giovanotto biondo come maestro. Si, quelli dei film americani, quelli che sembrano angeli scesi dal Paradiso.
Decisi inconsciamente di seguire il ragazzo che mi aveva appena chiamato, mentre nella mia testa mille domande si facevano spazio. DOVE MI TROVAVO? CHI ERA QUEL GIOVANE? CHE FINE AVEVA FATTO LOUIS? E GLI ALTRI RAGAZZI?
“Arrivo, Christian! Aspettami!” sentii la mia voce uscire da sola dalla bocca. Come conoscevo il suo nome?
Il mio corpo stava correndo verso il ragazzo, l’oceano era sempre più vicino.
Ero quasi arrivata, quando inciampai su un sasso e caddi.
L’ultima cosa che vidi, fu Christian che mi dava leggeri schiaffi sul viso per farmi risvegliare.










“Elizabeth, svegliati!”
“Elizabeth, mi senti?” aprii lentamente gli occhi, ma li sigillai subito dopo che la luce artificiale mi invase.
“Christian… Sei tu?” sussurrai e sentii un altro schiaffo sulla guancia.

“ELIZABETH CATHERINE PAYNE, SVEGLIATI!” sentii una voce familiare e sperai vivamente di aver capito male. Mio fratello non solo mi aveva quasi spaccato un timpano, ma stava freneticamente sbattendo il piede per terra e ciò mi procurava un certo fastidio; parecchio, direi.
Quando si accorse che ero sveglia e lucida, non si tirò indietro nel ricominciare ad urlarmi.
“Mi vuoi spiegare cosa ti è venuto in mente? Come hai potuto? Elizabeth, sai che casino hai combinato?! TE NE RENDI CONTO?” cercai di ricordare cos’era successo la sera prima, e quando qualche immagine confusa apparve nella mia mente, sperai vivamente che fosse solo un sogno, un brutto sogno.
Mi guardai intorno e non potei fare a meno di notare i miei vestiti adagiati nel fondo del materassino, mio fratello in piedi, la tenda socchiusa e qualche sagoma all’esterno.
“Elizabeth, non solo hai fatto quella cosa, ma con ZAYN” ed enfatizzò parecchio l’ultima parola, cercando di farmi comprendere la situazione.







Dopo essermi rivestita, con mio fratello che mi attendeva di fronte alla tenda, lo raggiunsi e chiesi di Louis, di Zayn e di cos’era successo dopo…quello.
“Ad un certo punto, Louis si è accorto che non ti vedeva da un pezzo ed io notai che mancava anche Zayn all’appello. Diciamo che ha fatto…due più due, anche se non pensava di trovarvi… in quelle condizioni. L’ho accompagnato, con Niall e Harry, in giro a cercarvi, chiedendo ad Allison e a qualche altra ragazza. Quando poi notammo Kathy, le chiedemmo se sapesse dov’era Zayn e ci rispose che era andato nella tenda a leggere. Decidemmo di andare a chiedergli se ti aveva visto e… quando Louis ha scostato la tenda…  Ha trovato te e lui che dormivate insieme, nudi, tra l’altro.” ero stata in silenzio tutto il tempo, cercando di immaginare la faccia di Louis, quando…
“Liam, dov’è? Dov’è Louis?” mio fratello alzò leggermente lo sguardo incrociando il mio. Non voleva che andassi da lui, glielo leggevo in viso. Non voleva che lo ferissi con le parole. Dovevo lasciarlo da solo. Ma io dovevo parlargli, dovevo spiegargli tutto. Avevo sbagliato e tutto ciò che la mia mente riusciva a pensare in quel momento era “sei solo una sciocca”. Lo ero, lo ero davvero.
“Liam, per favore, ti imploro. Non posso aspettare oltre, devo andare da lui.” lo guardai intensamente. Era mio fratello, doveva capire.
Guardò prima me, poi un gruppo di ragazzi che stavano parlando vicino alle loro tende e poi il mare, debolmente illuminato dalle prime luci del mattino. “E’ andato a fare una passeggiata in spiaggia, aveva bisogno di ragionare, da solo.”
Si avvicinò a me, mi scostò i capelli dal viso e mi baciò sulla fronte.
“Elizabeth, mi fido di te, sei sempre stata tu la ragazza intelligente e saggia tra i due. Non fare in modo che le cose cambino proprio ora. Ne va del destino del gruppo, probabilmente.” annui debolmente, prima di allontanarmi da lui e dirigermi verso la spiaggia.
Incrociai le dita, sperando che qualcuno dall’alto mi stesse osservando.
Camminai più o meno un quarto d’ora, stando attenta a dove mettevo i piedi, dato che era piuttosto buio. Non ci avevo pensato, ma in quel momento mi chiesi che ore fossero. Cercai il cellulare nella tasca della felpa e controllai l’ora. Le 6:20.
La festa doveva essere finita almeno da quaranta minuti, seppur in ogni caso fosse un orario assolutamente sconvolgente per me. Quanto tempo prima i ragazzi avevano trovato me e Zayn?
Stavo quasi per fare dietrofront quando notai una sagoma a circa un centinaio di metri seduta su quello che poteva sembrare un tronco.
Mi avvicinai piano, sperando che non si accorgesse di me. Il panico mi stava assalendo; che avrei dovuto dire?
“Va’ via, Har…” non finì la frase quando si accorse di me. “Va’ via, Elizabeth.”
Feci un passo in avanti, ma retrocedetti subito quando vidi che si alzò di scatto.
“Non hai sentito? VAI VIA.” mi urlò avvicinandosi. “Non voglio parlare con te né vederti.”
“Louis, ti prego.” lo implorai, mentre le lacrime cominciavano a solcarmi le guance.
“Elizabeth, cazzo, sparisci!”
“Louis ti prego! Ascoltami.” stavo balbettando e non so quanto avrei resistito ancora.
“Cosa dovrei ascoltare, eh? COSA? Di quanto è stato bello con Zayn? Cos’è che dicevi? ‘Non me la sento, Louis, è ancora troppo presto.’ Lo vedo. Però ora devi sentirti molto meglio, no? Ce l’hai fatta, sei riuscita a vendicarti di ciò che era successo con Hilary. Brava! Vuoi anche un applauso, perché te lo meriti. Sì, sei riuscita a farmi stare da schifo, grazie mille. Era quello che mi mancava. E’ tutta colpa tua, perché ci sono cascato? Dovevo immaginarlo. Non sei una persona affidabile. Anzi, sei rivoltante. Non solo sono circondato da persone false che mi usano perché faccio parte di una band famosa, ma ora anche la mia ragazza mi tradisce. Anzi, dovrei dire ex.” quelle ultime parole mi colpirono come un pugno in faccia, o come se fossi andata contro un vetro e quello si fosse frantumato in mille pezzi, ciascuno penetrato nella mia pelle lasciandomi segni indelebili. Che cosa avevo fatto?
“Beh, Elizabeth, mi fai schifo. Non voglio avere più niente a che fare con te, non voglio mai più vederti. Io mi fidavo di te, credevo che fossi quella giusta, ma come potevo pensarlo? Sei una persona orribile. Se solo… se solo non ti avessi mai incontrata.”














BUONA PASQUAAAAAAAAAAAAAAA GENTE!
Passato bene la giornata?
Si, insomma, non uccidetemi se ho aggiornato solo ora dopo...qualche mese? Lo so, lo so, sono una pessima scrittrice.
Beh, scusatemi per il capitolo che fa piuttosto schifo, ma l'ispirazione di questi tempi scarseggia.
Che ne pensate di questo...problemuccio? Secondo voi risolveranno Louis ed Elizabeth? Che ne sarà di Zayn?
Lo scoprirete nella prossima puntata! Intanto, vi avviso che mancano pochissimissimi capitoli; lo so, voi esultate perchè finalmente la mia storia finirà, cattivi lol
Vabbè, meglio che vada a cercare di smaltire tutto il cibo che ho ingurgitato oggi! Bye bye pipol!
Buona Pasqua a tutti ancora!

Vale
  
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