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Autore: Nekomi    20/10/2007    3 recensioni
Mirya, medico di bordo della Long Xue, nave della Vedova Ching, non è esattamente un pirata modello: TOTALMENTE negata per le armi, ASTEMIA, non riesce a fingere nemmeno a carte, non sa cosa vuol dire TRINCHETTO e cosa peggiore NON sa nuotare... Ma allora come mai La Piratessa Nobile le ha chiesto di seguirla alla Baia dei Relitti?? ok, la mia prima fic su POTC.. mi è venuta in mente dopo aver visto il film POTC3.. quando Jones ha incontrato Calypso... lei lo ha reso di nuovo umano.. si amano ancora... ARGH sto spoilerizzando! mi raccomando COMMENTATE nel ben e nel mal!
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Baia apparve a Mirya stranamente poco gradevole…

Mentre le portantine si fecero strada tra resti di scafi di tutte le epoche, collegati tra loro da ponti e scalinate, una strana inquietudine s’impossessò lentamente di lei, senza un vero perché; nonostante l’imponenza della gigantesca fortezza illuminata dai primi bagliori dell’alba e da centinaia di torce ardenti, a Mirya quel luogo non piacque per nulla… si strinse nelle spalle e continuò ad avanzare.

 

Entrati nel cuore della Città dei Relitti, la Vedova Ching, Yao Chen e Mirya  vennero accolti da due filibustieri i quali si offrirono di scortarli fino al salone del Consiglio, che in altro non consisteva che nella stiva del relitto più grande.

Osservandoli, Mirya li trovò piuttosto buffi: uno era basso e tarchiato, aveva una cicatrice sul lato sinistro della fronte, poco sopra al sopracciglio, nonostante una calvizie pressoché totale aveva una corona di capelli  lunghi e grigi attorno alla testa e aveva una barbetta arruffata; il suo compare invece era alto e piuttosto mingherlino, aveva una zazzera di capelli color paglia e un paio di baffi.

Mentre scortavano le 2 portantine, i 2 pirati che si erano presentati come Mastro Pintel e Mastro Ragetti non facevano altro che voltarsi a guardare Mirya con aria perplessa, come se lei avesse qualcosa di familiare… eppure la ragazza non ricordava di averli mai visti prima di quel momento.

 

Finalmente furono a pochi metri alla porta che li separava dalla Sala del Consiglio della Fratellanza.

Mirya offrì il suo braccio al suo Capitano, mentre quest’ultima scesa dalla sua portantina congedando i servitori… si sarebbe fatta scortare solo dal suo medico personale e da Yao Chen Mii, che poco gradì il fatto che la Vedova Ching aveva chiesto a Mirya di seguirla.

Yao Chen Mii, che già aveva un carattere collerico e a volte addirittura isterico, odiava con tutta l’anima quella ragazzina che aveva osato ergersi dal nulla da cui era spuntata fin quasi al suo livello, lei, una lurida gatta nera che non aveva neppure il coraggio ( e a ragione, sosteneva Yao Chen) di definirsi Pirata, e che aveva addirittura osato respingerlo!

Una volta diventato Pirata Nobile, Yao Chen si sarebbe divertito a torturarla a dovere prima di darle la morte dolorosa e lenta che meritava…

 

Seguì a ruota La Signora Ching e Mirya che si apprestavano ad entrare nella sala, quando un’ombra le sorpassò ed aprì loro la porta.

Alla vista dell’uomo, Pintell e Ragetti si misero immediatamente in riga e corsero all’interno della sala lasciandolo parlare con le 2 donne

“Nobile Ching! Ma quale piacere rivedervi!”disse l’uomo togliendosi il cappello in segno di saluto “spero che i miei uomini non vi abbiano importunato, avevo chiesto loro di precedermi e di farvi strada”

era un uomo piuttosto alto, con capelli castani e lunghi, una barbetta ispida e due occhi azzurri che brillavano di ingegno e malizia; indossava un grande cappello nero con delle piume e sulla sua spalla era seduta una graziosa scimmietta

 

“Hector Barbossa!”

esclamò La vedova riconoscendo il tono di voce astuto e falsamente ossequioso del Pirata Nobile Padrone del Mar Caspio

“Anche tu sei arrivato in ritardo quindi; il Consiglio doveva riunirsi almeno 3 ore fa”

 

“Ebbene si”

Ammise Barbossa

“ahimè, anche la mia nave è stata sorpresa dalla tempesta di poco fa e ho tardato a far porto”

la sua la si sarebbe potuta descrivere come la tipica parlantina del truffatore, eccessivamente educata e cordiale, lasciava trasparire quanto quell’uomo poteva essere potenzialmente pericoloso

 

“Ma...”

Continuò il pirata

“… grazie alla fortuna e all’intervento del vostro grazioso medico di bordo, la mia preziosa Perla Nera è ormeggiata al sicuro” sorrise e fece un piccolo inchino ad una Mirya più confusa che mai…

Ella pensava che solo la Long Xue e la nave di Yao Chen fossero rimaste coinvolte nella tempesta, nessuno aveva notato la Perla Nera… eppure Barbossa dava l’impressione di non aver scoperto il suo potere in quell’occasione

 

“I miei complimenti, avete una voce davvero portentosa Miss…”

 

“Ehm.. solo Mirya, Capitan Barbossa” rispose la ragazza piuttosto impacciata

“Io non ho un cognome.”

 

“Ma davvero?”

fece Barbossa, simulandosi sorpreso

“Quale peccato..”

 

E ridacchiando fece passare La signora Ching che afferrò Mirya per una manica della camicia e la tirò dentro.. Barbossa le seguì, chiudendo per errore la porta in faccia a ciò che a parer suo sembrò l’esemplare di suino più imponente del mondo.. suino cinese a giudicare dalla sfilza di bestemmie in tale lingua che il suddetto animale ringhiò entrando nella sala del Consiglio.

 

Mirya fu stupita di trovare pirati così diversi riuniti… in una tale confusione !

I 9 Pirati Nobili provenivano dai più lontani mari del mondo, e le loro scorte erano formate da gruppi di filibustieri di tutte le nazionalità: europei, indiani, turchi, cinesi e giapponesi;

In particolare sembrava che la scorta del Pirata Nobile Francese si stesse azzuffando con quella Spagnola, con sommo divertimento degli altri presenti... finché si udì, da uno scafo connesso da un ponte al punto più nascosto della stanza, un suono simile a quello che si produce quando si accorda una chitarra… suono che fece immobilizzare immediatamente i litiganti…

La sala era dominata da un enorme tavolo di forma ellittica, con 4 poltrone ad ogni parte, mentre nell’estremità rivolta al nord si ergeva un trono, e ancora dietro di esso vi era il ponticello che conduceva nella stiva da dove ogni tanto si sentiva una strimpellata su una chitarra scordata..

l’intera sala era illuminata da numerosi lampadari colmi di candele che pendevano dal soffitto mentre dalla parte opposta della sala vi era un mappamondo su cui i Pirati Nobili conficcavano le proprie spade appena entrati nella sala, esattamente nella zona rappresentante le acque sotto il loro dominio.

La vedova Ching conficcò la sua spada in corrispondenza dell’Oceano Pacifico e si andò a posizionare in piedi davanti ad una poltrona tenendo Yao Chen e Mirya rispettivamente alla sua destra e alla sua sinistra (Yao Chen si era “conquistato” il posto con una sonora gomitata nello stomaco della ragazza);

 

 Barbossa fece lo stesso sul Mar Caspio, per poi unirsi alla sua scorta…

 

La scorta di Barbossa era composta, oltre che da Pintell e Ragetti, da un uomo piuttosto vecchio che teneva un pappagallo sulla spalla, un nano, e due strani tipi che più che veri pirati sembravano reclute inesperte della Compagnia delle Indie Orientali… e tutti  guardavano Mirya con lo stesso sguardo colmo di sorpresa e sgomento.

‘ Ma cos’hanno quelli della ciurma di Barbossa?? Continuano a guardarmi in quel modo strano e non mi viene in mente nessun motivo valido …’

Quasi come se avesse ancora avuto il dono della vista, la Vedova Ching mostrò alla ciurma di Barbossa la sua espressione intimidatoria migliore, e gli uomini distorsero immediatamente lo sguardo.

 

Cercando di non pensarci oltre, anche le la cosa stava iniziando ad infastidirla, Mirya osservò gli altri Pirati Nobili che erano presenti nella sala, in piedi davanti alle loro poltrone in attesa dell’inizio del Consiglio.

Oltre a Barbossa e alla Signora Ching erano presenti inoltre ( Mirya li riconobbe dalle descrizioni ricevute dalla vedova):

·       Sri Sumbhajee, Signore dell’Oceano Indiano e gran Sacerdote indù, di tale rango che arrivava perfino a far parlare un suo servo per conto suo.

·       Gentleman Jocard, Signore dell’Oceano Atlantico ed ex schiavo nero divenuto in seguito un pirata ricchissimo.

·       Ammand il Corsaro, Signore del Mar Nero e discendente dei temibili Turchi Ottomani.

·       Capitaine Chevalle, Signore del Mar Mediterraneo che aveva l’abitudine di chiamare sé stesso “Lo Spiantato Francese”.

·       Villeneuva di Spagna, Signore del Mar Adriatico.

 

 

All’appello mancavano dunque la Regina Elizabeth Turner, Signora del Mare a Sud della Cina, e il famigerato Capitan Jack Sparrow, Signore dei Caraibi e il cui padre, Capitan Teague Sparrow, oltre ad essere il pirata che in quel momento continuava tranquillamente a strimpellare la sua chitarra, era il custode del Codice dei Pirati!

 

“Eh eh” Ridacchiò Barbossa notando l’assenza del suo miglior nemico “Chissà che fine ha fatto quel cane quando ci siamo scontrati alla Fonte della Giovinezza…”

Fece a malapena in tempo a pronunciare suddette parole, che il suono della porta d’ingresso che si spalancava lo distrassero dal proseguire… Jack Sparrow era arrivato!

 

“JACK SPARROW!!” ringhiò Barbossa “sei ancora vivo!!”

 

“CAPITAN Jack Sparrow !!” esclamò il pirata dai capelli ciondolanti di ogni genere di ornamento “ e comunque sono ancora vivo, bello, fantastico e aggiungerei giovane, se permetti!”

 

‘In effetti’ osservò Mirya ‘non si riesce a definire la sua età… guardandolo non gli darei più di una trentina di anni, ma in base alle informazioni che mi ha dato la Signora Ching lui dovrebbe essere Capitano da più di trent’anni!

e poi la Perla Nera non era la Sua nave??’

In ogni caso Jack era esattamente come lo aveva immaginato: pelle abbronzata, capelli neri intrecciati con le decorazioni più strambe, compresa una bandana rossa, occhi scurissimi e vivaci, barbetta legata in 2 treccine, il suo inseparabile tricorno e l’andatura oscillante.

Mirya si lasciò sfuggire una risatina, attirando per un’istante la sua attenzione;

ed ecco che anche lui la squadrò con una comicissima espressione di sorpresa e preoccupazione

‘insomma!!!!!! Ma ho qualcosa in faccia????’

Mirya si stava davvero arrabbiando, come lasciava intravedere il suo sguardo… ma Sparrow si spaventò ancora di più nel vedere la sua espressione irritata.

Mirya estrasse addirittura qualche centimetro della sua spada per specchiarsi nulla lama, ma non trovò nulla di strano…

Intanto finalmente era giunta nella sala del Consiglio anche Elizabeth Turner, regina del Consiglio della Fratellanza;

come avevano fatto gli altri, ella conficcò la sua spada nel mappamondo, poi contemporaneamente agli altri otto Pirati Nobili, si sedette dando così inizio alla riunione.

“che inizi questo 5° Consiglio della Fratellanza!” esclamò Elizabeth

“come ben sapete vi ho fatto convocare per via di una muova aggiunta al nostro Codice”

 

La chitarra smise di suonare e il pirata che stava suonando, una perfetta versione anziana di Jack Sparrow, entrò nella sala sorreggendo un enorme libro, stilato per mano di due vecchissimi pirati, Morgan e Bartolomeo: Il Codice Dei Pirati!

 

“Come dicevo” proseguì poi Elizabeth

“Ho deciso di apportare una modifica per quanto riguarda la successione dei Pirati Nobili… se la vostra votazione sarà positiva, da questo momento in poi la successione al titolo di Pirata Nobile,e il passaggio del pezzo da otto sarà possibile anche senza che il precedente detentore del titolo perisca.. in pratica potrete scegliere il nuovo Pirata Nobile anche oggi se lo desiderate, ed egli erediterà la vostra spada, il vostro titolo e consegnerà un nuovo pezzo da otto”

 

“Io non ho bisogno di un successore” disse Barbossa

“Ma sono favorevole alla nuova legge… in fondo i mari ora appartengono a nuove generazioni di pirati, che meritano di dimostrare il loro valore”

 

“Io mi associo, Liz” borbottò Jack con la sua voce accomodante e dal tono astuto

“ voto comunque sul favorevole, ma neanch’io ho un gran bisogno di lasciare il posto….. fare il Pirata Nobile è un ruolo gravosamente oneroso, ma intendo restare Capitano ancora per un bel pezzo di Storia della pirateria, comprendi?? ”

 

“Quindi il Capitan Barbossa e il Capitan Sparrow votano a favore della legge anche se perseguiranno nel loro titolo di Pirati Nobili” dichiarò Elizabeth

“Cosa mi dice voialtri invece??”

 

“Io ho portato con me il futuro Pirata Nobile dell’Oceano pacifico” disse la Vedova Ching, cosa che face gonfiare d’orgoglio Yao Chen, facendolo sembrare se possibile ancor più grasso di quanto già fosse

 

“Sri Sumbhajee ha già scelto suo erede” disse il luogotenente del Pirata Nobile indiano

     

Anche Capitan Chevalle, Villaneuva, Ammand e Gentleman Jocard avevano fatto altrettanto..

 

La nuova legge venne quindi aggiunta dal capitano Teague nel Codice della Fratellanza

 

“Allora coloro che hanno deciso di rinunciare al loro incarico ci presentino i loro successori”

dichiarò Elizabeth

“e gli altri consegnino direttamente i loro nuovi pezzi da otto”

 

Elizabeth pose In una ciotola al centro del tavolo un anello d’argento, Jack la specie di bacchetta di legno che teneva legata ai capelli e Barbossa prese al povero Ragetti la sua benda e l’occhio.

 

Il primo a rinunciare al titolo invece fu il Capitano Chevalle.

“Io nomino mio Successore mio figlio Etienne!” Esclamò il capitano, mentre dalla sua scorta si fece avanti un giovane uomo, un trentenne che a differenza del padre non era né imbellettato, ne incipriato, ma era sobrio e fine;

teneva i capelli biondi legati all’indietro con una coda,a parte un ciuffo arricciato che gli copriva in parte uno dei suoi occhi castani, gli abiti erano color acquamarina eleganti anche se leggermente rosi dall’acqua di mare e al suo fianco sinistro splendeva un fodero riccamente decorato, ma vuoto.

Inoltre indossava la giacca solo sul braccio destro, poiché il sinistro lo aveva perduto, probabilmente in battaglia.

 

“Etienne Chevalle è l’orgoglio della mia famiglia!” continuò il vecchio capitano francese

“Abile spadaccino, tiratore infallibile e capitano esperto, mio figlio erediterà il dominio sul Mar Mediterraneo”

 

Etienne annuì con il capo, sollevando poi uno sguardo colmo di fierezza su Elizabeth che dichiarò: “Molto bene… Etienne Chevalle da questo momento in avanti siete il Pirata Nobile del Mar Mediterraneo… consegnate ora ciò che sarà il vostro pezzo da otto, e la spada di vostro padre, nonché il suo titolo saranno vostri.”

 

 Etienne pose nella ciotola una gemma semipreziosa, un’ametista che staccò dal fodero vuoto legato alla sua cintura.

 

Gentleman Jocard designò suo successore suo cugino Akeym come nuovo Pirata Nobile dell’Oceano Atlantico; Akeym era un uomo sulla quarantina, altissimo e muscoloso, dal volto serio e lo sguardo intelligente.

Come suo pezzo da otto, scelse una zampa di leone imbalsamata, che a mo di spilla teneva fermo il suo mantello di pelliccia.

 

Villaneuva scelse sua figlia Helena per il titolo di Pirata Nobile del mar Adriatico, una bella donna di trent’anni dai lunghissimi ricci neri e gli occhi smeraldo, una donna famosa nella sua terra natia per la sua abilità nella danza e nell’uso di esplosivi; uno splendido fermaglio per capelli rappresentante una rosa rossa divenne il suo pezzo da otto.

 

Sri Sumbhajee nominò Pirata Nobile dell’Oceano Indiano il primo dei suoi 132 figli, Alì-Ahjiin, un trentacinquenne dalla corporatura longilinea e piuttosto minuta, ma famoso per la sua incredibile velocità nell’uso delle armi. Il pezzo da otto che mise nella ciotola fu un piccolo pugnale d’oro dalla lama ondulata.

 

Poi fu il turno del successore di Ammand il corsaro per il titolo di Pirata Nobile del Mar Nero, ovvero il figlio del suo defunto fratello.

Nefer, così si chiamava, somigliava parecchio allo zio, soprattutto per i baffi neri con le punte all’insù e l’enorme turbante che lo facevano apparire molto più grande dei suoi venticinque anni

Il suo pezzo da otto fu un pezzo di stoffa rosso fuoco con ricamata sopra una stella a dieci punte.

 

“Rimanete solo voi, Vedova Ching”

disse Elizabeth, mentre Teague Sparrow prendeva nota nel Codice dei nomi dei nuovi Pirati Nobili e le descrizioni dei loro pezzi da otto.

“Chi è il vostro successore??”

 

  
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