Pirati dei Carabi
La maledizione del Canto della
Sirena
Una strana e
triste melodia circonda da poppa a prora una nave dall’aspetto di un
relitto…note piene
d’amore, di tristezza, di cieca furia, come di una tempesta;
Sulla prua della
nave, circondata da creature orribili, meta’ umane, meta’ appartenenti al regno
degli abissi, si erge una bambina, di non piu’ di 10 anni... scalza, con
indosso una vestaglia e con un
fiocco azzurro come i suoi occhi tra i capelli neri, la bambina sfida senza
paura gli sguardi minacciosi e divertiti di quella ciurma sinistra a malapena
illuminata dalla luce di una luna calante…
Ma basta che la
musica s’ interrompa per pochi istanti e immediatamente le creature cambiano
subito atteggiamento, aprono un varco proprio al centro del loro gruppo
consentendo alla bambina di passare la musica continua a chiamarla, guidandola
sino alla cabina del capitano…Intento a suonare
con passione quasi dolorosa un imponente organo, che sembra nato dal mare.
La musica
s’interrompe, come se il misterioso suonatore avesse avvertito la presenza della
giovane …
“Benvenuta
Mirya… Ti stavo
aspettando…”
Si volta per
guardare in viso colei che invece nulla scorge del capitano che le sussurra
“Abbiamo gli stessi occhi…”
sbamm!!!!!
“MIRYA!!! CORPO DI MILLE BALENE, TI SV EGLI O
NO!!???”
Una ragazza cinese di circa vent’anni aveva alzato con violenza l’amaca
dove dormiva una ragazza dalla pelle olivastra e corti, mossi capelli
neri...
“Mei-Sun!!!” esclamò Mirya massaggiandosi il punto
d’impatto.
“Ma che modi sono!! Fuori è buio pesto e non saremo alla baia dei Relitti
che all’alba!!”
“Se non te ne stessi sempre con la testa tra le nuvole, Mirya, ti saresti
accorta che è già l’alba!!” esclamò esasperata la compagna cinese “ma che siamo
in mezzo ad una tempesta! Come diavolo tu faccia a dormire nonostante le urla
indemoniate del vento proprio non lo so…”
“Ma a me piace il suono delle tempeste!” ribattè Mirya cercando di
rialzarsi
“mio Dio” sbuffò Mei-Sun “E’incredibile che una come te, che riesce ad
attraversare una tempesta simile con tutta questa calma, sia completamente
negata per il mestiere di pirata…”
era vero infatti… Mirya non aveva mai sofferto il mal di mare, attendeva
tranquillamente la fine di una tempesta, ed era anche abbastanza brava quando
era necessario presentarsi ai posti di manovra…
ma era Totalmente negata per qualsiasi cosa facesse parte delle
qualità di un buon pirata…
era
una spadaccina piuttosto imbranata, non sapeva assolutamente mentire, era
ASTEMIA,
non sapeva imprecare, e nonostane fosse al servizio della Signora dalla nascita,
ancora aveva difficoltà a capire il significato di parole come BRACCIARE IL
TRINCHETTO o DARE VOLTA AI PARANCHI…nel senso che sapeva eseguire queste cose,
ma spesso bisognava tradurgli ciò che le si chiedeva di
fare…
un rollio particolarmente forte mandò a terra anche Mei-Sun… lei era il
nostromo della nave, titolo ottenuto in eredità dal defunto padre, ma ancora le
mancava l’esperienza necessaria per abituarsi ai capricci di
Calypso…
Mirya invece era una cartografa piuttosto abile nonostante fosse mancina,
nonché medico di bordo … non essendo troppo portata per essere un vero pirata,
preferiva aiutare come poteva i membri della ciurma della Long Xue, la nave
ammiraglia della Flotta della Signora Ching, Piratessa Nobile Padrona
dell’Oceano Pacifico, che quel giorno si sarebbe recata alla Baia dei Relitti
per una riunione straordinaria dei 9 Pirati Nobili… La
Fratellanza.
“ La Signora ha chiesto di te” disse
Mei-Sun
“raggiungila nella cabina del Capitano”
Mirya annuì alzandosi in piedi e uscì sotto la pioggia battente, che non
la turbò affatto…
certe volte però si chiedeva come mai la Signora Ching si ostinasse ad
averla al suo servizio nonostante c’erano pirati degni di tal nome non meno
abili di lei come medici.. anche se ovvio che un vero pirata è più esperto
dell’arte di uccidere che di curare. Addirittura Mirya nonostante fosse una
donna aveva persino sottoposto un membro della ciurma all’amputazione del
braccio sinistro, senza batter ciglio e con gran velocità… però non aveva il
coraggio di puntare verso un'altra persona con l’intento di
uccidere la sua spada, che mai usata pendeva al suo fianco solo per
convenzione.
Mei-Sun, intanto, scrutava la rotta sotto la pioggia battente, cercando
la nave di scorta…
Solo una nave aveva il diritto di seguire l’ammiraglia della Piratessa
Nobile fino alla destinazione, poiché quel giorno la Signora Ching avrebbe
presentato all’adunanza dei Pirati Nobili e al loro Re colui che avrebbe
designato come suo successore.
La nave che la seguiva era quella del candidato alla successione della
Vedova.
Yao Chen Mii, questo era il nome del capitano della nave di scorta e
successore della Vedova.. figlio del cugino della Signora, era ormai il suo
unico parente vivente, quindi l’unico candidato… ma era un idiota, un depravato
e un capitano estremamente mediocre… del tutto impreparato ad una tempesta di
quelle dimensioni
La nave ammiraglia della Vedova Ching e quella di Yao Chen Mii non se la
stavano cavando bene… soprattutto la nave di scorta, comandata da un emerito
incapace…
Mirya si presentò nella cabina della Nobile Ching che rabbiosa stava
infilandosi una veste pesante per uscire a prendere il timone al posto del suo
timoniere
“FINALMENTE! “ tuonò alla ragazza non appena la
vide
“ANDIAMO PRESTO!! SE NON AGISCI IN FRETTA NON SOLO RISCHIAMO TUTTI LA
PELLACCIA, MA PEGGIO, ARRIVERO’ ALLA RIUNIONE DELLA FRATELLANZA PER
ULTIMA!!”
‘la Signora avrebbe bisogno di rivedere le sue priorità -___-’ pensò
sconsolata Mirya, seguendola fino al pozzetto, dove il timoniere si stava
sforzando di mantenere la rotta, nonostante le vele fossero in parte ammainate,
in parte squarciate.
La Vedova Ching afferrò il timone e gridò a
Mirya:
“ORA MIRYA CORRI A PRUA E FA CIO’ CHE DEVI!! SBRIGATI!!”
Mirya non aveva voglia di rifare ancora quel gesto… però non aveva
scelta…
Più veloce che poté, rischiando un paio di volte di inciampare sulle cime
umidicce abbandonate sul ponte, Mirya corse fino alla prua e sorreggendosi ad
una cima salì sull’albero di bompresso e lì in bilico iniziò a compiere il suo
dovere, il suo incarico più importante sulla Long
Xue:
Si mise a cantare.
A voce bassissima, poi crescente, la ragazza intonò un canto senza
parole, una voce dolce e triste, che riprendeva le stesse note che ella sentiva
suonare nei suoi sogni…
Magicamente la sua voce parve arrivare ovunque, raggiungendo la nave
Ammiraglia e la seconda scorta, il mare e il
cielo…
Le nubi iniziarono a diradarsi,
il mare a poco a poco iniziò a perdere il suo furore e la pioggia smise a
poco a poco di scendere……
Mirya non sapeva come né perché, ma aveva una voce incredibile che
quietava le tempeste…
come la Voce di una Sirena..
eppure lei era evidentemente un qualsiasi essere umano, un po’ bassa per
una ragazza della sua età, ma assolutamente umana, priva della classica coda di
pesce e di tutti gli attributi che nel corso dei secoli erano stati identificati
come i tratti fisici delle Sirene.
Vero però che il suo potere speciale si era rivelato comunque molto utile
, in questa come in altre occasioni, in cui invece la sua voce oscurata
dall’odio verso i nemici della Pirateria, ovvero la Compagnia delle indie
Orientali, scatenò un uragano che assicurò la vittoria alla Vedova
Ching.
Mirya doveva molto alla Piratessa Nobile…
Lei era spuntata nel regno della Vedova Ching dal nulla, tra le braccia
di una donna misteriosa che l’abbandonò sebbene fosse ancora in fasce.
E nonostante la sua totale negazione per la pirateria, Ching la allevò e
la incoraggiò agli studi di cartografia e medicina, elementi a parole della
Piratessa Nobile importantissimi quanto il saper tirare di
spada.
Mirya ricordava bene il giorno in cui fu nominata medico personale della
Piratessa Nobile, poiché il figlio illegittimo della Vedova, mosso dall’indignazione per il successo
di una giovane straniera,aveva sguainato la spada contro di
lei;
ma quando era riuscito a lasciare una cicatrice nel volto di Mirya, era
già morto.
Per Mirya la cicatrice che portava da quasi 2 anni, una linea spezzata
che dalla fronte le scendeva fino a sotto l’occhio sinistro rappresentava quel
giorno, il suo primo e ultimo da pirata..
da allora non aveva più osato colpire né tanto meno uccidere
qualcuno.
Finalmente la tempesta era cessata e quando la nave ammiraglia della
Piratessa Nobile avvistò la Baia dei Relitti ormai vicinissima, Mirya poté trasmettere l’ordine della
Vedova di far porto;
l’ancora venne calata nel mitico porto della Baia dei
Relitti…
Da quanto Mirya ne sapeva, erano passati quasi 20 anni dall’ultima volta
che i 9 Pirati Nobili si erano riuniti alla Baia… Secondo il racconto della
Vedova, Quel giorno era stata eletta una Regina dei Pirati, colei che da 20 anni
regnava sul Mare del Sud della Cina al posto del famoso Sao Feng…
Elizabeth Turner
Sotto il suo comando la Fratellanza si era opposta al dominio dei mari da
parte di quei cani della Compagnia delle Indie Orientali, che si era spinta ad
un tale oltraggio da minacciare di morte persino il Diavolo dei sette mari, il
Pirata Maledetto…
E poi la vecchia Ching interrompeva sempre i suoi racconti, sempre quando
stava per lasciarsi sfuggire il nome del Pirata che si diceva avesse solcato il
mare per secoli su una nave fantasma, e addirittura che avesse al suo servizio
una creatura mitologica…. Il Kraken…
“guarda là quell’ idiota, Mirya!” disse il nostromo indicando che dalla
nave di scorta era già stata calata la scialuppa dove l’ambizioso quanto
incapace figlio del cugino della Grande Vedova già si sistemava comodamente
nella montagna di cuscini che aveva fatto collocare dai suoi servi sul ligneo
sedile della scialuppa.
Eccessivamente decorata e sfarzosa, la scialuppa riusciva a malapena a
stare a galla, appesantita, oltre che dalla mole dell’uomo anche dai pesanti
bauli pieni d’oro ricavato senza dubbio da strozzinaggio e da sfruttamento della
prostituzione infantile, il passatempo preferito di Yao Chen Mii...
Di sicuro quello che apparentemente era un dono che egli offriva alla
Fratellanza, era in realtà un tentativo di assicurarsi una volta per tutte il
diritto di successione.
“Tsk. . . . Quella specie di cinghiale da macello pensa forse di poter
comandare da oggi in poi la flotta di bucanieri della Piratessa Nobile, non
sopportando nemmeno la durezza di un sedile
ligneo??”
Sbuffò disgustata Mirya
“Se solo non fosse imparentato con la Nobile Ching, da tempo avrei
personalmente preso l’incarico di farcirlo e di
infornarlo!!!”
Disse Mei-Sun imprecando “ma purtroppo non ci sono altri candidati
consanguinei e non mi pare che la Signora abbia mai nominato qualcun altro”
Mirya personalmente avrebbe
preferito prestare ancora servizio presso la Vedova Ching, Piratessa Nobile
dell’Oceano Pacifico o meno, e immaginarsi agli ordini di quella spazzatura di
Yao Chen Mii le faceva salire il sangue alla testa. . .
Piuttosto avrebbe preferito che la Vedova Ching facesse scegliere il suo
erede dalla Regina Turner, chiunque le sarebbe andato di gran lunga meglio di
quell’idiota che addirittura inciampò maldestramente nello scendere a
terra.
La vedova Ching, distogliendo lo sguardo da quel penoso spettacolo scesa
dalla sua scialuppa piuttosto modesta e diede a Mirya il segnale
d’autorizzazione allo sbarco.
“ Scendi anche tu, Mirya!”
Esclamò d’un tratto la Signora
“ Ma.. ?? Signora!”
esclamò Mirya confusa
“solo chi deve incontrare la Fratellanza può scendere a
terra!!”
“Sei il mio ufficiale medico no??”
Ribatté la vecchia Piratessa Nobile
“Sono vecchia e mi servi! Fine della questione!”
Obbedendo, Mirya salì di nuovo sull’albero di bompresso, la punta della
nave e raggiuntane l’estremità si aggrappò ad una cima d’ormeggio e si lasciò
scivolare appesa ad essa, atterrando precisamente sul pontile…anche se non era
portata per essere una piratessa, era lo stesso una donna col mare nel
sangue.
E di certo anche la magia dimorava dentro di lei, una magia che però si
destava solo quando Mirya cantava... lasciando poi il posto alla solita
diciannovenne imbranata ma volenterosa.
Yao Chen Mii e La vedova Ching salirono su 2 portantine, mentre Mirya
camminava di fianco a quella della Piratessa Nobile…
Cosa ve ne pare come inizio?? lo so che con la storia della voce da
Sirena ho rischiato terribilmente di trasformare la mia povera Mirya in una Mary
Sue.. MA NON LO PERMETTERO’!! NE VA DELLA MIA DIGNITà DI
SCRITTRICEE!!
Mirya: ecco, allora dovrò sceglier se diventar una Mary Sue o restar una
totale rimba…
-___-
Nekomi: Mirya , sei una delle mie alter ego, hai in te pregi e difetti
che sono anche miei, comprendi??
Mirya: ah be in effetti.. togliendo la voce da Sirena sono proprio
te…
Nekomi: sapete fa uno strano effetto odiare un pg che sarebbe un altro te
stesso -__-
E’ LA MIA PRIMA FIC SU POTC, NON SIATE CLEMENTI E SE
NECESSARIO FERMATEMI PRIMA CHE CREI UN’ALTRA MARY
SUE!!