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Autore: holdmetomlinson    31/03/2013    5 recensioni
Sembrava che tutta la rabbia che aveva contro di me fosse svanita, adesso mi stava guardando con degli occhi quasi compassionevoli quando lentamente cominciò ad accarezzarmi le cicatrici che avevo sui polsi..
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La scena che si presentò davanti ai miei occhi fu a dir poco assurda: tutti i ragazzi e ragazze si erano ammassati intorno a Malik per capire cosa gli fosse successo. Corsi verso Liam che non riusciva a staccare lo sguardo dalla sua vittima, i suoi occhi ardevano di rabbia. Quando lo raggiunsi gli feci notare la mia presenza tirandogli la manica della sua camicia e scuotendolo per un braccio. Lui si girò verso di me e notando la mia espressione del tipo ma-che-cosa-hai-combinato, disse: -Se lo meritava!-
Spostai lo sguardo verso Malik che si stava rialzando da terra con il naso sanguinante guardando prima me e soffermandosi poi su Liam, chiudendo gli occhi a mo' di serratura. Stava per dire qualcosa contro il mio migliore amico ma fu interrotto da una voce femminile che si mise ad urlare per tutto il corridoio.
-Payne, Malik, Smith. In presidenza. SUBITO!- mi girai di scatto e i miei occhi incontrarono quelli della preside Collins che fece segno a noi tre di seguirla. Guardai automaticamente Liam che stava scuotendo la testa portando le mani nel volto. Mi prese per mano e mi spinse in avanti andando in direzione della presidenza. Non mi guardó in faccia, non mi parlò: semplicemente mi prese la mano. Notai che aveva un'espressione vuota nel volto, e tutto era successo a causa mia. Adesso l'attenzione di tutti i ragazzi non era incentrata sul naso di Malik, ma su me e Liam.
-E' tutta colpa mia- gli dissi stringendo di più la stretta di mano per attirare la sua attenzione, ma tutto ciò che ricevetti in risposta fu un lungo sospiro. Eravamo quasi arrivati quando mi girai a cercare con lo sguardo Malik, e lo trovai: era dietro di noi ed aveva la faccia da cane bastonato. Quando i nostri sguardi si incontrarono lui mi fece un piccolo sorrisino che anche un cieco avrebbe capito che era falso. Poi i suoi occhi si spostarono più in basso, verso la stretta di mano tra me e Liam, e fece una smorfia disgustata. La sua mano stringeva un fazzoletto con cui stava tamponando il sangue che gli usciva dal naso.
Prima di varcare la soglia della porta in cui si trovata la presidenza, Liam interruppe il nostro contatto fisico lasciandomi la mano. Ero quasi sicura che fosse arrabbiato con me, ed aveva tutte le ragioni per esserlo, giustamente. Lui e Malik non si scambiarono una parola, uno sguardo: come se non era successo assolutamente nulla. Entrammo nella stanza e notai che dietro il tavolino la Collins aveva già preparato tre sedie dove ci saremmo dovuti sedere. Ero nel bel mezzo di una situazione imbarazzante: Liam si teneva le mani dietro la schiena, Malik faceva le sue scene con il fazzoletto sporco di sangue e io avevo le mani incrociate. Stava regnando il silenzio.
-Bene, eccovi qua- disse la preside andandosi a sedere davanti alla sua scrivania e facendoci segno di 'accomodarci'. Una volta seduti mi ritrovai esattamente davanti a lei, con la scrivania che ci divideva.
-Volete spiegarmi cosa é successo?- il suo tono sembrava un pó irritato e un pó tranquillo. Ma comunque mi faceva paura lo stesso. Posó più volte gli occhi su di me in attesa che qualcuno rispondesse alla sua domanda, finché non lo fece Liam.
-E' tutta colpa di Zayn- mi ci volle qualche secondo prima di capire che evidentemente il nome che aveva appena pronunciato il mio amico appartenesse a Malik.
-Non è vero!- replicò Zayn quasi sconcertato, gesticolando con le mani in segno di protesta. La Collins sbuffó e mi guardó come se volesse sapere la mia versione dei fatti. Cosi le raccontai tutto quello che era successo qualche minuto prima.
-Ero nel corridoio quando sento Zayn insultarmi da dietro. Io lo ignoro ma lui continua, cosi arriva Liam che mi difende. Non aveva intenzione di dargli veramente il pugno, ma Zayn l'aveva istigato- notai che Liam aveva annuito a tutto quello che avevo raccontato.
-E' vero. L'ho fatto solo per difenderla. L'aveva chiamata..ehm..cessa sfigata- continuó Liam sicuro di sé. Detto ció mise una mano sulla mia coscia, accarezzandola dolcemente e facendomi un piccolo sorriso: non era più arrabbiato.
-Bene, se le cose stanno cosi, saró buona per una volta: invece di sospendervi vi beccate una punizione. Oggi voi due tornerete qui a scuola a pulire la palestra. Farete compagnia alle bidelle, e se mi dicono che non avete pulito bene, vi sospendo. Chiaro?- disse minacciosa indicando me e Zayn, che la guardó malissimo: -Perchè lui no?- chiese incredulo indicando Liam.
-Perché il problema é nato tra voi due- detto ció ci invitó caldamente ad uscire dalla presidenza e ci sbatté la porta in faccia. La gentilezza in persona. Quando uscimmo dalla stanza abbracciai Liam stringendolo forte e gli diedi un bacio sulla guancia. Lui ricambió il mio gesto mordicchiandomi l'orecchio destro mettendomi le mani sulla mia vita e dandomi un bacio sulla fronte. Zayn se n'era già andato quando lui parló.
-Se vuoi rimango con te, oggi- disse guardandomi dispiaciuto.
-No, non ti preoccupare- feci spallucce. -sarà una cosa veloce, almeno spero- lui mi sorrise e ci incamminammo verso la classe di storia.

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