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Autore: tr0uble    01/04/2013    2 recensioni
“mi mancherai, Boobear.” sussurrò sulla spalla di Louis, che le accarezzava i capelli; sapeva che quel gesto riusciva sempre a tranquillizzarla. “anche tu, Awt. Mi mancherai tanto, ma non preoccuparti, ci rivedremo presto. Verrò da te per l'estate, e passeremo molto tempo insieme. Che ne dici?” annunciò, sorridendo. Awter avvicinò il suo viso a quello di Louis, le fronti che si sfioravano, i nasi si scontravano e le labbra a qualche millimetro di distanza. “va bene. Ma devi mantenere la parola, lo sai vero?” disse lei, staccando la sua fronte da quella del ragazzo ed afferrandogli entrambe le mani. Louis la guardo divertito, “certo che lo so, principessa. E poi lo sai, io mantengo sempre la parola.” disse fiero, gonfiandosi il petto. Ma in fondo era vero, Louis aveva sempre mantenuto la parola.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I°.

 

COSA?” sbraitò Awter non appena il padre ebbe finito di parlare. “sì, Awt, hai sentito bene: andrai a stare da tua madre per un po'.” replicò il padre, seccato. “ma perchè?” chiese Awter spazientita;il padre le lanciò un'occhiata indecifrabile: “perchè dobbiamo cercare una nuova casa, e dato che io sono pieno di viaggi d'affari, non posso sempre mollarti dai vicini, anche perchè ti trattano male ogni volta, quindi preferisco che tu continui il penultimo anno di liceo a Doncaster, da tua madre.” .
La ragazza sbuffò, pestando i piedi a terra come fosse una bambina, benchè in realtà avesse quasi 18 anni.
ti odio.” gli urlò, salendo le scale ed entrando in camera, per telefonare con Jen, la migliore amica.

'hey, Awt.'
'Jen, ho una pessima notizia.'
'che è successo?'
'fra una settimana dovrò tornare a Doncaster, il paese di mia madre, e dovrò restarci fino a Settembre.'
'e perchè?'
'io e papà dobbiamo cercare una casa nuova, però con tutti i viaggi che ha da fare non ha molto tempo, e non vuole che io resti dai vicini.'
'puoi venire da me, no?'
'oh mio dio..hai ragione!'
'forza, vai a dirlo a tuo padre prima che ti prenoti il biglietto! Io resto in linea.'

Awter scese le scale di fretta, trovando il padre intento ad ordinare un biglietto. “papà! Jen si è proposta di ospitarmi per il tempo necessario, non ti sembra ottimo?” urlò, spaventando il padre, che scosse poi la testa: “ho già avvertito tua madre, e rimarrebbe molto male. E poi il biglietto è già pronto da qualche giorno.” le spiegò, sorridendole comprensivo. “cosa? E allora questo cos'è?” chiese Awter, indicando lo schermo del computer. “è per me, per Dublino. Sarà il primo viaggio. 3 giorni in un hotel di lusso con un cliente importante.” disse, guardandola dispiaciuto. “senti..so che non è bello lasciare le amiche, e la scuola così, su due piedi, ma è una buona occasione per incontrare vecchi amici, e sopratutto la mamma, che non ti vede da due anni, no?” le chiese ancora il padre, cercando di essere convincente.
Ad Awter non ci volle molto, prima che un Louis Tomlinson qualunque le saltasse in mente: occhi azzurrissimi ed infiniti, sorrisetto furbo, da chi sa nascondere le proprie cattive azioni, capelli a mò di Ringo Starr, abbigliamento particolare, fisico adatto ad uno della sua età, altezza forse un po' sottovalutata.
Ci avevano messo davvero poco a fare amicizia: era bastato 'salvarla' dalle grinfie dello scivolo e chiacchierare, per diventare migliori amici. Gli anni erano passati velocemente, e i due si volevano sempre più bene, fino al giorno in cui Awter partì. Louis le aveva fatto una promessa: “Verrò da te per l'estate, e passeremo molto tempo insieme.” . Le aveva promesso che avrebbero passato ancora del tempo insieme, invece, non era stato così. Louis Tomlinson manteneva sempre la parola, eppure, Awter lo aspettò per 5 anni, ma lui non arrivò mai. Si era fidata di lui, e lui l'aveva delusa. Da quando era arrivata a Chicago, Awter non aveva mai parlato con un ragazzo, perchè sapeva che prima o poi l'avrebbero abbandonata tutti.
Senza rispondere al padre corse in camera sua: avverì Jen della brutta notizia e andò a dormire, senza cena. Le era passata la fame.

-

A week later. 
Awter trascinò la valigia per tutto l'aereoporto, senza aspettare il padre, che faticava a camminare, sotto il peso del bagaglio a mano delle figlia.
che hai messo qua dentro?” le chiese quando fu abbastanza vicino da non dover urlare. La figlia rise e caricò la valigia sul nastro trasportatore, mostrando allo stuart il passaporto ed il biglietto, ed aspettando che il padre le fu vicino. 
Quando ebbero finito il check-in, si diressero al bar. Il padre  mollò il bagaglio a mano sotto il tavolo, e chiamò la madre, intanto che Awter ordinava i panini.

allora..ciao papà.” sussurrò Awter, abbracciando il padre, che ricambiò stringendola forte. “ciao piccolina. Mi mancherai.” disse lui, baciandole la fronte e lasciandola: l'aereo stava per imbarcare.
Awter sorrise al padre, lasiando la sua mano ed andando nella sala d'attesa.

i gentili passeggeri sono pregati di allacciare le sicure, stiamo per decollare."
Dopo cinque minuti, Awter potè ammirare il cielo, così limpido quel giorno. Slacciò la cintura ed infilò le cuffiette, addormentandosi nel giro di qualche minuto.

Awt! Oh piccola mia, quanto sei cresciuta!” urlò emozionata Jade, la mamma di Awter, venendole incontro ed abbracciandola. La figlia ricambiò, stringendola fortissimo e sorridendo: la mamma le era mancata veramente tanto.
Raccolsero le valigie e si incamminarono verso la macchina; appena furono in viaggio, la madre fece tante domande ad Awter, che, essendo stanca, rispondeva piuttosto vagamente.
In 25 minuti furono a casa: era la stessa di prima, non era cambiato assolutamente nulla, ed Awter, appena scese dalla macchina, potè notare non molto lontano la casetta sull'albero, che veniva inghiottita dai pini. Appena la madre si accorse ciò che la figlia stava osservando, le cinse le spalle con un braccio: “Louis da l'acqua ogni due girni alle piante che stanno accanto al materasso, e quando le lenzuola si bagnano, durante i giorni di pioggia, le cambia. Gli manchi tanto, sai?” sussurrò tristemente. Awter la guardò: “non si direbbe, dato che io l'ho aspettato per 5 anni e non è mai venuto.” sibilò a denti stretti, sentendo la rabbia e la deusione montarle dentro.
La persona più importante della sua vita l'aveva delusa. Cosa ci poteva essere di peggio?

-

Dale a tu cuerpo alegria macarena!
Ciaaao. A quanto pare ho già aggiornato :) sono stata veloce, ma credo di verlo fatto sopratutto perchè ieri ho postato tardissimo, e quindi nessuno ha visto l'ff. Ccomunque: Awter è costretta a tornare a Doncaster, dopo quasi 6 anni di assenza, e naturalmente il fatto che potrebbe incontrare Louis in qualsiasi momento la innervosisce. Louis le aveva fatto una proposta, ma non l'ha antenuta. Si era già dimenticato di lei? Non voleva vederla? Preferiva i suoi nuovi amici? O magari dietro c'è una complicatissima storia dietro, qualcosa che ad Awter non era concesso sapere nei primi anni in cui viveva a Chicago?
Vi saluto. Ciao bellissime/i. Al prossimo aggiornamento. :)

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