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Autore: arwen5786    20/10/2007    15 recensioni
La mia prima long-fic, molto particolare: è ambientata in un istituto di cura, una clinica psichiatrica per ragazzi con problemi di ogni tipo. Chi saranno i pazienti,i ''malati''?E come potranno evolversi i rapporti, quali tempestose relazioni potranno nascere dentro...Vari i possibili sviluppi, quando anche il più insospettabile ha un segreto da nascondere...Nulla sembra essere come tutti potrebbero pensare.Se vi ho incuriosito leggete, e scrivetemi cosa ne pensate!
[Postato l'ultimo capitolo]
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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IL VALZER DEI SENTIMENTI




“Giusto per curiosità…ma voi Sabaku in famiglia da quante generazioni avete il seme della pazzia che dilaga?”
Temari fulminò con lo sguardo Shikamaru, che invece di darle una mano stava mangiando con gusto il suo piatto di donburi* e contemporaneamente leggendo il giornale; sedeva con le gambe accavallate, il ciuffo ad ananas più alto del solito, gli occhi socchiusi, lo sguardo rilassato.
Lo avrebbe volentieri colpito con un piatto, se non fosse che con una mano reggeva una ciotola di riso e con l’altra fingeva di imboccare una delle orribili marionette di Kankuro,sotto lo sguardo vigile del fratello minore.
Ogni maledetto giorno la stessa storia.
“Temari fai attenzione, Karasu deve mangiare piano sennò non digerisce…E se lui non mangia non mangio più nemmeno io, ecco!”
“Kankuro ti prego…Karasu sta mangiando, non vedi? Ti prego finisci i tuoi spaghetti…”
“Mm…ma dopo deve mangiare anche Kuroari, ed è allergica al riso…”
Temari riflettè se uccidersi o uccidere Kankuro, ma al momento era impossibilitata ad agire.
Respira. È tuo fratello. Non si rende conto di cosa dice.
“Vorrà dire che oggi Kuroari digiunerà…Del resto mi sembra in carne,non trovi?”
“Come tutti nella famiglia!”esclamò contento Shikamaru, evitando per un soffio il calcio che la ragazza era riuscita a scagliarli in quel preciso istante.
“Ehi scherzavo Tem! Lo sai che le curve sono di quanto più di bello ci sia in una donna! Specifico donna…”
“Chiudi quella bocca, brutto cretino. Piuttosto vai a controllare che Shino non abbia fatto danni, vuoi che succeda come l’altro giorno?!”
Il ragazzo in questione sedeva impassibile accanto a Kankuro, gli occhiali da sole ben calati sul viso, intento a carezzare amorevolmente un disgustoso bozzolo peloso che si presumeva fosse una crisalide.
Shikamaru sbuffò, borbottando un contrito ‘che seccatura’, anche se ammetteva che la non aveva altra scelta: se quel pazzo avesse scatenato ancora il suo sciame di api in mensa con la scusa di far loro mangiare il miele, sarebbe stata la fine. Ricordava con orrore lo scorso mercoledì: un’intera giornata a ripulire la sala e medicare le gente punta, altro che semplice seccatura…Un cataclisma.
“ E va bene vado a vedere dove si è cacciato, se proprio devo…”
“Quanto sei magnanimo oggi…”lo fulminò per l’ennesima volta Temari, controllando intanto che Kankuro si concentrasse sugli spaghetti invece che nell’assemblaggio dei pezzi mancanti del suo burattino.
Shikamaru si diresse verso il self-service, controllando che non circolassero insetti di qualunque tipo tra i piatti. Per ora sembrava tutto tranquillo, nessun segno di stranezze.
Stava per tornare al tavolo ad aiutare Temari, sempre più sull’orlo di una crisi di nervi, quando sentì un tocco leggero sulla spalla. Si voltò, e si trovò davanti un viso angelico con due occhi acquamarina.
“Oh, ciao Ino! Stai bene? Hai mangiato,vero?”
La ragazza bionda sorrise, ammiccando con fare birichino.
“Si, tranquillo…Certo mangerei di più se non trovassi vermi nelle insalate”
“V-v-vermi?” per poco Shikamaru non urlò , voltandosi di scatto verso Shino, seduto innocentemente al tavolo.
“Vermi. Due, grossi e marroni. Tranquillo, non l’ho mica detto a nessuno, capirai tanto il cibo qui fa comunque pena…Certo che non sei molto bravo a controllare i tuoi pazienti eh?” gli disse Ino dandogli un buffetto leggero sulla guancia, facendolo arrossire.
“Oh! Ehm…Grazie per la discrezione e per non aver riferito nulla, Ino. Sai, non è facile tenere a bada Shino e Kankuro, soprattutto per uno che non ama le grosse responsabilità…”
“Già…avrebbero dovuto assegnarti me come paziente! Non avresti avuto alcuna seccatura…E io sarei stata decisamente fortunata con un medico come te, Shika-kun…”
Shikamaru fissò la ragazza davanti a lui, indiscutibilmente bella(così magra, però…), che stava apertamente flirtando. O giocando? Certo era piacevole ricevere dei complimenti quando si era costretti a passare l’intera giornata con una donna impossibile come Temari…
“Ti saluto dottore, vado a raggiungere Chouji, passaci a trovare nel nostro reparto qualche volta!” e dopo avergli lanciato un bacio con la mano tornò al suo tavolo, lasciandolo interdetto in una nuvola di profumo alla vaniglia.
“Ah le donne…Poco ma sicuro che non le capirò mai! Se dovessi analizzare il perché di ogni loro gesto…” pensò il ragazzo avvicinandosi a Shino, non notando lo sguardo di ghiaccio di Temari che non si era persa una battuta né un movimento dell’incontro appena avvenuto.
“Certo che è deliziosa quella ragazza, vero Temari? Ad ogni modo, Shino, a proposito dei tuoi insetti…Mi pareva di averti detto di tenerli tutti nelle tue vasche di vetro…”
“Lo so. Ma dovevo pur nutrire i lombrichi, sono una razza molto delicata, digeriscono solo foglie di lattuga e allora li ho portati qui in mensa.”
“Come ti capisco, Shino, anche Karasu ha un’alimentazione calibrata e ristretta, per lui solo riso, non digerisce tanto bene!” gli diede manforte Kankuro, annuendo comprensivo.
“Ci rinuncio, ma perché diavolo hanno chiuso i manicomi dico io. E poi per quale dannato motivo Shino ha il permesso di allevare una colonia di insetti, cosa sono, la sua coperta di Linus?!” sbottò Shikamaru cercando l’appoggio di Temari, che appariva però stranamente silenziosa.
Aveva finito di ‘imboccare’ Karasu e stava finalmente mangiando lentamente un piatto di miso*. Non lo guardò negli occhi, ma le sue parole erano chiaramente indirizzate a lui.
“ Allora Nara, deliziosa eh? Adesso flirti anche con le pazienti? Il tuo comportamento è sempre meno professionale, sei proprio un beota” sibilò mantenendo l’espressione dura e fredda, tradita però da un fremito della bocca.
Shikamaru la guardò sorpreso, e sorrise. Le si avvicinò, andandole molto vicino col viso.
“Cosa c’è Tem, sei gelosa?”.
Ricevette un’occhiata assassina.
“Non dire cazzate e non chiamarmi Tem. Solo che già è difficile tollerarti normalmente, quindi evita di fare il cascamorto in giro. Sei patetico a pendere così dalla labbra di una ragazzina.”
“ Una ragazza molto carina, poco ma sicuro, ma…”
“ E allora?! E poi cosa avrebbe di così bello, sentiamo? È perché ti fa gli occhi dolci? Perché è ammaliante e ha un paio di occhioni blu da cerbiatta? E capelli color grano lunghi e setosi?! Voi uomini…siete tutti un branco di pecore!” gli sibilò nera la ragazza, alzandosi di scatto e allontanandosi dal tavolo diretta verso l’uscita, lasciando Shikamaru a bocca aperta.
Kankuro scosse il capo, mentre accarezzava amorevolmente la testa ghignante di Kuroari che si era appena staccata dal resto del corpo.
“Shikamaru lasciatelo dire, non è che a volte sai trattare molto bene mia sorella eh…Insomma è sempre arrabbiata, non mostri mai un po’ di tatto.”
“Dovresti fare come il maschio della mantide, assecondarla. Evitando però l’accoppiamento se vuoi salvarti la pelle.” asserì gravemente Shino.
Shikamaru scoppiò a ridere, finendo di raccogliere gli ultimi bocconi di carne.
“Temari come mantide religiosa la vedo bene…Il fatto è che io, se lei mi avesse fatto finire di parlare, non avevo mica concluso la mia frase!”



“Ino…Ino, avanti, finisci il piatto, lo sai che Kurenai ti sta controllando!” Chouji lanciò un’occhiata supplichevole alla ragazza, che aveva si e no assaggiato il piatto di ramen che prevedeva la sua giornata alimentare di oggi. Ino guardò di sottecchi la loro dietologa, una bella donna che in quel momento stava parlando con il medico del reparto tossicodipendenti, Asuma Sarutobi. I suoi occhi violetti, però, non avevano smesso di controllarli un attimo, quando venne improvvisamente distratta dalle urla di una ragazza.
Evidentemente non c’erano soltanto due vermi nelle insalate...
I loro schemi alimentari erano piuttosto rigidi, in maniera opposta per entrambi: Chouji seguiva una dieta normale per qualsiasi persona ma terribile per lui, che era abituato a mangiare in modo smodato e senza freni. Ino invece doveva mangiare regolarmente ai pasti più due spuntini, per far sì che il suo corpo, denutrito per anni, e poi tormentato dalla bulimia, si riabituasse lentamente alla gioia del cibo, visto come un amico, e non un demone malvagio. Soltanto nell’ultimo anno, da quando era in cura nella clinica con a seguirla la dottoressa Kurenai Yuhi, aveva iniziato a vedere la luce del lungo tunnel che la tormentava da quando aveva dodici anni. Forse, con un po’ di speranza, a diciassette anni poteva dire di essere sulla via della guarigione. Era già tanto che riusciva a mangiare senza sentire il senso di colpa e correre in bagno a rimettere tutto quello che aveva mangiato.
“Avanti Chouji, ora che non ci controlla, fai cambio, adesso!”
“Ma…lo sai che non…”
“Smettila, lo vedo come guardi il mio ramen, e io sinceramente preferisco mille volte il tuo piatto di riso in bianco! Per una volta sgarriamo, su!”
Il ragazzone non se lo fece ripetere, e rapidamente si scambiarono i piatti, entrambi molto più contenti della sostituzione.
“Dio che buono…Però mi devi promettere che è l’ultima volta, Ino. Lo dico per te. Devi mangiare di più, devi riabituarti, lo sai. Non hai più…Ecco, non hai più…”.
“Vuoi dire se non ho più vomitato? No tranquillo” gli sorrise la biondina dandogli un buffetto per tranquillizzarlo, prendendo la salsa di soia per condire il riso.
No, non ho più vomitato, non ne vale la pena. Sono mesi che non vomito più. Se penso allo schifo che facevo, al male che mi procuravo. Sfido io che LUI non si è mai accorto di me. È naturale che non abbai mai capito le volte che m i nascondevo a spiarlo a controllare cosa facesse, a cercare di farmi notare. Ma lui nulla.
Sospirò mentre finiva l’ultima cucchiaiata di riso, guardandosi intorno nella sala.
Non c’è in mensa. Non lo vedo.
“Chi cerchi Ino, il bel Shikamaru?” la prese bonariamente in giro Chouji mentre assaporava contento il sugo del ramen. Ino lo guardò per un attimo sorpresa, poi scoppiò a ridere.
“Chouji, ma che dici? Pensi davvero che sia lui che sto cercando? Che buffo!”
“Beh, sei tu che ogni volta che lo vedi ti illumini e fai gli occhi dolci!”
“Perché mi diverto un sacco a metterlo in imbarazzo, e perché è divertentissimo vedere come si arrabbia Temari e come lui non si accorga di nulla! Chissà quanto ci metteranno a capirsi, quei due…Capisci che ci vuole un’accelerata, a volte?Comunque no, non è lui il ragazzo che cercavo…”
“Allora lo ammetti che però c’è qualcuno! Certo che almeno a me potresti dirmi chi è!”
No Chouji, nemmeno a te posso dirlo, mi spiace. Perché il mio è un caso senza speranza, e non voglio compatimenti o altro…Non so quante speranze possa avere con lui, e per quanto sono orgogliosa il dolore di una pubblica umiliazione mi annienterebbe. Che rimanga nei miei sogni, nei miei desideri. E magari prima o poi sfoci nella realtà.
Ino sorrise all’amico, togliendogli dalle mani il pane.
“Tu fantastichi troppo, non c’è nessun ragazzo che cercavo! Sai che spesso parlo a vanvera! Molla il pane che hai già mangiato troppo ramen; lo finisco io, contento?”
Chouji la guardò raggiante, mentre bella e posata addentava la pagnotta croccante.
“Brava Ino, sono fiero di te!”.
La ragazza gli sorrise, strizzandogli l’occhio.
Se guarisco sarò una persona più sana, e felice. E allora lui potrà accorgersi di me.



Temari intanto era andata a fumare una sigaretta in cortile( altro vizio che mi ha attaccato quel cretino) passeggiando nervosamente, controllando l’ora per potere poi andare a trovare Gaara su al terzo piano.
Mi sono comportata come una bambina, ma mi dà così maledettamente fastidio questo suo modo di fare: dio, sono anche io una donna, cosa crede, di potersi comportare come se avesse davanti un uomo?!
Gettò la sigaretta iniziando a rosicchiarsi le unghie, sedendosi su una panchina.
Odiava ammetterlo, ma quando aveva visto lui sorridere in quel modo a Ino aveva provato una tremenda fitta di gelosia. Vederlo sorridere e arrossire alle sue moine le aveva fatto defluire il sangue nella testa.
Perché poi? Perché diavolo dovrei essere gelosa di quello stupido, inconcludente…pigro…affascinante…imprevedibile…sexy…
Scosse la testa, nervosamente, stupita dei proprio pensieri. Come poteva pensare queste cose di Shikamaru? Il suo compagno di università e lavoro, colui che aveva soprannominato ‘cry baby’ per la propensione a lamentarsi per qualsiasi cosa. La prima volta che si erano incontrati all'università era stato in modo decisamente burrascoso: era stato alla lezione di psicologia infantile, ed avevano animato l'audirorium per una buona mezzora ognuno confermando la propria tesi: Shikamaru asseriva che i bambini dovevano essere lasciati crescere senza alcuna pressione, senza alcun obbligo, facendo fare loro tutto quello che desideravano e soprattutto non forzandoli ad essere attivi a tutti i costi: una delle gioie più grandi è la rilassante dolcezza del dolce far niente, di cui lui era fiero sostenitore.Non per niente lo chiamavano il genio nato stanco.
Temari era rimasta basita alle parole di quel ragazzino prodigio dal quoziente intellettivo mostruoso ma dalla volontà pari a quella di un bradipo.
Lei era quella che diceva sempre che i bambini devono essere trattati come degli adulti, inculcando loro il senso del dovere, spronandoli a dare sempre il massimo di modo che crescessero responsabili e combattivi. Proprio come era stato fatto con lei
Ad ogni modo si erano presi un caffè insieme dopo la discussione, ognuno convinto di avere ragione, ognuno scettico di fronte all'altro.
Ma entrambi consapevoli di essersi in qualche modo trovati
E così erano diventati amici.

Alzò la testa a guardare il cielo, soffermandosi sulle nuvole bianche che si divertivano a nascondere il solo a intervalli irregolari.
Pure le nuvole mi devo mettere a guardare adesso. Ma cosa mi prende? Io sono Sabaku Temari. Sono quella che non può permettersi di crollare, che deve essere sempre e comunque forte. Quella teoricamente sana della famiglia, che deve prendersi cura dei suoi fratelli. Non posso concedermi di soffrire per queste scemenze, non posso. Dovrei esserne immune dopo tutte le reali sofferenze che ho dovuto passare…
Fece per accendersi un’altra sigaretta, ma alla fine cambiò idea e ripiegò su un cioccolatino: infinitamente meno dannoso(le mie curve sono sexy, questo è il mio motto), e molto più confortante.
Sospirò, sentendosi sempre più la testa pesante: pensare a Shikamaru la stava dilaniando; lei che teoricamente avrebbe potuto avere qualsiasi ragazzo si ritrovava in totale crisi per quel…quel…Nemmeno sapeva più come definirlo.Loro erano amici. Erano sempre stati amici. Solo quello.
Bugiarda.
Non poteva continuare a mentire a sé stessa, sarebbe stato inutile: davanti a lui non avrebbe ammesso mai nulla( come se la cosa gli potesse interessare), ma almeno al suo cuore poteva confessare che provava un sentimento per quel ragazzo così dannatamente contraddittorio: un genio nato stanco.
Lei aveva sempre amato le persone forti, perché lei stessa lo era, e odiava ammettere le sue fragilità.
Shikamaru era forse l’unico a conoscerla fino in fondo, a sapere dei tanti momenti di sconforto che la prendevano, delle sue crisi di pianto, e la cosa buffa è che sapeva sempre come farla sorridere, seppur inconsapevolmente.
Temari, anche se a stento lo ammetteva con sé stessa, si divertiva un mondo ogni volta che battibeccavano, visto che ne usciva sempre vincente. O quasi.
Come oggi.

Pensò agli sguardi tra lui e Ino, alla sua reazione da fidanzata gelosa e stizzita, e contrasse le nocche delle mani.
Chissà, magari col tempo le sarebbe passata. Sarebbe stata la cosa migliore, visti i tormenti che le stava procurando ogni minima cavolata che faceva quello stupido. Innamorarsi di lui non era certo la cosa migliore che potesse accaderle.
Ricontrollò l’ora, e si alzò dirigendosi verso l’entrata, quando incontrò proprio sulla soglia la persona che meno(o forse più) voleva vedere in quel momento.
Sigaretta già tra le labbra, sopracciglio alzato, sorrisino scanzonato.
“Eccoti. Sapevo che eri qua fuori. Speravo mi tenessi compagnia per una sigaretta.”
“Io non fumo. O meglio ho smesso. E non guardarmi così, è vero! Mica ho il vizio come te. Dove hai lasciato Kankuro e Shino, sai che non devono restare soli!”
“Rilassati, Kankuro sta dormendo, sai che a quest’ora crolla dopo avere smontato e rimontato i suoi aggeggi tutta la mattina! Gli ho letto un pezzo di Pinocchio, la parte di Mangiafuco che tormenta le marionette…C’è una bella dose di sadismo nel tuo apparentemente innocuo fratellino, sai? Di solito la gente ama quando la fata turchina lo trasforma in un bambino vero, e invece è quella la parte che lui odia di più! Bah… In quanto a Shino…beh, l’ho sedato!”
“Tu…cooosa?!”
“Tranquilla è un tranquillante molto blando, l’ho fatto solo perché così ho potuto eliminare di nascosto un bel po’ di formiche! Sono così tante, almeno sono più tranquillo!E poi, a meno che non le chiamasse per nome, non credo se ne possa accorgere!”.
Suo malgrado la ragazza non poté fare a meno di sorridere.
Sarà per questo che provo per lui certe cose? Perché mi fa ridere? Perché sa esattamente come farmi tornare il buon umore? Perché è così amorevole persino come mio fratello? Semplicemente perché è Shikamaru Nara?
Riassunse la sua aria dura istantaneamente.
“Faccio finta di non aver sentito. Vado a trovare Gaara, ci vediamo dopo.” E si girò verso l’entrata.
“Ehi Temari!”
La voce di Shikamaru le arrivò quando era già quasi sulla soglia. Si girò lentamente, notando il suo sorriso. Ironico, ma con un curioso luccichio negli occhi. Uno sguardo più dolce. E del tutto sincero.
“Volevo solo finire la frase che mi hai interrotto. Ino è una ragazza molto carina, poco ma sicuro…Ma tu...Tu sei semplicemente bellissima.” E si girò verso la panchina accendendosi la sigaretta, lasciando Temari impietrita sulla porta.





Eccomi col primo capitolo su una coppia che adoro, Shikamaru e Temari! Mi chiedo sempre come a volte faccia la gente a non amarli assieme, per me sono semplicemente perfetti! Ho decisamente esasperato Shino e Kankuro, spero li abbiate graditi in questa versione, del resto sono in assoluto quelli che più si prestavano a una parte comica per le loro manie eh eh!
La malattia di Ino è come avete intuito la l’anoressia-bulimia, argomento molto attuale e delicato in questi tempi, che infatti ho voluto delineare col massimo tatto. Se ne parlerò ancora sicuramente sarà sempre il modo rispettoso,su questo non ci sono dubbi. Penso che fosse il personaggio migliore per essere tratteggiata così: apparentemente forte e superba, ma molto fragile e insicura dentro.
Molte poi si chiederanno chi sia il misterioso ragazzo…Beh, questo non ve lo dico proprio, sarà una sorpresa!Si accettano naturalmente scommesse… Io l’ho già deciso, provate adesso voi a indovinare, e fra breve scoprirete la verità!

E, per l’attesa di tutti, nel prossimo capitolo ci sarà l’incontro Gaara-Sakura! ( Prima che mi diciate “E Sasuke?” anticipo che arriverà tra due capitoli!)

Alcune delucidazioni: il donburi è un tipico piatto giapponese a base di riso,pollo e uova, molto sostanzioso. Il miso invece è una zuppa che prende il nome da una pasta di soia fermentata. Inutile specificare cosa sia il ramen:-)
E ora rispondo ai vostri commenti!
- giugiu94: grazie dei complimenti sono contenta che ti sia piaciuta tanto, aggiorno piuttosto spesso quindi non dovrai attendere a lungo il prossimo capitolo!

- Kaley: eh neji focoso mi sono divertita moltissimo a immaginarlo! E’ che sotto sotto secondo me è decisamente represso…Basta dargli l’input!Come reagirà lo lascio come sorpresa, tanto a breve arriva il capitolo…Spero ti siano piaciuto Shikamaru e Temari!bacioni


- Rory-chan: oh ma che bello il tuo commento che carina che sei, la mia autostima gongola tutta eh eh! Il rapporto fra sasuse e sakura si evolverà ben presto, e l’incontro con gaara aprirà poi a nuovi scenari…sono proprio curiosa di vedere come la pensi!!un bacione

- Sakura: mi hai detto una cosa splendida, grazie mille! Comunque l’aggiornamento sarà presto spero mi farai sapere anche cosa pensi dei capitoli futuri, un bacione


- Himawari: eh si avevi indovinato, piaciuti invece Shika e Temari? Io li adoro…Con me lui è impossbile che vada con Ino(no no no, non ci siamo proprio), quindi mi sono ingegnata per trovare qualcuno anche a lei…Ma Shikamaru è solo di Temari(o anche mio eh:-)

- Kitty x shadowcat: oh sei tornata! In verità i tre sono sempre fratelli, come avrai visto in questo capitolo e come poi specificherò anche dopo, avrò modo anche di indagare il loro non facile rapporto! A avrai modo anche di vedere tornare in azione gai!baci


- Vampirosolitario91: spero ti sia piaciuto il capitolo, tieni d’occhio la storia che comunque aggiorno presto e arriva gaara,baci

- Bambi88: eh no la sempai sei tu;anzi…come direbbe Deidara a Sasori…“Oh Roberta-Danna!”. Tra l’altro è incredibile ma recensiamo spesso le stesse fic, abbiamo proprio gli stessi gusti non c’è che dire!Comunque, spero tu abbia apprezzato l’allegro quartetto nonché la parte finale dei due innamorati litigarelli, devo dire che questo capitolo è stato il più divertente e piacevole da scrivere per quanto riguarda loro due!!! Ino non ha ruolo di antagonista per una volta(anche perché sennò la rendevo troppo antipatica:-), ho invece escogitato un bello sviluppo per il suo personaggio! E ora tocca a Gaara…Vediamo come me la cavo!Bacioni!


- Giuli@: grazie mille sei dolcissima, sono contenta che tu mi dica questo perché provo sempre a caratterizzare bene i personaggi, a non farli troppo ooc(anche se in certi casi mi tocca per forza, vedi in parte Neji ), quindi se mi dici che sono ben caratterizzati mi fai un gran complimento! Bacino a e presto.

- White angel: eh lo so sto tormentando un po’ tutti del resto la fic è ambientata in una clinica psichiatrica:-)ma non sarò sempre così cattiva…Spero ti sia piaciuto questo capitolo, l’aggiornamento sarà come sempre veloce,besos anche a te!


- Celiane4ever: mi chiedevo dove fossi finita dopo che avevo postato il capitolo sul tuo adorato neji eheh! Ovviamente si saprà come reagirà,certo che sì!se guardi le anticipazioni che metto sempre alla fine dico sempre cosa accade nei capitoli successivi!grazie ancora dei complimenti,spero ti piaceranno anche i successivi sviluppo,baci!


- Aku: concordo lee è un amore,mi basta scrivere di lui quando sono giù che subito torna il buonumore! Riguardo a neji e tenten…Beh, neji non è mai o bianco o nero, ha molte sfumature nel suo carattere, e anche adesso non dico ancora quale sarà la sfumatura a prevalere…Spero intanto ti sia piaciuto questo capitolo,baci

- Julia83:ciao! Sono contenta che ti piaccia sempre più, spero avrai gradito questo capitolo su Shikamaru e Temari! Per quanto riguarda Sakura e Sasuke arrivano tra due capitoli, d’altronde i personaggi sono tanti e il loro è un nucleo molto importante che deve ancora evolversi…Fammi sapere nel prossimo capitolo cosa pensi dell’incontro tra Sakura e Gaara!bacioni

-binky: grazie dei complimenti spero ti sia piaciuto il capitolo, kiba tornerà anche lui molto presto,baci


Ringrazio chi legge e chi ha messo la fic nei preferiti!(Me sempre più fiera e commossa 22persone! Ecco però perché vi chiedo sempre di lasciare commenti, sennò come faccio a sapere se vi piace come prosegue!)

Bacioni a tutti la vostra arwen
  
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