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Autore: junegenius    01/04/2013    1 recensioni
E se la bambina di Bella avesse come padre Jacob?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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I

 

In quel momento fui sull’orlo di una crisi di nervi.
«Bella, non posso morderti» mi disse, con i suoi occhi color ambra che mi guardavano assorti come se fossi un puma – che tra l’altro era la sua prede preferita – e che non volevano altro che il mio prezioso sangue.
«Perché no?» lo chiedevo sempre. Ma tanto la risposta la sapevo già. Mi avrebbe risposto che la mia vita era meravigliosa e che non poteva rovinarmela facendomi diventare un mostro e bla, bla, bla…
«Perché non posso mettere fine a tutto questo» mi indicò la vena bluastra che pulsava al solo tocco. In un attimo il mio cuore si fermò.
Stava toccando la mia vena. Stava sentendo il pompare del mio sangue. Stava resistendo in modo atroce alla tentazione di prendermi il polso a morsi. Stava lottando contro il suo istinto predatorio. Forse stava per mordermi. Ma non avevo paura. Per niente.
Eravamo in casa Cullen, Carlisle era all’ospedale, Esme era ad un convegno di beneficienza o qualcosa del genere, Jasper ed Emmett erano usciti, avevano blaterato qualcosa a proposito di selezioni della squadra di football ed erano usciti come furie. Jasper a volte mi metteva veramente soggezione. Era pallido, con quei suoi capelli biondi ed i suoi occhi sempre sbarrati, da quando, il giorno del mio diciottesimo compleanno, aveva tentato di mordermi vedendo il sangue che scendeva dal dito tagliato a causa della lamina argentata del regalo di Alice ed Edward, con me era un’altra persona. Era dolce. Ma allo stesso momento strano. Si interessava a me. Ma cercava di starmi lontano. Era… strano.
Erano successe tante cose strane. Ero incinta. E soffrivo.
Volevo diventare un vampiro. Con tutta me stessa. Volevo diventare un mostro. Con i canini affilati, la bellezza sovrumana, e gli iridi policromi che variano a seconda di come mangi.
«Edward, hai visto il mio cd, quello degli U2?» eccola, lì sulla soglia c’era la donna, anzi vampira, più bella che avessi mai visto. Rosalie. Rosalie, la bellezza vampirizzata. Ma il problema era che lei mi odiava. Mi odiava con tutta se stessa. E desiderava solo che togliessi le mani dal suo fratellino, Edward, perché ero solo un’umana. Ecco, ulteriore motivo per diventare vampiro.
«Ciao, Rosalie,» le dissi, sperando non mi rispondesse male «come stai?».
«Starei meglio se la smettessi di avvinghiarti ad Edward» mi disse, fulminandomi con quello sguardo color ambra che scommetto avesse scatenato l’amore in Emmett.
«Rosalie!» la rimproverò Edward, con un’occhiataccia che mi avrebbe ammutolito, ma alla bionda non fece alcun effetto.
«Non la voglio rivedere, punto. Mi urta. E poi ero venuta con ben altra intenzione, allora, dov’è il mio cd?» non osai aprire bocca.
«Nello stereo» rispose secco Edward che aveva lo sguardo pieno di odio «Ma lo stereo quello nel cassonetto, quello che ho buttato via».
«Cosa?! Hai buttato il mio cd ad edizione limitata degli U2?!» ora era Rosalie ad avere lo sguardo impregnato di odio.
Edward annuì con un leggero sorrisino sotto i baffi.
«Ti odio! Ed odio te!» mi apostrofò e mi sentii più umiliata di quando il parrucchiere mi tinse per sbaglio i capelli di fucsia.
Ed in quel momento desiderai di essere tra le braccia di Jacob.

  
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