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Autore: hilaryssj    21/10/2007    6 recensioni
Certe cose non si possono immaginare e quando le si prova sulla propria pelle... allora brucia.
Scotta come la brace e ghiaccia come la neve.
Si sente la terra tremare sotto i piedi e la pressione dell'aria farsi sempre più pesante, fino a perdere completamente le forze e allora l'unica cosa che si può ancora fare è lasciarsi trasportare dall'irrazionalità e da ciò che rimane della propria vita.
Genere: Romantico, Drammatico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Nuovo personaggio, Trunks, Videl
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Luna rossa.








“Mamma, papà … sono a casa!” urlò chiudendo la porta d’ingresso.
Posò lo zaino sulla cassapanca e si diresse in cucina per un abbondante pasto che la madre le preparava ogni giorno dopo la scuola.
“Ciao, tesoro! Com’è andata oggi?” domandò Verisia alle prese con i fornelli.
“Molto bene, mamma … un sacco di compiti per le vacanze e ragazze pon pon acide, come al solito. Niente di speciale.” rispose Becky accomodandosi alla tavola apparecchiata solo per lei e suo fratello.
“Oh, Becky … ti posso capire .. Anche alla mia scuola era un continuo di litigi e pugnalate alle spalle. C’è di buono che ora sei in vacanza! Tre mesi di completo relax e shopping sfrenato!” esclamò entusiasta zia Helen sedendosi accanto alla nipote, rubacchiando dal cesto un panino integrale.
“Helen!” sgridò Verisia “Ozio totale, dici? No! Mia figlia farà i compiti suddivisi per giorno e farà qualche corso estivo di lingua straniera per avere una marcia in più per il College … dico bene, Rebecca?”
Becky sorrise.
Sua zia era la migliore in assoluto!
Era la sorella di suo padre, ma al contrario di lui, Helen aveva un carattere molto spensierato e gioviale … era la sua migliore amica, nonostante la differenza di età, l’adorava.
“Rebecca? Rispondi!”
Sua madre … era un tipetto con un carattere molto forte e combattivo. Molte volte si litigava in casa, per cose anche futili come il colore delle tende da bagno, ma, dopotutto, sapeva essere anche molto dolce.
La zia le fece una smorfia confidenziale. Loro due sapevano capirsi.
“Rebecca!” la riprese la madre.
“Si, mamma … ecco … volevo appunto parlarti di questo. Io pensavo che …”
“Visto, Helen? Becky sa cosa le aspetta nel periodo estivo. Non riempirle la testa di sciocche frivole cose da ragazzina … Piuttosto … Becky, sai dov’è tuo fratello?” domandò.
La ragazza sospirò. Sapeva che non sarebbe stato facile. Dopotutto, nessuno si aspetta che proprio lei, Becky, la studentessa modello, perda tempo con corsi di musica e canto.
Sua zia capì che ci doveva essere qualcosa che non andava. Le fece segno con la mano che ne avrebbero parlato più tardi, da sole, mentre Verisia era girata.
La bionda annuì.
“Ha detto che andava a pranzo con i suoi amici … tornerà stasera, immagino.” rispose alla richiesta.
“Oh … Kail è sempre il solito! Mi fa preparare il pranzo per due quando potrebbe semplicemente avvertirmi prima … ecco, tesoro! Mangia la pasta che ho cucinato … almeno tu, fammi vedere quanto ci tieni a me e alla mia fatica.” sospirò posando il piatto in tavola.
“Certo, mamma! Tu e papà avete mangiato al ristorante, suppongo.”
“Si, come al solito, c’è sempre tanto lavoro … ora lui è là che serve i tavoli. Alle tre vado ad aiutarlo … vieni anche tu?” chiese Verisia.
“No, mamma … almeno oggi, lasciami vivere!” pregò la ragazza.
“Solo oggi perché è un giorno di festa per voi. Dopodichè ci verrai a dare una mano nel locale …”concluse la discussione la madre.

**************

Il sole iniziava a tramontare su Satan City. Le ombre si facevano più lunghe e un leggero venticello, resto della primavera, aleggiava caldo per le vie.
La grandissima casa Satan ergeva imponente, circondata da un giardino curato enorme.
Alla finestra del secondo piano, sulla fiancata del palazzo, dove i raggi luminosi puntavano verso le cinque del pomeriggio, Videl stava salutando il suo fidanzato …
“E’ lontanissimo da qui, Rever City! Perché ti hanno assegnato proprio quel lavoro?” chiese imbronciata.
“Non ci posso fare niente, tesoro. Dovrò fare esperienza da qualche parte, no?! La Briston Hillman è la scuola giusta per iniziare! Tu non hai idea di quanto sia prestigiosa …” si giustificò Gohan.
“Lo so benissimo, ma … oh … andiamo, nemmeno ti piace, dì la verità.”
“Si, è vero … musica è una materia che francamente non mi entusiasma, ma cerca di capire, Videl …”
“Si, ho capito … ma allora vorrà dire che non potremo vederci per tutta l’estate …” disse la mora, dispiaciuta.
“Bhè … non proprio … i corsi inizieranno a Luglio. Questo mese siamo liberi, dopodichè …”
“Gohan, non puoi lasciarmi sola due mesi interi … e con tutti i preparativi da fare ancora …” mugugnò imbronciata.
“E’ per il nostro futuro, amore. Senza quel lavoro non ho abbastanza referenze per fare il salto di qualità, lo sai. E poi … non ti lascio da sola. C’è sempre mia madre e mio padre …” disse il Sayan.
“Si, ma …”
“E … in volo ci metto pochissimo tempo a tornare a casa. Se c’è qualche problema non devi fare altro che chiamarmi. Dopo le cinque sono libero e prometto di venirti a trovare ogni sera.” concluse Gohan malizioso.
Attirò a sé la ragazza e le diede un dolce bacio sotto gli ultimi calori del sole estivo.
“Va meglio adesso?” chiese il ragazzo facendo gli occhi dolci.
“Mhnn” fece finta di pensare “assolutamente si!” esclamò richiedendo ancora quel romantico contatto che non le fu negato.
“Sono solo due mesi. Dopo saremo marito e moglie, te ne rendi conto, Videl?” Gohan era eccitato all’idea di sposarsi con la donna dei suoi sogni.
“Si … non vedo l’ora!”
Si coccolarono ancora per qualche minuto, poi il Sayan spiccò il volo, cullato dallo splendido pensiero del loro imminente matrimonio.

************

Alle nove e mezzo di sera il cielo era già un unico velo blu notte, ancora senza stelle e una luna bassa e rossiccia.
Non capitava spesso di vederla così grande e vicina alla Terra. Becky dalla sua finestra la osservava, rapita da quella visione mistica che l’affascinava.
Non sapeva perché, ma si sentiva strana, come se quella visione spettacolare era comparsa per avvertirla di qualcosa.
Nonostante tutto, era felice di provare quella particolare sensazione perché in un modo o nell’altro le dava l’ispirazione giusta per comporre la canzone a cui stava lavorando da tempo ormai.

It’s funny when you find yourself
Looking from the outside
I'm standing here but all I want
Is to be over there …

L’intonazione non era male. Forse andava cambiare qualche nota sullo spartito e tenere un ritmo più fluido.
Becky afferrò gomma e matita e scribacchiò sul block notes appoggiato sul leggìo del pianoforte.
Terminò soddisfatta, prese un lungo respiro e lasciò che ogni nota scivolasse sotto le sue dita con più continuità …

It’s funny when you find yourself
Looking from the outside
I'm standing here …

Ripensandoci, il ritmo doveva sembrare leggermente più lento, ma marcato, in modo da accompagnarlo meglio con la voce.
Bevve un sorso di thè alla malva abbandonato sul tavolino accanto, si schiarì la gola e ricominciò dando ad ogni tasto il tempo di farsi sentire …

It’s funny when you find yourself
Looking from the outside
I'm standing here but all I want
Is to be over there …

Molto meglio! Il primo pezzo non era male e l’espressione era giusta …
Ora c’era da lavorare sul secondo tempo …

“Lo sapevo! Quel disgraziato ha pure il cellulare spento! Appena rientra a casa lo metto in punizione per tutto il mese …” urlò suo padre dal piano di sotto.
“Un mese, dici? Per tutta l’estate! Sapeva bene che stasera c’era la cena del suo diploma … avrebbe potuto avvertirci come minimo!” concordò sua madre.
“No, no … è un irresponsabile! Fortuna che Rebecca non è come lui! Vorrei tanto sapere dove abbiamo sbagliato …”
“Tesoro, ora non ti arrabbiare che ti fa male alla pressione. Quando tornerà avrà quel che si merita … Ora mangiamo che altrimenti si raffredda!” concluse Verisia.

Becky ascoltò in silenzio la loro discussione. Scosse la testa esasperata …
Possibile che Kail si dovesse comportare sempre così?!
La bionda ci provava, lo riprendeva e lo sgridava, ma lui niente … continuava a fare cavolate insulse come quella …

Toc toc …

“Avanti!” disse Becky.
Zia Helen comparve dalla porta color crema della sua stanza e la richiuse.
“Puff …” sbuffò lasciandosi cadere sul letto della giovane “E’ da minimo mezz’ora che i tuoi litigano per Kail … ma si può sapere dov’è finito?” domandò stanca.
“Non ne ho idea … aveva detto che sarebbe ritornato in tempo per la cena, ma è già in ritardo di un’ora buona …” rispose alzando le spalle.
“Oh … tuo fratello è incorreggibile! Lui se ne sta fuori a divertirsi e noi qui ad aspettarlo con lo stomaco che brontola dalla fame!” sospirò la zia massaggiandosi la pancia modellata da anni di salutare palestra.
“Già …” assecondò la ragazza con tono assente.
Helen si tirò su dal materasso. Prese un elastico dal mobile e la spazzola. Si avvicinò alla nipote e si dilettò a spazzolarle i lunghi capelli dorati.
Ad entrambe piaceva quel momento solidale fra loro. Era uno dei modi migliori per rilassarsi e parlare tranquillamente.
“Allora, signorina 10 e lode … dì cosa ti tormenta a zia Helen …”
Becky sorrise. Nessuno la capiva meglio della sorella di suo padre.
Semplicemente prese l’opuscolo della Briston Hillman e glielo porse.
La donna lo squadrò per qualche secondo …
“Ahh … ho capito. Vuoi seguire il corso di musica ques’estate, giusto?”
Becky annuì, deliziata dal massaggio alla testa che la spazzola le procurava.
“Perché non l’hai detto a tua madre?”
“Oh … andiamo, zia … mia madre già mi rimprovera perché passo ore davanti al pianoforte quando potrei studiare di più … come se i miei voti non andassero bene … credi che sarà felice di lasciarmi andare dall’altra parte del paese per due mesi interi a studiare una materia che lei non vuole? Per non parlare di mio padre poi …” sospirò.
Helen ci riflettè un attimo.
“In qualche modo li convinceremo, allora!” sentenziò alla fine.
“Già … spiegami come! E’ tutto il pomeriggio che cerco un modo …”
“Ti aiuterà la tua fantastica zia! Sai quanto io possa essere convincente a volte … credimi! E inoltre … so che tu ci tieni troppo a questo corso … quindi dovremo mettercela tutta per vincere!”
Era così. Quella donnetta di trent’anni con i capelli color castano e gli occhi verdi. Se voleva una cosa, la otteneva … a costo di raschiare con i denti, vinceva sempre lei. Becky riponeva sempre fiducia nelle sue parole e non ne era mai rimasta delusa.

Drin … drin …

Il telefono squillò e subito Verisia dal piano di sotto si precipitò a rispondere sperando che fosse Kail.
La sua teoria non era del tutto esatta, ma in qualche modo suo figlio c’entrava …

La cornetta le scivolò dalle mani penzolando nel vuoto. Si accasciò a terra per un giramento di testa improvviso.
Tutto intorno alla madre si offuscò. Tutto le sembrò che le crollasse addosso.
Le parole urlate dal ricevitore chiamavano lei, ma nella sua testa ne rimbombavano solo alcune, sconnesse e maligne.

“Suo figlio … incidente … lesioni gravi … subito … ospedale …”






Continua ...






Rieccomi! Spero vi sia piaciuto il capitolo ... ^^ ... a me è piaciuto tantissimo scriverlo!

Ps: Per tutti i fan della coppia Gohan/Videl. Non posso rivelare niente del continuo della fic e di conseguenza non posso dirvi niente della coppia, ma vi prego di fidarvi di me! Giuro, non vi deluderò!

Ringrazio:

- Tara : Tesoroo ... hai visto??? Ti piace la fic? Eheh ... kissà cosa ti ricorda!?! hihi ... tranqui ... è molto diversa dall'originale! tvttttttttb kisskiss

- SweetPrincess : Grazie infinite, cara! Sono felice che ti piaccia, anche se mi sembra esagerato chiamarlo "capolavoro" eheh ... Comunque grazie di cuore! kisskiss

- LinaSayan : Che bello risentirti!! Sono felicissima che il primo cap ti sia piaciuto! Cosa ne pensi di questo? hihi ... tvtttttttb kissskiss

- Ary22 : Ma ciaooo!! Da tantissimo che non ci sentiamo!! Grazie 1000 ... aspetto una tua sentenza per questo cap! hihi kisskiss

- Frullalas : o.o ... è una minaccia??? hihi ... nono ... tranquilla/o (scusa ... non so chi sei e non vorrei fare le mie solite figure, quindi parlo in generale^^) come ho già detto ... non deluderò nessuno, spero! No ... anche io sono una fan di Gohan e Videl e mi dispiacerebbe guastare il loro rapporto ... anche se ... hihi ... me si cuce la bocca! a presto e grazie! kiss

- Ladyultraviolet : A te che ti ringrazio a fare? Tanto non lo leggerai mai! ç_ç ... oh bhè ... fatti sentire eh! (ps: grazie comunque!) kisskiss

- Gokuccia : Devo dire che la tua recensione mi ha lasciata a bocca aperta! o.o Hai definito il mio capitolo "perfetto"? Wowwww ... grazie 1000000000 ... non pensavo facesse questo effetto! Davvero mi ha fatto molto piacere leggere la tua recensione e spero di trovarne altre! kisskiss

- Marisa91 : Ciaooo!! Sono felice di risentirti! Si, in effetti è stato proprio un bruttissimo periodo ... avevo paura di non riuscire più a scrivere, ma poi si è rivelato il contrario! Sono contentissima che ti piaccia ...!! a presto! kisskiss


PPS: A proposito del mio bruttissimo periodo ... Per chi fosse interessato ho scritto una one-shot al riguardo nella sezione "Drammatico" (originali) ... s'intitola "E' tutto finito.". Magari potrà non piacervi. A me ha aiutato molto scrivere quella fic perchè ho scaricato tutto il mio rancore e i miei sentimenti ... Spero possa farvi capire o in parte ciò che ho passato! Grazie.



Al prossimo cap!





Hilaryssj




Dedicate to Tara








     
  
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