Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Quin    02/04/2013    1 recensioni
Jessica è una ragazza di 17 anni. le piace divertirsi e affrontare i problemi.
Christopher è un ragazzo di 17 anni. Gli piace fare di tutto, tranne risolvere i problemi.
E' una storia nata dall'odio di due ragazzi che si conoscono fin dalle prime ore di vita.
Se avete tempo da perdere leggete pure questa storia....non ve ne pentirete!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





POV CHRISTOPHER

 

Stare con Jessica è sempre bello! A parte il fatto che si occupa di tutto lei, ma ti mette di buon umore. Non so come faccia, ma ci riesce sempre. Anche quando eravamo amici-nemici aveva questa speie di potere su di me. Già da allora avrei dovuto capire che per lei provavo qualcosa che andava in direzione dell'amore.

Ho sempre detto di odiarla e di non sopportarla, ma nascondevo solo i miei sentimenti e le mie emozioni. Li nascondevo soprattutto a me stesso. Non lo facevo per un secondo fine o per qualcosa in particolare. Non me ne rendevo conto. Io avevo bisogno di lei, ma la prendevo sempre in giro. So che le mie battutine la irritavano, ma anche lei non scherzava.

So anche che lei all'inizio non si fidava di me e che pian piano ha iniziato a farlo. Ora sono in fase di recupero fiducia, e dopo l'ultima bravata che ho fatto non capisco come lei posssa stare ancora al mio fianco.

Ad agosto quando ci siamo mollati io ho quasi ceduto alle avances di Reb e stavo per finire a letto con lei. Jessica lo ha scoperto ma mi ha perdonato. E anche dopo quell'episodio ho dovuto dimostrarle che mi meritavo la sua fiducia.

Ora siamo a dicembre e non sono sicuro che lei si fidi di me. So che la colpa è tutta mia...ma io sono pur sempre un ragazzo no?

Cosa ho combinato stavolta? Procediamo per gradi:

le ho detto che volevo andare a vivere con lei. Abbiamo trovato un appartamentino, un bilocale, e viviamo lì. Paghiamo le tasse grazie alle nostre borse di studio, ma i nostri genitori sono ben felici di aiutarci. Viviamo insieme da circa un mese.

All'inizio, e anche ora, la vedevo un pò spaesata. Non era casa sua e ce la metteva tutta per far andare bene le cose. Io a modo mio contribuivo, ma non ci riuscivo. Greta , la nostra amica comune, mi diceva che lei aveva delle difficoltà, am che non me ne parlava perchè erano delle sciocchezze. Mi dicevano le stesse cose Giulia, Sara e Marta. Lei con le sue amiche si confidava e loro, dopo un mio interrogatorio molto accurato, mi dicevano solo quelle cose. L'unica ragazza che mi ha concesso di sapere qualcosa in più è stata Giulia.

Giulia è la classica ragazza che non sa perdere. È una bella ragazza: alta 1,70, capelli scuri, occhi scuri e le forme al posto giusto. So che mi viene dietro dai tempi delle elementari e che questa cotta che ha per me non le è mai passata. Non penso che Jessica sapesse di questa cotta.

Comunque, Giulia mi ha detto che i problemi di Jessica erano dovuti all'amministrazione della casa. Lei doveva studiare, fare le pulizie in casa, provvedere al cibo e provvedere alle spese dell'appartamento e del condiminio. Praticamente io non facevo niente e non faccio niente. So che è la verità. So anche che è stato un mio errore lasciar fare tutto a lei e che avrei dovuto aiutarla.

I problemi con Jessica sono iniziati quando il mio cellulare ha iniziato a squillare a qualsiasi ora del giorno e della notte e questo ha contribuito a far venire i dubbi a Jessica.

Lei pensava che si trattasse di una ragazza ed effettivamente era così. No, non era Rebecca ma Giulia. La sua cara amica Giulia.

Per farmi dare quelle informazioni da Giulia le hoo dovuto dare un bacio, non era nè un bacio sulle guance e nè un bacio casto. Era una bella limonata. Non dovrei dire che mi sono fermato solo perchè Jessica ha citofonato e che mi sono staccato di malavoglia. Non lo dovrei dire ma è stato così. Non so cosa avrei combinato se Jessica non avesse citofonato e non so come ci avrebbe trovato.

E dato che io sono un emerito cogl**ne ho raccontato a Jessica tutto. E alla sua domanda: "Ti è piaciuto?" io ho detto la verità e quindi sì. E ad un'altra sua domandas:"Ci saresti andato?" io ho risposto ancora sì.

Lo so, lo so che non me la merito una ragazza del genere. So anche che la sto facendo soffrire ma non riesco a lasciarla andare.

Jessica è una ragazza stupenda e per non far preoccupare i suoi genitori e i miei dice loro che va tutto bene e che la convivenza è stata la nostra scelta migliore. È una bugia e lo sappiamo entrambi. Non vuole che i nostri genitori si intromettano.

È una settimana che lei non dorme con me. È una settimana che le ho confessato quella cosa di Giulia ed è sempre una settimana che mi rivolge a stento la parola. Sono fortunato perchè ancora vive sotto il mio stesso tetto.

Ha deciso di dormire sul divano. Me lo ha detto una sera. No, non è stata direttamente lei a dirmelo, ma me lo ha scritto su un bellissimo bigliettino che diceva:

 

Ciao Dema,

stasera non mi troverai a casa. Sono uscita, ma se ti senti solo e vuoi un pò di compagnia puoi chimare Giulia. Il suo numero non te lo lascio perchè so che ce l'hai. Se viene Giulia avvisami così evito di disturbarvi. Non vorrei che non finiste le cose come l'altra volta.

Da stasera io dormirò sul divano, quindi fai di quel letto ciò che vuoi. Non torno a casa perchè non voglio far preoccupare i miei e non voglio che mio padre sappia quello che hai fatto o che stavi per fare.

Divertiti!

Jessica.

 

Ha spiegato tutto in quel bigliettino. Non so se quelle parole significhino che tra noi è tutto finito, ma so che è una settimana che lei non mi permette di sfiorarla. È una settimana che non sento il sapore delle sue labbra. È una settimana che non sento le sue labbra fondersi con le mie. È una sdettimana che le mie mani non accaezzano il suo corpo. È una settimana che lei non mi sfiora. Ed è una settimana che io non chiudo occhio. È da una settimana che ho perso la testa e la colpa di tutto è solo mia.

A casa la vedo a stento.

Al mattino si alza presto, si lava, si veste e prepara la colazione. La prepara anche a me, e me la lascia sul tavolo in cucina. Esce di casa e non la vedo. Verso le 16,00 torna a casa e fa le pulizie, poi studia e per le 18,30 sparisce di casa. A quell'ora torno io. Mi lascia la cena sul tavolo con il solito biglietto che dice: La tua cena.

Rientra a casa verso le 23,00 e si mette a dormire. Io per quell'ora sono già in camera.

Una volta ho provato ad aspettarla, ma appena mi ha visto in sala è corsa via. È rientrata alle due di notte.

Sono le 7,15 del 20 dicembre. Ultimo giorno di corsi.

Jessica è in cucina e sento l'odore del caffè. Lei odia bere caffè. Lo prepara a me. Me lo prepara nonostante tutto.

-Buongiorno.- le dico io che nel frattempo mi sono alzato e l'ho raggiunta in cucina.

-'giorno.- mi risponde lei. Almeno ha risposto.

-Sei ancora in pigiama...inizi più tardi stamattina?-

-Uhm..-

-Devo interpretarlo come un sì?-

-Uhm...- e queste sono le uniche risposte che mi dà. Non mi guarda neanche in faccia. Devo farle proprio schifo. Me lo merito.

-Io devo iniziare dopo pranzo oggi e finisco per le 16,30...- che intelligente che sono! Le dico anche a che ora finisco così poi quando torno non la trovo in casa. Sei un cogl**ne Christopher!

-Hai bisogno della casa libera?-

-Eh? No! Perchè?-

-Entro le 16,30 porterò le mie cose via. Poi non mi avrai più tra i piedi.- cosa?

-Vai via? Perchè? Mi stai lasciando?- so che la mia voce è roca e le lacrime premono per uscire ma chissene frega!

-Sì, ritorno a casa mia!-

-Mi stai lasciando quindi...-

-Spero che tu e Giulia siate felici insieme...da come urlava lei l'altro giorno devo dedurre che l'hai resa felice...-

-Cosa? Quando?-

-Tre giorni fa una lezione è terminata prima e volevo tornare a casa per studiare. Stavo per aprire la porta quando ho sentito delle urla di goduria e ho preferito non disturbare. Dalla voce mi sembrava Giulia, anche se non ho mai sentito la sua voce roca...-

-Lunedì ho finito alle 12,30 e se tu ti degnassi di accendere quel cellulare ti accorgeresti che ho provato a chiamarti un centinaio di volte e che ti ho laasciato una cinquantina di messaggi nei quali ti dicevo che il pranzo lo preparavo io e che ti aspettavo. Ma tu ovviamente il cellulare non l'hai mai acceso e io ti ho aspettato come un cretino. Non so di chi fosse quella voce, ma di certo non era in questa casa.-

-Devo andare a lezione...-

-Hai ancora intenzione di tornare dai tuoi?-

-Sì!-

-Bene! Ti lascio casa libera così almeno ti sentirai più a tuo agio!- presi le chiavi di casa e aprii la porta.

-Hai intenzione di uscire in pigiama a dicembre?-

-Non vorrei disturbarti oltre Jessica...-

-Voglio fidarmi ma non ci riesco ok? Perchè hai baciato Giulia? Si è innamorata di te dalla prima volta che ti ha visto...ce lo ha sempre detto e tu la baci? Se ti piace lei io mi faccio da parte. Non voglio soffrire ok? Se mi devi tradire lasciami...-

-Ma io non ti voglio tradire...-

-Chistopher me lo hai detto tu che se non vi avessi interrotti sareste andati oltre a quel bacio...e che quel bacio ti è piaciuto. Che dovrei pensare?-

-Mi sarei fermato Je! Credi davvero che ti avrei tradita? Mi credi così stupido e debole?-

-Sono le cose che mi hai detto tu...non so se ti saresti fermato...-

-Tu sei riuscita a fermarti con Giovanni?-

-Giovanni? Ch c'entra Giovanni?-

-Ho visto come vi baciavate...ero venuto da te quel giorno per farti una sorpresa ma la sorpresa me l'hai fatta tu!-

-Mi ha baciato lui e io l'ho spinto via! Io non ti tradirei mai,,,non me lo sogno nemmeno!-

-Perchè non mi tradiresti?-

-Oh andiamo Chris lo sai...-mi ha richiamato Chris...dillo che mi ami Je! Dillo!

-No ok? Non lo so...-

-Perchè ti amo ok? Perchè sono talmente scema da amarti nonostante tutto ok?-

-Anche io ti amo Je! E amo solo te!- credimi! Credi alle mie parole, credi alle lacrime che stanno uscendo dai miei occhi, credi al mio corpo che trema al solo pensiero che tu mi possa lasciare...credi a tutto questo.

-Non piangere Chris...odio sapere che le persone piangono a causa mia...-

-E allora non andare via Je. Resta qui con me e affrontimo insieme la vita. Non mi lasciare...fai tutto quello che vuoi, ma non te ne andare! Fammi soffrire, distruggimi ma non lasciarmi...-

-Sto male Chris...sto male e tu non te ne sei accorto!-

-So che vomiti di notte...so che piangi su quel divano e so che ogni tanto vieni in camera a spiarmi...le so queste ose perchè le faccio anche io...a parte vomitare. A proposito perchè vomiti?-

-Perchè i tuoi spermatozoi non lasciano in pace il mio utero.-

-Sei incinta?-

-C'è la possibilità che lo sia...-

-In che senso?-

-Non ho fatto nessun test e non ho intenzione di farlo.-

-Vestiti!-

-Cosa?-

-Vestiti e andiamo a comprare un test. Voglio sapere se qui dentro- e nel dire ciò le appoggio una mano sulla pancia e la muovo- c'è mio figlio!-e poi le do un bacio a fior di labbra.

-No! Io non lo voglio sapere. Sto per andare via e tu vuoi sapere se sono incinta? Non ha senso.-

-Tu non vai via. Tu resti qui con me e se sei incinta ha senso per me. Ma prima di andare in farmacia vieni di là che dormiamo un pò. Sono solo le otto ed è una settimana che non chiudo occhio. E a giudicare dalle tue occhiaie direi che la stessa cosa vale per te.- e dicendo questo me la trascino in camera. Non aspetto una sua risposta, ma da come si fa trascinare suppongo che a lei le mie parole vadano bene.

E così ci mettiamo nel letto e ci stringiamo. Ci addormentiamo stretti l'uno all'altro e col sorriso sulle labbra per esserci ritrovati!




...angolo autrice...
Salve ragazze! Stavolta non vi ho fatto aspettare una vita e mezza! Spero che il capitolo vi piaccia! bacioni...quin

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Quin