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Autore: 3 words    02/04/2013    0 recensioni
Anna torna a La Push dopo tre anni insieme al fratello. Può finalmente riabbracciare gli amici che tanto le sono mancati. Non sa però quanto profondamente siano cambiate le vite dei ragazzi della tribù. Lei però è legata a loro con una doppia corda e non ci vorrà molto che capisca...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Paul Lahote, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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 Tornai a casa e mi feci una doccia calda, avevo le mani e i piedi congelati per il freddo.
Ci preparammo. Kyle, secondo me si stava vestendo in modo troppo leggero.
“Anna, dai, da quando siamo qui sei tutta tesa! So che sei un po’ in ansia perché è da molto che non vediamo tutti, ma sono nostri amici, non è che ci cacciano via!” e poi aggiunse dopo avermi dato un buffetto sulla guancia:” Non sei curiosa di sapere che hanno combinato?” disse ridendo, immaginando chissà che cosa. Siamo a La Push, al massimo avranno visto delle balene!
“ok, va bene, non voglio essere noiosa né tanto meno una rompi palle…però vestiti di più o ti ibernerai”.
La porta d’entrata si spalancò ed entrò Jacob con un paio di ragazzi. “Siete pronti?”
“Si siamo pronti!!” disse Kyle, e poi rivolto a me:” Non devi andare in bagno o controllare se hai tutto nella borsa vero?! Se no ti lasciamo qua!”
Jacob, ignorando Kyle, mi disse vedendo la mia faccia perplessa:” Non dirmi che non ti ricordi di loro…sono solo passati tre anni non millenni! Sono Embry e Paul”. Jacob era sempre più divertito, più il tempo passava e più rideva.
“Bè compagni, siete cambiati un sacco, che avete mangiato? Sembrate dei bodyguard. Dannata mia mamma che c’ha fatto trasferire, sarei diventato ancora più fico…quando vi allenate ditemelo che vengo anche io!”
Ed Embry rispose con voce effemminata:” Ma Kyle, non vedi che mi sono eccitata alla tua sola presenza?”  gli si avvicinò e lo baciò con uno schiocco rumoroso mettendo la sua mano fra le loro bocche.
Paul invece se ne stava zitto, aveva il viso perso…come al solito insomma!
Ma c’avrei giurato, aveva qualcosa che non andava.
Salimmo tutti sulla macchina sgangherata di Jacob e, se non avessi saputo che era il meccanico migliore della zona, non sarei salita.
Qualche anno fa Kyle aveva rotto un modellino telecomandato della Ferrari e Jacob in dieci minuti l’aveva riparato.
Ci stavamo giusti giusti in macchina, anche se ero leggermente schiacciata tra Paul ed Embry, per non parlare dell’apparecchiatura da campeggio che fuoriusciva anteriormente dal bagagliaio e muovendosi sbatteva contro la mia testa e quella di Paul.
“Sono felice che tu sia tornata. Vedrai, ti abbiamo preparato una bellissima festa” mi disse Paul guardando in basso verso le mie scarpe.
Ed Embry evidentemente divertito:” Ehi, Anna, hai fatto conquiste, si è già dimenticato di Kyle…è da mesi che non vedeva l’ora che tornasse! Ed ora vorrebbe fare la festa solo a te!”
Paul diventò paonazzo e si scagliò verso Embry, per fortuna c’ero io e la cintura di sicurezza che lo bloccavamo, se no l’avrebbe riempito di botte, glielo si leggeva scritto in faccia.
“ Hey hey, calmatevi, ci sono io in mezzo. Voi due non mi fate la festa, mi fate il funerale!” dissi io scoppiando a ridere in faccia a Paul.
“ Scusa Anna, cercherò di uccidere Embry lingua lunga quando non ci sarai!”
Niente da fare, Embry si stava piegando in due dalle risate e io gli rifilai una gomitata tra le costole. Gli mancò il respiro, ma non abbastanza e disse:”Lahote, adesso hai come difensore una donna, come stai cadendo in basso!”
“Si, certo, con mia sorella sarà sempre al sicuro! Ha paura persino di un ragnetto!”.
Erano davvero cambiati, erano maturati. Altro che quel cretino di mio fratello.
In fondo però erano gli stessi ragazzi di prima, solo bisognava che si rompesse il ghiaccio.
Non riuscivo a staccare gli occhi da i loro corpi, erano troppo muscolosi per dei quasi ventenni, pensavo che riuscissero a mala pena a respirare indossando quei maglioni stretti.
“Ma dove andiamo, stai guidando da un quarto d’ora! Andiamo a Port Angeles?” disse Kyle che di sicuro sperava lui di andare in giro per locali ma, in realtà, stavamo solo andando in una radura poco più in là di Forks…mi chiedevo come l’avessero scoperta.
Scendemmo dalla macchina e proprio quando stavo per prendere il mio borsone Paul mi si avvicinò e se lo mise in spalla, anche se il peso che portava era già troppo anche per un ragazzo muscoloso come lui:” La nostra ospite non può portare pesi, sarebbe da maleducati.” Disse facendomi l’occhiolino.


Ciao a tutti. Dopo diversi problemini sono riuscita a postare questo nuovo capitolo.
Per ora la vita di Anna a La Push è normale ma, ve lo prometto, non ci vorrà molto e la sua vita cambierà...la curiosità può essere molta...ma basta attendere un pochino! 
Anche se sono solo all'inizio mi piacerebbe molto leggere qualche vostra recensione, magari non ci fate caso, ma servono sia per migliorare sia per avere qualche soddisfazione in più ;)
                                                                                                                         
                                                                                                        A presto, 3 words
  
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