Note dell’autrice
Salve !
Sono Martinah Slytherin Horan, l’autrice (si, so che lo sapete ma comunque) ..
Ho iniziato questa storia molto tempo fa, ho pubblicato i capitolo con
irregolarità fino al capitolo V dopodiché non ho pubblicato più niente e mi
scuso con voi per non aver continuato la storia.
In breve, per alcuni mesi mi hanno tolto il computer e non ho potuto riprendere
la storia. A gennaio, quando ho riavuto il computer però, ho avuto un
esperienza..che mi ha reso impossibile scrivere.
Rivedendo la storia, ho notato che non …la riconoscevo quasi più.
Ho cancellato alcune storie che ho pubblicato ma questa.. bhe, è la mia prima
Fremione e vorrei continuarla. Non so se il mio modo di scrivere sia lo stesso
ma spero la storia vi piaccia e che continuiate a leggerla. Vi ringrazio di
cuore per aver letto fino a qui e spero rimaniate lettrici della storia.
Ora vi lascio..
Ricapitolando la storia…
Hermione è innamorata di Fred dal secondo anno scolastico.
Durante l’estate prima del quinto anno, Fred cade dalla scopa e la Grifona, che
stava leggendo un libro, corre ad aiutarlo. Lui le da un bacio sulla guancia.
Inizia l’anno. Ginny dice a Hermione di cambiare e a Hogsmeade, la strega
Evelyn le fa un taglio diverso. Herm e i gemelli diventano soci e i due si
ripromettono di prendersi cura della ragazza, che si rivela una vera
malandrina. Un giorno, in Sala Comune sviene e dopo settimane si risveglia, con
i capelli più scuri e gli occhi castani, scuri quasi come la pece. Albus li
convoca nell’ufficio dove i Granger li attendono. Hermione scopre che Jean
G. è in realtà Monica J. Wilkins, una
Corvonero, che aiuta l’Ordine informandoli dei cambiamenti Babbani. Monica è
anche sorella di Talia Wilkins, Grifondoro e la vera madre di Hermione. Remus è
suo padrino, assieme a Lily, la madre di Harry.
Sirius scopre di essere il padre della riccia ma non sa come dirglielo.
Fred e Hermione si avvicinano..
Cosa succederà?
FREMIONE –Amici
o..?
Finita
l’ora di Antiche Rune Hermione corse in Sala Comune a finire di fare i bagagli.
Non vedeva l’ora di trascorrere qualche giorno con i suoi amici, i Weasley,
Remus, Sirius, Tonks e gli altri dell’Ordine a Grimmalaud Place. Probabilmente
ci sarebbero stati anche Monica e Andrew e Hermione era un po’ nervosa però si
ripeteva che erano sempre le stesse persone e che voleva loro bene quindi non c’era
nulla di cui preoccuparsi.
E poi era così emozionata : lei e Remus si erano scritti così tante lettere
negli ultimi mesi che la ragazza non vedeva l’ora di abbracciarlo e farsi
raccontare tutto di persona.
Ma, mettendo un libro di fiabe che le aveva regalato Sirius l’anno prima, la
ragazza rimase immobile a pensare al Malandrino…
Da un po’ di tempo, nelle lettere che mandava ad Harry, chiedeva sempre di lei
e la ragazza, curiosa e sempre alla ricerca di cose nuove da scoprire, aveva
iniziato a farsi domande e più passava il tempo a guardarsi allo specchio, più
domande le venivano in mente.
‹‹ Toc Toc. Possiamo entrare ? ›› chiese George sorridendo. La ragazza si voltò
e con un sorriso radioso annuì scacciando via gli altri pensieri.
Dietro al rosso entrò Fred con un vassoio con sopra alcune leccornie che
avevano preso in cucina probabilmente.
Hermione storse il naso ma non riuscì a trattenersi dal pensare che fosse stato
molto dolce e premuroso a portarle qualcosa.
‹‹ Allora, pronta per le vacanze
? ›› chiese Fred sedendosi sul letto della Prefetto. ‹‹ Mh, si.. ho solo paura
di cosa abbiate voi in mente.. ›› ammise lei.
I due si guardarono e in coro dissero ‹‹
Noi ? Così ci offendi ragazza ! ››
Lei non poté fare a meno che ridere.
Quei due riuscivano sempre a farla ridere.
‹‹ Comunque : Qualche nuovo piano in mente ? ›› chiese addentando un pezzo di
pane.
‹‹ Stavamo pensando ad una cosa… ››
iniziò George accoccolandosi ad un cuscino.
‹‹ A-Ha ›› rispose semplicemente lei in attesa.
‹‹ Dopo le vacanze, quando rientriamo.. abbiamo un piano su come distrarre
Gazza e quella squadra di pazzi ›› continuò il gemello.
‹‹ Allora sputa il rospo›› disse lei. I due si guardarono confusi ? ‹‹ Che rospo
? Hermione, sicura di stare bene ? ›› le chiese Fred preoccupato.
La ragazza scoppiò a ridere. ‹‹ È un
modo di dire Babbano. Significa… bhe, è un incitamento a dire ciò che pensate..
o che avete da dire ›› spiegò lei sorridendo ancora.
‹‹ Potevi dire quello semplicemente, senza rospi o rane ›› disse George mentre
Fred annuiva.
La ragazza sbuffò prima di riprendere a mangiare.
‹‹ Dov’ero rimasto ? Ah si : Ormai andare al settimo piano è troppo rischioso.
Metteremo in giro una voce che ci vediamo nell’aula di Trasfigurazione mentre
noi in realtà saremo sempre lì. ›› iniziò George. ‹‹ Fin qui, tutto normale. In
realtà, se tu oppure noi, riusciremo a fare delle…passaporte, i membri dell’Ordine,
ci raggiungeranno direttamente nella Stanza delle Necessità, così sarà più
sicuro ›› continuò Fred.
La ragazza balzò in piedi ‹‹ Ma è geniale ! Come ho fatto a non pensarci prima
? ›› chiese lei con un sorriso sulle labbra.
I due sorrisero prima di tuffarsi in una fitta conversazione su una loro nuova
idea esasperando la ragazza.
I tre rimasero nella stanza a parlare per ore finché non si addormentarono
tutti e tre sul letto della ragazza.
Poco dopo, quando Ginny e le altre compagne di stanza entrarono non poterono
che rimanere sorprese del vedere la scena che si mostrava loro : Hermione era
accoccolata al petto di Fred che a sua volta con una mano ‘copriva’ la
Grifondoro e con l’altra George che era
rannicchiato sul ventre della Grifondoro.
Le tre sulla soglia si guardarono per un minuto ; un sorriso complice apparse
sul loro volto prima che scattassero una foto.
La
sveglia trillò facendo svegliare i due gemelli con un balzo e di conseguenza
facendoli cadere dal letto trascinando Hermione che stava ridendo di cuore. ‹‹Che
diavoleria è mai quella? ›› chiese George massaggiandosi la schiena. ‹‹ Una
sveglia. Babbana ›› rispose Hermione alzandosi.
I due si guardarono prima di alzarsi anche loro e prendere in mano quell’oggetto
demoniaco.
‹‹ Ehm.. Fred, George ? ›› chiamò Ginny alzatasi in quel momento a causa del
trambusto.
‹‹ Si ? ›› chiese il ragazzo
interpellato per ultimo.
‹‹Dobbiamo cambiarci. Andate via, grazie ››
disse la rossa spingendoli fuori.
‹‹ Allora.. Hermione, oggi rivedi Remus, il tuo padrino ed è un buon motivo per
farti bella.. oltre che per il tuo amato ›› continuò poi sorridendo malandrina prima di
aprire l’armadio della grifoncina e buttare tutti gli abiti che aveva lasciato
li per la stanza.
Hermione sospirando andò in bagno e fece una doccia. Avvolta nell’accappatoio e con i capelli
ancora bagnati uscì.
Le sue compagne di stanza stavano discutendo su tre possibili abbinamenti.
‹‹ Questo è perfetto ! ›› esclamò Lavanda mentre le due iniziavano ad
emettere gridolini di approvazione.
‹‹ Su ! Vestiti che poi devi truccarti ›› disse Calì ridacchiando.
Le due Grifondoro si erano stranamente addolcite negli ultimi mesi e spesso si
fermavano a scambiare qualche parola con le due, anche se però rimanevano
sempre troppo pettegole per i loro gusti.
Hermione si alzò malvolentieri e si diresse al bagno.
Si vestì, si truccò ed uscì dal bagno lasciando spazio alla rossa che uscì poco
dopo.
Le due si sorrisero e dopo aver preso le borse e i bagagli uscirono, sapendo
che gli altri le stavano sicuramente già aspettando.
I gemelli sorrisero alla sorella e alla Prefetto e aspettarono Harry e Ron che
arrivarono dopo un po’ ancora assonnati
e come al solito, con i capelli scompigliati.
Hermione li abbracciò dopodiché si diressero al treno.
Poco
dopo arrivarono finalmente a Grimmalaud Place.
Tutti entrarono allegramente felici di essere a casa, solo Hermione si prese un
momento per prendere un respiro profondo. Ginny le posò una mano sulla spalla ‹‹
Ehi.. tutto bene ? ›› le chiese lei. Hermione alzò le spalle e fece un passo
avanti ‹‹ E se..i miei dubbi fossero reali ? Se fosse lui? ›› chiese la riccia.
L’amica riprese a camminare ‹‹ Se così
fosse, sono sicura che lui ti accetterebbe subito. E poi ti vuole già bene ›› rispose. ‹‹ Hermione! Ginny ! Su entrate, presto ›› urlò Molly dalla porta.
Le due si affrettarono ad entrare.
Non riuscirono nemmeno a varcare la
soglia che Remus stava già abbracciando Hermione. ‹‹ Ciao Remus, come stai ? ››
gli chiese affettuosamente la ragazza. ‹‹ Bene, benissimo! Sai, Monica mi ha
dato alcune foto di te da bambina.. anche Sir le ha viste, non è così ? ››
chiese Lunastorta voltandosi.
Appoggiato al muro vi era difatti Felpato che li osservava pensieroso. Lui
annuì e si avvicinò abbracciando la ragazza, forse un po’ troppo a lungo
rispetto al solito.
‹‹ Dai entriamo, così voi ragazzi ci raccontate tutto quello che succede a
scuola ›› disse Molly trascinando le due
in soggiorno dove gli altri ragazzi stavano parlando animatamente.
La
cena passò tranquillamente, tutti ridevano, scherzavano e sembrava che niente e
nessuno potesse dividerli (qualcuno come..Tu-Sai-Chi).
Hermione e i gemelli bisticciavano per finta facendo ridere tutti.
Harry e Ron giocavano a scacchi, anche se parlavano con gli altri.
Molly stava riscaldano la cena per Arthur che era appena
tornato.
Sirius, Remus e Tonks osservavano gli altri, parlando con loro tranquillamente,
ricordando i vecchi tempi.
Ginny invece.. osservava. Guardava di
sottecchi Hermione, Sirius e …Harry.
Era una serata come le altre, una di quelle serate che dopo anni e anni,
sfogliando un album di famiglia, ti fanno sorridere ancora.
‹‹ Ragazzi, è meglio che andiate a
dormire ›› disse Molly entrando nella stanza con il grembiule ancora addosso.
‹‹ Oh ma mamma.. ci stavamo divertendo.››
si lamentò Ron. ‹‹ Niente storie. Domani dovete svegliarvi presto, dobbiamo fare l’albero e comprare gli ultimi
regali ›› disse lei guardandoli con uno sguardo che non ammetteva repliche. Un
sospiro generale riempì la stanza e i ragazzi si salutarono.
‹‹ Domani, dopo pranzo vieni in camera
nostra ›› le sussurrò Fred prima di materializzarsi
nella sua stanza e di George.
Hermione
e Ginny si misero in piagiama.
La riccia si buttò sul letto quasi abbracciandolo, tant’era stanca e felice. ‹‹
Hermione.. sai, stasera vi ho osservati. Te e Sirius. ›› disse la rossa ad un tratto. ‹‹ Oh ..ehm.. come mai ? ›› le chiese l’altra.
Ginny le sorrise ‹‹ Così.. bhe non vuoi sapere
cos’ho scoperto ? ›› le chiese l’altra
sedendosi sul proprio letto emozionata. La riccia annuì.
‹‹ Entrambi corrugate la fronte allo stesso modo quando non capite qualcosa ›› iniziò la rossa.
‹‹ Poi.. tutti e due quando mangiate, fate una strana cosa con la forchetta ››
fece una pausa ‹‹ E avete la stessa risata –senza contare che a entrambi
vengono le fossette – ›› continuò lei.
‹‹ A-ha››
‹‹ E poi, ora che ci penso.. avete il carattere..molto simile diciamo. ››
La riccia la osservò per un attimo.
‹‹ Credi.. che potrebbe essere lui mio padre ? ››
chiese infine.
La rossa annuì ‹‹ Sì. ›› rispose
lei. ‹‹ Sirius.. è mio padre ›› ripeté Hermione
ridendo.
‹‹Ora che ci penso avete molte cose in comune.. ad esempio.. ›› riprese la rossa.
Poco dopo però la rossa chiese ‹‹ Hermione
? Mi stai ascoltando ?›› ma la riccia si era addormentata, tant’era stanca. La
rossa rise piano e spense la luce con un Nox, ignara che Sirius Black fosse
passato dinanzi la porta e aveva ascoltato gran parte della conversazione.
‹‹ Sir ? ›› lo chiamò Remus Lupin
salendo le scale.
L’uomo si voltò con gli occhi spalancati. ‹‹ Lei
sa.. sa che sono suo padre.›› Il lupo mannaro all’iniziò non capì ma poi si
avvicinò e posò una mano sulla spalla. ‹‹ C-Cosa intendi fare ? ›› gli chiese
lui con voce tremante. ‹‹ Le parlerò. Voglio che mia figlia.. abbia un padre.››
MY SPACE :
Ed eccomi qua.. che ne pensate del capitolo ?
Spero vi piaccia e vi invito a recensire il capitolo, anche se non me lo merito ewe
In ogni modo, scusate ancora e grazie per aver letto la storia.