Ultimo giorno di scuola. Finalmente! Mi dispiaceva soltanto per le mie compagne di classe che non avrei rivisto per un bel po', ma solo l'idea di dover passare un altro giorno in quel carcere, perchè questo era, mi avrebbe ucciso.
Salutai i miei compagni ed abbracciai le mie amiche. Si, loro mi sarebbero mancate.
Non lontano dalla mia scuola mi aspettava Valeria, sicuramente annoiata perchè era uscita di scuola un'ora prima di me.
Dopo aver passato 8 anni di scuola insieme ci dovemmo separare per affrontare le scuole superiori. Lei frequentava il liceo linguistico e io l'istituto tecnico commerciale, anche se ancora non avevo capito se avevo fatto la scelta giusta o no.
Quando mi avvicinai ai giardini, dove ci eravamo date appuntamento per poi tornare a casa insieme, notai che era seduta su una panchina poco distante da dove ero io. La chiamai, ma niente. Gridai il suo nome ancora più forte, facendo girare verso di me tutte le persone presenti, ma niente, non mi considerava. Solo quando fui più vicina mi resi conto della grande figura che avevo fatto. Aveva le cuffie alle orecchie e la musica a tutto volume, non mi sentiva di certo!
Appena mi vide spense l'mp3 e mi venne in contro. Aveva gli occhi un po' rossi, sicuramente perchè aveva pianto a scuola. Era una persona molto emotiva e lo sapevo.
Vali: fai con comodo, mi raccomando! Sai da quant'è che ti aspetto?
io: si, lo so, scusami. Dovevo salutare un po' di gente
Ci incamminammo verso la fermata dell'autobus.
Vali: indovina chi c'era a farmi compagnia mentre ti aspettavo?
io: chi?
Vali: una delle poche persone che c'è sempre..
Non capivo proprio.
Vali: Justin! - mi guardava come se fosse la cosa più ovvia dal mondo - come minimo mi sono sentita il suo nuovo album 3 volte mentre aspettavo te.
Ebbene si, Valeria era una Belieber. Adorava quel ragazzo dal primo momento che lo aveva sentito cantare. Io non ne andavo matta. Avevo sentito qualche canzone ed era bravo, ma non si può dire che lo ascoltassi, nè tantomeno che lo conoscessi.
Vel'ho detto che sono strana? Non  ho un cantante o un gruppo preferito, vado a momenti, ascolto quello che mi va lì per lì. Per questo un po' invidiavo le mie amiche, avevano delle preferenze, degli idoli. Decevano sempre che con le altre "Directioners" e "Beliebers" erano come una grande famiglia. Una grande famiglia sparsa in tutto il mondo. Mi piaceva l'idea, ma non ero la persona adatta a queste cose. Ogni giorno cambiavo genere, cantante,  musica.. tutto a senconda di come mi girava in quel momento. No, non ero adatta.
Dopo aver parlato un po' del nostro ultimo giorno di scuola arrivò l'autobus, salimmo e dopo 20 minuti ci salutammo e scesi alla mia fermata. Mi avviai verso casa con una strana sensazione di leggerezza, quella che provi quando sai che la scuola è veramente finita.
Appena entrai mia mamma mi venne in contro. Aveva uno strano sorriso sulle labbra, un misto di felicità e tristezza.
Mamma: c'è una notizia per te.
io: quale? - ero davvero agitata, avevo quasi paura
Mamma: con il babbo e i genitori di Franci e Vali abbiamo fatto tutto. Fra due settimane esatte partirete per Londra
Non sapevo se ridere o piangere. Nell'indecisione feci entrambe le cose. Cominciai a saltare, urlare, correre ovunque. Ero troppo felice. Abbracciai mia mamma, poi mi misi davanti al computer, andai su facebook e scrissi un post taggando le mie amiche: "Belle bionde, fra due settimanre si parte. Destinazione: Londra!"