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Autore: Gloria Bennet    02/04/2013    5 recensioni
Bonnie si ritrovó a pensare a Damon, quello vero e, per puro caso o forse per destino, i suoi occhi si posarono sull'alta e stretta libreria a destra del camino. Tenendo in braccio il gatto si avvicinó e vide incise nel legno, all'altezza dei suoi occhi delle lettere. Formavano una parola, un nome. "DAMON"
In quel momento la serratura scattò...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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13. Broken

 




 

 

Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro.

[Richard Feynman]

 

 

 

Tic.Tac. Tic.Tac.Tic.Tac.
L'orologio esprimeva l'ardua sentenza.

Un altro minuto era passato.

Un altro minuto senza di lei.

Un altro minuto da (ri)costruire.

Era ancora nel bosco.

Ma aveva trovato un rifugio.

Una casetta di legno in mezzo agli alberi, dotata di un maestoso e antiquato orologio a pendolo.

I proprietari erano partiti in vacanza e, dalle conversazioni che aveva origliato, sapeva che non sarebbero tornati per molto tempo. Non era esattamente ciò che desiderava.

Era una casetta fin troppo lussuosa e a lui non servivano tanti comfort.

Voleva solo un letto su cui dormire, niente di più.

Dopo due settimane en plein air, anche lui aveva bisogno di una casa in cui stare, anche se non si trattava veramente della SUA casa.

Ora era disteso sul letto che lasciava sfatto ogni giorno e stava contemplando il soffitto.

O meglio, il cielo. Perché quel soffitto era di vetro e offriva una vista suggestiva della volta del cielo, ora, turchese.

Vedeva Bonnie, dappertutto.

Non gli era rimasto nulla di lei, a parte il ricordo e la foto che Teophilia aveva scattato.

L'aveva tolta dalla tasca dei suoi pantaloni e ora era adagiata sul comodino insieme alla lettera.

Le aveva sempre portate con sé.

Perché la foto era il segno tangibile del suo amore e la lettera rappresentava l'affetto di sua madre. Non l'aveva ancora riletta, ma aveva guardato la foto talmente spesso che si era stupito non si fosse ancora consumata dalla forza con cui la contemplava ogni volta.

Una parte di lui era spezzata e sentiva i ticchettii dell'orologio come una minaccia.

L'avviso di un tempo incombente.

Un tempo che non ci sarebbe più stato.

In cui Bonne sarebbe invecchiata e lui le sarebbe ancora rimasto lontano.

Un tempo che avrebbe potuto accorciare, se solo si fosse alzato da quel maledetto letto.

Un tempo che gli ricordava ogni minuto quanto fosse inutile, starle lontano quando ogni minuto passato, era un minuto sprecato e tolto alla sua possibilità di poter stare con lui.

E faceva male.

Faceva male perché sapeva che quella parte di sé avrebbe trovato conforto solo una volta tornato a casa e avrebbe anche dato conforto a Bonnie.
E faceva male perché ogni minuto perso senza di lei era anche un minuto sprecato alla sua stessa esistenza.


 


 

Inspiegabilmente, inconsapevolmente, inesorabilmente,

tutti i miei pensieri portano a te.

 

 

 

"Caro diario,
Non chiedermi quanti giorni siano trascorsi dall'ultima volta che ti ho scritto perché sono troppi.

Da un giorno all'altro è cambiata ogni cosa e ora mi sento spezzata, ma con la voglia di rinascere più forte di prima. Quello che mi blocca é il dover ricominciare senza di lui, senza Damon.

Potrei farlo, ma mi spaventa.

Perché io so che senza Damon niente è più lo stesso e, anche se la vita può essere bella, mi sembra incompletamente bella senza di lui perché manca sempre qualcosa.

É inutile che mi sforzi di capire che cosa manca perché tutto si riassume nei suoi occhi scuri, nei suoi occhi così luminosi e oscuri che, ora, posso solo vedere nei miei sogni.

Non riesco più di tanto a dormire, ma ho trovato pieno sostegno in Teo. Ogni notte quando mi sveglio negli orari più improponibili, anche lei si alza e scende in cucina insieme a me, preparandomi infusi e tisane che mi aiutino a dormire. Mi sta vicina, sempre.

E anche Damon mi dà conforto. È solo un gatto, ma è diventato anche un ottimo amico e, nonostante tutto, è un "degno" sostituto temporaneo di Damon.. Sarò stupida, ma voglio aspettare il mio Damon.

È per questo che ho deciso di prendere una pausa dall'università.

Presto avrei dovuto ricominciare, ma ho deciso che resterò ancora un po' a Fell's Church perché è la scelta che sento più giusta"


 


 

Ma io ti voglio reale, ti voglio vivo, ti voglio respiro.

Ti voglio germoglio del domani e non chimera dispersa

fra i passi dei deserti dell'anima.

[Massimo Bisotti]


 


 

Erano trascorsi 17 giorni senza di lei.

Ormai passava più tempo da corvo che da vampiro.

Era liberatorio volare. Si sentiva superiore agli altri, superiore a se stesso.

Era stupido sentirsi migliore solo perché poteva volare. Ma era così.

Si sentiva meglio, volando. E poi odiava ammetterlo, ma aveva fame.

Aveva sete di sangue.

E la voglia dei suoi canini di perforare la gola di qualcuno era assurdamente grande.

Voleva sentire il sangue scorrergli in gola, riempiendolo di forza con quel sapore rigenerante.
Ma non poteva, non doveva farlo.

Anche se non riusciva a smettere di sentirsi così.

Fu in quel momento che prese la lettera di sua madre e, ai piedi di un salice piangente, si mise a leggerla.
 

"Caro Damon,
Sei e resterai sempre un cucciolo per me, ma ora che hai compiuto tredici anni posso dirti che riesco a vedere l'uomo che sei attraverso i tuoi occhi.

E sono felice, sono fiera di te. Sei così diverso da me e da tuo fratello.

Sei così simile a tuo padre, invece.

Perché nascondi quello che senti, non lo esprimi a parole, lo esprime coi gesti.

Sei più introspettivo di quanto vuoi mostrare e, ogni volta che ti guardo negli occhi vedo ciò che sei e mi sento felice. Perché sei un'anima coraggiosa e selvaggia. Un'anima dolce e sensibile.

Ma questo lato di te non riesci mai ad apprezzarlo. Apprezzalo, tesoro perché è proprio il tuo essere sensibile a non farti essere una persona cattiva.

Puoi fingere di essere un duro, ma dentro di te c'è una grande sensibilità che ti impedisce di esternare i tuoi sentimenti per paura che gli altri possano stare male a causa tua, possano preoccuparsi per te o al contrario possano allontanarsi.

Non é così. Se ti amano veramente, resteranno.

E tu non te ne dovrai andare.

Perché quando abbiamo qualcuno che ci ama nonostante i nostri difetti, che ci capisce, anche se noi stessi siamo i primi a non farlo, significa che quella é la persona con cui dovremo passare il resto della vita.

Tutto questo per dirti che ti voglio bene e ti auguro un felice compleanno.

Sia esso colmo di gioie e serenità.

Che ti possa colorare come le rose i cui boccioli si schiudono non appena sorge la primavera.

Che ti possa rendere fiero della persona che sei e far restare insieme a chi ti ama.

Io ci sarò sempre per te, non dubitarne mai.

Per sempre,
La tua mamma"


 


 

I still see your reflection

Inside of my eyes

That are looking for purpose

They're still looking for life

 

I am here still waiting

Though I still have my doubts

I am damaged at best

Like you've already figured out


 


 


 

Era sera quando Bonnie ricevette quella telefonata.

Il suo cuore sussultò nel momento in cui lesse il nome di Damon apparire sullo schermo.

Le mani le tremavano e fu con estrema forza che non riuscì a far cadere il cellulare.

«Damon» sussurrò, incredula.

Niente.
Nessuna risposta.

Non sapeva che, dall'altra parte della linea, gli occhi di Damon erano colmi di lacrime d'amore.

Ma non poteva parlare, doveva solo sentire la sua voce.
«Damon» esclamò ancora lei.
«So che sei tu e volevo dirti che..» la sua voce si spezzò, ma non doveva piangere. «...mi manchi. Torna a casa»

Damon stette in silenzio, ancora.

Ma questa volta il battito del suo cuore fu udibile anche a distanza di chilometri.

Bonnie riuscì a sentirlo. E stette in silenzio anche lei ad ascoltarlo.

Damon sentiva il suo cuore battere per lui e non poté fare a meno di lasciarsi cadere ai piedi di quel salice ad ascoltare quella musica che gli infondeva la vita, che gli dava la forza di andare avanti, anche senza di lei.

Quando giunse la notte, la chiamata terminò.

Ma l'eco di quelle emozioni restò ancora nell'aria ad alleggerire quei cuori spezzati.


 


 

E ricordati, io ci sarò.

Ci sarò su nell'aria.

Allora ogni tanto,

se mi vuoi parlare,

mettiti da una parte,

chiudi gli occhi e cercami.

Ma non nel linguaggio delle parole.

Nel silenzio...

[Tiziano Terzani]


 


 


 

Erba secca.

Ecco cosa sentiva Bonnie sotto al suo corpo.

Era sdraiata sull'unica parte del giardino di Teophilia in cui l'erba era più alta e di un verde meno brillante del resto del prato.
Non sapeva perché si fosse sdraiata proprio nel punto in cui l'erba era meno morbida e lussureggiante, ma aveva scelto così.

Era stanca di stare dentro.

Era stanca di aspettare che il tempo passasse più in fretta per accorciare il tempo che la separava dal suo ritorno.

Perché Damon sarebbe tornato, altrimenti non avrebbe chiamato.

Ma perché, allora, i ticchettii dell'orologio sembravano mostrare il contrario?

Sembrava si stessero prendendo gioco di lei!

Perché il tempo passava senza che lui tornasse?

Perché la speranza del suo ritorno si assopiva a mano, a mano che quei ticchettii aumentavano? Voleva fermarli. Voleva fermare il tempo.

Bloccarlo.

Se solo avesse potuto bloccarlo al passato!

Bloccarlo quando c'era ancora Damon al suo fianco, tutto sarebbe stato più facile.

Ma non era così. Non poteva.

Il tempo scorreva mentre lei avrebbe voluto fermarlo.

Tornare indietro a quando c'era lui o andare avanti a quando ci sarebbe stato.

Si sentiva impotente, e quell'erba secca che la infastidiva e la graffiava la spingeva a tornare dentro. Dentro quella casa in cui avrebbe ricominciato a sentire i ticchettii dell'orologio.

Di quel famelico tempo che l'avrebbe fatta invecchiare, che l'avrebbe fatta allontanare per sempre da Damon.

E non voleva.

Non voleva che il tempo passasse senza di lui, non voleva che un altro minuto trascorresse senza la sua presenza.

Voleva solo che il sibilo martellante dell'orologio venisse sostituito dalla voce di Damon.

 

 

 

 

 The broken clock is a comfort

 It helps me sleep tonight

 Maybe it can start tomorrow

 From stealing all my time

 

 


 

Il giorno dopo, nella casetta nel bosco, giacevano pezzi di vetro e di legno per terra.

L'orologio a pendolo era stato distrutto.

E il tempo si era fermato, solo apparentemente.

Continuava a farsi beffe di lui e a scorrere silenziosamente, nonostante il pendolo fosse stato fermato.

Damon si svegliò di sera.

Dormiva meglio senza quel maledetto orologio a disturbarlo e avrebbe dormito ancora se non avesse sentito quel profumo.

Profumo di sangue.

Proprio di fronte alla casetta.

Qualcuno stava battendo la porta. «C'è qualcuno? Per favore, ho bisogno di aiuto!»
I suoi sensi si rizzarono.

Si alzò immediatamente dal letto e scattò verso la porta, ad aprirla.

Le sue narici furono invase dal profumo dolce del sangue di quella giovane.

Aveva perso sangue, molto sangue.

«Sono caduta» disse, tenendosi il ginocchio sanguinante.

Damon sapeva autocontrollarsi. Ma allora perché faceva così tanta fatica?

«Le porto subito una benda, signorina» le disse, sorridendole maliziosamente.

Si voltò e, prima che quella giovane e prima che lui stesso se ne rendesse conto, apparvero le vene sotto agli occhi.

I suoi occhi divennero rossi e i suoi canini si allungarono.

Fu allora che i suoi denti perforarono la pelle immacolata della ragazza e, continuò a succhiarle quel sangue delizioso senza riuscirsi a fermare.

Non stava pensando a niente che non fosse il sangue di cui si stava nutrendo.

In quel momento il suo cellulare squillò, ma lui non riuscì a sentirlo.

Vedeva solo il sangue.

Sentiva solo il sangue.


 


 

I'm falling apart

I'm barely breathing

With a broken heart

That's still beating


 


 


 



 

A/N

 

Strano, ma vero, sono riuscita ad aggiornare prima! ;)

E' tutto merito delle vacanze che, purtroppo, oggi sono finite :(

In ogni caso questo è un altro capitolo in cui abbiamo visto i nostri eroi soli fronteggiare questa separazione forzata. Damon sta perdendo un po' il controllo, ma non possiamo certo biasimarlo x)

Fatemi sapere la vostra opinione che, come sapete, è per me preziossima <3

Ringrazio moltissimo tutti coloro che mi hanno seguita fin dall'inizio, senza perdersi un capitolo, in particolare Annaterra, Samu & Sunset :*

Siete la ragione per cui continuo a scrivere con estremo piacere ;)

Un abbraccio!

Glo

   
 
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