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Autore: Winry977    02/04/2013    1 recensioni
"You're voice is found, be a saviour now!"
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ellis? Yu-huuuuu! Ci sei?- Alex le sventolò davanti gli occhi una mano e lei tornò tra loro.

-Eh?

-E' un pomeriggio che ti incanti a fissare il vuoto con un mega sorriso stampato in faccia. Si può sapere a cosa è dovuto?

-Oh, ehm... si... ecco...- si passò una mano tra i capelli, imbarazzata e rossa in viso.

-Allora?- Ellis si girò a guardare Layra, che le fece un sorriso incoraggiante. Erano le cinque del pomeriggio, e si trovavano tutti e tre nella camera di Alex, Ashley ed Andy, solo che i due musicisti erano assenti. Le due erano andate a “trovare” l'amico mentre lui ascoltava The Legacy e ne ripassava gli accordi con le dita sul materasso. Alla fine si erano stabilite sul suo materasso ed avevano attaccato a parlare del più e del meno.

-Eccola, si è incantata di nuovo.- Alex soffiò sul viso di Ellis che si riscosse. -Insomma!

-Ok, si, d'accordo! Allora...- abbassò la voce. -E' successo qualcosa... ieri sera... qualcosa di...- si incantò a fissare il vuoto ma si riprese subito. -.. di bellissimo.

-Cioè?- chiese Layra.

-Io... io... Io e Jinxx lo abbiamo... fatto, ecco.- arrossì gradualmente e velocemente.

-Davvero?- si illuminò Alex, con un'espressione a metà tra il pervertito ed il felice per lei. Ellis annuì. Layra non si contenne.

-Waaaaaaaa! Che bello!- le gettò le braccia al collo, facendola cadere di schiena sul materasso sul quale erano già seduti. Le finì addosso. -Oddio! Sono troppo felice per te!- in pratica la stava spupazzando.

-Lay... Lay, mi stritoli così!- ridacchiò Ellis, cercando di rialzarsi senza lasciare andare l'amica. Tornarono sedute.

-Beh, com'è stato?- chiese Alex, con la stessa faccia di prima.

-Al!- lo rimproverò con lo sguardo Layra, mentre lui faceva un sorriso gigantesco.

-Ehm...- ritornò Ellis. -Diciamo... bello. E... molto piacevole.- sorrise imbarazzata, tenendo il capo chino. In quel momento qualcuno bussò alla porta, giusto mentre Alex andava creando uno dei suoi sguardi più maliziosi per fare indispettire Layra.

-Ciaobbelli! Che fate qui?- era Christian.

-Uh, ehm...- Ellis guardò Layra senza sapere cosa dire.

-Nulla, si chiacchiera.- disse subito lei.

-Bello- sorrise lui. -Mi serviva un parere di Al ed Ellis per fare la spesa. Verreste? Lay, non puoi restare sola, quindi, ti lascio ad un ricercato... il problema è che lo devi proprio cercare, perché non abbiamo idea di dove sia finito.

-Mm... ok.- sorrise lei con un lieve colorito in viso.

-Ah, dimenticavo, Lay!- disse il batterista mentre erano sull'uscio della porta. -Gli altri sono pure dispersi per la casa! Potrebbero sbucare da ovunque!- e chiuse la porta.

Ok, sembra un videogame.” pensò mentre cominciava ad aggirarsi per le varie camere. Cominciò per il salotto: niente. Però svoltando, notò, in cucina il frigorifero aperto. Accigliata gli si avvicinò e quasi subito ne emerse il viso di Andy, con i capelli coperti di una leggera brina.

-Andy!- Layra trasalì ed indietreggiò. Lo osservò un po'. -Ma che stai facendo?

-Cerco il mio block-notes surgelato!- rispose strabuzzando gli occhi come se fossero iniettati di sangue e lui fosse pazzo. Chiuse lo sportello del frigo e aprì quello del freezer, cacciandoci dentro tutta la testa.

-Ehm... e lì non c'è?

Riemerse. -No!- esclamò disperato. Lei lo guardò semi interrogativa.

-Ma, un risma di carta, no?

-Tu, non capisci!- sospirò rumorosamente. -Io senza block-notes non vivo!- e ficcò la testa di nuovo in quel gelo. Un po' perplessa, ritornò sui suoi passi. Uscì dal salotto, mettendo i pollici nelle tasche dei jeans ed aprì la prima porta del corridoio. Era la stanza di Jinxx. Era lì, a strimpellare la propria chitarra ritmica.

-Oh, ciao, Lay. Sai dov'è Ellis?

-E' uscita con CC ed Al.

-Oh, ok. Allora torno alla mia occupazione.- sorrise, e cominciò a suonare. Layra sospirò, mentre si avviava verso l'altra camera. Vuota. Era quella di Christian. Passò a quella dopo, di Jake. Lo trovò stramazzato sul letto in dormiveglia. Appena la sentì girò il viso verso di lei. -Lay?

-Ehm... si. Sai dov'è Ash?

-Non è in giardino?- chiese lui assonnato.

-Boh, ora vedo. Grazie.- lo lasciò lì in uno stato che ricordava abbastanza gli zombie. Aprì la porta che portava al giardino, ma l'unica cosa che trovò fu una leggera brezza pomeridiana rinfrescante e che le scompigliò i capelli rossi. Si voltò a guardare il tavolo da ping pong, le racchette appoggiate ad una sua estremità che tenevano ferma sotto di esse la pallina biancastra. Osservò un po' il salice piangente davanti a lei, i cui rami pendenti oscillavano verso la direzione che dava loro il vento, poi tornò dentro. Si fermò davanti la porta di Alex, grattandosi la cute. “Dove diamine è?” ad un tratto una mano la tirò per la T-Shirt e la attirò dentro la stanza dell'amico.

-Ciao, piccola Outlaw.- Ashley sorrise maliziosamente.

-Ma tu guarda. Eri qui?- si portò le mani ai fianchi.

-Diciamo che ho vagato un po' senza meta.- sogghignò.

-Mmm... non me la racconti giusta.- fece una faccia infantile. Lui si portò una mano al collo.

-Chissà.- guardò verso l'alto, poi abbassò lo sguardo verso di lei e con un viso furbo, la prese in braccio. -Vieni qui, tu!- rise e la poggiò sul letto, mettendosi a cavalcioni su di lei. Layra arrossì, ma non poté fare a meno di ridere anche lei. Ad un tratto lui le si gettò a capofitto sulle labbra, attaccandole, quasi avidamente. Lei poggiò le proprie mani attorno al suo collo, traendolo a sé. Man mano le sue mani cominciavano ad attraversare il corpo di lei, ma quando si azzardarono ad oltrepassare la maglietta lei si irrigidì notevolmente.

-Lay...- si staccò di poco. -Tutto bene?

Lei si incupì, e si mise a sedere con lui sul letto. Abbassò il viso verso le proprie gambe, ora incrociate. Lui glielo alzò, ma lei mantenne gli occhi bassi.

-Scusa, è colpa mia...- mormorò lei. Lui stava per contrabbattere, ma lei lo fermò con un cenno della mano. -E'... difficile da spiegare, ma sei tu, e devi saperlo...- trasse un respiro profondo e si alzò dal letto. Non riusciva a stare ferma. -Io... quando vivevo in Italia... stavo con mio padre e mia madre. Poi lei è scomparsa dalle nostre vite, e lui è uscito di senno... All'inizio... era solo violento... poi, è passato a qualcosa di più... mi ha...- trasse un respiro profondo, ma non c'era più bisogno di continuare a parlare: il proseguimento sembrava abbastanza ovvio. Era stata violentata da lui. Lo stesso pensiero passò per la testa di entrambi, e provocò una fuoriuscita di lacrime immediata da parte di lei. -P-Perdonami...- cercò di asciugarsi le lacrime con la mani. -Oddio...- indietreggiò fino a poggiare la schiena contro il muro.

Il bassista ne era impietosito. Si alzò e la raggiunse, abbassando il viso al livello di quello di lei. La osservò un attimo, il tempo di intravedere i suoi occhi lucidi e gonfi di lacrime. La prese e la poggiò al proprio petto, stringendola a sé. -Tranquilla... va tutto bene...- indietreggiò, senza lasciarla andare, e si sedette sul letto, lasciando che lei si accomodasse su di lui. -Ehi...- le asciugò una lacrima, attirando la sua attenzione. -Va tutto bene. Ci sono io qui con te. Se non te la senti, va bene lo stesso. Io sono...- arrossì un po'. -Beh, io... io sono... innamorato di te.- le sue lacrime si bloccarono, lo guardò sgranando gli occhi. -Si... è vero.- disse lui con una punta di imbarazzo. -Ti aspetterò.- le sorrise poi. Per tutta risposta lei gli gettò le braccia al collo.

In quel momento, i tre che prima erano usciti rientrarono, perfettamente udibili dall'ingresso. -CC! Ammettilo! Mi hai fregato tu il mio blocchetto!- esclamò Andy dal soggiorno, correndogli contro.

-Chi, io? Andy! Per chi mi hai preso!- esclamò facendo il viso da bimbo innocente.

-Senti! Ho frugato per tutta la casa! Non c'è! E tu sei l'unico che sa che lo tengo in freezer! Dov'è?!- il batterista fece un sorriso a trentadue denti. In quel momento arrivò Jinxx che corse da Ellis, prendendola istantaneamente in braccio, senza neanche lasciarle il tempo di proferire parola.

-Mia.- lei ridacchiò e lui le schioccò un bacio a stampo, sorridendo.

-Janxx! Diglielo che io non ce l'ho!- il batterista interruppe il momento. Il violinista guardò alternativamente tutti i presenti.

-Tu che ne pensi?- si volse verso Ellis. Lei alzò le spalle. -Non ne ho idea, allora.- disse lasciando stupefatto Andy.

-Ma..?!

-Eh, mi dispiace, fratello, ma io e la mia ragazza stiamo per partire in luna di miele, quindi, au revoir. - E si eclissò nella sua camera con lei ancora in braccio.

  
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