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Autore: avalonne    03/04/2013    3 recensioni
Come potete dedurre dal titolo, questa storia parlerà di un Lupo Mannaro e del suo tentativo di vendetta. Beh, perché ridete? Ah, vi interessa l'altra parte? Quella in cui Louis si infuria con sua sorella, che preferisce passare il tempo con il suo fidanzato, piuttosto che accompagnarlo a Diagon Alley? Volete conoscere la vendetta di Louis e la furia di Victoire? In questo caso non vi resta che leggere, perché le due storie sono strettamente collegate!
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fenrir Greyback, Louis Weasley, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Ed ecco il secondo capitolo!




Capitolo 2 - Il lupo

 

Quella stessa sera, Louis era rannicchiato in camera sua, nonostante fossero appena le nove e mezzo di sera. L’atmosfera in casa era irrespirabile. Suo padre era ancora furioso, probabilmente il fatto che quella notte ci sarebbe stata la Luna Piena influiva sul suo umore, e aveva deciso di andare a trovare lo zio George. “Vedrai che da domani ti odierà anche Roxanne” aveva sibilato Dominique a suo fratello. Le due sorelle, incredibilmente, si erano coalizzate contro di lui e lo avevano messo al bando, decidendo di non rivolgergli più la parola. Mai più, come si era premunita di fargli sapere Domi. Per Vic, era come se fosse diventato invisibile. Non le vedeva così arrabbiate da quando, tre anni prima, in uno scoppio di magia accidentale, aveva dato fuoco a gran parte delle bambole e dei libri delle due ragazze.
Persino sua madre si era chiusa in un mutismo silenzioso e, invece di premiarlo per aver raccontato cosa stessero facendo Vic e Ted, lo aveva rimproverato per aver fatto la spia.
La vita era davvero ingiusta. Louis era convinto che, a quel punto, non avrebbe avuto nessun famiglio da portare a Hogwarts quell’anno.
Guardò fuori dalla finestra, attratto dallo stridio di un gufo. Forse, se non poteva comprarlo, sarebbe riuscito a catturarne uno e addomesticarlo!
Scivolò silenziosamente fuori di casa e si inoltrò rapido nella campagna che circondava Villa Conchiglia. Troppe volte, di giorno, aveva scorrazzato tra gli alberi, il suo senso dell’orientamento era ottimo, ma, nel profondo del cuore, doveva confessare che le sagome scure nell’approssimarsi della notte, mettevano una certa inquietudine.
Louis camminava rapido, attento a evitare di spezzare rami secchi con la suola delle scarpe e concentrato nel distinguere i rumori dei vari animali notturni. Qualcosa, ad un tratto, attirò la sua attenzione. Sembrava che ci fosse qualcuno, nascosto nell’ombra; non poteva essere un animale, era troppo grosso. Brividi, che non avevano nulla a che fare con il freddo, iniziarono a correre lungo la schiena del ragazzino, che, cercando di non produrre il minimo rumore, indietreggiò piano.
- Dove credi di andare? - Latrò una voce feroce alle sue spalle.
Louis fece un salto e, in men che non si dica, si ritrovò una mano pelosa e dalle unghie gialle che gli stringeva il collo. L’uomo che lo teneva bloccato poteva avere l’età di nonno Arthur, ma sembrava molto più in forze, nonostante i capelli grigi e i vestiti laceri e puzzolenti.
- Dimmi un po’ ragazzino, dove posso trovare Bill Weasley?
- Papà è uscito prima di cena. - Rispose precipitosamente, come se si trovasse di fronte a un fattorino, sentendosi un idiota subito dopo.
- Ah, così tu saresti suo figlio? Bene, bene: ho un conto in sospeso con tuo padre! Sai chi sono io?
- No … - Replicò fievole Louis, la mano sulla sua gola iniziava a stringere troppo.
- Io sono Fenrir Greyback e sono venuto a finire ciò che iniziai tempo fa!
Louis gelò. Quello era il Lupo Mannaro Mangiamorte che aveva sfigurato suo padre ed era venuto per completare l’opera. Con orrore realizzò anche che quella notte ci sarebbe stata la Luna Piena.
- Guardi il cielo ragazzino? Sei sveglio! Esatto, tra poco mi trasformerò, è un vero peccato che non ci sia tuo padre nei dintorni, ma forse posso rimediare. Perché mordere lui, quando, tra le mie mani, ci sei tu? Sarà divertente! Chissà cosa penserà il mezzo Lupo di avere un Licantropo completamente sviluppato in famiglia?
Con orrore Louis realizzò che Greyback poteva fare qualunque cosa passasse per quella sua testa malata e che lui era completamente inerme nelle sue mani.
- Tremi ragazzino? Non ti piacerebbe avere il potere? Mordere è divertente, sai?
- Mai! - Ruggì Louis, recuperando un po’ di coraggio - Anche se mi morderai, non diventerò mai come te! Diventerò un Licantropo buono, come il padre di Ted Lupin, un eroe!
Il riferimento a Remus Lupin, che lo aveva apertamente sfidato durante la Guerra, scatenò la rabbia di Greyback che colpì il ragazzo con un potente manrovescio.
- Stupido! Forse dovrei ucciderti subito!
Un lampo di luce rossa sfiorò il Mannaro e una voce alle sue spalle gridò: - Non ti azzardare a toccarlo!
Ritta, con la bacchetta sguainata e i capelli rossi al vento, stava Victoire Weasley, pronta a colpire di nuovo.
- Guarda, guarda che bel bocconcino abbiamo qua! Questa è proprio la mia serata fortunata! - Esclamò l’uomo, estraendo a sua volta la bacchetta.
I minuti successivi furono caratterizzati da uno scambio di incantesimi senza esclusioni di colpi. Greyback era avvantaggiato dall’oscurità in cui riusciva a distinguere ogni piccolo particolare, al contrario della sua avversaria, e, più che altro, sembrava cercare di perdere tempo, in attesa che sorgesse la Luna Piena.
“Devo fare qualcosa, devo fare qualcosa!” Pensava, nel frattempo, Louis, ancora disteso a terra con il labbro spaccato. Se solo avesse avuto una bacchetta … Sua sorella stava rischiando la vita per lui, contro quell’uomo orribile, e Louis sentiva l’odio divampare dentro di sé come un fuoco. Quasi fosse una proiezione dei suoi sentimenti, una fiammella si accese davvero sulle spalle del Licantropo e, dopo qualche secondo, il fuoco attecchì sul mantello e sui suoi sudici capelli. Fu sufficiente un attimo, il tempo che Greyback realizzasse che stava bruciando e Victoire riuscì a mandare a segno un potente Schiantesimo.
Louis si gettò tra le braccia della sorella, piangendo. Anche lei aveva grosse lacrime che solcavano il viso, ma non si lasciò distrarre.
- Louis, ti ricordi quello che ci ha sempre detto papà? Che in un duello leale non bisogna mai attaccare un avversario a terra? Bene, ci sono casi estremi in cui la sicurezza è più importante!
Così dicendo Victoire lanciò un altro paio di Schiantesimi al Licantropo, prima di Pietrificarlo. La ragazza volse lo sguardo al cielo: - Non ci resta molto tempo prima della Luna Piena! Dobbiamo avvertire gli Auror e poi fuggire subito via di qua!
Louis era sempre stato affascinato dall’Incanto Patronus e, anche in quell’occasione, si meravigliò quando un magnifico falco argentato fuoriuscì dalla bacchetta della sorella.
 
Quella notte sembrava che nessuno volesse andare a dormire. Louis era stato strapazzato di abbracci da tutti i suoi famigliari, dalle sue sorelle, ai suoi genitori, ai nonni, zii e cugini. Persino Ted Lupin, per l’occasione riammesso al cospetto di Bill Weasley, gli aveva scompigliato i capelli, complimentandosi per la sua magia accidentale.
- Ehi Ted! Sai cos’ha detto Louis a Greyback che lo stava minacciando? - Interloquì Victoire. Da quando si erano abbracciati dopo aver schiantato il Mannaro, i due fratelli sembravano inseparabili. - Ha detto che sarebbe diventato un Licantropo buono, un eroe. Come tuo padre!
- Davvero? - Chiese Ted incredulo. - Grazie, Louis!
- Lo pensavo davvero, - rispose il ragazzino imbarazzato - e comunque scusami per oggi pomeriggio, ero solo un po’ geloso. In ogni caso Vic deve amarti davvero: ho visto il suo Patronus stanotte, ed è davvero potente!
Ted sorrise e sigillò con una stretta di mano la pace con il suo futuro cognato.
 
Più tardi, quella stessa notte, Victoire Weasley scivolò nella camera del fratello.
- Dormi? - Domandò in un sussurro.
- No, cosa ci fai qui?
- Controllavo che fossi ancora in camera tua. Non puoi immaginare che paura che ho avuto prima. Ero venuta a chiederti scusa, per quello che ti avevo detto oggi pomeriggio, e tu non c’eri! Sono andata nel panico, sono subito uscita a cercarti!
- Oh Vic! Mi dispiace tanto anche a me per oggi pomeriggio!
- Non importa! Ti volevo chiedere solo una cosa: perché hai detto quella cosa a Ted sul Patronus?
- Beh, tu dici sempre che lo ami e credevo che fosse il tuo ricordo felice!
La ragazza scosse la testa.
- Ti ricordi la vacanza che abbiamo fatto tutti insieme due anni fa in Francia? Quando la mattina ci siamo svegliati per vedere sorgere il sole sulla Loira e poi abbiamo fatto il bagno all’alba? Io, te, Domi, mamma e papà? Quello è il mio ricordo felice!
- Forte! Credi che potrò portare a Hogwarts un falco, invece che un gufo?
- Non lo so. Domani mattina andremo al Serraglio Stregato a cercarne uno, ti va?
Louis Weasley non amava troppo le smancerie, ma quella notte dormì felice abbracciato a sua sorella.






Sì, lo so, tanto fluff alla fine! Mi sono lasciata trasportare, che vi devo dire?

Riporto qui sotto il giudizio di Roses98! (Ho corretto gli errori di grammatica)





"Amore fraterno"- di Avalonne 


Grammatica: 18/20 
Stile: 10/10 
Originalità: 10/10 
Caratterizzazione personaggi: 14/15 
Gradimento personale: 15/15 
Totale: 67/70 

Grammatica:
 
-”Louis Weasley stava salendo con aria battagliera le scale che portavano alla soffitta,” qui ci va una virgola prima di “con” e una dopo “battagliera”. -0,2 
- “...in quel semplice incantesimo: Alohomora Lucy e lui si erano allenati tutta l’estate per...” qui ti sei dimenticata di mettere il punto dopo “Alohomora”. -0,2 
- “Per quanto Louis non fosse del tutto digiuno dei fatti della vita si stupì ugualmente quando vide sua sorella e Ted nudi,” qui ci va una virgola prima di “si”.-0,2 
-”Guardò fuori dalla finestra attratto dallo stridio di un gufo, forse, se non poteva comprarlo, sarebbe riuscito a catturarne uno e addomesticarlo!” allora qui ci va una virgola prima di “attratto” e un punto dopo “gufo” mettendo la maiuscola a “forse”. -0,4 (sono due errori) 
-”Troppe volte, di giorno, aveva scorazzato tra gli alberi,” forse è un errore di battitura, fatto sta che scorrazzato si scrive con due “r”. -0,2 
-” Sembrava che ci fosse qualcuno, nascosto nell’ombra, non poteva essere un animale, era troppo grosso.” qui ci va un punto dopo “ombra” per staccare la frase, o, in alternativa, mettere una “e” di congiunzione. -0,2 
-” Brividi che non aveva nulla a che fare con il freddo iniziarono a correre” qui ci va una virgola prima di “che” e una dopo “freddo”, inoltre non va bene “aveva” ma la giusta coniugazione è “avevano” visto che stai parlando di brividi al plurale. -0,4 (due errori) 
-”affascinato dall’Incanto Patronus e anche in quell’occasione si meravigliò quando un magnifico falco argentato fuoriuscì dalla bacchetta della sorella.” qui ci va una virgola prima di “anche” e una dopo “occasione”. -0,2 
18/20 

Stile:
 
Ragazza mia, il tuo stile è fantastico, davvero! Mi hai tenuto attaccata alla lettura dall'inizio alla fine, mi è piaciuto molto il modo di descrivere la scena. Non ti sei persa via in particolari futili e sopratutto hai descritto la scena e, allo stesso tempo, hai descritto pienamente le impressioni di Louis senza entrare nel suo punto di vista. Brava, punteggio pieno! 
10/10 

Originalità:
 
E' ultra originale, davvero!Aggiungendosi il fatto che hai fatto “resuscitare” (siamo in tema XD) Fenrir l'ha resa ancora più unica. Punteggio pieno. 
10/10 

Caratterizzazione personaggi:
 
Malgrado abbia avuto l'impressione di aver già visto questa caratterizzazione di Louis, il fatto che voglia così tanto il gatto da mettere nei guai la sorella me lo ha fatto apprezzare tanto. L'ho trovato vendicativo al punto giusto e sopratutto con lo spirito coraggioso di un vero Grifondoro. Inoltre non avevo mai letto una storia in cui Louis (da quello che ho capito) è amico di Lucy... in genere, malgrado siano i più piccoli, non si frequentano molto perché una è una secchiona, mentre l'altro è considerato un po' il belloccio della famiglia essendo antenato di una veela. 
Per quanto riguarda Victorie, mi è piaciuto molto il suo spirito di fratellanza che l'ha portata a chiedere scusa al fratello anche se sarebbe dovuto essere lui a scusarsi per primo (e per fortuna che ha voluto scusarsi altrimenti chissà che fine avrebbe fatto Louis!). 
14/15 

Gradimento personale:
 
Inutile dire che questa storia mi è piaciuta molto! (lo si può capire anche dal premio speciale XD) Davvero, l'ho apprezzata sin dal primo momento, sopratutto perché Louis è un personaggio che mi sta per niente indifferente seppur non sia il mio preferito... 
Ho apprezzato molto il bel rapporto che lega i due fratelli anche se qualche bisticcio ci sta sempre, ma sopratutto perché Victorie ha appoggiato Louis sulla scelta dell'animale e il fatto che lui, dopo aver visto il Patronus della sorella, voglia un falco mi ha quasi commosso. Punteggio pieno. 
15/15 


TOTALE: 67/70

  
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