Day
2: Alcohol
He put that bottle
to his head and pulled the
trigger
And finally drank away her
memory
Life is short, but this time it was bigger
Than the strength he had to get
up off his knees
We found him
with his face down in the pillow
With a note that said, 'I'll love her till I die.'
And when we buried him
beneath the willow
The angels sang a whiskey lullaby
(Brad Paisley – Whiskey Lullaby)
Thad era abituato a veder tornare il Venerdì
notte/mattina, Sebastian ubriaco.
Quando sentiva la serratura della porta scattare
apriva immediatamente gli occhi, osservando l’ombra del ragazzo ingrandirsi sul
muro.
Si voltava verso di lui e lo guardava barcollare
verso il letto.
-Seb…- Thad alzò la schiena lasciando che le
coperte gli scivolassero lungo il corpo.
-Dormi.-
Thad roteò gli occhi.
Sembrava il copione di un film.
-Lo sai che non lo farò- disse Thad alzandosi ed
inginocchiandosi dinanzi a lui. Gli sfiorò la pelle del collo e Sebastian
gemette quando quelle mani fredde si poggiarono su di lui. –Devi vomitare?-
Sebastian scosse la testa in senso di diniego.
–Non ho bevuto così tanto. Mi sento solo stonato-
-Ti do una mano a spogliarti, allora-
Sebastian si lasciò spogliare come se fosse una
barbie.
Le mani di Thad indugiavano spesso sulla sua
pelle, accarezzandolo piano mentre sfilava i suoi indumenti.
A Thad non piaceva quello che faceva Sebastian il
Venerdì sera. Odiava l’odore di alcol che impregnava i suoi vestiti.
Da un’altra prospettiva a Thad piaceva perché,
quando Sebastian era ubriaco, si lasciava coccolare e abbracciare, a volte
capitava che gli dicesse che lo amava ma poi aggiungeva che stare insieme
sarebbe stato impossibile.
A Thad sembrava che qualcuno l’avesse strappato a forza dal
paradiso e costretto a tornare sulla terra.
Dopo averlo lasciato in boxer, cercò di alzarlo
di peso. –Avanti Seb, prova ad alzarti. Ti porto in bagno a sciacquarti il
viso-
Sebastian si aggrappò alle sue braccia
lasciandosi trascinare in bagno.
-Aggrappati al lavandino- disse Thad aprendo il
rubinetto e spostandolo in modo che da questo uscisse acqua fredda.
Raccolse un po’ d’acqua tra le mani e gli
sciacquò il viso.
-Ti porto un po’ d’acqua- gli disse Thad, dopo
averlo messo a letto. Sebastian chiuse gli occhi sospirando.
Thad prese una delle bottigline sulla scrivania e
ne versò il contenuto in un bicchiere di plastica.
-Tieni- glielo passò tenendolo per la nuca in
modo da aiutarlo a bere.
Sebastian ingurgitò velocemente l’acqua,
lasciando scivolare qualche goccia sul mento.
-Piano, Seb, piano- sussurrò Thad accarezzandogli
i capelli.
Posò il bicchiere sul comodino una volta che
Sebastian ebbe finito di bere.
Harwood lo aiutò di nuovo a stendersi e dopo
avergli rimboccato le coperte fece per andare a dormire nel proprio letto.
-Stenditi
con me-
Thad di spalle a Sebastian sospirò.
Sapeva che lo avrebbe detto.
Come lo stupido copione di un film.
Thad non ci provò nemmeno a dire di no.
E non si nascose nemmeno dietro la scusa, “non posso dire di no”.
Thad non voleva dire di no.
C’era un motivo per cui se chiedevi a Thad
Harwood qual era il suo giorno preferito, lui rispondeva Venerdì. Perché
Sebastian ubriaco veniva a rifugiarsi da lui, perché metteva da parte tutto
quello che poteva essere “made in Smythe” e lo stringeva forte, fino quasi a
fargli male.
Thad si stese al suo fianco, lasciando che
Sebastian gli avvolgesse le braccia intorno alla vita.
-Ti prendi sempre cura di me- mormorò il ragazzo
con il volto sepolto tra i suoi capelli.
Thad alzò una mano e la poggiò sulla sua guancia.
–Lo sai perché lo faccio-
E si, Sebastian lo sapeva. Ma, anche se non
l’avesse saputo, l’avrebbe capito dalle sue mani sudate, dal fatto che i suoi
occhi facevano di tutto per non incontrare i suoi e dal battito accelerato del
suo cuore.
Sebastian amava Thad.
Forse anche di più di quanto Thad amava lui, ma,
Sebastian non era adatto all’amore.
Sebastian non era pronto per amare Thad.
Non era pronto ad ammettere di essere riuscito a
mettere qualcun altro che non fosse se stesso al primo posto.
Smythe se lo tirò contro, poggiando per un attimo
le labbra su quelle di lui.
Thad non aveva neppure avuto il tempo di
ricambiarlo che il bacio era già finito, lasciando sulle sue labbra angeli, a
cantare una ninna-nanna al sapore di whiskey.
-Lo sai che
ti amo- sussurrò Thad
Sebastian accennò un sorriso. –Ti amo anch’io-
-Mi ami ma non puoi-
-Non è che non posso, è che non sono pronto. Tu
dovresti smetterla di spettarmi, Thad-
Thad alzò le spalle poggiando il capo sul suo
petto.
Thad non avrebbe smesso di aspettarlo, lo sapeva
Sebastian, lo sapeva lo stesso Thad.
Sebastian lo amava, il difficile era già fatto.
Prima di addormentarsi Thad alzò il volto.
Sebastian lo stava guardando.
Thad poggiò le labbra sulle sue per poi staccarsi
e sorridergli.
“Ti prego, questo domani non te lo dimenticare”.
Note: Lo so che la canzone parla di suicidio ma
io, in questo caso, ho voluto interpretarla diversamente. Solo un gesto estremo
potrebbe far smettere Thad di aspettare. Thad conosce Sebastian in tutte le sue
sfumature. Sa che prima o poi cederà ma sa anche che non deve forzarlo in
nessun modo. Spero che vi piaccia questa shot :D Colgo l’occasione di
ringraziare tutte le persone che hanno letto e quelle che hanno perso parte del
loro tempo a recensire. Grazie.
Un ringraziamento particolare al gruppo FB –Thadastian Week per avermi coinvolto in
questo stupendo progetto.