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Autore: Burymanscript_    03/04/2013    1 recensioni
questo uragano ci sta distruggendo.
cosa ci succede?
tu, mi hai distrutta.
lei, la rinascita.
noi, una cosa sola.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Capitolo 4
 
Che effetto fa... Uccidere?
 
Non ricordo il momento in cui ho deciso di dimenticare. Avevo perso me stessa, ero così vicina al baratro.
 
Forse è stata lei a salvarmi, con il suo ''Grazie''.
 
Lei è così bella, il suo sorriso. Prenderla tra le mie braccia, coccolarla e riempirla di baci sul collo.
Sono passati alcuni giorni dal casino nella foresta. Da quando l'ho salvata abbiamo legato molto. Mi ha detto che si chiama Dayra.
Suo padre dice che sono la sua salvezza, che Dio mi ha mandata in terra per vegliare su di lei e cose simili. Ho semplicemente spaventato con qualche cazzotto e due calci dei cretini pervertiti che se la prendevano con una ragazza. Non capisco cosa vedono di così eclatante in un'assassina come me.
Ah, dimenticavo che nessuno sa.
 
Forse dovrei dirglielo? Almeno a lei? Per ora no.
Potrei terrorizzarla e rovinare tutto. NO.
 
A volte, mentre parliamo, noto che mi guarda con curiosità. vorrebbe sapere più cose di me? Forse è attratta da me?
 
Forse no. Ma lei è l'unica fiammella che potrebbe sciogliere il ghiaccio che si trova nei miei occhi. Forse lei sarà l'unica che saprà la verità sulle cicatrici che mi solcano la schiena e il petto.
 
Domani ci sarà la festa del santo del paese. Emozionante, penso. Ci saranno anche dei cantastorie. Quello che mi importa però è stare accanto a lei. Suo padre è tutto contento, perché vuole che le faccia da guardia del corpo. Ma andiamo. Sono si cura che lei sia una ragazza che se la sa cavare benissimo da sola. E' da stamattina che ho una strana sensazione. Sento uno sfarfallio nello stomaco, sento i battiti del mio cuore chiari e scanditi. Vorrei baciarla tutte le volte che mi guarda e mi sorride. Penso di amarla.
 
Siamo andate al fiume, nella foresta. Sedute a osservare il corso dell'acqua. Parliamo di tante cose. Mi racconta che sua madre è morta di parto sette anni fa, quando è nato suo fratello minore Ryan. Suo padre è un mercante di pellame, e non ha mai tempo di stare con loro, sempre chiuso in studio o in viaggio. Con loro sta una balia, che li ha cresciuti entrambi dopo la morte della madre.
 
'..Cosa mi dici di te invece?'', mi chiede. Oddio no. Me lo ha chiesto. Che faccio ora? Non voglio mostrarmi per l'assassino che sono. Glielo dico? Ormai non può andare peggio di così. Non ho più nulla (o quasi) da perdere.
 
''Sei sicura di volerlo sapere? non è una bella storia la mia. non credo che mi guarderai con gli stessi occhi di prima''.
 
''Non mi importa. Quello che è stato è stato'', risponde.
Le dico tutto. Non è spaventata, anzi, sembra quasi affascinata e sempre più incuriosita.
 
''.. e il mio vero nome è Kaidan. per favore, non dirlo a nessuno, te ne prego''.
''Questo segreto sarà con me anche nella tomba'', mi dice.
 
''Che effetto fa..'', chiede, ''Uccidere?''.
 
''Lo stesso di baciare qualcuno. E' come un tuffo al cuore, una liberazione''. Non risponde, ma mi chiede ancora: '' Tu.. la amavi?''
 
''Non credo. Forse era solo l'incantesimo che mi aveva fatto. Non credo di aver mai amato qualcuno. O forse si..'' Si aspetta che io finisca la frase, ma non lo faccio.
 
E riprendiamo a parlare di altro. Mi dice che domani ci sarà quella maledetta festa del paese. Odia la monotonia di questo posto. Suo padre tornerà dalla sagra sbronzo come cento e si porterà nel letto di mamma l'ennesima puttanella di turno. Dice che non ha mai odiato così tanto qualcuno. Dice che è stato un bene incontrarmi, ma al di là della storia della foresta. Mi ha detto che l'ho fatta evadere da tutta questa monotonia e normalità. Ha detto che sono praticamente l'unica amica di cui si può fidare ciecamente.
Le sorrido e ci guardiamo per un istante. Riprendiamo a parlare, mentre io penso che vorrei dirle anche io che per me lei è così importante. 
 
Che mi ha aperto gli occhi.
 
Che per me l'amore a prima vista è sempre stato una stronzata, ma io ci sono cascata in pieno. 
 
Che lei è il punto di luce nell'oscurità che mi avvolge.
 
Torno alla taverna, dopo averla accompagnata a casa sua. E' quasi sera, lei mi saluta sorridendo, sulla porta di casa.
 
Arrivo alla taverna, mangio qualcosa e vado a letto, in camera. Mi addormento pensandola.
 
Credo di essere stata felice. Almeno per oggi. Con lei.
   
 
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