Capitolo
VI
LE
CONCORRENTI
ASTRONAVE
DOME
“Forza
navicella vola veloce… Fuu ci aspetta”
Un
marasma di emozioni sconquassavano la giovane terrestre.
Da
un lato era preoccupata di non arrivare in tempo.
Dall’altro
guardava da lontano il suo rude cavaliere contemplare il paesaggio astrale,
mentre le sue labbra bruciavano ancora per quell’ inaspettato bacio rubatole da
Eagle.
“Fai
presto ti prego!”
PIANETA
DI SEPHIRO - CASTELLO
Il
vecchio saggio, nonostante l’esile e minuta figura, sovrastava il manto di
uomini e donne chinati in attesa che le sue labbra si schiudessero per proferire
argentine parole.
Anche
Felio, abbandonato il regale giaciglio, si era prostrato davanti a quell’uomo,
che nonostante tutto, rispettava e ammirava profondamente.
“Oggi
non siamo qui semplicemente per dar luogo ad un tenzone che unisca due cuori e due
regni.. ma per gettare le basi della pace… dell’alleanza fra i popoli… della
serenità per le future generazioni… affinchè l’oscurità che ha avvolto Sephiro e
i suoi abitanti non si ripeta mai più … per il pianeta ma anche per l’intero
sistema”.
Le
parole rimbalzavano da un lato all’altro dell’immenso salone reale, inseguendosi
e accavallandosi nel silenzio attonito dei presenti.
“Per
questo.. mi auguro che l’unione in cui sfocerà la giostra che tra poco avrà
inizio sia di esempio per tutti i pianeti ed i regni qui riuniti.. perché si
rafforzino i legami… si saldino i cuori… si allineino le
menti”.
E
dopo qualche secondo, innalzando il bastone al cielo, sentenziò: “Che la gara
abbia inizio!”
Tutti
i presenti che avevano ascoltato fin a quel momento con estrema continenza le
solenni parole del saggio, poterono dare sfogo all’euforia che pervadeva i loro
animi ed un urlo gioioso e festante accompagnò il tanto sospirato avvio della
giostra organizzata dal principe di Sephiro.
Il
banditore si portò al centro del salone, mentre la folla si apriva in cerchio
per fare spazio alle concorrenti.
Stesa
la pergamena, l’uomo così parlò:
“Pricipessa
Tipsy del regno di Paranos”
Una
procace fanciulla le cui curve generose traboccavano dal succinto corpetto
avanzò fra la folla, ondeggiando i fianchi rotondi.
Come
avrebbe voluto prendere in giro Clef come aveva fatto pochi giorni prima,
ridendo sull’abbondanza della principessa… ma non poteva.. non solo perché
questa volta il vecchio saggio lo avrebbe fatto secco.. ma soprattutto perché la
situazione in cui si era cacciato appariva sempre più pericolosa.
Felio
si rendeva conto di aver fatto male i conti.
Mentre
Tipsy avanzava, le altre contendenti le lanciavano e si scambiavano sguardi di
sfida e di provocazione.
Il
principe deglutì nervosamente: probabilmente qualsiasi altro uomo si sarebbe
sentito eccitato al solo pensiero di splendide fanciulle in lotta fra di loro
per conquistare il suo cuore e il suo corpo.
Invece,
il solo pensiero di lasciarsi sfuggire dalle mani le redini della situazione lo
faceva rabbrividire… lo faceva rabbrividire vedere tutte quelle agguerite
principesse pronte ad affilare le unghie e rischiare di dover convolare a nozze
con una Tipsy di turno.
Non
avrebbe mai permesso una cosa del genere.. non avrebbe mai perso la speranza che
se quel giorno fosse mai arrivato, sarebbe stato solo ed esclusivamente con
Fuu.
La
principessa di Paranos si portò al centro del cerchio per raccogliere gli
sguardi della platea: “Sono onorata di poter competere per guadagnare il ruolo di regnante…” e così facendo si
inchinò lasciando che il seno pesante fuoriuscisse ancor di più dai merletti
dorati, e guardando languidamente Felio “… e conquistare il tuo cuore… mio
principe”.
Felio
arrossì impercettibilmente: era sempre stato molto bravo a mascherare le sue
emozioni, ma quella donna riusciva sempre a metterlo a disagio con quel fare da
femme fatale che lo infastidiva più che sedurlo come lei avrebbe
voluto.
Il
suo viso non tradì altra emozione, rispose senza sfumatura alcuna della voce:
“Grazie… principessa Tipsy!”.
Più
bel suono le sue orecchie non avrebbero potuto udire: Fuu, che a stento aveva
guadagnato un angolino, si meravigliò di come tutti quegli anni non erano
riusciti a cancellare la familiarità di quella voce.
Tipsy
ritornò sui suoi passi lentamente, fra le occhiate torve delle altre aspiranti e
quelle estasiate di chi sarebbe volentieri affondato nelle sue curve
lussuriose.
Aska,
in prima fila per non perdersi nulla, l’avrebbe invece volentieri presa a calci
nel sedere.
“Principessa
Tulla di Atlantis”
Una
figura molto meno appariscente rispetto alla principessa di Paranos si fece
avanti con passo svelto: lunghi capelli corvini scendevano lungo il corpo
flessuoso come un giunco, incorniciando i delicati lineamenti del
viso.
Giunta
di fronte al principe di Sephiro si inchinò, molto meno sensualmente della
precedente concorrente, ma spalancando un sorriso sinceramente
caldo.
“Felio
è sempre un piacere rivederti e tornare qui su Sephiro… “
I
contorni delle labbra del principe sephiriano si inarcarono: “ Cara Tulla, il
piacere è tutto mio… lo sai… sei sempre la benvenuta su questo
pianeta!”.
Era
chiara l’intimità esistente tra Tulla e Felio: non solo i loro volti , ma anche
le voci avevano quei riflessi colorati che scoprivano un profondo affetto
reciproco.
Umi
si voltò verso Fuu, convinta che questa estrema gentilezza del principe potesse
averla turbata.
Ma
non era così.
Fuu
aveva avvertito la limpidezza della ragazza e non riusciva a percepire nello
sguardo dell’uno o dell’altra alcun sentimento che andasse al di là di una bella
e profonda amicizia.
Anzi
nutrì subito una simpatia innata per quella ragazza così fresca e
dolce.
Altre
regnanti si alternarono nel fare e ricevere gli onori del
caso.
La
principessa Tarta di Cizeta.
La
principessa Marion di Luna Nuova.
La
principessa bla bla bla….
La
noia stava lentamente scendendo sul principe di Sephiro che faticava a ripetere
le stesse banali frasi di circostanza, mentre gli astanti continuavano eccitati
e divertiti ad avanzare scommesse e previsioni sulle belle principesse del
sistema Upsilon.
D’improvviso
il suo sguardo tornò serio e
attento mentre un’altra partecipante si fece avanti con fare sicuro ed
altezzoso.
“Principessa
Maya di Kureta”
Due
occhi azzurri freddi ed affilati
come il ghiaccio puntarono dritti in quelli color ambra del
principe.
Felio
si irrigidì sul trono. E questa volta non fu molto bravo a nascondere il senso
di fastidio che quella donna gli causava, perché Fuu intuì chiaramente il suo
disagio.
A
differenza di Tulla, Maya appariva fredda e glaciale, e certamente molto
determinata.
“Principe…
sono felice di rivederti!”
Non
inchini o reverenze ma le mani puntate sui fianchi e uno sguardo di
sfida.
“.. spero tu sia pronto a diventare il
mio sposo”
Il
brusio del salone gelò, così come il sangue che scorreva nelle vene del bel
principe.
Ma
fu un attimo. Subito si levarono nuovamente le voci ridondanti della folla,
ancor più attizzate dalle parole provocatorie della
sfidante.
Felio
indurì lo sguardo, ma prima che potesse replicare, un’altra voce si
sovrappose.
“Mi sembra che tu ti stia dando un
pochino troppe arie!”
Tipsy,
completamente imbufalita, si fece largo fra la folla e piombò al centro della
sala come un rapace che ha puntato la preda: “Vedi di calmarti Maya… è ancora
tutto da vedere”
Molto
lentamente la principessa di Kureta diresse il viso verso la pettoruta
abitante di Paranos, rivolgendole uno sguardo di
sufficienza.
“Beh…
non vedo nessun’altra partecipante che possa minimamente competere con
me!”
fece
con derisione.
Ma
prima che Tipsy potesse reagire, e l’avrebbe fatto perché la vena che pulsava
sulla tempia stava per esplodere, il vecchio saggio riprese il controllo della
situazione.
Con
autorevolezza colpì il pavimento due volte con il bastone: “Bene principesse
vedo che siete già infiammate dalla competizione” e cercando di stemperare la
tensione “mi raccomando non dimenticate mai di far onore al regno che
rappresentate”.
Tipsy
alzò il mento a voler riassumere uno sguardo fiero e
dignitoso.
Maya,
invece, ripuntò i suoi occhi sul principe come a voler sigillare la sua promessa
di conquista.
“Allora
, sono queste le sfidanti?” chiese al banditore Clef.
“Se
non ce ne sono altre qui in sala… sì”
“Fuu
muoviti vai”
Umi
aveva afferrato per un braccio il cavaliere del vento e la spingeva fra la
folla.
“Ma
dove vado… Hikaru non è tornata…. Che vado a dire?”
Ma
non ebbe finito neanche la frase che le arrivò uno spintone da dietro di tale
forza da farla finire al centro della sala, non distante da Maya e da
Tipsy.
Aska
era sempre molto decisa quando si trattava di agire.
Fuu,
con tutti gli occhi puntati su di lei, pregò che una voragine si aprisse ai suoi
piedi e la risucchiasse immediatamente.
Di
nuovo il silenzio era sceso in sala al comparire di quella buffa figura, metà
cavaliere e metà fanciulla, o forse molto più cavaliere che
fanciulla.
Una
gocciolina di sudore non potè scendere lungo il viso perché intrappolata dal
fazzoletto nero.
Ma
come si era potuta cacciare in quella situazione assurda!
Vestita
da maschio fra belle principesse… principessa di non si sapeva cosa… e
soprattutto con Felio che la osservava incuriosito.
Stava
maledicendo sé, Kuu, Aska e tutto il genere umano e sephiriano perché mai
avrebbe potuto pensare ad una scena più imbarazzante.
Clef
la guardò con aria eloquentemente volta a farle capire che era il caso di
qualificarsi.
“Ehm..
Ecco..”
La
vocina timida non andò oltre il suo naso.
Si
schiarì l’ugola.
“Sono…
sono la principessa An…”
“Ahhh”
una risata isterica squarciò il silenzio che aveva accolto il cavaliere
mascherato.
“E
tu saresti una principessa… ma fammi il piacere… principessa di cosa… sembri
solo un ragazzaccio ”.
La
voce boriosa di Tipsy la stava chiaramente denigrando.
E
anche fra la folla cominciarono a sentirsi stupide
risatine.
Forse
la tensione accumulata, forse lo stress di tutti gli accadimenti del giorno
prima, o il fatto che non ci stava a farsi prendere in giro davanti a Felio, Fuu
ebbe una reazione inaspettata anche per se stessa.
“Evidentemente
io non ho bisogno di mettere tutto in esposizione per sentirmi
principessa!”
Maya
scoppiò in una grassa risata, volutamente esagerata per cogliere al balzo la
possibilità di schernire ancora la
regnante di Paranos.
“Come
ti permetti…” Tipsy stava incedendo vigorosamente verso
Fuu.
“Ora basta Tipsy, lasciala finire!”
Felio
si era alzato dal trono e con voce autoritaria aveva zittito l’irritante
donna.
Rivolse
lo sguardo a Fuu che si sentì penetrare da quegli occhi dolci e
rassicuranti.
“Continua...”
disse con fare gentile.
“Sono
la principessa Anais… del regno… del regno di…”
Sbammm!
La
porta di accesso al salone si aprì vigorosamente e gli sguardi degli astanti si
concentrarono sui nuovi arrivati!
Due
ragazzi in tuta da meccanico ruzzolarono a terra.
Si
trattava di Zack e di Hikaru, il cui travestimento non le rendeva di certo
giustizia.
Aska
guardava compiaciuta l’amica terrestre, fiera di essere riuscita a riformulare
l’incantesimo del vecchio Chang ed evitare che anche occhi “accorti” come quelle
del saggio di Sephiro potessero scorgere le sue vere
fattezze.
Alle
spalle si ergevano le imponenti figure di Lantis e Geo.
Fuu
voltatasi anch’essa a vedere la fonte dello schiamazzo si rigirò verso Felio e
dopo aver tirato un sospiro di sollievo sussurrò “Anais, principessa di
Autozam”.
Vorrei
ringraziare tutti coloro che hanno lasciato una recensione KillKenny. Jack83, rinslet;
per Elita: si nell’anime alla fine Umi si innamora di Clef; grazie a Blacklight
e a Vento, a miki, a eilinn e a shirin.
Una
piccola curiosità: Anais è il nome di Fuu della versione anime spagnola, nonché
lo pseudonimo con cui pubblico in Capitain Tsubasa!