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Autore: telesette    04/04/2013    0 recensioni
Dal momento che la Ubisoft non si decide a pubblicare il nuovo titolo della Saga di Ahriman - iniziata nel 2008 - nessuno mi vieta di buttare giù qualcosa per riprendere dal punto in cui la trilogia si è interrotta.
Non posso promettere niente, anche perché mi mancano alcuni "pezzi" della trama, ma non potevo più sopportare l'idea che Elika tenesse ancora il broncio al nostro eroe. La storia riprende dalla fine del terzo capitolo ( "The Fallen King" - Nintendo DS ) e l'intenzione è quella di avvicinarsi ad un intreccio plausibile per arrivare alla battaglia finale contro Ahriman...
P.S.
Un consiglio: non leggetela, siete troppo giovani per morire!
xDxDxD
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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SOGNI...

- Ho capito bene - fece Zal, con voce chiaramente divertita. - Per una ragazza: stai mettendo a repentaglio la tua vita e la tua anima... per una ragazza?
- Non per lei - mentii. - Elika è la principessa degli Ahura, colei che mi ha parlato del re di New Dawn, e io voglio solo rispedire Ahriman da dove proviene!
- Ah ah ah, certo, come no... Ah ah ah!
- Ehi, piantala!
- E com'è, dimmi, è carina?
- Beh... ecco, in effetti... Al diavolo, si può sapere che te ne frega ?!?

Malgrado fosse già un mezzo zombie, Zal aveva davvero un ottimo intuito.
Andiamo, come si può pretendere che uno come me si trasformi da predatore di tombe ad eroe?
Io non sono un eroe, non lo sono mai stato e mai lo sarò.
Ho provocato io tutto questo pasticcio, liberando Ahriman dalle sue catene, e tutto perché non riuscivo ad accettare che Elika fosse...
Ah, lasciamo perdere.
Se non mi uccide l'oscurità, di sicuro lo farà lei, dopo quello che ho combinato.
E' inutile che mi faccio illusioni, lei non mi perdonerà mai per quello che ho fatto.
E poi tra noi non avrebbe funzionato comunque.
Che cosa potrebbe mai offrirle uno come me?
La vita?
Certo, proprio l'ultima cosa che lei voleva... visto come mi ha ringraziato.
Il suo schiaffo mi fa ancora male, ha davvero la mano pesante!
Bah, non ha senso stare qui a tormentarsi.
Dovrei proprio smetterla di sognare...

Ti devi svegliare!

Già, giusto!
Dovrei proprio svegliarmi...

Ti devi svegliare, ragazzo!

***

 

Un momento, ma dove cavolo mi trovo?
Vuoi vedere che sono morto senza neppure rendermene conto!
Strano, Elika non mi aveva detto che la morte odorasse di pecora e di caprone ammuffito.
Faccio un po' fatica ad aprire gli occhi ma, per quanto mi sforzi, non vedo nessuna luce accecante. Anzi, mi sembra piuttosto la tenda dove macellano le bestie a Sidone. Ci manca solo...

- Finalmente - esclama una voce roca al mio fianco.

Malgrado la debolezza, sono sufficientemente in grado di mettermi a sedere per guardarmi attorno.
Sono disteso su un giaciglio fatto di pelli di animale, nudo e col petto spalmato di qualche intruglio maleodorante, e un vecchio mi sta guardando attraverso una maschera di rughe con un sorriso sdentato che non saprei davvero come descrivere.

- Ehm... Salve!

Il vecchio si alza dallo sgabello posto di fianco al giaciglio e si mette a rimestare il contenuto di una pentola, sospesa da un treppiedi metallico, sopra un allegro focherello scoppiettante. Con la coda dell'occhio, lo vedo soffiare sul mestolo per assaggiare la sbobba e annuire con aria soddisfatta.

- Quando ti ho trovato in mezzo al deserto, temevo che non ti saresti più svegliato - dice costui, versando il cibo in due piccole scodelle di legno. - Eri conciato piuttosto male... Da quanto tempo stavi girovagando, figliolo?
- Abbastanza per non riprovarci di nuovo - rispondo io con una smorfia.
- Mi sembra che stai bene, se hai tutto questo buonumore - osserva il vecchio, avvicinandosi per porgermi la scodella fumante.

Sarà la fame, oppure la cucina del vecchio, ma non ricordo di avere mai assaggiato nulla di così squisito nelle ultime settimane.
Allora Ormazd esiste, almeno credo.
Meglio mangiare comunque, ho troppa fame per mettermi a pensare adesso!
Il vecchio mi osserva compiaciuto, senza nemmeno chiedermi come mi chiamo, il che mi tranquillizza... almeno per il momento.
Ma no, che vado a pensare?
Se avesse cattive intenzioni, non mi starebbe certo medicando e rifocillando.
Sembra proprio un bravo vecchietto, come quelli che ero solito raggirare qualche volta sulla via per Antiochia.
Chissà dove siamo?
A giudicare dalla tranquillità, direi che Ahriman si trova parecchio lontano da qui.
Evidentemente mi sono perso...

- Qualcosa che non va, ragazzo?
- Più o meno - annuisco, mandando giù un boccone piuttosto grosso tutto d'un fiato. - Diciamo che ho perso la carovana e mi sono ritrovato alla stazione sbagliata!
- Ah, succede a volte - commenta l'altro, cogliendo al volo la mia ironìa. - Una volta ho visto un cammello mentre tentava di sputare controvento, ma ha ottenuto unicamente di accecarsi da solo!
- Poverino, chissà che male!
- Posso chiederti dov'eri diretto, se non sono indiscreto?
- Molto lontano da qui, temo: nella valle degli Ahura, oltre il deserto a sud, ma chissà dove sono andato a finire...

Il vecchio sorride.

- Direi che sei capitato bene, invece - dice, intingendo il cucchiaio nella zuppa. - Appena ti sentirai sufficientemente in grado di alzarti, potrai uscire fuori e vedere con i tuoi occhi ciò che la nostra principessa è riuscita a salvare dal risveglio del crudele Ahriman!

 

( continua )

   
 
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