11 La
lettera
Erano
passati due giorni e finalmente era arrivata la mattina della partenza,
erano
appena le sei ma si trovavano tutti alla stazione ad aspettare il treno
che
avrebbe condotto Ryan e Strawberry lontano da tutto e tutti.
I due
ragazzi nei giorni precedenti si erano comportati in modo normale, come
se tra
loro non ci fosse nulla, anche con i rispettivi partner avevano finto
che tutto
andasse bene.
«Amore
scusami ancora per questi ultimi giorni. Divertiti e non stare troppo
vicino a
Ryan, lo sai che sono geloso anche se qualcuno ti guarda.»
«Mark
non
ricominciare, basta ti prego. Ci vediamo domani sera quando
torno.»
«Ok
verrò domani a prenderti.»
Mark, in
quegl’ultimi giorni si era comportato bene, non aveva
più insistito con la
storia della gelosia con Strawberry e infetti da dopo quella sera della
litigata anche lei era più tranquilla verso di lei, che
tutto si fosse risolto?
Meglio
così
a furia di parlare di tradimenti si poteva anche confondere e
smascherarsi.
Strawberry
dopo il bacio di quella sera era tranquilla, la sua confusione era
sparita
quasi del tutto.
«Ryan
riposati e rifletti su quello che ci siamo detti negli ultimi giorni.
Cerca di
capire cosa vuoi veramente per te e per la nostra storia.»
«Lo
farò.
Quando tornerò domani chiariremo tutto, una volta per
tutte.»
Ryan ormai
aveva deciso, anche se Strawberry non lo avesse voluto lui non poteva
stare al
fianco di Lory, non la amava e domani glielo avrebbe detto.
Lei aveva
già capito come sarebbero andate le cose tra loro, ma dentro
di sé nutriva
ancora la speranza di sbagliarsi.
Mancavano
pochi minuti all’arrivo del treno,
Kyle
richiamo all’attenzione i ragazzi per dargli le ultime
raccomandazioni.
«Allora
ascoltatemi bene, quando arriverete ad aspettarvi ci sarà un
auto che vi condurrà
all’albergo dove stasera ci sarà la premiazione
“al miglior pasticcere
dell’anno”. Domani nel pomeriggio ci
sarà una riunione dove verranno presentati
nuove tecniche per la pasticceria,
voi vi
prenderete parte e alla fine di tutto ciò un auto vi
riporterà nuovamente alla
stazione per tornare a casa.»
«Amico
ho
capito! E da giorni che non mi ripeti altro.»
«Tranquillo
Kyle abbiamo capito tutto. Senti ma per l’albergo hai
già prenotato tutto tu?»
«Si,
si ho
pensato a tutto, voi dovete solo partire e
“divertirvi”.»
Nessuno si
accorse di come Kyle aveva calcato la parola divertivi, infatti aveva
preparato
una sorpresa, chiamiamola così, per i due amici.
In
lontananza si poteva già avvistare l’arrivo del
treno, Mark salutò Strawberry
dandogli un bacio sulla bocca, Lory fece lo stesso ma
all’ultimo secondo Ryan
si scansò leggermente facendosi
baciare
sulla guancia.
«Ragazzi
sta
arrivando il treno, dovete andare.»
Detto questo
anche Kyle salutò i due ragazzi che si stavano incamminando
versò il treno.
«A
presto
ragazzi.»
Mark, Lory e
Kyle salutarono un ultima volta i loro amici e poi si avviarono
all’uscita.
Strawberry e
Ryan salirono sul treno e cercarono un posto per sedersi per il
viaggio,
trovarono una cabina vuota e si sistemarono lì.
«Finalmente
siamo partiti. Per due giorni saremo soli, io e te. Ma Strawberry
cos’hai non
sembri felice? »
«Mi
sento in
colpa Ryan. Tu no? Non pensi a Lory, a quanto potrebbe soffrire se
sapesse.»
«Mi
dispiace
sicuramente, non sono un insensibile, ma non mi sento in colpa. Non
è colpa di
nessuno se mi sono innamorato di te e non devo star male se cerco di
essere
felice. Tu non vuoi essere felice?»
«Certo
che
voglio esserlo.»
«Proviamo
ad
essere felici insieme, sono sicuro che tra noi funzionerà.
Ti sto chiedendo una
cosa terribile, lo so, ma in questi due giorni proviamo a conoscersi
meglio a
stare insieme e poi
vedremmo cosa fare
al nostro ritorno.»
«La
tua
richiesta non implica del sesso vero?»
«No
tranquilla, voglio solo passare un po’ di tempo con te. Se
poi cambierai idea
sarò felice di donarti tutto me stesso
…»
«Eh
smettila
di scherzare!»
I due
ragazzi iniziarono a ridere e scherzare mentre il treno a grande
velocità li
portava verso il loro destino.
Un paio
d’ore più tardi erano arrivati a destinazione,
come aveva detto Kyle, fuori
dalla stazione c’era un auto che li stava aspettando.
Strawberry
entusiasta come una bambina, ammirava dal finestrino
dell’auto la città che la
circondava.
Ryan al suo
fianco era silenzioso e teso, tutta la
spavalderia degli ultimi giorni era sparita, adesso
c’erano solo loro
due, niente complicazioni ne fidanzati a intricare la situazione.
«È
un vero
peccato …»
«In
che
senso è un peccato?»
«Non
poter
visitare questa bellissima città, sai non ci ero mai stata
prima di adesso, ma
non avremmo un minuto libero.»
«Vorrà
dire
che un giorno ci torneremo insieme.»
«Sarebbe
bellissimo tornare insieme …»
Strawberry
non si rese nemmeno conto dell’affermazione che aveva appena
fatto rapita
com’era dal panorama che aveva davanti, al contrario Ryan non
si era lasciato
sfuggire l’affermazione della ragazza.
Dopo pochi
minuti finalmente arrivarono all’albergo che Kyle aveva
prenotato per loro.
Scesi
dall’auto rimasero tutti e due a bocca aperta,
l’hotel era bellissimo e
lussuoso, lo si capiva dall’esterno figuriamoci come doveva
essere l’interno.
Appena scesi
dall’auto gli si avvicinò un cameriere per
prendere i loro bagagli, i due
ragazzi lo seguirono all’interno senza parole e si
avvicinarono alla hall.
«Buongiorno
senta noi dovremmo avere una prenotazione per due camere a nome di Kyle
Akasaka.»
«Buongiorno
a voi signori e benvenuti. Controllerò subito le vostre
prenotazioni, un attimo
di pazienza.»
«Ma
certo si
figuri.»
«Senti
Ryan
mentre il signore ci assegna le camere vado un attimo in bagno, tanto
pensi a
tutto te?»
«Si
tranquilla vai purè.»
Appena
Strawberry si fu allontanata il portiere si rivolse a Ryan con fare
misterioso.
«Mi
scusi
lei è il signor Ryan Shirogane?»
«Si
perché?»
«Oh
qui una
lettera per lei dove il suo amico gli spiega tutto, gli chiedo solo di
far
finta di niente quando torna la signorina e di essere stupito. Quando
leggerà
la lettera più tardi capirà tutto, ma adesso la
nasconda che la signorina sta
tornando. Presto!»
Ryan non
aveva capito niente di quello che stava succedendo, ma decise di stare
al
gioco, nascose la lettera appena consegnatoli dal portiere e facendo
finta che
nulla fosse successo si rivolse a Strawberry che si stava avvicinando.
«Tutto
bene?»
«Si a
meraviglia, avevo solo bisogno di rinfrescarmi un attimo. Ti ha
già detto il
numero delle nostre camere.»
«Ancora
no.»
«Allora
signori ecco fatto, il numero della vostra stanza è 1501.
L’ascensore è alla
vostra destra, la stanza si trova al quarto piano; le valigie vi
verranno
consegnate tra pochissimi minuti in camera. Grazie e buon
soggiorno.»
Strawberry
era rimasta stupita, forse la stanchezza non gli aveva fatto capire
bene la
situazione; al contrario Ryan iniziava a capire quello che stava
succedendo.
«Scusi
ma ci
deve essere un errore, lei a parlato di una sola camera ma il nostro
amico ci
aveva assicurato che le camere prenotate erano due.»
«Mi
spiace
signorina, se vuole posso ricontrollare ma sono sicuro che la
prenotazione del
signor Akasaka fosse per una sola stanza.»
«Deve
esserci un errore glielo assicuro, può controllare per
favore.»
Il portiere
si mise a controllare una seconda volta, ma Ryan sapeva che era una
perdita di
tempo.
Quando Kyle
faceva una cosa tutto era calcolato nei minimi dettagli.
«Tranquilla
Strawberry aspettiamo di sapere se c’e un errore, altrimenti
una soluzione
possiamo trovarla, possiamo prendere un’altra camera.
Pagherò io non ti
preoccupare.»
«Come
vi
avevo detto la camera prenotata dal signor Akasaka è una
sola.»
Ryan sapeva
che tutto era inutile ma fece finta di niente, come se la conversazione
di poco
prima non fosse mai avvenuta.
«Non
ci sono
problemi, non si preoccupi. Prenderò un'altra camera per
me.»
«Mi
dispiace
signore ma l’albergo è tutto pieno a causa della
convention di medicina che ci
sarà oggi e domani.»
«Come
una
convention di medicina? Noi sapevamo che ci doveva essere una
premiazione per
la pasticceria?»
«Ma
credevo
che fossero stati avvertiti tutti i partecipanti del concorso per
pasticceri
che tutto è stato rimandato alla prossima settimana. Oggi e
domani c’e questo convegno
di medicina pensavo lo sapeste.»
«Ryan
scusa
io non ci capisco più niente, ma allora perché
siamo venuti fin qui? Ed
oltretutto dobbiamo anche dividere la stessa camera.»
«Io
non ho
idea di quello che sta succedendo, adesso chiamerò Kyle e
gli chiederò
spiegazioni.»
«Credo
sia
meglio farci dare qualche spiegazione. Comunque se le cose stanno
così possiamo
tornare anche subito a casa.»
«Vorresti
andartene? Appena qualche minuto fa dicevi che avresti visitato
volentieri la
città?»
«Si lo
so,
ma noi siamo venuti qui per lavoro, se non dobbiamo fare niente non ha
senso
restare a far spendere soldi a Kyle.»
«Mi
scusi
signorina se mi intrometto nella vostra conversazione, ma purtroppo la
camera è
già stata pagata in anticipo e non possiamo restituire i
soldi, quindi se
volete un consiglio vi conviene sfruttare l’occasione. Nel
nostro hotel abbiamo
anche una piscina termale gratuita per i nostri clienti.»
I due
ragazzi si guardavano indecisi sul da farsi, da una parte la rossa era
attirata
dall’idea di passare due giorni in relax,
dall’altra il biondo era confuso, non
capiva cosa stava succedendo doveva leggere quella lettera.
«Strawberry
senti chiamerò Kyle e dopo prenderemo una decisione
ok?»
«Va
bene
parla prima con lui, forse è meglio.»
Ryan si
allontanò, ma invece di afferrare il cellulare prese la
lettera che aveva
nascosto in tasca e si mise a leggere.
Amico mio spero
che tu non sia troppo
arrabbiato con me.
Sicuramente
avrei dovuto parlarti del
mio diabolico piano,
ma allora dove
sarebbe stato il divertimento?
Il portiere
è un mio vecchio amico e
a acconsentito
a darmi una mano
in questa occasione.
La storia del
premio come miglior
pasticcere è
tutta una bufala
ideata da me,
avevate tutti e
due bisogno di
passare un po’ di
tempo insieme lontani e soli
e io ho
inventato tutto per darvi
questa possibilità.
Sicuramente ci
saranno altre camere
libere ma
ti conviene
sfruttare ogni minuto per
convincerla
dei tuoi
sentimenti.
Io
più di questo non posso fare,
adesso tocca a te.
È
già tutto pagato dal sottoscritto
ora devi convincerla
a rimanere
lì con te … Kyle
Ryan chiuse
la lettera nella propria mano e ringraziò mentalmente il suo
amico per avergli
regalato questo bellissimo sogno …