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Autore: bonnie misa    05/04/2013    1 recensioni
L'ex professore di difesa contro le arti oscure guardò il cielo notturno.
-Tutto bene Remus, caro?-
-Si Dora. Stavo solo pensando che in fondo...gli angeli custodi esistono davvero...- mormorò Lupin.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 5:

 

Lupin arrossì violentemente. Com'era possibile che all'improvviso facesse così caldo? Si allentò il nodo della cravatta e si sbottonò i primi tre bottoni della candida camicia bianca.

-Lupin- mormorò la ragazza guardandolo dolcemente.

L'uomo deglutì di nuovo, incapace di muoversi e persino di parlare.

Un leggero velo di sudore ricopriva la fronte dell'ex professore.

Perchè si era spogliata? Perchè stava in silenzio? Forse anche lei voleva...No. Impossibile. Lei era così bella, così delicata. Così giovane.

Cosa avrebbe potuto dargli lui? Non aveva niente, era condannato ad una vita solitaria, ai margini della società a causa della maledizione del lupo. E poi..stava per avere un figlio. Però...la voleva.

Sentiva dentro di se un fuoco che gli bruciava la carne, il cuore, l'anima.

-Luna. Io aspetto un figlio da un altra donna- biascicò guardando intensamente la ragazza.

-Non importa-

-Io sono di molti anni più vecchio di te-

-Non importa- ripetè lei seria

-Io non potrò darti nulla-

Ma che cavolo stava dicendo? Non voleva affatto allontanarla! Non voleva perderla! E allora..perchè continuava a ripeterle certe cose?

Semplice” rispose la sua vocina interiore “Perchè tu metti sempre al primo posto gli altri!”

Era vero...ma perchè per una volta non pensava solo a se stesso?

Immerso nei suoi pensieri non si accorse della ragazza che un passo dopo l'altro si era accoccolata davanti al fuoco.

-Luna che ti succede?- chiese l'ex professore avvicinandosi preoccupato.

La ragazza era tremendamente pallida e, quando Lupin la sfiorò si accorse che era congelata. Forse stava impazzendo ma...Luna era quasi trasparente...Stava scomparendo!

No impossibile, i babbani non scompaiono così all'improvviso.

La prese tra le braccia. Era straordinariamente leggera.

-Luna?!?!- urlò l'uomo agitato.

Tirò fuori la bacchetta e recitò tutti gli incantesimi di guarigione che conosceva. Eppure non ci fu il minimo miglioramento.

-Ti prego Luna dimmi cosa ti sta succedendo!-

-Lupin. Non avere paura. Sto bene. Fa solo un po' freddo- mormorò lei sorridendo

-Stai morendo?- chiese l'uomo tra le lacrime.

La ragazza scosse la testa. Gli sfiorò una guancia e con dolcezza depose un bacio sulle labbra dell'uomo.

Le lacrime di Lupin si fermarono all'istante.

Se prima il bacio era innocente, leggero ora diventò passionale, rude, profondo.

L'uomo non capì se quel bacio così ardente l'avesse scatenato lui o Luna.

Con foga tuffò una mano tra i capelli della ragazza mentre con l'altra le sfiorava il seno.

-Mmmmh- mugolò di piacere lei quando, con dolcezza, Lupin le toccò l'intimità.

Ma che mi succede? Come posso pensare di fare l'amore con lei quando si trova in queste condizioni? Sono un uomo meschino e senza cuore.

Quasi potesse sentirlo Luna scosse la testa.

-Sei l'uomo più altruista che io abbia mai incontrato Lupin. Sei dolce e premuroso. Sacrificheresti la tua vita se necessario per salvare quella altrui. Non giudichi dall'apparenza, sei sempre calmo e ti fidi ciecamente dei tuoi amici. Ricorda le mie parole Lupin: tu meriti più di tutti di essere felice. E lo meritano anche Tonks e tuo figlio-

-Come fai tu a sapere...?!?!?-

-Lupin. Ti amo- sussurrò lei distogliendo l'attenzione dell'uomo che sorrise e la baciò nuovamente.

Nell'esatto istante in cui l'uomo e la ragazza diventarono una cosa sola, uniti nel corpo così come nell'anima, Luna riacquistò tutta la consistenza e il calore che aveva avuto all'inizio.

Lupin le baciò la pancia, il seno, il viso. Depose con calma piccoli baci sulle palpebre, sul naso e sulla fronte della giovane.

Le sue mani le accarezzavano i fianchi, le cosce, le braccia.

La sfiorava come se fosse fatta di cristallo e avesse paura di romperla.

-Ti am...- ma Luna con un dito lo zittì.

-Torna a casa adesso Lupin. Va da Tonks, dille cosa provi. E occupati di tuo figlio. Devi essere felice-

-Io sarei più felice se tu...rimanessi con me. Per sempre.-

-Lupin mi dispiace...-

-Non mi lasciare Luna! Sei stata tu a dirmi che dovevo essere felice!-

Lei sorrise intenerita e lo strinse più forte a sé.

-Lo sarai Lupin. Te lo prometto.- sussurrò la ragazza.

L'uomo la strinse ancora più forte, premendola contro il suo petto.

Poi, Luna svanì. Fu talmente improvviso che l'ex professore rimase per alcuni minuti immobile, cingendo solo l'aria.

Poi, quando il suo cervello si rimise in moto, sentì calde lacrime solcargli le guance e dirigersi giù, verso il collo...fino a bruciargli il cuore.

Stette immobile per un eternità di tempo poi si alzò e sorrise tristemente.

 

  
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