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Autore: red tail    05/04/2013    3 recensioni
Guardo` con tristezza il faccino che si intravedeva dal fagotto, tanto simile alla figlia che aveva appena abbandonato.
-Oh Len, preghiamo che tua sorella sia felice.- disse la madre poggiando la fronte su quello del bambino bagnandogli le guancette con le proprie lacrime.
Si impose di riprendersi e si incammino` verso l'altra parte della città, verso il convento dei frati.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kaito Shion, Len Kagamine, Miku Hatsune, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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-Il lavoro di un pierrot e` far sorridere le persone.- spiego` Kaito al più piccolo che lo guardava curioso mentre tirava fuori oggetti di scena.

-Domani ci sarà il tuo debutto, sei agitato?-

Il bambino che aveva più o meno 9 anni scosse vigorosamente la testolina bionda.

-Strano, io il giorno prima del mio debutto non riuscivo a stare seduto o fermo e passai la notte in bianco.- comincio` truccarsi la faccia di bianco e con una matita rossa fece una bocca sorridente da Clown.

Il bambino storse il naso -Non mi piace fare il Pierrot.- ammise.

L'uomo rise -Ammetto che e` un lavoro ingrato e faticoso ma ti giuro che non c'è sensazione migliore di quando sai che sei stato tu a far nascere quel sorriso sul volto di quella persona.-

Il bambino non capì ciò che Kaito voleva comunicargli ma non replico`.

-Dopo lo spettacolo verro` da te e ci alleneremo di nuovo con la palla.- disse l'uomo sorridendo, con quel trucco vistoso era davvero buffo.

Il bambino annuì mentre guardava Kaito alzarsi e prendere un buffo cappello con una piuma rossa. Prima di uscire dalla tenda pero` come era suo solito accarezzo` la testa del biondo.

-Fai il bravo Len, io vado.-

 

-Len! Fammi vedere ancora quel numero in cui stai sulla palla mentre lanci i birilli.-

-Avevi detto solo una volta.- si lamento` il ragazzo di circa 12 anni.

-Si ma mi piace tanto.-

-Ora non mi va e poi fra poco si mangia.-

-Dai! Len voglio tanto vederlo.- la bambina strattono` il braccio del ragazzo.

-Ho detto di no Gumi, non fare la capricciosa.-

-Ma io...- la ragazza stava per replicare ma venne interrotta dal trapezista che li chiamava dalla mensa.

-Ragazzi il direttore ha detto che oggi andrete voi in città ad attirare i clienti, sapete già un paio di numeri decenti per catturare la loro attenzione quindi non vi resta che fare la vostra prima esperienza fuori da questo circo.-

Len e Gumi sgranarono gli occhi -Ma io ecco...- cerco` di dire Len.

-Tranquillo Len sei molto bravo per la tua eta` e poi e` la buona volta di fare uno spettacolo da solo senza la presenza di Kaito no?- lo incoraggio` il trapezista senza dargli il tempo di replicare -Bene con te Gumi e` in buone mani, appena finito di mangiare andate nella tenda di Kaito che vi darà il materiale necessario.-

I due si sedettero in un tavolo vuoto dopo aver preso la loro colazione, stranamente anche Gumi stava in silenzio poiché stava ancora assimilando la nuova notizia.

-Io ci voglio andare se ci va pure Len.- disse la ragazza mentre consumava la sua zuppa.

-Uhm...- mugugnò il ragazzo, sapeva che la ragazza aveva un debole per lui, anche perché erano gli unici che avevano quasi la stessa eta`, gli altri erano tutti sopra i 18 anni.

 

 

-Allora siamo d'accordo io faccio due numeri sul pallone mentre tu attiri la gente.- disse Len mentre prendeva un buffo cappello con due punte, la ragazza annuiva ad ogni sua parola, era del tutto spaesata in quelle situazioni quindi si affidava a lui.

Arrivarono al centro di una piazzetta molto popolata, il ragazzo vestito da pierrot poggio` gli attrezzi in un angolo prendendo una palla grande quasi quanto lui mentre la ragazza dai capelli verdi attirava l'attenzione dei passanti.

Con eleganti ed abili salti il pierrot atterrava sul pallone e lo comandava a suo piacimento aggiungendo poi anche le palline o i birilli.

Dopo una ventina di minuti di intrattenimento i due non sapevano più che inventarsi cosi optarono per la ritirata strategica.

-Per oggi e` tutto signore e signori, spero che verrete oggi pomeriggio alle quattro al nostro circo “Vocaloid” con tanti nuovi numeri e sorprese, ci sono anche animali dal vivo, ballerine, trapezisti e domatori.- concluse Len fecero un elegante inchino sotto gli applausi dei passati. Qualcuno lancio` persino qualche moneta quanto erano stati sorpresi per i numeri precedenti eseguiti da solo un ragazzino alto si e no un metro e cinquanta.























-Come e` andata ragazzi?- li accolsero i membri del circo che stavano preparando la tenda per lo spettacolo.

-Bene.- sorrise felice Len.

-Un successone!- urlo` invece Gumi che mostro` in un cilindro i soldi che avevano raccolto -Ce li hanno lanciati loro ed e` tutto merito di Len e mio.- sorrise fiera.

-Ma che bravi.- si complimentarono le ballerine che passavano mentre ridevano divertiti per la solita vivacità della ragazza.

-Il direttore aveva detto che li potevate tenere voi se in caso vi avrebbero dato dei soldi. Ma solo perché e` la vostra prima volta- disse il trapezista.

-Evviva!- Gumi salto` per la felicita mentre si rivolgeva a Len -Non sei contento Len?-

-Si tantissimo.-

-Dividiamoci i soldi allora.- la bambina si mise a contarli per dividerli perfettamente a meta`. Appena il bambino prese i soldi saluto` gli altri e corse verso la tenda di Kaito.

Lo trovo` che osservava la tenda pensieroso sdraiato sul letto.

-Kaito.- la chiamo` il ragazzo, l'uomo sussulto` colto di sorpresa.

-Oh sei già tornato Len?-

-Si e` stato davvero divertente guarda qui.- gli mostro` le monetine che teneva tra le mani.

-Grandioso, perché non vai a farti un giro per la città? Con quelle monetine potrai comprarti ciò che vuoi.-

-Davvero? Tutto tutto?-

-Certo.- il ragazzo si giro` per andare ma venne fermato dall'uomo -Len, ti devo dire una cosa.- il biondo che stava all'uscio rientro` e gli si sedette davanti.

-Ecco...- comincio` balbettando, sembrava in difficoltà -Questa città e` dove tua madre ti ha affidato a me, e` dove lei e` morta forse anche dove tu sei nato.- si fermo` un attimo per osservare la reazione del ragazzo. Era sorpreso si, ma sembrava mantenere la calma “E` davvero molto maturo, troppo.” si ritrovo` a pensare l'uomo. Quando riprese la parola sembrava che stesse per rivelargli qualcosa ma si fermo` -Vai e divertiti Len.- disse alla fine scompigliandogli gli capelli dorati.

Aveva detto solo se era destino, quindi non tocca a me rivelarglielo.” si giustifico` col pensiero Kaito ma in realtà aveva solo paura che Len abbandonava tutto per andare e cercare la sorella.

 

-Dove io sono nato.- si continuava a ripetere Len mentre camminava per le vie della città e osservava incuriosito le case colorate.

-Oh.- si accorse dopo essere arrivato in un piccolo giardino ben curato -Mi sono perso.- osservo` intorno e noto` una grande casa con un campanile sul tetto, sembrava molto umile nonostante fosse molto grande, si avvicino` per chiedere aiuto ma appena si inoltro` di qualche passo nel giardino dei singhiozzi soffocati catturarono la sua attenzione.

 

 

 

 

Ciaoo, spero di non avervi annoiato con questo cap ma volevo raccontarvi un po' la vita Len il prossimo cap molto probabilmente parlerà di Rin e forse si incontreranno :)

ora scappo

ory

  
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