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Autore: Zayns quiff    05/04/2013    2 recensioni
Neanche la morte poteva distruggere il nostro amore..
Our love is the most worthwhile thing I've ever done.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Zayn's POV

Svegliarsi dopo tanto tempo accanto a lei è davvero strano, il suo corpo si muove leggermente men­tre il suo petto respira dolcemente, è così bella mentre dorme. I suoi capelli biondi le scendono lun­go la schiena, mentre le sue guance rosa rimangono impassibili sotto gli occhi verdi chiusi in uno stato di pace e di quiete.

Cercando di non fare rumore mi alzo dal letto per farmi una bella doccia, poi scendo nella hall a prendere qualcosa per colazione da portarle in camera, voglio fare le cose per bene e lei lo sa quanto posso essere romantico.
«Buongiorno» mi saluta una volta che ritorno in camera con una tazza di caffè e un cornetto, riman­go sorpreso vedendola a cavalcioni seduta sul letto con i capelli in disordine e con solo una canot­tiera rosa e un paio di mutandine bianche .
«Pensavo volessi dormire ancora» sorrido posando la colazione sopra il comodino per avvicinarmi a lei, le sfioro le labbra con le mie dandole un piccolo bacio di buongiorno.
«Mi sono svegliata e non ti ho trovato... pensavo te ne fossi andato, come nei miei incubi» sussurra abbassando lo sguardo.
«Cait, non me ne andrò più» la abbraccio forte.
Restiamo per un po' in silenzio guardandoci negli occhi cercando di recuperare tutti i mesi passati lontani, abbiamo trascorso tutta la notte a parlare raccontandoci del perché ci eravamo comportati così, del perché io avevo rinunciato a lei e lei era sfuggita da me arrivando all'unica soluzione im­maginabile: siamo fatti per stare insieme e non divisi.
«Bhè mangiamo?» mi chiede afferrando un cornetto divorandolo in due minuti, rimango a guardarla cercando di trattenere le risate.
«Hai proprio fame?» annuisce con la bocca piena sorridendomi.

 

«Allora ragazzi questa sera abbiamo il concerto, siete pronti?» ci chiede Paul mentre siamo tutti riu­niti intorno ad un tavolo bianco.
«Alla grande!» urla Niall sputando ovunque briciole di patatine visto che il biondino non riesce a stare un secondo senza mangiare nulla, e da quando si è levato l'apparecchio non fa che trafficare nella dispensa o in frigorifero uscendosene fuori con ''Il dentista ha detto che posso mangiare tutto'', a volta non so proprio cosa farei se non ci fosse lui a farci ridere.
«Super eccitato» esclama Louis che scarabocchia su un foglio, mi guardo intorno notando che nes­suno di noi è realmente concentrato: Liam sta giocando con il suo nuovo cane che ha preso insieme a Beth ed Harry sta facendo un giro su Twitter vedendo le menzioni. Paul mi guarda e gli sorrido di rimango alzando i pollici al cielo, lui sbuffa mettendosi a ridere.
«Ragazzi» alza la voce per attirare la nostra attenzione «Avete la mattinata libera, ma alle cinque vi voglio tutti al forum per provare okay?»
«Certo Paul!» urliamo tutti e cinque contemporaneamente, ci guardiamo e scoppiamo a ridere prima di lasciare velocemente la stanza ognuno diretto in direzioni diverse.
Corro in camera per cambiarmi, oggi a Milano c'è davvero un sole splendente così indosso una ma­glietta a maniche corte nera con un paio di jeans poi torno di sotto andando alle reception chiedendo una macchina. Un signore mi accompagna in garage dandomi le chiavi di un' audi, la metto in moto e parte che è una meraviglia.. non riesco a capire come fanno le ragazze a non amare questi gioielli­ni.

 

 

CAIT'S POV

Tu non ci sei. Non ci sei. Eppure io ti sento come si sente l'angoscia, come si sente l'abbandono. Ti sento nelle ossa, nel silenzio, ti sento solo io. Solo e sempre io, mentre tutto quanto intorno a te mi dice che tu non ci sei.
Ecco come mi sentivo prima del suo ritorno..

«Allora Marco com'è andata?» gli chiedo sedendomi vicino a lui nell'aula per il corso di letteratura.
«Cait! Sei un genio ti dovrei fare santa» esclama lui vedendomi.
«Devo supporre che è andata bene?» chiedo alzando un sopracciglio.
«E' andata perfettamente! Stiamo insieme» urla con gli occhi che gli brillano, lo abbraccio felice che finalmente anche lui ha trovato l'amore.
Entra il professore, ma Marco continua a raccontarmi del suo appuntamento e ad ogni cosa che mi dice lo vedo sempre più contento finché l'insegnante non ci richiama arrabbiato della confusione che stiamo facendo invitandoci al silenzio. Scoppiamo a ridere cercando di assumere un'espressione seria.
«Allora cosa farai ora?» mi chiede una volta usciti dall'aula, so bene a cosa si sta riferendo ma non voglio tornare sull'argomento.
«Non lo so..» sbuffo.
«Manca un solo esame, tanto vale finire no?»
«Hai ragione però questa volta la decisione deve essere di entrambi, non solo mia» una macchina si ferma proprio davanti a noi, è un audi nera forse la più bella macchina mai vista prima dopo la mini cooper, il finestrino del passeggero si abbassa così mi affaccio a vedere chi è trovando Zayn al posto di guida.
«Ciao Marco» lo saluta, Marco sorride e prima di sparire mi saluta abbracciandomi, entro in mac­china guardando il mio ragazzo con gli occhiali da sole.
«Sei molto buffo»
«Buffo, perché?» scoppia a ridere divertito, scuoto la testa guardandolo mentre parte veloce contento di guidare questa macchina, ma aspetta un momento..
«Zayn tu non hai la patente!» lo rimprovero.
«Ogni tanto uno strappo alle regole si può fare» ride accelerando, che irresponsabile. Mi è mancato così tanto che mi sembra di nuovo di respirare, di essere viva dopo tanto tempo, di poter essere di nuovo felice dopo un periodo decisamente orrendo della mia vita.
Lui è l'unico che ormai riesco ad amare, ho provato a conoscere altri ragazzi ma nessuno mi ha dato e mi darà mai quello che riesce a farmi provare lui, ogni volta che mi immergo nei suoi occhi mi sento al sicuro come se attraccassi in un porto familiare, tutte le volte che mi sfiora un brivido mi percorre il corpo facendomi capire che è tutto vero.. che lui è qui, qui per me. In questi casi mi sento la ragazza più felice del mondo, non perché sto con Zayn la pop star famosa, ma semplicemente perché sto con il mio Zayn quello che ho imparato a conoscere accettandolo anche con i suoi difetti.
«Come mai non parli?» mi chiede lui bloccando il fiume dei miei pensieri.
«Pensavo»
«A cosa di preciso?» usciamo fuori dalla caotica Milano per dirigerci verso le colline verdi, tra le campagne e finalmente posso respirare un po' di aria senza smog.
«A te, a noi» sorrido «Dove mi porti?» chiedo indicando il paesaggio.
«Siamo quasi arrivati» percorriamo una strada piena di breccia immersa tra gli alberi fitti fino a rag­giungere uno spiazzo enorme dove Zayn parcheggia la macchina, scendo trovando davanti a me una distesa immensa di verde, solo erba verde e tantissimi fiori. Rimango a bocca aperta, il mio ragazzo mi prende per mano e ci sediamo sotto una grande quercia che ci ripara dal sole, mi stringo a lui as­saporando l'aria mattutina mentre il mio stomaco brontola voglioso di cibo rovinando tutta l'atmo­sfera romantica che si era creata.
«Sono un disastro» mi rammarico abbassando lo sguardo.
«Non ti preoccupare tesoro, ho pensato a tutto» tira fuori uno zaino pieno di cose buonissime da mangiare, i miei occhi si illuminano così faccio per afferrare un panino, ma lui mi colpisce la mano con la sua ridendo.
«Sei proprio come Niall, appena vedi il cibo vai fuori di testa» mi rimprovera stendendo la tovaglia sopra al prato e tirando fuori lentamente tutti i panini che aveva preparato, è davvero un ragazzo da sposare.
«Ora?» chiedo impaziente, annuisce e mi tuffo su un panino divorandolo. E' da stamattina a colazio­ne che non mangio niente; passiamo il resto della mattinata a parlare scherzando e rotolandoci sul­l'erba diventando sporchi in non meno di due minuti. Ecco cosa mi era mancato: essere semplice­mente me stessa con lui.
«Quando partite?»
«In teoria domani mattina»
«In pratica?»
«In pratica abbiamo tre giorni di riposo prima di riprendere il tour» mi alzo sui gomiti appoggiandomi al suo petto per guardarlo meglio, odio quando dobbiamo parlare di cose serie perché tutto si fa complicato anche se questa volta la soluzione sembra uscire fuori da sola.
«Io tra due giorni ho l'ultimo esame» dico facendo i conti con le dita.
«Davvero? Allora è tutto perfetto.. dopo puoi venire con me» esclama lui alzandosi di scatto e fa­cendomi cadere a terra, lo guardo sprizzare gioia da tutti pori e sembra proprio abbia le labbra fatte apposta per sorridere e, quando lo fa, ci sa proprio fare.
Poi di colpo si fa serio, si alza camminando avanti indietro sfregandosi le mani insieme come se fosse nervoso, come se qualcosa nel suo stomaco si stesse muovendo, ma senza riuscire ad uscire dalle sue labbra. Mi fa girare la testa vederlo spostarsi così veloce davanti a me così mi alzo per fer­marlo ritrovandomi in un attimo tra le sue braccia.
«Sai questi giorni ci ho pensato molto e non sapevo proprio come fare..» parla velocemente che a stento capisco ciò che dice «Cait sappi che non pretendo niente da te, è solo un regalo così informa­le anche se per me significa molto» sussurra inginocchiandosi davanti a me, spalanco la bocca co­prendola con le mie mani terrorizzata da quello che sta per fare.
Dalla tasca tira fuori una piccola scatoletta rossa con un fiocco sopra, lo sa quanto mi piacciono, poi la apre guardandomi bene negli occhi prima di parlare.
«Cait vuoi essere ufficialmente la mia ragazza?» rimango muta.. i secondi passano lentamente come se il tempo si fosse fermato anche lui sorpreso da questo gesto inaspettato e completamente folle.
No aspetta ,ti sta chiedendo di sposarlo oppure è un semplice anello?
Perché lo chiedi a me? Io so le tue stesse cose..
Allora respira, riprenditi e chiediglielo!
«Z..Zayn sei completamente impazzito?» riesco invece a dire.
«No Cait non voglio che fraintendi» dice alzandosi di scatto «Non ti sto chiedendo di sposarmi, sic­come quando ci siamo fidanzati non ho fatto le cose per bene questa volta volevo rimediare» chiari­sce decisamente imbarazzato, è la prima volta che lo vedo così timido con me, così tanto da fargli arrossare le guance e d'improvviso sparisce tutto: la sorpresa, la preoccupazione, l'insicurezza, tutto si dissolve in un attimo difronte a lui che mi fa una tenerezza immensa. Gli butto le braccia al collo stampandogli un bacio immenso sulle sue labbra morbidi, mentre lui sorride ricambiando il bacio e stringendomi forte.
«Allora è un si?» annuisco mentre lui sfila l'anello dalla scatola mettendomelo all'anulare della mano sinistra, resto a guardarlo per un attimo ancora sorpresa di questa assurda novità, eppure è quello che desidero, quello che aspetto ormai da mesi e mesi.
«Quando due anime sono destinate ad incontrarsi, non importa quanto tempo ci mettano, ma succederà» sussurro.

 

 

Torniamo velocemente in albergo dopo una chiamata agitata di Paul, i ragazzi devono cambiarsi per fare alcuni scatti prima del concerto; così raggiungiamo la hall in pochi minuti, resto in mobile da­vanti l'entrata guardando l'anello al mio dito preoccupandomi dei commenti che verranno non ap­pena varcherò questa soia, ma non ho neanche il tempo di parlare che Zayn mi trascina dentro fino a raggiungere un salone immenso dove ci sono tutti gli altri ragazzi.
«Zayn senti ma loro..» cerco di iniziare il discorso, ma Niall si accorge di me e mi chiama a gran voce salutandomi con la mano.
Non si può passare inosservati neanche da morti qui..
«Cait allora Zayn è riuscito a darti l'anello?» urla Louis da sopra il palco, sia io che Malik diventia­mo completamente rossi, il mio ragazzo corre incontro al suo amico minacciandolo di farlo cadere al concerto di questa sera, mentre io imbarazzata alzo la mano indicando la nostra fatidica unione.
«Cait?» mi chiama una voce alle mie spalle, mi giro ed è Harry che ha un nuovissimo taglio di ca­pelli davvero stupendo.
«Anche tu vuoi vedere l'anello?» sbuffo mostrandoglielo, lui scoppia a ridere scuotendo la testa mentre dietro di noi si sento urla di dolore e di vittoria: gli altri ragazzi probabilmente da perfetti adulti stanno facendo la lotta, di nuovo.
«Veramente volevo farti vedere qualcuno» si sposta di un passo rivelando dietro di lui la mia bellis­sima Nala che in questi mesi è cresciuta tantissimo. La guardo con le lacrime agli occhi prima di sollevarla da terra abbracciandola forte a me, mentre lei non smette di leccarmi la faccia facendomi le feste contenta di vedermi di nuovo dopo tanto tempo.
Metto Nala a terra e la vedo subito correre da qualcuno scodinzolando come non mai, seguo la sua corsa folle con gli occhi trovando Zayn che la accoglie tra le sue braccia accarezzandola dolcemente, noto che si è cambiato, ora indossa un maglioncino azzurro che gli sta davvero bene.
So che un giorno queste diventeranno delle storie e le immagini diventeranno vecchie fotografie, e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno, ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, questo sta succedendo, io sono qui, e sto guardando lui… ed è bellissimo.

  
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