Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: costpost    05/04/2013    1 recensioni
«Sam, io e tuo padre partiamo, andremo dai nostri amici francesi a Parigi per una settimana. Ormai sei grande e sei in grado di cavartela da sola per una settimana, poi Anne è stata gentilissima e ha detto che per qualsiasi cosa la puoi chiamare e che se vuoi potrai stare anche a casa loro, dato che tu ed Harry andate a scuola insieme e siete amici.»
Rimasi alcuni istanti immobile.
Sarei dovuta stare una settimana dai vicini?
Vi starete chiedendo chi erano i vicini..
La famiglia Styles.
Quindi, riavvolgiamo il nastro.
Sarei dovuta stare una settimana dai vicini?
Harry?
Harry Styles?
Una settimana!?

Perchè a me, che cosa ho fatto di male?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il suono assordante della sveglia mi fece cadere dal letto.
Che ottimo risveglio!
Ancora assonata scesi le scale e andai in cucina per fare colazione.
«Ciao Sam!» squittì mia sorella.
«Buon giorno, Rosie.» bofonchiai.
«Come sei brutta di mattina, sembri un mostro.» ridacchiò.
La fulminai con lo sguardo e irritata ritornai in camera mia per cambiarmi.
Naturalmente ero in ritardo quindi mi vestii velocemente, presi la borsa e uscii di casa.
Fuori era ancora buio, l’aria pungente accarezzava la mia pelle tingendola di rosso.
C’erano poche macchine in circolazione e le luci per le strade erano ancora accese.
La città si stava pian piano svegliando.
Non mi piaceva l’inverno, non mi piaceva il freddo, non mi piaceva avere tutto il tempo il naso rosso, peggio di quello di un clown, e soprattutto non mi piacevano i temporali. Ne ero completamente terrorizzata.
Il mio umore peggiorò ulteriormente appena spinsi la porta di quell’orrendo edificio.
Mi diressi al mio armadietto per prendere i libri.
La prima ora avrei avuto storia.
Che materia barbosa e inutile.
Poi di certo alla prima ora non mi aiutava a svegliarmi, alla fine della lezione mi ritrovavo sistematicamente con gli occhi chiusi e la bava alla bocca.
«Ehyy Saaam!» urlò qualcuno alle mie spalle facendomi sobbalzare.
«Sei impazzita? Mi hai fatto prendere un infarto!» mi lamentai.
«Bhè almeno ti ho svegliato un po’, no?»
«si grazie Jess. Sei sempre molto premurosa.» risi sarcastica.
Jess era la mia migliore amica. Si potrabbe definire come il corrispettivo femminile di Liam.
«Che mi racconti di nuovo?» chiese.
«Non credo ci sia molto da raccontare, dato che è soltanto da ieri sera che non ci sentiamo.» scherzai.
Jess rise e mi diede un piccolo colpetto con il gomito.
«Ahh si! Non sai cosa è successo ieri sera! I miei genitori partono, vanno in Francia,starò una settimana a casa da sola..»
«Starai una settimana da sola? Lo definerei ‘’il paradiso’’!» disse euforica.
«Si certo, e non sai la parte migliore! -roteai gli occhi sbuffando-Volevano mandarmi a casa di Styles perché Anne si è offerta di farmi stare da loro, ma fortunatamente sono riuscita a dissuaderli da questa stupida idea.»
«Non riesco a capire la parte in cui ti lamenti. Che cosa c’è di meglio?!»
«Stai scherzando?! Già non lo sopporto qui a scuola, pensa se dovrei conviverci per una settimana!»
Ridemmo dirigendoci verso le rispettive classi.
«Ci vediamo in mensa, a dopo Jess.» la salutai ricevendo come risposta un cenno del capo.
Entrai e presi posto in un banco nelle ultime file.
Inizia a tirare fuori i libri dalla borsa, quando notai Zayn entrare.
Pregai mentalmente che non si sedesse vicino a me, ma le mie preghiere non servirono a molto perché quel coglione di Zayn occupò il posto vicino al mio.
«Hey bellezza.» ammiccò.
«Hey Zayn.» salutai sfoggiando un falso sorrisetto.
«Come stai?» chiese.
«Perché? Ti interessa?» domandai tagliente.
Rise di gusto, prima di prendere le sue cose e appoggiarle sul banco.
Ma che cosa aveva sempre da ridere?
Pochi minuti dopo entrò il professore e iniziammo la lezione.
Le ore seguenti passarono velocemente, poi alla quarta ora mi ritrovai di nuovo in classe con Zayn.
Alla fine dell’ora raccolsi le mie cose velocemente e cercai di sgattaiolare fuori dall’aula il prima possibile.
«Aspetta Sam!» sentii urlare Zayn.
Non mi girai, e continuai per la mia strada. Magari ignorandolo avrebbe smesso di seguirmi.
«Sam!» urlò ancora.
Continuai a camminare fino a raggiungere la mensa, lasciando Zayn indietro.
Appena entrai vidi Niall sbracciarsi e farmi un cenno con la testa per indicarmi di avvicinarmi.
Erano tutti li, c’era anche Jess.
Mancava soltanto Styles, sarà stato sicuramente in uno degli squallidi bagni della scuola a farsi una delle sue solite puttanelle.
«Ciao ragazzi.» salutai, prendendo posto vicino a Jess.
«Hey Sam.» disse Louis.
«Zayn non è con te? Non avete la lezione di storia insieme?» chiese Niall.
«Si, è rimasto indietro, probabilmente si è fermato a parlare con qualcuno.» risposi vaga.
Pochi secondi dopo infatti Zayn ci raggiunse al tavolo, e dietro di lui Harry.
«facciamo qualcosa tutti insieme oggi?» propose ad un certo punto Louis.
«per me va bene» disse Niall.
«io non posso, partono i miei. E molto probabilmente mi vorranno a casa per farmi tutta la noiosissima predica per dirmi di stare attenta e cose simili.»
«partono i tuoi? Non me lo avevi detto..» disse Liam.
«L’ho saputo ieri io stessa, comunque stanno via per una settimana, vanno a Parigi.» spiegai.
«Nessuno te lo ha chiesto Parker.» si intromise quel buffone di Harry.
«Molto divertente Styles, sei sempre così gentile.» ribattei io.
«Dovete sempre finire per litigare?» chiese Niall esasperato.
«Non sono io che faccio delle battutine poco divertenti.» risposi.
Harry borbottò qualcosa che per sua fortuna non riuscii a capire.
«Okok, basta. Vorrà dire che sarò per un’altra volta.» esordì Louis.
Quando suonò la campanella tornarono tutti nelle loro classi, raccolsi svogliatamente le mie cose dal tavolo e feci per andarmene quando sentii bloccarmi per un polso.
«Perché prima mi hai ignorato e continui ancora a farlo?» domandò Zayn.
Mi voltai trovandomi quegli occhi color caramello che mi fissavano insistentemente.
«Non ti sto affatto ignorando Zayn, e ora lasciami per favore.. Devo tornare in classe.»
Sbuffò e lasciò la presa.
Appena uscii da scuola mi incamminai subito verso casa, perché i miei genitori sarebbero partiti di li a poco.
Cercai le chiavi di casa nella borsa, e appena aprii la porta, sentii già le urla piagnucolose di mia sorella.
Per fortuna sarebbe partita anche lei, così almeno per una settimana sarei stata in pace.
«Oh ciao tesoro! Sei tornata.» salutò mia madre.
«Si, ciao.. A che ora partite?» risposi distratta, lanciando la mia borsa sul tavolo.
«Stiamo per andare, finiamo di sistemare le ultime cose e di caricare i bagagli e siamo pronti, ti ho lasciato qualcosa nel frigo se vuoi mangiare.»
«Ok, grazie.»
Tirai fuori qualcosa da mangiare e mi sedetti a tavola.
Stavo morendo di fame.
Come sempre d’altronde.
«bene, siamo pronti!» esordì mio padre entrando in cucina.
«Ok, bhè.. allora noi andiamo.» disse mia madre.
Mi alzai per salutarli.
«Fai la brava tesoro, mi mancherai tanto.» disse mia madre con le lacrime agli occhi abbracciandomi.
Che melodrammatica!
«Mamma starai via soltanto una settimana!» dissi cercando di respirare dato che mi stava strangolando.
«Mi raccomando stai attenta! Non uscire di sera quando fuori è buio, ricordati di spegnere i fornelli ogni volta che cucini qualcosa, e inchiava bene la porta quando vai a dormire!» si raccomandò, avrebbe potuto continuare per ore, ma per fortuna mio padre la bloccò.
«Cheryl ha capito! E’ grande ormai.» disse mio padre.
Ridemmo entrambi, mentre lui si avvicinò per abbracciarmi.
«Ciao Sammy, fai la brava!»
«Si papà.»  risi roteando gli occhi.
«Ciao Sam.» disse mia sorella.
«Ciao Rosie.» sorrisi.
Si allontanarono, prendendo le ultime cose e dirigendosi in sala.
Mi appoggiai allo stipite della porta della cucina, guardandoli.
«ah tesoro, ti ho lasciato un foglietto con il numero di Anne sulla mensola, così quando ti serve puoi chiamarla, e ho dato ad Anne il tuo.»
«Ciaoo, ci vediamo tra una settimana.»
Salutai tutti con un gesto della mano, prima di vederli scomparire oltre la porta.
Finalmente liberaa!
Andai verso il mobiletto e presi il foglio fra le dita.
No, decisamente no.
Non sarei mai andata a casa Styles, e non avrei sicuramente chiamato Anne sperando che neanche lei chiamasse me.

 








CIAO RAGAZZE!
Sono tornata con un nuovo capitolo, spero che vi piaccia!
Lo so che questi primi capitoli sono noiosi, è che come ho già detto mi servono per introdurre un pò la storia e i personaggi.
Mi piacerebbe molto sapere se questa storia vi piace.
Quindi vi prego vi pregoo, recensite. Ahahah
Accetto anche delle critiche!
Ho dei problemi a caricare i capitoli, sono tipo andicappata! Non riesco mai a cambiare il tipo di scrittura o i colori.
Ok, si.. sono mongoloide!
Bene, basta.
tipo che vi sarà cresciuta la barba a leggere tutta questa roba! ahahaha
Al prossimo capitolo! ;)
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: costpost