Dov’ero
rimasta? Ah, già. Ora stiamo mangiando. Dei panini. Oddio, che tristezza. Non
ho per nulla fame. Già la giornata mi faceva schifo, adesso è anche peggio. E
pensare che le castagne mi piacciono pure. Cattive. Che ballo. È cambiata la
musica. Umbrella, alè! È la terza volta che la fanno sentire, sono un po’ a
corto di idee vedo. Ho finito il mio panino. Un brivido. Miseriaccia, si
congela. Mi stringo di più nella felpa. Maledetta mamma che non mi ha detto che
si congelava. È un Inferno gelido ‘sto cappero di posto. E pensare che adesso
Gabriella sarà al calduccio a leggersi un bel libro… brr… un altro brivido.
Quanto mi farebbe comodo “Scream” adesso? Almeno avrei una scusa per urlare. Mi
tolgo dalla tasca l’i-pod e lo metto alle orecchie. Alla velocità della luce
trovo la canzone che mi serve e la faccio partire. Neanche il tempo della prima
strofa che si è bloccato. Okay, calma Tay. Ci sono due possibilità:
1) Si è
bloccato perché è vecchio e stupido;
2) Si è
bloccato perché è scarico.
Chiudo gli occhi
e lo tiro fuori. Perché vibra come il vibra-call del cellulare?? Apro di scatto
gli occhi e… perfetto. Fantastico. Dio, quanto mi piace la montagna. L’i-pod è
scarico. Bellissimo. Mamma, ricordami di ammazzarti se ne esco viva. Tiro un
calcio ad un sasso, che va a finire sotto alla recinzione di legno. Jenny sta
correndo come una pazza nella piazzola, inseguendo un qualcosa. Boh, o è un’ape
o un qualcos’altro che io non voglio sapere comunque. Brr. L’ho già detto che
si congela, vero? Già. È finita Umbrella e adesso comincia? Evvai!
Because you live! Che
fantasia, ragazzi. Stanno mandando avanti quelle due canzoni da quando siamo
arrivati, ovvero da… guardo l’orologio speranzosa… wow. Mezz’ora. Come passa il
tempo!
- Tay, tesoro.
Io e gli altri “adulti” andiamo in macchina al bar, tu rimani qui con Chad e
Jenny, okay? – già, passa veramente velo- che cosa???????????????????????????? Oh no, oh
no, OH NO! Ma
perchè tutte a me????? Ovviamente non è per la mia bambina, la mia Jenny. Ma
per quella sottospecie di scimmia troppo malcresciuta che si sta strozzando con
un panino. Però è piuttosto divertente. Un momento. Ho detto veramente che è
divertente??? Mi sono dimenticata un pezzo allora. Divertente e disgustoso.
Bleah. Aspetta, aspetta.
- Ma ma’!!!
Mamma? – perfetto. È sparita nel nulla. Certo che a scappare è una grande mia
mamma. Oltre ovviamente a deprimermi fino all’osso. Bello, anche Kim se n’è
andata. Cioè, spiegami, ci hanno mollato da soli, a me e a Chad, a badare a
Jenny, con una sola macchina?? In più, per quanto tempo??? Ma perché quando mi
serve mamma non c’è mai?? Stramaledettissima montagna! Devo urlare. Ma non
posso. L’ultima volta che ho urlato di frustrazione, Jenny ha chiamato la zia e
quella stava per portarmi in ospedale per controllare che non avessi un
esaurimento nervoso, cosa che sta avvenendo adesso.
- McKessie,
che fine hanno fatto tutti? – mi chiede quella… cosa che sta ancora mangiando.
Mi metto una mano sulla fronte, per poi passarla sul viso. Dio, ti prego, dammi
tu la forza. Mi avvicino lentamente e mi siedo davanti a lui, appoggiando i
gomiti sul tavolo. Lo fisso negli occhi, mentre cerco le parole più adatte.
“Hanno deciso di andare al bar e mollarci da soli a badare a Jenny per non so
quanto tempo.” No, questa no. Uhm… “Evidentemente hanno avuto così poca stima di
me che mi hanno messa alla tua pari…” no, questa neanche, perché non capirebbe
metà di quello che dico e si offenderebbe probabilmente e non è il caso di
litigare davanti alla bambina.
- Sono al bar.
Non so quando torneranno, sempre se torneranno, e hanno detto che
dobbiamo guardare Jenny finché non tornano, ovviamente se hanno la
decenza di tornare. – spiego, per poi alzarmi e andare dalla mia nipotina. La
prendo in braccio e le stampo un bacio sulla guancia.
- Tay, dov’è
andata la mamma? – ecco, pure lei adesso. Perché fanno le domande a me, quando
sono la prima che cerca risposte?!?! La guardo dolcemente negli occhi. Che
belli, sono grandissimi e tanto, tanto dolci.
- Non lo so
tesoro. Hanno detto che sono andati al bar, ma non so più nulla. –
evidentemente non ne è rimasta tanto schokkata come me, perché mi fa uno dei
suoi sorrisi sdentati che mi farebbero scoppiare a piangere se solo fossimo noi
due. La faccio scendere e mi prende una mano, tirandomi con una forza che mi fa
quasi paura. Ma chi è suo padre, Hulk? Hercules?? Superman??? Ha una forza
sovrumana la mia peste di cinque anni. Miseria, quanto l’amo! Alzo gli occhi
dalla sua matassa di capelli neri e lo punto davanti a me. Okay, stella mia,
luce dei miei occhi, cuore del mio cuore… perché diamine siamo davanti a
Danforth????
- Sai Chad?
Sembriamo una famiglia così! – okay, okay, ha la febbre. Per forza. Ma… ma che
schifo!! Mi ha sputato addosso!!! Capisco che sei scandalizzato, però…
trattieniti, miseriaccia! Beh, ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere,
facendo imbronciare la Jenny, che passa lo sguardo confuso da me a Danforth. –
Perché ridete? – chiede infatti, incrociando le braccine al petto.
- Tesoro… noi
tre non siamo una famiglia… io e lui non ci sopportiamo molto bene… - spiego,
chinandomi davanti a lei. Che begli occhi che ha. Sono quelli di Kim. Mette il
broncio. Prevedibile. Passa lo sguardo da me a Danforth, con un sorriso maligno
in viso. Cosa stai complottando, piccola peste?
- Non ancora.
– sussurra, per poi sorridere sdentata e correre su per la salita. No, non
dirmelo, non dirmi che devo… CORRERE?? Jenny, questa me la paghi. Mi
alzo e sbuffo, contrariata. Vado a sedermi sulla panca di legno, mentre l canzone finisce. Ne passa un'altra, ed un'altra ancora, ma io non i alzo. Mi guardo attorno per vedere dov’è, ma non la vedo.
Mi giro terrorizzata verso Chad, che anche lui è spaventato.
Contemporaneamente, cominciamo a correre sulla salita. Ti prego, ti prego,
Signore… lei lasciamela…
- Jenny, Jenny
tesoro! Dove sei????? – urlo a gran voce, mentre delle calde lacrime mi
scivolano sulle guance rosse per il freddo. Per velocizzarmi butto a terra il
giubbotto. Pessima mossa. Si gela, più salgo più fa freddo. Nota per me stessa:
Quando troveremo Jenny, perché la troveremo, metterla in castigo. Sento
degli ansimi dietro di me, mi giro e lo vedo, che corre subito dietro. Okay,
devo ammettere che non credevo che provasse dei sentimenti anche lui… con le
cheerleader sembra un bambino. Quando si stufa le butta via, e la cosa tragica
è che quelle non si arrabbiano! Mi fa venire i nervi… oddio… no! Mi appoggio
all’albero vicino a me, sentendo un conato di vomito salirmi alla gola. Non
posso fermarmi, Jenny è da sola, ha 5 anni, in un bosco. Provo a rialzarmi, ma
le gambe non reggono e cado come un sacco di patate. Mi accascio a terra,
stanca. La corsa non è per me, e lo sapevo dall’inizio. Il mio cervello fa
allenamento, non il mio corpo. Sento una mano che si posa sulla mia spalla.
Sobbalzo e alzo lo sguardo. Danforth mi sta guardando come… come se fosse in
pensiero… in pensiero? Avanti Tay! È impossibile! Eppure… sembra quasi… dolce…
- Stai bene? –
mi chiede, inginocchiandosi davanti a me. Okay, okay, o sono completamente
rincretinita o è realmente così.
- No, per
nulla. Sto male, Jenny è sola ed io ho paura… - biascico. La mia piccola, la
mia bambina… dove sei tesoro, dove sei? Mi metto le mani sugli occhi e sento
che le lacrime ricominciano a scendere, silenziose e dolorose. Chi se ne frega
se Danforth mi vede così, non me ne importa un accidente. La mia Jenny è
scomparsa nel nulla e io sono spaventata a morte, perché l’ ha fatto? Giuro che
quando la trovo, uno schiaffo non glielo toglie nessuno. Maledizione, perché
non riesco ad alzarmi? Mi asciugo il viso con la manica della maglietta e alzo
il viso. È ancora davanti a me. Mi guarda. – Che hai da guardare? – sbotto,
pulendomi meglio il viso. Lui si riscuote.
- Niente… è
solo che… che sei così diversa da scuola… - ne sembra quasi sconcertato. Cos’è,
credevi che fossi una casa-chiesa? Ti sbagliavi.
- Bella
scoperta. Potresti fregare Darwin e Einstein con la tua intelligenza, sai? – mi
sto arrabbiando. E perché poi? Chad Danforth ha solo detto che sono diversa da
scuola, perché gli ho risposto male? Non lo so, non lo so e non lo voglio
sapere.
- Okay, scusa
se ho provato ad essere gentile! – borbotta per poi andare avanti senza di me,
lasciandomi sola. Avanti Tay, digli qualcosa… uno… due…
- Scusa!
Scusami, va bene? Solo che sono nervosa. Jenny è scomparsa, io sto male e tu
sei gentile con me… dovresti capirmi se sono un po’ scossa. - … e tre. Grande
Tay, hai fatto la cazzata più grande della tua vita. Mai mostrarsi debole
davanti ad un ragazzo, soprattutto se quel ragazzo è Chad Danforth.
Probabilmente non mi ha neanche sentita. E, se così fosse, sarei ancora in
tempo a nascondermi o scappare o buttarmi giù da qualcosa o qualsiasi altra
cosa che mi faccia allontanare da lui. Qualunque. Nel qual caso lui abbia
sentito… beh, allora sono spacciata. Indovina? Eccolo che si avvicina, con un
sorriso dolce sulle labbra. Si inginocchia davanti a me e si toglie la giacca,
mettendomela sulle spalle.
- Ti capisco.
– sorride e si siede accanto a me. Perché mi batte forte il cuore? Eppure, lui
non mi è mai piaciuto, o sbaglio? Sto sbagliando vero? Ti prego, dimmi di sì
che sto sbagliando che sono completamente fuori strada… - Sai… - cosa? – non
credevo che ti stesse così a cuore quella piccola peste di Jenny. – oh, solo io
posso chiamarla peste, capito? Mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi,
stringendomi nel cappotto.
- Per forza,
lei è la mia piccola peste. Non posso non amarla. – rispondo, con un
mezzo sorriso. Solo che non capisco una cosa. Jenny come ha fatto a scomparire
così nel nulla?
-
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH – un urlo. Io e lui ci
guardiamo.
- JENNY! –
esclamiamo insieme, scattando in piedi. L’urlo viene da più in sotto. Ti prego,
fa che stia bene, ti prego, fa che stia bene, ti prego, fa che stia… oh…
piccola marmocchia… ecco svelato il mistero. Era salita su un albero e adesso è
appesa con le manine ad un ramo e sta per… oh mio Dio! Sta per cadere. Se cade
si ammazza come minimo!
- Chad, fai
qualcosa, ti prego! – sussurro io, con nuovamente le lacrime agli occhi. Lui mi
guarda ed annuisce, spaventato. Sale fino al ramo grazie ad una scaletta di
corda, poi si aggrappa al tronco. A carponi si avvicina alle mani di Jenny, che
stanno cominciando a tremare. Sta cedendo… ti prego, muoviti! Congiungo le mani
e le porto alla bocca, mentre dalle labbra mi esce una litania di preghiera per
la mia bambina. Quella peste, giuro che se scende sana la prendo a schiaffi!
Chiudo gli occhi, non voglio vedere. Non voglio vedere, non voglio vedere… fai
in fretta, fai in fretta… improvvisamente, apro gli occhi e li vedo. Danforth
con in braccio Jenny, che piange come una fontana. La bambina scende dalla
scala e corre verso di me, aggrappandosi alla giacca di Chad. Chad? Oh, non ho
tempo per pensare, adesso. – Piccola peste… lo sai che mi hai fatto prendere un
colpo? – la rimprovero, scompigliandole i capelli. Cos’avevo detto? Che le
avrei tirato uno schiaffo? E come faccio, scusa? È così piccola… mi sembra
tanto indifesa… mi inginocchio e le tolgo le mani dai suoi occhi. – Non vorrai
farti vedere dalla mamma che piangi, vero piccola? – le sorrido e la prendo in
braccio, mentre lei annuisce. Si asciuga gli occhietti e guarda prima Chad poi
me. Scendo ancora un po’ e apro la macchina di Kim, sedendomi dentro con Jenny
in braccio. Sta ancora piangendo. Cucciola, evidentemente si è presa un bello
spavento. Chad (?ancora?) ci raggiunge e si siede al posto di giuda.
- Non credi di
doverci delle spiegazioni? – chiede, forse un po’ burbero alla piccola. Lo
fulmino con lo sguardo. Come si permette di trattare così la mia piccola peste?
Piange ancora, però annuisce abbassando gli occhietti a terra.
- Io… io
volevo che steste insieme da soli… perché io vi voglio come mamma e papà… -
esala, appoggiandosi contro la mia maglietta. Io sorrido dolcemente, mentre le
accarezzo i capelli neri. Lei ricomincia a singhiozzare ed io la abbraccio
forte. Lui ci guarda come se fossimo delle estranee. Evidentemente non capisce.
- Non potevi
semplicemente dirlo? – sbotta ancora. Io lo fulmino una seconda volta. Sarai
anche stato dolce con me prima, ma adesso smettila di trattarla così. La sento
annuire contro il mio corpo, mentre la ma maglietta si bagna ancora di più
delle sue lacrime.
- Adesso basta
Chad. Ha imparato la lezione. – faccio io, innervosita. Jenny alza lo sguardo
su di me, adorabilmente confusa.
- Non sei
arrabbiata? – mi chiede balbettando, con il labbro inferiore che trema. Sì,
sono arrabbiata, ma non con te tesoro mio. Lo ero, ma non lo sono più. Del
resto, come potrei?
- Ero, ero
arrabbiata, ma ora non più. L’importante è che tu stia bene e che non faccia
mai più una cosa del genere, capito? – lei annuisce e mi stampa un bacio
lacrimoso sulla guancia. Poi mi guarda il viso. E sgrana gli occhi. Sorpresa!
Non pensavi che sapessi piangere, vero tesoro?
- Ma hai
pianto Tay? – chiede infatti, mettendomi una mano sulla guancia destra. Dovrò
avere due belle righe di mascara colato, perché credevo che non ci fosse più
nulla a testimonianza.
- Sì… come
potevo non farlo se la mia bambina era scappata? – le sorrido e la stringo
forte a me. Lei ricomincia a piangere. Una lacrima mi scende. Che volete, sono una
romanticona, certe scene mi mettono tenerezza. Chad sbuffa e mette le mani sul
volante. Lo vedo che prende il cellulare e che batte furiosamente sulla
tastiera, per poi accendere la macchina e salire la stradina sterrata che porta
ad un rifugio su in montagna. Solo che non capisco una cosa… perché? Sento
ronfare contro la mia maglietta e sorrido, mentre metto la mia cucciola nel
seggiolino.
- Chad, perché
stiamo andando al rifugio? – chiedo, stringendomi nella giacca, che ho ancora
addosso. Fa freddo e ora, gran bella idea genio, stiamo andando ancora più su.
E di conseguenza farà ancora più freddo. E io, di conseguenza, congelerò ancora
di più e mi troverò un ghiacciolo.
- Ho chiesto a
Kim se potevamo stare là, mentre loro stavano al bar. Ha detto di sì. – bella
risposta. Ma perché? Sento un botto sotto di noi. Mi guardo attorno spaventata.
Ditemi che non era il motore, ditemi che non era il motore, ditemi che non era
il motore, ditemi che non era… - Credo che sia successo qualcosa al motore… –…
il motore… grandioso! Fantastico. Oh no, è inutile che mi guardi così, io non
scendo e non spingo un cappero. Evidentemente capisce. Facciamo uno scambio
tattico, scendiamo insieme dalla macchina e io mi siedo al posto di guida,
mentre lui va al motore. Alza il cofano e si rimbocca le maniche. Io intanto
sento il ronfare tranquillo della Jenny, che mi fa venire sonno… tanto, tanto
sonno…
- BOOM – che
succede? Era un così bel sogno… ahia! Ohi, la testa… me la massaggio, mentre
sbadiglio. Alzo lo sguardo e vedo Chad che sta ancora lavorando sul motore. E
cos’è stato il Boom di poco fa?
- Chad, c’è
stato un “Boom” poco fa? – chiedo, sporgendomi dal finestrino aperto. Lui alza
la testa e mi guarda negli occhi.
- Deve essersi
fuso qualcosa o è finita la benzina… - il mio sguardo va sul volante. In alto a
destra c’è un riquadro lampeggiante che dice chiaramente: SENZA BENZINA!
Perfetto, fantastico.
- La benzina,
la benzina Chad, perché non hai controllato prima? – chiedo, alzando gli occhi
al cielo. Mi giro verso la bambina. Continua a dormire. Quanto è bella.
Riusciranno a togliersi da questa situazione d’impiccio? Chad vomiterà benzina o qualcuno dovrà spingere la macchina? Lo scoprirete nella prossima puntata!
Hola a todos! Volevo dire una cosa… la scena di Jenny sull’albero credo che somigli a quella di Honey nella storia di Jud_91. volevo solo dire che non è una scopiazzatura, anche perché le bambine sono diverse anche se l’età è la stessa. Poi al massimo, se crea problemi a Jud, provvederò a cambiare il pezzo con qualcos’altro. Solo questo ^^
Herm90: È con la famiglia… che adesso è scomparsa… hihi, certo
che porterà qualcosa di buono, ovviamente… baci ^^
*AqUaPrInCeSs*: Ecco… ci si avvicina sempre di più alla fine… xD beh,
pensa che scrivevo durante l’ora di scienze. Ho rinunciato a prendere appunti,
non ce la faccio U.U’ ma comunque… vedo che sei contenta della Chaylor! Hihi…
già, Jenny mi piace come bambina. ^^ kissone
emylee93: Eccoti accontentata! ^^ baci
enora…93: Glassie!!! ^_^ kuss