Note:
Non so cosa uscirà da questa fan fiction in quanto non ho la più pallida di ciò
che sto scrivendo. Le mie mani hanno vita propria :D Ringrazio tutte le persone che hanno
recensito e quelle che hanno letto e quelle che hanno inserito la storia da
qualche parte! Grazie. E grazie ovviamente ai miei piccoli unicorni, le ragazze
del gruppo FB per la Thadastian Week.
Detto
questo, vi auguro una buona e piacevole lettura.
Day
5: Ballo
You
are the dancing queen, young and sweet,
only seventeen
Dancing queen, feel the beat from
the tambourine
You can dance, you can jive, having
the time of your life
See that girl, watch that scene, diggin' the dancing queen
(ABBA – Dancing Queen)
-Ricordami
di uccidere Sterling per questo-
Thad
alzò gli occhi al cielo terminando di aggiustarsi la cravatta.
Era tipo, la
trecento milionesima volta che ripeteva quella frase. Le orecchie di Sterling
sarebbero già dovute implodere a quel punto.
-È
stata un’idea carina invece, secondo me-
Thad Harwood non
imparava mai dai suoi errori.
Mai contrariare
uno Smythe arrabbiato.
Ed
infatti, quest’ultimo si girò.
Per
la prima e forse ultima volta Thad si concesse il lusso di pensare che, in quel
momento, era lui a sembrare una donna con il ciclo ma non glie lo disse.
No, per carità.
Era uno che faceva sempre gli stessi errori ma alla vita ci teneva.
-Una
buona idea, Harwood? Organizzare un
ballo, in una scuola maschile. Una
buona idea. Davvero?-
Thad
alzò le spalle. Tanto lo sapeva che doveva ancora finire. Mancavano un po’ di
insulti ad una persona in particolare in quella frase.
-Per
di più…- , appunto, -il tuo amico
ossigenato non solo ha proposto un ballo ma ha proposto un Sadie Hawkins. D’accordo che in questa scuola siete tutti delle
fatine che passano la vita a dipingere il mondo con l’aiuto degli arcobaleni,
degli unicorni e dei pensieri felici e che, sono sicuro, qualcuno avrà anche le ovaie ma, ragazze che invitano i ragazzi? Eterosessualità? Alla Dalton? –
Thad
sospirò, sorridendo appena. Si avvicinò al più alto e gli portò le braccia
dietro la nuca. In gesto quasi involontario
le braccia di Sebastian furono in pochi secondi, una intorno alla sua vita,
un’altra sul suo culo.
Quel
maledettissimo culo, fasciato da quei maledettissimi pantaloni scuri.
-Ci
divertiremo, Smythe. –
-Tu ti divertirai di certo, visto che
sono io il tuo accompagnatore- gli sorrise Sebastian, palpandolo.
Thad
si scostò appena.
Altrimenti non
sarebbero andati proprio da nessuna parte.
Sebastian
in un eccesso di eleganza e raffinatezza francese gli porse il braccio una
volta che furono usciti dalla camera.
-Grazie,
Monsieur – accettò Thad, arrossendo
appena.
***
-Thad!
Siete arrivati finalmente!- Jeff si gettò, letteralmente
e con molto fastidio da parte di Smythe, al collo di Harwood.
La
stanza era stata addobbata in modo che sembrasse uno di quei saloni dove si
tenevano i balli nell’800. Tutti i ragazzi della scuola – come aveva previsto Sebastian, non c’era nemmeno una ragazza – erano
in tiro per la serata. Sembravano tutti usciti da uno dei romanzi di Jane
Austen.
-Vi
piace la sala? Ci sono voluti giorni per decorarla-
-Come
al solito, hai sprecato tempo che potevi impiegare a svolgere attività più
utili al mondo tipo, staccarti da lui in
questo preciso istante o toglierti la vita. –
Jeff
ghignò. –Prima di essere il tuo ragazzo, è
mio figlio, Smythe –
Sebastian
assottigliò gli occhi e fece un passo avanti, come se volesse ucciderlo.
Thad
fu fulmineo a staccarsi come Nick a portare via Jeff.
-Noi
ci andiamo a prendere qualcosa da bere, ragazzi. Sentitevi liberi di unirvi a
noi- borbottò Nick trascinando via il biondino che si ribellava richiamando di
nuovo in causa la sua autorità matriarcale.
-Voi
non ci riuscite proprio a trattarvi bene per una serata-
-Se
lui evitasse di attaccarsi a te, non ti
assicuro niente-
Thad
si alzò sulle punte dei piedi. –Mi ecciti quando sei geloso-
-Vuoi
che ti trascini già in camera, Harwood? Avevo intenzione di concederti almeno
un ballo prima di andare a scoparti a sangue-
Thad
si morse il labbro. L’idea di farsi scopare subito era veramente interessante, ma, da che mondo è mondo,
Thad era sempre stata una persona romantica e Sebastian non era mai stato tipo da balli quindi, perché non
approfittarne?
Si
lasciò trascinare in pista, il più lontano possibile da Nick e Jeff.
Sebastian
portò le braccia di Thad a legarsi dietro la sua nuca e portò le sue sul suo
sedere.
-Ti
attira come una calamita, il mio sedere-
-Che
ci vuoi fare, Harwood. È perfetto- sussurrò stringendolo appena.
Thad
gli sorrise, poggiando il capo sul suo petto. Sebastian iniziò a muoversi
lentamente, cullandolo tra le sue braccia. La musica degli ABBA iniziò a
diffondersi nella sala ma, loro continuavano a rimanere stretti, a dondolare,
ad ascoltare i rispettivi respiri.
Harwood
alzò il capo, incontrando immediatamente gli occhi verdi di Sebastian.
-Alla
fine, mi sto davvero divertendo-
Thad
sorrise facendo sfiorare il naso con il suo e presto anche le loro labbra si
incontrarono. Non approfondirono il bacio, per
quello ci sarebbe stato tempo quella notte stessa, nel buio della loro camera,
lontani da occhi indiscreti.
Si
limitarono ad accarezzarsi e mordersi, sorridendo.
-Grazie
per essere venuto con me-
-Di
certo non ci venivo con Sterling –
-Sai cosa intendo –
Sebastian
gli sorrise, baciandogli la punta del naso. –In realtà, non ci sarei venuto con nessun altro che non fossi stato tu-