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Autore: xingchan    06/04/2013    6 recensioni
Per sfuggire dalle grinfie di una squinternata ragazzina e per tener fede ai suoi unici grandi amori Akari ed Akane, Ryoga si ritroverà 'legato' a quest'ultima per un normalissimo (?) frainteso. I due dovranno fingersi fidanzati, a causa dell'assenza della dolce allevatrice di suini.
La cosa peggiore, almeno per la giovane Tendo, è che dovranno dimostrare entrambi di amarsi. Al contrario, il ragazzo maiale avrà l'occasione che aspetta da una vita: confessare ciò che prova per lei.
Ranma? Beh, lui non può fare altro che soffrire in silenzio, o quasi.
Genere: Demenziale, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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A volte i nostri piani non sempre vanno in porto.

Il giovane Saotome aveva deciso di pedinarli, mentre era in classe. Si era piacevolmente addormentato sul banco, non avendone avuta l'occasione durante le due notti precedenti, e Akane dovette svegliarlo non appena il professore uscì dall'aula per una convocazione.

Era ormai l'ora di uscita, e già si preparava a una grandiosa missione semi-impossibile. Peccato che fu fermato dalla capoclasse che gli ricordò che in quel pomeriggio sarebbe toccato a lui fare le pulizie settimanali.

-CHE COSA?!-.

-HAI AFFERRATO, A QUANTO SEMBRA!- replicò la compagna sarcastica. -Su, vedi di pulire per bene, e soprattutto di non fare finta come l'ultima volta!-.

Quella strega gli aveva scombinato i progetti!

E come se non fosse abbastanza, gli porse anche lo spazzolone e il secchio. Ranma li prese con poco garbo e cominciò a strofinare l'estremità in spugna contro il pavimento con rabbia. Quella scema di Akane si era volatilizzata in meno di un secondo. Sicuramente si era già fiondata da quel maiale per il loro appuntamento galante.

Le grida gioiose dei ragazzi in cortile erano così forti che Ranma si sentì un po' escluso. Si sporse a una finestra che si affacciava proprio in direzione degli alberi che circondavano la recinzione. I giovani erano divisi in gruppi, molti dei quali erano composti o solo da ragazzi o solo da ragazze. Il giovane con il codino si soffermò su quello delle ragazze, come se per caso riuscisse a vederci anche Akane.

Era proprio lì, in compagnia delle sue amiche.

Doveva aver finito di scambiare battute con le altre, perché subito si avviò verso il cancello, dove c'era Ryoga. La stava aspettando con un grosso mazzo di rose rosse in mano. A breve gliele avrebbe consegnate goffamente, prima di allontanarsi con lei, sorridente.

***
-Che... Che ne dici se andiamo in qualche locale?-.

Impaperandosi una marea di volte, il ragazzo maiale faceva di tutto pur di apparire gentile e predisposto agli occhi della ragazza con il caschetto.

-Certo! Perchè no?!- gli rispose cordialmente. Aveva già in mente di recarsi con lui nel bar nel quale solitamente andava con Ranma.

Già, Ranma. Gli veniva da sorridere, ricordando quella reazione che ebbe non appena ritornarono a casa, l'altro giorno.

Era evidente che era geloso, e magari anche Hikari se n'era accorta. Fortuna che lo aveva presentato come fratello, altrimenti chissà cosa avrebbe pensato!

Ma non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno se lo avesse minacciato con una montagna di gatti sotto il naso.

Tanto lui, dopo le pulizie di turno, sarebbe stato invaso dalle sue gatte morte, e non avrebbe avuto tempo per lei, sempre che lui lo volesse.

Ma che cosa gliene importava di quel baka senza cervello?

Se voleva rimanere con le sue ochette starnazzanti era affar suo! Non doveva essere lei quella gelosa, quella che si infiammava alla vista delle sue dolci compagnie.

E poi con Ryoga e con quella stramba situazione che si era creata lei aveva una possibilità di rivalsa nei confronti del ragazzo con il codino, un particolare che inizialmente aveva completamente ignorato. Di certo non gli avrebbe permesso di interferire in quello stratagemma votato a liberare Ryoga da quell'assurda ragazzina caduta dal cielo.

A proposito di Hikari...

Era sicurissima che in un modo o nell'altro li stesse spiando, magari appostata appena dietro l'angolo.

In caso contrario, chi aveva accompagnato Ryoga a scuola?

Il suo flusso di pensieri fu interrotto dal giovane con la bandana, che impacciato le prese la mano e la pregò di seguirlo. Cominciarono a correre, non riuscendo a capire cosa passasse per la testa al ragazzo.

Come per prevenirla, Ryoga le spiegò che percepiva il chi di Hikari nelle vicinanze. -Non si è nemmeno presa la briga di abbassarlo!- commentò rallentando.

Dopo di che si voltò verso di lei con uno sguardo determinato, deciso, e per un attimo Akane ebbe la sensazione di avvertirne un altro, di chi. Acuendo i sensi, però, dovette riporre quelle sue supposizioni nel dimenticatoio.

-Akane, io... devo dirti una cosa che per me è molto importante.-. Era serissimo, quasi dovesse recitare una poesia a memoria sforzandosi di ricordare le parole.

La sua interlocutrice annuì curiosamente, forse intuendo ciò che Ryoga volesse dirle. A quel pensiero arrossì.

-I miei viaggi mi hanno costretto ad una vita completamente solitaria, lontano da qualsiasi contatto umano. Poi ho conosciuto te, e la mia vita ha finalmente trovato un sens...aaaaaaaaaahhhhhhhhh!!-.

Dall'alto piombò il ragazzo con il codino che atterrò proprio sul capo del malcapitato Ryoga. -Ehilà, porco!- disse divertito. -Dove stavi scappando? O meglio, da chi?-.

-Ranma!- lo riprese la giovane Tendo arrabbiandosi. -Togliti subito da lì!-.

-E perchè dovrei? Guarda, lui non ha niente da ridire!-.

-Ci credo, è svenuto!- osservò, spingendo via Ranma facendolo ruzzolare per terra. Poi, soccorrendo Ryoga, lo aiutò a riprendersi dandogli dei colpetti sul volto e chiamandolo ripetutamente, mentre l'altro rimase a terra rimuginando sul comportamento che aveva assunto Akane.

Seriamente in ansia per il maiale.

A momenti gli veniva la carie a sentire quei lamenti svenevoli che gli stava rivolgendo.

Nel frattempo, il giovane Hibiki aprì piano gli occhi, sollevando l'umore alla ragazza. Stava esultando di felicità, quando dal nulla sbucò Shan Pu con la sua immancabile bicicletta. La gettò alla sua destra, al contrario la cinesina si buttò sul corpo di Ranma aderendosi completamente al suo torace e cominciando a strusciarsi sensualmente, non ascoltando ovviamente il giovane Saotome che le intimava di levarsi di mezzo.

Uno spettacolo davvero irritante per Akane che, rossa come una furia, afferrò malamente il braccio di Ryoga e corse verso la direzione opposta dalla quale era arrivata la ragazza/gattina.

-Maledizione, Shan Pu! Proprio ora dovevi venire a rompere le scatole?!- protestò il ragazzo sotto di lei.

-Ma amole! Non sei contento di vedelmi?-.

-NO! Sparisci da qui!- proseguiva lui.

-Ah, la metti così?- chiese la ragazzina, prima di versarsi addosso un secchio d’acqua anch’esso venuto dal nulla, trasformando lei e Ranma e appigliandosi ai suoi capelli, mentre lui, disperato, scappava a destra e a manca urlando con la sua voce femminile.

 

 

 

 

 

 

Poco più di mille parole, di più non sono riuscita a fare! :P

Mi dispiace davvero per il ritardo, ma la poca ispirazione di questo periodo mi induce a leggere, più che a scrivere. XD

Ringrazio tutti tutti per i complimenti, sempre carinissimi!! :)

 

   
 
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