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Autore: Sbrecks    27/10/2007    7 recensioni
Lucrezia ha diciassette anni, gambe lunghe, e la mente matematica più veloce del west. Il suo obiettivo? L’elezione alla rappresentanza degli studenti, e il raggiungimento del perfetto cento e lode alla maturità. Ma anche Giulio ha diciassette anni, quadricipiti notevoli, e una mente veloce. Un po’ meno, si intende, in matematica. Il suo obiettivo? L’elezione alla rappresentanza degli studenti, unica ancora di salvezza che gli permetterà di venire ammesso agli esami. Complicazioni? Una rivalità vecchia come il mondo a dividerli, e a renderli più agguerriti che mai. Cultura contro notorietà, paparazzi contro fidanzate gelose, geni della matematica contro bulli e pupattole. Tenendo in considerazione, per altro, un’unica regola. Tutto vale. In guerra, come in amore, certo. Ma, soprattutto, in campagna elettorale...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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hyhh

 

 

Ore sette e cinquantacinque.

Stipati in un vecchio sgabuzzino in disuso, cinque ragazzi discutono animatamente seduti attorno ad un tavolo di forma circolare, la cui presenza, all’interno di una stanza così piccola, è pressoché inspiegabile.

Risme di fogli, ancora incolte, sono sparse ovunque: a terra, ai quattro angoli del tavolo, sulla scansia posta accanto alla porta d’entrata.

Pannelli in sughero, su cui sono state fissate tramite puntine variopinte alcune pagine di giornale, costituiscono inoltre l’unico decoro per le pareti grigie e macchiate d’umido. 

Questo luogo, decisamente squallido, altro non è che la redazione dell’”Ops, giornale scandalistico del liceo Venn: e, i cinque ragazzi nella stanza, ovviamente, fanno quindi parte della sua redazione.

Chi manca, per completare il quadretto, è per la precisione il grande capo.

Conla C maiuscola...

Non appena la porta d’entrata, con un sinistro cigolio, si spalanca, lasciandosi soverchiare da un marcantonio di oltre un metro e ottanta dagli irreprensibili ricci color rame, tra i ragazzi attorno al tavolo ,piomba nuovamente il silenzio.

Dopo aver deposto la sua macchina fotografica digitale, con tanto di obiettivo telescopico, timer, e superzoom incorporato, Patroclo Paparazzo, reporter di punta e capo redattore della rivista, lancia infatti uno sguardo colmo d’orgoglio ai suoi collaboratori, e decreta l’inizio della riunione.

Per la verità, non si può esattamente affermare che il Venn brulichi di notizie interessanti.

Tutt’al più, gli articoli meno tediosi dell’Ops riguardano infatti misteriosi ritrovamenti organici all’interno dei pacchetti di cracker, e la polemica sull’irrisoria dose di zucchero fornita dalle macchinette erogatrici di bevande calde.

Ma stavolta, come Patroclo stesso annuncia ai suoi collaboratori, le cose stanno per cambiare.

C’è aria di campagna elettorale, e tra i corridoi del Venn, già si fanno scommesse, e si specula sull’identità del futuro vincitore.

- Cari collaboratori..- inizia infatti Patroclo colmo di orgoglio mentre, il buon Gabriele Pallavicini, genio della biologia e curatore alla rubrica ecologica “Il pollice verde”, prende diligentemente appunti -...ho appena ricevuto non una, ma ben due soffiate. Stavolta, se sapremo sfruttare adeguatamente le nostre carte, l’edizione andrà completamente a ruba..-

Cenni di assenso e cori esultanti, si levano dapprima timidi quindi entusiasti, all’interno della piccola stanza.

Ma un rapido inarcamento del sopracciglio destro di Patroclo, segno inequivocabile di disappunto, riporta l’intera combriccola al silenzio...

- Ma.. c’è un ma..- spiega infatti il boss a malincuore, abbassando il capo – l’affare, è troppo grosso perché sia solo io, ad occuparmene.

L’intera redazione trattiene il fiato, avendo già compreso dove Patroclo voglia arrivare.

- Perché l’operazione vada a buon fine, sarà il caso di contattare Calliope..-

Mugolii di terrore sostituiscono i cori da stadio, nell’udire quel terribile nome riecheggiare nell’aria.

Calliope Fiumicini.

La precedente redattrice dell’Ops.

Cacciata dai suoi stessi sottoposti per tirannia, e diventata nemica giurata della maggior parte degli studenti, in conseguenza alla sua sorprendente abilità nello smascherare i loro affari più sporchi e più segreti.

-Ma capo, Calliope ci assoggetterà di nuovo, se la contattiamo!- Interviene Vanessa Parodi, biondina energica e segretamente innamorata del buon Patroclo, che nella perfida Calliope vede a ragion venduta una pericolosa rivale – non saremo più liberi nemmeno di respirare!

- E’ un po’ tardi, per questo genere di illazioni...non credi?- Inveisce una voce inconfondibile, sicuramente appartenente alla sinuosa figura dai capelli neri in piedi, di fianco alla porta,

Calliope.

E’ già arrivata.

Poetessa decadentista senza pari, e reporter d’altissimo livello, Calliope Fiumicini è, nonostante il carattere decisamente impossibile, una ragazza splendida.

Capelli neri, lunghi fino a metà schiena, incorniciano un viso pallido ma decisamente avvenente, illuminato da due occhi verde smeraldo (o veleno, che dir si voglia), ai quali non sfugge mai neanche una virgola di ciò che accade nei dintorni.

Dopo una fuggevole love story con Carlo Scarubbi, cestista di prim’ordine della squadra di basket del Venn, finita in conseguenza ad uno scoop non proprio felice su certe sostanze che circolavano negli spogliatoi, Calliope ha deciso di restare single, consacrandosi anima e corpo alla poesia e attendendo un uomo vero, degno fino in fondo delle sue grazie.

Ma, nonostante questa castità di facciata, tutti sanno che, dopo le tre, qualcosa di strano succede tra la mora poetessa e Patroclo, i quali sono soliti barricarsi a quell’ora nella redazione dell’Ops, per supposti scambi di vedute.. 

E bisogna ammettere che, la penosa reazione di Patroclo alla vista di Calliope, con balbuzie e rossori improvvisi, non fa altro che confermare i sospetti degli studenti più acuti..

-Allora, lombrichi..- Incurante dei tumulti interiori del suo collega, Calliope si avvicina al tavolo gremito di giornalisti, stringendo i pugni -.. sono venuta qui per farvi riemergere dal vostro baratro; e così sia. Ma in cambio, voi, mi dovete la più assoluta obbedienza..- la ragazza si arresta per un istante, posizionandosi a pochi centimetri dal naso del povero Gabriele – INTESI?

Pallavicini si stringe nelle spalle, arrossendo ferocemente. E’ troppo, per il buon biologo,  vedersi minacciato da una ragazza così avvenente, e per giunta spietata.

-I -intesi..- Balbetta quindi in risposta, sfuggendo per miracolo al collasso di nervi.

- Perfetto..- Calliope si avvicina alla scrivania di Patroclo, provvista di computer ultima generazione e poltrona girevole, a differenza delle postazioni dei semplici subordinati -.. ed ora, diamoci sotto...-

Il povero ragazzo, vedendosi strappare il proprio affezionato arsenale, si accosta tuttavia impaurito a Calliope, trovando magicamente il coraggio di sfiorarle una spalla.

-Sì?

-Non pensi che.. che.. che...dovremo collaborare?- Ha l’ardire di domandare, ottenendo in cambio, da parte di Calliope, una sonora risata.

-Qui si fa come dico io. INTESI?- Grida infatti la ragazza di rimando, a pieni polmoni.

Patroclo indietreggia, stordito.

-Intesi.

Prendendo posto presso la scrivania di Gabriele, che viene facilmente spodestato con qualche epiteto intimidatorio, Patroclo sospira, affranto.

Sarà stata una buona idea, aver contattato Calliope? E’ così strana! Nell’intimità è affettuosa: ma, davanti a chiunque altro, lo bistratta nel peggiore dei modi.

Mah.

Chi le capisce, le donne.

- Patroclo..-

Un bisbiglio, appena intelligibile, spinge il giornalista a voltarsi, sorpreso.

Calliope, che finge di ispezionare un vecchio numero dell’Ops, gli ha appena appiccicato un post-it rosa, a forma di cuore, sullo schermo del computer.

“Scusa, tesoro. Ma in qualche modo, dovrò pur farmi valere, no? A oggi pomeriggio”.

Patroclo sospira, intenerito. Che dolce, la sua piccola Calliope. Così energica, così fragile. Un piccolo fiore del deserto, che combatte caparbio contro la tempesta che lo vuole sradicare, sfoderando le sue deboli spine.

Si incanta perfino per un istante a guardarla, da quanto è bella. Sottratto alle sue riflessioni, tuttavia, da un ordine perentorio della medesima...

-CHE DIAVOLO HAI DA GUARDARE, SCANSAFATICHE? TORNA AL LAVORO O TI LICENZIO; QUANTO E’ VERO CHE SONO LA VOSTRA UNICA ANCORA DI SALVEZZA!

Patroclo sobbalza, spaventato.

-Signorsì, signora..- Risponde ancora scosso, rivolgendo a Calliope un saluto militare.

-Bravo...-

Il giornalista sospira, dedicandosi nuovamente, afflitto, alle proprie occupazioni.

Che strazio...

E i dubbi ritornano, come per magia, a turbare la sua quiete.

Donne.

Che siano il sesso debole, perdinci, è ancora tutto da vedere..

  

 

                                                                         ***

 

 

 

 

 

- Hai contattato Paparazzo? Ma dai....sai benissimo che agire in questo modo, è del tutto contrario alla nostra etica! – Dante Calanieri, diciassette anni, ciuffo biondo scompigliato davanti a due occhi neri perennemente corrucciati, lancia a Lucrezia, sua migliore amica, un’occhiata di rimprovero – vincerai con le tue forze, senza dover ricorrere per forza a questi mezzi. Su!

Lucrezia, avvolta in un tutone di pile rosa shocking, incrocia gli occhi. Infreddolita, siede come sempre, durante ogni intervallo, a ridosso della pedana che sostiene il busto dello stimato Eulero, suo ispiratore ed idolo. 

Per la verità deve ammetterlo. Non è molto sicura di avere i numeri per riportare una schiacciante vittoria; ed è per questo che, la notte precedente, non è riuscita a chiudere occhio, perseguitata dall’incubo ricorrente di vedersi soccombere dinanzi a Giulio.

-Oh, Danty...- Mugola infatti mentre, il ragazzo, nell’intendere quell’odiato soprannome, si trasfigura - ..sai benissimo che Giulio ha notorietà, amici, carisma..-

-Oh, già...e una ragazza bellissima..-

Lucrezia alza gli occhi al cielo, esasperata.

A giudicare dallo svenevole tono assunto dal suo decerebrato amico, quell’ochetta vanesia di Domenica Carini deve essere nei paraggi...

Con un vistoso scarpone a cuoricini al collo, Ninì dagli occhi viola percorre infatti il lungo corridoio scuotendo i capelli piastrati ad arte, in compagnia di alcune amiche ridacchianti.

Giunta in prossimità di Lucrezia e Dante, la ragazza inarca quindi le sopracciglia con aria allusiva, e si ferma.

Pare che stia per dire qualcosa.

- Toh..- Sorride infatti, squadrando con autentico disgusto i due geniacci dalla testa ai piedi -.. due piante ornamentali. Avete messo radici qui?

- N-no, Ninì..- Risponde Dante, con il fiato corto e le guance viola –noi stiamo solo..-

- Ma porco zio!

 Lucrezia impreca sommessamente contro quell’ebete del suo migliore amico, come sempre incapace di mettere a  posto Ninì a dovere.

Nell’intendere quell’ingenua esclamazione, Ninì, storge tuttavia disgustata le labbra e scuote la testa.

-Non sai neanche inveire come si deve, brutta secchiona! Si può sapere come pretendi di vincere la campagna elettorale?

-Pensa a metterti in piega i capelli, tu! E’ l’unica attività che non richieda troppo sforza mentale alla tua testolina vuota!

-Ragazze...smettetela di litigare!- come un principe a cavallo del bianco destriero, Giulio compare all’improvviso, camicia blu rigorosamente firmata e collo bardato da uno sciarpone a strisce, analogo a quello di Ninì. Lucrezia storce le labbra, irata.

-Oh, eccolo qui. Il traditore!- Sibila.

- Ancora con questa storia?- Ma Ninì la prende in contropiede con prontezza, appioppandole uno spintone violento -Ritirati, segugio dei professori! Tanto perderai!

Lucrezia balza in avanti mostrando i pugni, prendendo a saltellare istericamente.

- Alla prossima trasformo questo corridoio in un ring di wrestling estremo!- Minaccia, mentre i tentativi di Dante di immobilizzarla, risultano del tutto vani. Domenica sorride, beffarda.

-Quando vuoi, porcellino rosa..- La provoca sprezzante, gettando un’occhiata allusiva alla sua tuta di pile. Lo scontro verbale, è ormai prossimo a tramutarsi in un corpo a corpo senza esclusione di colpi...

-Tesoro, andiamocene..- Interviene inaspettatamente Giulio, dopo aver fatto appello a tutto il proprio coraggio, afferrando con delicatezza la mano destra di Ninì -.. non ne vale la pena, suvvia. Oltretutto, alla redazione ci aspettano, per stampare i volantini pubblicitari. Ok?

Domenica annuisce a malincuore, per poi voltarsi di scatto verso Lucrezia.

-Ti risparmio solo perché ho altro da fare, schifosa ruffiana..- Sbotta, rabbiosa.

- Allora deve essere il mio giorno fortunato..-

Le due ragazze si scambiano un ultimo sguardo carico di significato, prima che le loro strade si dividano.

Dante, rimasto perfettamente immobile, segue Ninì con gli occhi sino a quando la sua amabile figuretta, sparisce dietro ad una deviazione del corridoio principale, seguita immediatamente da Giulio.

Sospira.

Lucrezia si accorge che è impegnato a canticchiare qualcosa a mezza bocca. She’s the one, di Robin Williams. Sorride, scompigliandogli affettuosamente i capelli. E’ perfettamente senza speranza.

- Lei non è per te, Danty..- Lo rincuora, mentre intona pieno di sentimento il ritornello di quella smielata canzone.

Dante alza le spalle, rassegnato.

- Il mio destino è quello di soffrire in silenzio, a quanto pare..- Mormora, estraendo dalla tasca una foto tessera di Ninì, della quale è inspiegabilmente entrato in possesso. Lucrezia gli appioppa un’energica pacca sulla spalla, ridacchiando.

-Sbagliato...- Lo corregge, paziente -Il tuo destino è quello di aiutarmi a stracciare Giulio..-

- E influirà in qualche modo sulle mie speranze con Domenica?

Lucrezia sospira, scoraggiata.

-Non credo..-

-Allora scordatelo!

-Ehi!?!

Ma proprio quando, contrariata, la nostra sta per scatenarsi sul suo fedifrago amico, Patroclo si avvicina alla coppia simulando indifferenza, rovistando con energia all’interno d’una capiente borsa sportiva.

- Ho qui quello che mi hai chiesto, Lucrezia..- Esclama enfatico, sotto lo sguardo decisamente seccato di Dante.

La ragazza sorride imbarazzata, appropriandosi con rapido gesto del foglio che le viene porto.

-Emmh.. grazie Patroclo..!- Sussurra, curiosa -.. ed ora.... vediamo che c’è qui...-

Appartatisi in un angolo, i due ragazzi si apprestano ad esaminare la foto formato poster scattata dal redattore di punta dell’Ops, che si gode la scena con espressione trionfante.

- E ditemi che non sono stato bravo, eh?

- Ma che cosa sarebbe, questo OBROBRIO?

Lucrezia agita isterica la gigantesca immagine, a pochi centimetri dal naso di Patroclo.

-Spero che non ti aspetterai di essere pagato, razza di idiota!- Squittisce, fuori di sé – ti avevo chiesto uno scoop da prima pagina, con cui diffamare Giulio! Non una foto priva di senso, ritraente peraltro due sconosciuti qualsiasi..-

Patroclo esamina a sua volta la foto, incredulo.

Quindi, con aria spazientita, scuote la testa.

-Osserva meglio, Lucrezia..- La esorta, indicando la caviglia destra della ragazza fotografata, lasciata scoperta da una corta gonna a pieghe – quale persona di tua conoscenza, possiede un tatuaggio come questo?

Lucrezia spalanca gli occhioni turchesi, colpita da un’improvvisa folgorazione. Ma certo! Il segno zodiacale della bilancia! NINì! E che cosa ci fa quella vipera nel giardino della scuola con gli occhiali da sole indosso, ed il cappuccio della felpa tirato in testa, mano nella mano con...

ADALBERTO OLIVERI, FIGHETTO NUMERO DUE DELLA SCUOLA, ED ACERRIMO NEMICO DI GIULIO?

Un sorriso beffardo si disegna via via sul viso spiritoso di Lucrezia, che già si frega vittoriosa le mani.

Ah- ah! Aria di tresca in vista, accidentaccio! E così, la bella Ninì, non perde tempo, quando il suo affettuoso fidanzato è impegnato nel tentativo di salvarsi da una bocciatura certa, mediante una campagna elettorale riparatrice! Brava ragazza...!

- E che cosa c’entrerebbe tutto questo, con la diffamazione di Giulio, se mi è concesso saperlo?-

Patroclo smette di osservare la foto scattata per un istante, e si volta in direzione dei suoi attendenti, sorpreso.

A parlare, ovviamente, è stato Dante, sull’orlo del pianto. Poveraccio.

Non riesce proprio a sopportare l’idea incredibile che, Ninì, non l’abbia mai preso in considerazione, neanche come seconda scelta con la quale rimpiazzare saltuariamente Giulio.

L’amore, non c’è che dire, sa essere davvero spietato..

- Ma è ovvio, ragazzi miei!- Spiega con un sorrisetto beffardo Patroclo, gettando un’occhiata preoccupata al proprio orologio da polso – demolirà l’indistruttibile reputazione di Giulio, no? Servirà a farlo apparire, dinanzi ai futuri elettori, un semplice essere umano. Come tutti gli altri. Funziona?

-Eccome, se funziona..- Lucrezia stringe la mano di Patroclo, estraendo un biglietto da venti da un’inespugnabile tasca interna della propria tuta, che gli porge soddisfatta.

-Hai fatto un ottimo lavoro, amico. Con questo, lo distruggeremo. Vedo già i titoli. Non votate per il cornuto!..-

- Ci metteremo al lavoro al più presto possibile, non temiate..- Conclude Patroclo, prima di rimettersi in viaggio alla volta della redazione- ..ora vogliate scusarmi, ragazzi; ma devo appunto esortare i miei collaboratori a preparare l’edizione speciale. Ci vediamo presto..-

- A presto, Patroclo.

Rimasti soli, Lucrezia e Dante si dirigono verso il laboratorio di biologia, a passo di carica. C’è la Battelli, dannazione. Praticamente, una centenaria.

E, con quella, non si scherza...

-Non sono convinto, sai?- Confessa tuttavia Dante interrompendo il silenzio, e voltandosi a guardare Lucrezia con aria truce -.. prendimi per scemo; ma sono quasi sicuro che, sotto, ci sia la fregatura.

Lucrezia cinge le spalle di Dante, sbuffando. Sempre il solito, santo cielo. Diffidente, e pieno di sospetti nei confronti di chiunque.

-Che pizza sei, Danty! Vedrai che andrà tutto bene. Lo stracceremo..-

-Sarà..-

Mentre i due ragazzi prendono posto all’interno del laboratorio di chimica, si accorgono che, i banchi solitamente monopolizzati da Ninì e Giulio, sono stati occupati.

Deve esserci solo un motivo plausibile, per una cosa del genere.

Assenza giustificata.

Ma da cosa?

La Battelli entra in classe, deponendo con malagrazia il proprio registo sulla cattedra. Dante e Lucrezia, dopo aver sonoramente deglutito, si lanciano uno sguardo preoccupato, vicendevolmente.

E non sono certo la funzione catalizzatrice degli enzimi ed il bioritmo dell’organismo umano, a spaventarli.

Ma qualcosa di decisamente peggiore..

- Te lo avevo detto, che avrebbero architettato qualcosa..- Bisbiglia Dante; un attimo prima che, la Battelli, con un eloquente gesto della mano, lo riporti al silenzio.

La concorrenza..

                                                                    

 

 

 

                                                                                              ***

 

 

 

 

 

 

- Allora, Calliope..-

Redazione dell’Ops. Ore undici e un quarto, anti-meridiane.

Giulio Astaldi, candidato alla rappresentanza degli studenti, siede, con una tazza ricolma di caffè in mano, presso la scrivania di Calliope Fiumicini, assieme all’inseparabile Domenica.

L’espressione perplessa sul suo viso, lascia presagire di tutto. Meno che una lauta dose di soddisfazione, circa ciò che ha appena visto.

Ma Calliope, impegnata a celare con la mano uno spaventoso sbadiglio, non sembra premurarsene..

- Quanto la fai lunga, ragazzo mio! – Protesta infatti, roteando i brillanti occhi verdi – io la trovo una scoperta sensazionale!

Il ragazzo mugola, pieno di disappunto.

- Come no!- Protesta, cingendo le spalle di Domenica – apprendere che Lucrezia tiene un poster di Justin Timberlake, come altri miliardi di ragazze, all’interno del proprio armadietto, causerà come minimo una scissione ecclesiastica!

La giornalista sbuffa sonoramente, scuotendo la testa. Quindi, con energia, clicca un piccolo tasto localizzato sul mouse del proprio computer, ingrandendo leggermente l’immagine.

-Guarda qui, scemo. Non è certo la foto di Justin Timberlake, che dovrebbe attirare la tua attenzione..- lo incita, descrivendo un piccolo cerchio attorno ad una polaroid circondata da vari adesivi a forma di cuore, presumibilmente scattata all’interno della loro aula.

Ninì aguzza la vista, perplessa.

-Ma quello è Carretti, il supplente di matematica!- esclama, indicando l’inconfondibile volto del loro giovane insegnante, assorto nella lettura del libro di testo – non ci posso credere! Quella cretina di Lucrezia ha preso una sbandata per lui!

Giulio si gratta la testa, senza capire.

-E con ciò?

-Come, E CON CIO’!?- Calliope è evidentemente giunta al culmine della propria pazienza, e non riesce più a controllare il proprio nervosismo -.. Carretti è il mediatore ufficiale della campagna, in quanto sostituto del professor Cardini, che se ne occupava gli anni scorsi. Potremmo accusare Lucrezia di indurlo al favoreggiamento, con la sua stupida cottarella! Proprio non ci arrivi?

-Ah..-

Giulio, che ha finalmente capito l’antifona, sorride debolmente.

Dopotutto, Calliope aveva ragione. E’ una buona idea.

-Non vedo l’ora di farla pagare a quella stupida secchiona!- Ringhia Ninì, stringendo i pugni -.. mi ha dato della testa vuota, caro! Ci crederesti? A me! 

Giulio accarezza affettuosamente il capino della sua ragazza, attirandola a sé.

-Non è vero, tesoro mio..- Sussurra, stampandole un delicato bacetto a fior di labbra -.. tu sei la migliore, lo sai. Una ragazza stupenda. La mia, ragazza stupenda.

-Oh, amore ..-

-Mi state facendo venire il diabete..-

Calliope osserva la scena inarcando le sopracciglia, mentre conta i soldi lasciatile da Giulio, sulla scrivania ingombra di scartoffie. E’ più forte di lei, dannazione.

Non riesce a sopportare certi spettacoli alla melassa.

-Scusa, Calliope. Hai ragione..- Concede Giulio avviandosi verso la porta, con un sorriso sornione sul bel viso – riguardati. E grazie mille per l’ottimo lavoro, cara.

-Non c’è di che.

Una volta rimasta sola, Calliope si volta verso il piccolo bagno annesso alla redazione, con espressione furbetta.

- Se ne sono andati, Patroclo. Puoi uscire, finalmente!

-Alla buon ora!

Il redattore di punta dell’Ops piomba a sedere, sfinito, dirimpetto all’amata, alla quale lancia uno sguardo ebete, traboccante d’amore.

Ma Calliope non recepisce..

- Hai portato il materiale su Giulio e Ninì?- Si limita infatti a domandare metodica, digitando come impazzita sulla tastiera del proprio pc.

Patroclo annuisce, deluso, deponendo sulla scrivania una copia della foto formato poster, venduta a caro prezzo a Lucrezia.

-Ecco qui, Calliope. Quello che avevi chiesto- Risponde, scrutando curioso il volto impenetrabile della ragazza -.. ma che hai intenzione di farci, se mi è concesso saperlo? 

Calliope incrocia per l’ennesima volta gli occhi, spazientita.

-Ma siete tutti scemi, o cosa?- Indaga, portandosi entrambe le mani alla fronte, con aria esasperata – mi sembra ovvio, ciò che ho intenzione di fare! Un’ edizione da premio Pulitzer! 

Patroclo inarca le sopracciglia fulve, senza capire.

-Non ti seguo..-

- Era ovvio. Immagina. In prima pagina, le foto rubate a Lucrezia e Nìnì, con titoli giganteschi. “Elezioni truccate: la cotta per Carretti. E, intanto, a Giulio Astaldi, crescono le corna..”- Calliope ride, gettando la testa indietro, completamente trasportata -.. e, allegato all’Ops, un inserto speciale: “Venn corrotto: ritorno all’anarchia?” .

La ragazza ansima, stremata dalla sentita orazione.

- Non sarebbe un successo?

Patroclo rimane per qualche istante a riflettere, alzando le spalle.

-Oh, immagino di sì..- Sospira profondamente, mentre Calliope riprende impazzita a digitare sulla propria tastiera  - ma che cosa ci guadagneremo, diffamandoli entrambi?

La ragazza resta immobile, le labbra atteggiate in un’espressione serissima. Patroclo conosce bene quell’atteggiamento, accidenti: bufera in arrivo!

Il malcapitato piega leggermente il capo all’indietro, pronto a ricevere una sfuriata amplificata al massimo decibel, sparata in pieno viso. Ma questa, inaspettatamente, non arriva.

Patroclo, sorpreso, riapre gli occhi. Calliope è ancora lì, intenta a fissarlo.

Livida di rabbia.

- E’ questo, Patroclo, che ti impedisce di essere un vincente..- Sentenzia, un attimo prima di avviarsi a grandi passi verso la porta-.. sei troppo altruista..-

E così detto, Calliope abbandona la redazione, dimenticando tuttavia un particolare piuttosto importante, che provvederà a cambiare ugualmente il corso degli eventi.

Il proprio computer, con i nuovi articoli salvati in formato pdf, acceso..

Un’ora dopo, irrimediabilmente, il caos, dilaga.

                                                                          

 

 

 

                                                                                   ***

 

 

 

 

 

 

Quattro azioni ha compiuto meccanicamente Giulio Astaldi, una volta uscito dal laboratorio di chimica.

Numero uno. Ha infilato qualche moneta all’interno del primo erogatore di bevande calde, con tutta l’intenzione di bersi un bel caffè macchiato.

Numero due. Ha acchiappato, con mano cauta, il bicchierino di plastica nel quale il nettare degli dei era stato versato, soffiandovi sopra con amorevole dedizione.

Numero tre. Si è portato alla bocca la suddetta bevanda, adocchiando nel contempo una pila di giornali, abbandonata ai piedi della trafficatissima macchinetta.

Numero quattro. Ha piegato leggermente la testa da un lato, cercando di distinguere nitidamente gli accecanti caratteri gialli che titolavano la prima pagina.

“Elezioni truccate: la cotta per Carretti- scandisce il ragazzo aguzzando la vista, perplesso - E, intanto, a Giulio Astaldi, crescono le corna..”

Giulio strabuzza gli occhi, stupefatto.

-CHE COSAAA?- Grida, sconvolto, abbrancando in preda al panico il settimanale calunniatore.

E ah, numero cinque.

Il malcapitato sputa inoltre tutto il caffè ingurgitato sino a quel momento, dando origine ad un’ appiccicosa colata lavica color cioccolato, sulle ballerine nuove dell’affezionata e fedifraga Ninì: che, senza capire cosa diavolo stia succedendo, urla con quanto fiato ha in gola, immediatamente seguita da qualcuno alle sue spalle.

- Come hai potuto!?- Strilla infatti Lucrezia in preda all’isteria, divincolandosi come impazzita, mentre Dante, che tenta senza successo di immobilizzarla, viene trascinato sul pavimento, a mo’ di straccio bagnato – pagare la redazione dell’Ops per calunniarmi? RAZZA DI VIGLIACCO!!!

-Senti chi parla!?- Protesta Giulio paonazzo, posizionandosi a due millimetri dal viso di Lucrezia, mentre un discreto manipolo di curiosi va radunandosi attorno alla pila di giornali incriminati – tu non hai forse fatto lo stesso, signorina saputella? Guarda che bella foto di Ninì è stata pubblicata, grazie alla tua trovata geniale..

- Beh, almeno quella stupida è stata infamata per validi motivi!- Lucrezia non cede, profondamente umiliata -...anzi; mi stupisco che tu non ti sia arrabbiato con lei. Non ti è nemmeno fedele!

Ninì avanza di qualche passo con espressione offesa, puntando l’indice contro la ginnasta.

- Bada a come parli, falsa che non sei altro! – Gracchia quindi, seccata – si dia il caso che Adalberto sia mio cugino da parte di madre, e che quindi non ci sia nulla di strano se ci teniamo per mano, essendo parenti. Non è colpa mia se la maggior parte dei plebei di questa scuola è pettegola e male informata!

Lucrezia, Giulio e Ninì restano per un istante a guardarsi in cagnesco, disposti a cerchio, respirando affannosamente.

La tensione è troppa, per lasciare che la situazione segua semplicemente il suo corso.

Bisogna trovare una valvola di sfogo, è lampante. E soprattutto, tamponare la tremenda fuga di notizie che sta avendo luogo dato che, lasciatasi incuriosire dalle loro urla, la stragrande maggioranza degli studenti si è già appropriata del nuovo numero dell’Ops, che sfoglia con espressione stupefatta.

- Non so se ci state..- Borbotta quindi Giulio, arrotolando le maniche della propria camicia sino al gomito, e tirando stizzito su con il naso -.. ma io proporrei di fare una spedizione punitiva in redazione, per mettere a posto quegli impiccioni. Chi è con me?

Ninì sistema decisa la propria mano sopra quella del fidanzato, annuendo convinta.

-Sarò sempre con te, amore mio- Cinguetta determinata, strofinando il capo contro la spalla destra di Giulio.

La ragazza si volta verso Dante, sbattendo con energia le palpebre: che, istantaneamente, sentendosi penetrato da quei meravigliosi occhi viola, arrossisce.

-S-sono con voi, ragazzi!- Balbetta il giovane, per poi rivolgere uno sguardo speranzoso a Lucrezia.

La ragazza sospira, posizionando rassegnata anche la propria mano, sopra quelle di Ninì e Giulio.

-E sia..- Acconsente, alzando le spalle – ma sappiatelo; questa è l’ultima volta, che collaboro con voi due...-

- Non chiediamo di meglio..-

Siglato il patto, i nostri intraprendono la loro crociata verso la redazione dell’Ops: fianco a fianco, compagni della stessa battaglia.

Non rendendosi conto, peraltro,  di aver appena infranto la regola primaria, per condurre una buona campagna elettorale.

Mai fraternizzare con il nemico...

 

 

 

 

Salve a tutte! xD Innanzitutto; scusate per la mia lentezza nell’aggiornare questa storia, ma sforzatevi di capirmi... la scuola è davvero pesante in quest’ultimo periodo e di sicuro, chi è nella mia medesima situazione (quella di povera studentessa oppressa di 4^ liceo.. T_T) (se non chi è messo peggio, frequentando addirittura l’ultimo anno) capirà benissimo cosa intendo! Ad ogni modo...vi ringrazio tantissimo per il vostro sostegno affettuoso, che, come sempre, mi invoglia a mettere tanto entusiasmo in ciò che scrivo! ^-^ Siete davvero fantastiche! Quindi; un grazie di cuore a chi ha letto e soprattutto recensito, ed in particolare a: costy24 (ah, Giulio è il figlio di Matteo, e con Andrea non ha legami di sangue...ma soltanto una certa affinità di pigrizia, ed identica attitudine al cazzeggio xD!), Alyce the Tinker, kyraya, Trappy (alla quale prometto di leggere al più presto possibile “La linea della vita”, e con cui mi scuso di non averlo ancora fatto! T.T), Bea e Cri, che vivono nella mia stessa città e sono costantemente tediate dalle mie nuove farneticazioni letterarie, la mitica Valentina, di cui sono una grandissima fan, Barbycam (non mi dispero, carissima! Anzi! Sono contenta e onorata che anche il seguito di Help ti piaccia!^^) e avril113, che ringrazio del ringraziamento! XD che scioglilingua! @___@ Ripeto; siete fantastiche!

Ora la smetto di tediarvi! Continuate a seguirmi! xD

Leggete, se vi va....e....(ormai potete fare il coretto...) siate clementi!! ^.^”

 

  
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