Ore sette e cinquantacinque.
Stipati in un vecchio sgabuzzino in
disuso, cinque ragazzi discutono animatamente seduti attorno ad un tavolo di
forma circolare, la cui presenza, all’interno di una stanza così piccola, è
pressoché inspiegabile.
Risme di fogli, ancora incolte,
sono sparse ovunque: a terra, ai quattro angoli del tavolo, sulla scansia posta
accanto alla porta d’entrata.
Pannelli in sughero, su cui sono
state fissate tramite puntine variopinte alcune pagine di giornale,
costituiscono inoltre l’unico decoro per le pareti grigie e macchiate
d’umido.
Questo luogo, decisamente
squallido, altro non è che la redazione dell’”Ops, giornale scandalistico del
liceo Venn: e, i cinque ragazzi nella stanza, ovviamente, fanno quindi parte
della sua redazione.
Chi manca, per completare il
quadretto, è per la precisione il grande capo.
Con
Non appena la porta d’entrata, con
un sinistro cigolio, si spalanca, lasciandosi soverchiare da un marcantonio di
oltre un metro e ottanta dagli irreprensibili ricci color rame, tra i ragazzi
attorno al tavolo ,piomba nuovamente il silenzio.
Dopo aver deposto la sua macchina
fotografica digitale, con tanto di obiettivo telescopico, timer, e superzoom
incorporato, Patroclo Paparazzo, reporter di punta e capo redattore della
rivista, lancia infatti uno sguardo colmo d’orgoglio ai suoi collaboratori, e
decreta l’inizio della riunione.
Per la verità, non si può
esattamente affermare che il Venn brulichi di notizie
interessanti.
Tutt’al più, gli articoli meno
tediosi dell’Ops riguardano infatti misteriosi ritrovamenti organici all’interno
dei pacchetti di cracker, e la polemica sull’irrisoria dose di zucchero fornita
dalle macchinette erogatrici di bevande calde.
Ma stavolta, come Patroclo stesso
annuncia ai suoi collaboratori, le cose stanno per
cambiare.
C’è aria di campagna elettorale, e
tra i corridoi del Venn, già si fanno scommesse, e si specula sull’identità del
futuro vincitore.
- Cari collaboratori..- inizia
infatti Patroclo colmo di orgoglio mentre, il buon Gabriele Pallavicini, genio
della biologia e curatore alla rubrica ecologica “Il pollice verde”, prende
diligentemente appunti -...ho appena ricevuto non una, ma ben due soffiate.
Stavolta, se sapremo sfruttare adeguatamente le nostre carte, l’edizione andrà
completamente a ruba..-
Cenni di assenso e cori esultanti,
si levano dapprima timidi quindi entusiasti, all’interno della piccola
stanza.
Ma un rapido inarcamento del
sopracciglio destro di Patroclo, segno inequivocabile di disappunto, riporta
l’intera combriccola al silenzio...
- Ma.. c’è un ma..- spiega infatti
il boss a malincuore, abbassando il capo – l’affare, è troppo grosso perché sia
solo io, ad occuparmene.
L’intera redazione trattiene il
fiato, avendo già compreso dove Patroclo voglia arrivare.
- Perché l’operazione vada a buon
fine, sarà il caso di contattare Calliope..-
Mugolii di terrore sostituiscono i
cori da stadio, nell’udire quel terribile nome riecheggiare
nell’aria.
Calliope
Fiumicini.
La precedente redattrice
dell’Ops.
Cacciata dai suoi stessi sottoposti
per tirannia, e diventata nemica giurata della maggior parte degli studenti, in
conseguenza alla sua sorprendente abilità nello smascherare i loro affari più
sporchi e più segreti.
-Ma capo, Calliope ci assoggetterà
di nuovo, se la contattiamo!- Interviene Vanessa Parodi, biondina energica e
segretamente innamorata del buon Patroclo, che nella perfida Calliope vede a
ragion venduta una pericolosa rivale – non saremo più liberi nemmeno di
respirare!
- E’ un po’ tardi, per questo
genere di illazioni...non credi?- Inveisce una voce inconfondibile, sicuramente
appartenente alla sinuosa figura dai capelli neri in piedi, di fianco alla
porta,
Calliope.
E’ già arrivata.
Poetessa decadentista senza pari, e
reporter d’altissimo livello, Calliope Fiumicini è, nonostante il carattere
decisamente impossibile, una ragazza splendida.
Capelli neri, lunghi fino a metà
schiena, incorniciano un viso pallido ma decisamente avvenente, illuminato da
due occhi verde smeraldo (o veleno, che dir si voglia), ai quali non sfugge mai
neanche una virgola di ciò che accade nei dintorni.
Dopo una fuggevole love story con
Carlo Scarubbi, cestista di prim’ordine della squadra di basket del Venn, finita
in conseguenza ad uno scoop non proprio felice su certe sostanze che circolavano
negli spogliatoi, Calliope ha deciso di restare single, consacrandosi anima e
corpo alla poesia e attendendo un uomo vero, degno fino in fondo delle sue
grazie.
Ma, nonostante questa castità di
facciata, tutti sanno che, dopo le tre, qualcosa di strano succede tra la mora
poetessa e Patroclo, i quali sono soliti barricarsi a quell’ora nella redazione
dell’Ops, per supposti scambi di vedute..
E bisogna ammettere che, la penosa
reazione di Patroclo alla vista di Calliope, con balbuzie e rossori improvvisi,
non fa altro che confermare i sospetti degli studenti più
acuti..
-Allora, lombrichi..- Incurante dei
tumulti interiori del suo collega, Calliope si avvicina al tavolo gremito di
giornalisti, stringendo i pugni -.. sono venuta qui per farvi riemergere dal
vostro baratro; e così sia. Ma in cambio, voi, mi dovete la più assoluta
obbedienza..- la ragazza si arresta per un istante, posizionandosi a pochi
centimetri dal naso del povero Gabriele – INTESI?
Pallavicini si stringe nelle
spalle, arrossendo ferocemente. E’ troppo, per il buon biologo, vedersi minacciato da una ragazza così
avvenente, e per giunta spietata.
-I -intesi..- Balbetta quindi in
risposta, sfuggendo per miracolo al collasso di nervi.
- Perfetto..- Calliope si avvicina
alla scrivania di Patroclo, provvista di computer ultima generazione e poltrona
girevole, a differenza delle postazioni dei semplici subordinati -.. ed ora,
diamoci sotto...-
Il povero ragazzo, vedendosi
strappare il proprio affezionato arsenale, si accosta tuttavia impaurito a
Calliope, trovando magicamente il coraggio di sfiorarle una
spalla.
-Sì?
-Non pensi che.. che..
che...dovremo collaborare?- Ha l’ardire di domandare, ottenendo in cambio, da
parte di Calliope, una sonora risata.
-Qui si fa come dico io. INTESI?-
Grida infatti la ragazza di rimando, a pieni polmoni.
Patroclo indietreggia,
stordito.
-Intesi.
Prendendo posto presso la scrivania
di Gabriele, che viene facilmente spodestato con qualche epiteto intimidatorio,
Patroclo sospira, affranto.
Sarà stata una buona idea, aver
contattato Calliope? E’ così strana! Nell’intimità è affettuosa: ma, davanti a
chiunque altro, lo bistratta nel peggiore dei modi.
Mah.
Chi le capisce, le donne.
- Patroclo..-
Un bisbiglio, appena intelligibile,
spinge il giornalista a voltarsi, sorpreso.
Calliope, che finge di ispezionare
un vecchio numero dell’Ops, gli ha appena appiccicato un post-it rosa, a forma
di cuore, sullo schermo del computer.
“Scusa, tesoro. Ma in qualche modo,
dovrò pur farmi valere, no? A oggi pomeriggio”.
Patroclo sospira, intenerito. Che
dolce, la sua piccola Calliope. Così energica, così fragile. Un piccolo fiore
del deserto, che combatte caparbio contro la tempesta che lo vuole sradicare,
sfoderando le sue deboli spine.
Si incanta perfino per un istante a
guardarla, da quanto è bella. Sottratto alle sue riflessioni, tuttavia, da un
ordine perentorio della medesima...
-CHE DIAVOLO HAI DA GUARDARE,
SCANSAFATICHE? TORNA AL LAVORO O TI LICENZIO; QUANTO E’ VERO CHE SONO
Patroclo sobbalza,
spaventato.
-Signorsì, signora..- Risponde
ancora scosso, rivolgendo a Calliope un saluto militare.
-Bravo...-
Il giornalista sospira, dedicandosi
nuovamente, afflitto, alle proprie occupazioni.
Che strazio...
E i dubbi ritornano, come per
magia, a turbare la sua quiete.
Donne.
Che siano il sesso debole,
perdinci, è ancora tutto da vedere..
***
- Hai contattato Paparazzo? Ma
dai....sai benissimo che agire in questo modo, è del tutto contrario alla nostra
etica! – Dante Calanieri, diciassette anni, ciuffo biondo scompigliato davanti a
due occhi neri perennemente corrucciati, lancia a Lucrezia, sua migliore amica,
un’occhiata di rimprovero – vincerai con le tue forze, senza dover ricorrere per
forza a questi mezzi. Su!
Lucrezia, avvolta in un tutone di
pile rosa shocking, incrocia gli occhi. Infreddolita, siede come sempre, durante
ogni intervallo, a ridosso della pedana che sostiene il busto dello stimato
Eulero, suo ispiratore ed idolo.
Per la verità deve ammetterlo. Non
è molto sicura di avere i numeri per riportare una schiacciante vittoria; ed è
per questo che, la notte precedente, non è riuscita a chiudere occhio,
perseguitata dall’incubo ricorrente di vedersi soccombere dinanzi a Giulio.
-Oh, Danty...- Mugola infatti
mentre, il ragazzo, nell’intendere quell’odiato soprannome, si trasfigura -
..sai benissimo che Giulio ha notorietà, amici, carisma..-
-Oh, già...e una ragazza
bellissima..-
Lucrezia alza gli occhi al cielo,
esasperata.
A giudicare dallo svenevole tono
assunto dal suo decerebrato amico, quell’ochetta vanesia di Domenica Carini deve
essere nei paraggi...
Con un vistoso scarpone a cuoricini
al collo, Ninì dagli occhi viola percorre infatti il lungo corridoio scuotendo i
capelli piastrati ad arte, in compagnia di alcune amiche
ridacchianti.
Giunta in prossimità di Lucrezia e
Dante, la ragazza inarca quindi le sopracciglia con aria allusiva, e si
ferma.
Pare che stia per dire qualcosa.
- Toh..- Sorride infatti,
squadrando con autentico disgusto i due geniacci dalla testa ai piedi -.. due
piante ornamentali. Avete messo radici qui?
- N-no, Ninì..- Risponde Dante, con
il fiato corto e le guance viola –noi stiamo solo..-
- Ma porco zio!
Lucrezia impreca sommessamente contro
quell’ebete del suo migliore amico, come sempre incapace di mettere a posto Ninì a
dovere.
Nell’intendere quell’ingenua
esclamazione, Ninì, storge tuttavia disgustata le labbra e scuote la
testa.
-Non sai neanche inveire come si
deve, brutta secchiona! Si può sapere come pretendi di vincere la campagna
elettorale?
-Pensa a metterti in piega i
capelli, tu! E’ l’unica attività che non richieda troppo sforza mentale alla tua
testolina vuota!
-Ragazze...smettetela di litigare!-
come un principe a cavallo del bianco destriero, Giulio compare all’improvviso,
camicia blu rigorosamente firmata e collo bardato da uno sciarpone a strisce,
analogo a quello di Ninì. Lucrezia storce le labbra,
irata.
-Oh, eccolo qui. Il traditore!-
Sibila.
- Ancora con questa storia?- Ma
Ninì la prende in contropiede con prontezza, appioppandole uno spintone violento
-Ritirati, segugio dei professori! Tanto perderai!
Lucrezia balza in avanti mostrando
i pugni, prendendo a saltellare istericamente.
- Alla prossima trasformo questo
corridoio in un ring di wrestling estremo!- Minaccia, mentre i tentativi di
Dante di immobilizzarla, risultano del tutto vani. Domenica sorride, beffarda.
-Quando vuoi, porcellino rosa..- La
provoca sprezzante, gettando un’occhiata allusiva alla sua tuta di pile. Lo
scontro verbale, è ormai prossimo a tramutarsi in un corpo a corpo senza
esclusione di colpi...
-Tesoro, andiamocene..- Interviene
inaspettatamente Giulio, dopo aver fatto appello a tutto il proprio coraggio,
afferrando con delicatezza la mano destra di Ninì -.. non ne vale la pena,
suvvia. Oltretutto, alla redazione ci aspettano, per stampare i volantini
pubblicitari. Ok?
Domenica annuisce a malincuore, per
poi voltarsi di scatto verso Lucrezia.
-Ti risparmio solo perché ho altro
da fare, schifosa ruffiana..- Sbotta, rabbiosa.
- Allora deve essere il mio giorno
fortunato..-
Le due ragazze si scambiano un
ultimo sguardo carico di significato, prima che le loro strade si
dividano.
Dante, rimasto perfettamente
immobile, segue Ninì con gli occhi sino a quando la sua amabile figuretta,
sparisce dietro ad una deviazione del corridoio principale, seguita
immediatamente da Giulio.
Sospira.
Lucrezia si accorge che è impegnato
a canticchiare qualcosa a mezza bocca. She’s the one, di Robin Williams.
Sorride, scompigliandogli affettuosamente i capelli. E’ perfettamente senza
speranza.
- Lei non è per te, Danty..- Lo
rincuora, mentre intona pieno di sentimento il ritornello di quella smielata
canzone.
Dante alza le spalle,
rassegnato.
- Il mio destino è quello di
soffrire in silenzio, a quanto pare..- Mormora, estraendo dalla tasca una foto
tessera di Ninì, della quale è inspiegabilmente entrato in possesso. Lucrezia
gli appioppa un’energica pacca sulla spalla, ridacchiando.
-Sbagliato...- Lo corregge,
paziente -Il tuo destino è quello di aiutarmi a stracciare
Giulio..-
- E influirà in qualche modo sulle
mie speranze con Domenica?
Lucrezia sospira,
scoraggiata.
-Non credo..-
-Allora scordatelo!
-Ehi!?!
Ma proprio quando, contrariata, la
nostra sta per scatenarsi sul suo fedifrago amico, Patroclo si avvicina alla
coppia simulando indifferenza, rovistando con energia all’interno d’una capiente
borsa sportiva.
- Ho qui quello che mi hai chiesto,
Lucrezia..- Esclama enfatico, sotto lo sguardo decisamente seccato di
Dante.
La ragazza sorride imbarazzata,
appropriandosi con rapido gesto del foglio che le viene
porto.
-Emmh.. grazie Patroclo..!-
Sussurra, curiosa -.. ed ora.... vediamo che c’è qui...-
Appartatisi in un angolo, i due
ragazzi si apprestano ad esaminare la foto formato poster scattata dal redattore
di punta dell’Ops, che si gode la scena con espressione
trionfante.
- E ditemi che non sono stato
bravo, eh?
- Ma che cosa sarebbe, questo
OBROBRIO?
Lucrezia agita isterica la
gigantesca immagine, a pochi centimetri dal naso di
Patroclo.
-Spero che non ti aspetterai di
essere pagato, razza di idiota!- Squittisce, fuori di sé – ti avevo chiesto uno
scoop da prima pagina, con cui diffamare Giulio! Non una foto priva di senso,
ritraente peraltro due sconosciuti qualsiasi..-
Patroclo esamina a sua volta la
foto, incredulo.
Quindi, con aria spazientita,
scuote la testa.
-Osserva meglio, Lucrezia..- La
esorta, indicando la caviglia destra della ragazza fotografata, lasciata
scoperta da una corta gonna a pieghe – quale persona di tua conoscenza, possiede
un tatuaggio come questo?
Lucrezia spalanca gli occhioni
turchesi, colpita da un’improvvisa folgorazione. Ma certo! Il segno zodiacale
della bilancia! NINì! E che cosa ci fa quella vipera nel giardino della scuola
con gli occhiali da sole indosso, ed il cappuccio della felpa tirato in testa,
mano nella mano con...
ADALBERTO OLIVERI, FIGHETTO NUMERO
DUE DELLA SCUOLA, ED ACERRIMO NEMICO DI GIULIO?
Un sorriso beffardo si disegna via
via sul viso spiritoso di Lucrezia, che già si frega vittoriosa le
mani.
Ah- ah! Aria di tresca in vista,
accidentaccio! E così, la bella Ninì, non perde tempo, quando il suo affettuoso
fidanzato è impegnato nel tentativo di salvarsi da una bocciatura certa,
mediante una campagna elettorale riparatrice! Brava
ragazza...!
- E che cosa c’entrerebbe tutto
questo, con la diffamazione di Giulio, se mi è concesso
saperlo?-
Patroclo smette di osservare la
foto scattata per un istante, e si volta in direzione dei suoi attendenti,
sorpreso.
A parlare, ovviamente, è stato
Dante, sull’orlo del pianto. Poveraccio.
Non riesce proprio a sopportare
l’idea incredibile che, Ninì, non l’abbia mai preso in considerazione, neanche
come seconda scelta con la quale rimpiazzare saltuariamente Giulio.
L’amore, non c’è che dire, sa
essere davvero spietato..
- Ma è ovvio, ragazzi miei!- Spiega
con un sorrisetto beffardo Patroclo, gettando un’occhiata preoccupata al proprio
orologio da polso – demolirà l’indistruttibile reputazione di Giulio, no?
Servirà a farlo apparire, dinanzi ai futuri elettori, un semplice essere umano.
Come tutti gli altri. Funziona?
-Eccome, se funziona..- Lucrezia
stringe la mano di Patroclo, estraendo un biglietto da venti da un’inespugnabile
tasca interna della propria tuta, che gli porge
soddisfatta.
-Hai fatto un ottimo lavoro, amico.
Con questo, lo distruggeremo. Vedo già i titoli. Non votate per il
cornuto!..-
- Ci metteremo al lavoro al più
presto possibile, non temiate..- Conclude Patroclo, prima di rimettersi in
viaggio alla volta della redazione- ..ora vogliate scusarmi, ragazzi; ma devo
appunto esortare i miei collaboratori a preparare l’edizione speciale. Ci
vediamo presto..-
- A presto,
Patroclo.
Rimasti soli, Lucrezia e Dante si
dirigono verso il laboratorio di biologia, a passo di carica. C’è
E, con quella, non si
scherza...
-Non sono convinto, sai?- Confessa
tuttavia Dante interrompendo il silenzio, e voltandosi a guardare Lucrezia con
aria truce -.. prendimi per scemo; ma sono quasi sicuro che, sotto, ci sia la
fregatura.
Lucrezia cinge le spalle di Dante,
sbuffando. Sempre il solito, santo cielo. Diffidente, e pieno di sospetti nei
confronti di chiunque.
-Che pizza sei, Danty! Vedrai che
andrà tutto bene. Lo stracceremo..-
-Sarà..-
Mentre i due ragazzi prendono posto
all’interno del laboratorio di chimica, si accorgono che, i banchi solitamente
monopolizzati da Ninì e Giulio, sono stati occupati.
Deve esserci solo un motivo
plausibile, per una cosa del genere.
Assenza
giustificata.
Ma da cosa?
E non sono certo la funzione
catalizzatrice degli enzimi ed il bioritmo dell’organismo umano, a
spaventarli.
Ma qualcosa di decisamente
peggiore..
- Te lo avevo detto, che avrebbero
architettato qualcosa..- Bisbiglia Dante; un attimo prima che,
La
concorrenza..
***
- Allora,
Calliope..-
Redazione dell’Ops. Ore undici e un
quarto, anti-meridiane.
Giulio Astaldi, candidato alla
rappresentanza degli studenti, siede, con una tazza ricolma di caffè in mano,
presso la scrivania di Calliope Fiumicini, assieme all’inseparabile
Domenica.
L’espressione perplessa sul suo
viso, lascia presagire di tutto. Meno che una lauta dose di soddisfazione, circa
ciò che ha appena visto.
Ma Calliope, impegnata a celare con
la mano uno spaventoso sbadiglio, non sembra
premurarsene..
- Quanto la fai lunga, ragazzo mio!
– Protesta infatti, roteando i brillanti occhi verdi – io la trovo una scoperta
sensazionale!
Il ragazzo mugola, pieno di
disappunto.
- Come no!- Protesta, cingendo le
spalle di Domenica – apprendere che Lucrezia tiene un poster di Justin
Timberlake, come altri miliardi di ragazze, all’interno del proprio armadietto,
causerà come minimo una scissione ecclesiastica!
La giornalista sbuffa sonoramente,
scuotendo la testa. Quindi, con energia, clicca un piccolo tasto localizzato sul
mouse del proprio computer, ingrandendo leggermente l’immagine.
-Guarda qui, scemo. Non è certo la
foto di Justin Timberlake, che dovrebbe attirare la tua attenzione..- lo incita,
descrivendo un piccolo cerchio attorno ad una polaroid circondata da vari
adesivi a forma di cuore, presumibilmente scattata all’interno della loro
aula.
Ninì aguzza la vista,
perplessa.
-Ma quello è Carretti, il supplente
di matematica!- esclama, indicando l’inconfondibile volto del loro giovane
insegnante, assorto nella lettura del libro di testo – non ci posso credere!
Quella cretina di Lucrezia ha preso una sbandata per lui!
Giulio si gratta la testa, senza
capire.
-E con ciò?
-Come, E CON CIO’!?- Calliope è
evidentemente giunta al culmine della propria pazienza, e non riesce più a
controllare il proprio nervosismo -.. Carretti è il mediatore ufficiale della
campagna, in quanto sostituto del professor Cardini, che se ne occupava gli anni
scorsi. Potremmo accusare Lucrezia di indurlo al favoreggiamento, con la sua
stupida cottarella! Proprio non ci arrivi?
-Ah..-
Giulio, che ha finalmente capito
l’antifona, sorride debolmente.
Dopotutto, Calliope aveva ragione.
E’ una buona idea.
-Non vedo l’ora di farla pagare a
quella stupida secchiona!- Ringhia Ninì, stringendo i pugni -.. mi ha dato della
testa vuota, caro! Ci crederesti? A me!
Giulio accarezza affettuosamente il
capino della sua ragazza, attirandola a sé.
-Non è vero, tesoro mio..-
Sussurra, stampandole un delicato bacetto a fior di labbra -.. tu sei la
migliore, lo sai. Una ragazza stupenda. La mia, ragazza
stupenda.
-Oh, amore
..-
-Mi state facendo venire il
diabete..-
Calliope osserva la scena inarcando
le sopracciglia, mentre conta i soldi lasciatile da Giulio, sulla scrivania
ingombra di scartoffie. E’ più forte di lei, dannazione.
Non riesce a sopportare certi
spettacoli alla melassa.
-Scusa, Calliope. Hai ragione..-
Concede Giulio avviandosi verso la porta, con un sorriso sornione sul bel viso –
riguardati. E grazie mille per l’ottimo lavoro, cara.
-Non c’è di che.
Una volta rimasta sola, Calliope si
volta verso il piccolo bagno annesso alla redazione, con espressione
furbetta.
- Se ne sono andati, Patroclo. Puoi
uscire, finalmente!
-Alla buon
ora!
Il redattore di punta dell’Ops
piomba a sedere, sfinito, dirimpetto all’amata, alla quale lancia uno sguardo
ebete, traboccante d’amore.
Ma Calliope non
recepisce..
- Hai portato il materiale su
Giulio e Ninì?- Si limita infatti a domandare metodica, digitando come impazzita
sulla tastiera del proprio pc.
Patroclo annuisce, deluso,
deponendo sulla scrivania una copia della foto formato poster, venduta a caro
prezzo a Lucrezia.
-Ecco qui, Calliope. Quello che
avevi chiesto- Risponde, scrutando curioso il volto impenetrabile della ragazza
-.. ma che hai intenzione di farci, se mi è concesso saperlo?
Calliope incrocia per l’ennesima
volta gli occhi, spazientita.
-Ma siete tutti scemi, o cosa?-
Indaga, portandosi entrambe le mani alla fronte, con aria esasperata – mi sembra
ovvio, ciò che ho intenzione di fare! Un’ edizione da premio Pulitzer!
Patroclo inarca le sopracciglia
fulve, senza capire.
-Non ti
seguo..-
- Era ovvio. Immagina. In prima
pagina, le foto rubate a Lucrezia e Nìnì, con titoli giganteschi. “Elezioni
truccate: la cotta per Carretti. E, intanto, a Giulio Astaldi, crescono le
corna..”- Calliope ride, gettando la testa indietro, completamente trasportata
-.. e, allegato all’Ops, un inserto speciale: “Venn corrotto: ritorno
all’anarchia?” .
La ragazza ansima, stremata dalla
sentita orazione.
- Non sarebbe un
successo?
Patroclo rimane per qualche istante
a riflettere, alzando le spalle.
-Oh, immagino di sì..- Sospira
profondamente, mentre Calliope riprende impazzita a digitare sulla propria
tastiera - ma che cosa ci
guadagneremo, diffamandoli entrambi?
La ragazza resta immobile, le
labbra atteggiate in un’espressione serissima. Patroclo conosce bene
quell’atteggiamento, accidenti: bufera in arrivo!
Il malcapitato piega leggermente il
capo all’indietro, pronto a ricevere una sfuriata amplificata al massimo
decibel, sparata in pieno viso. Ma questa, inaspettatamente, non
arriva.
Patroclo, sorpreso, riapre gli
occhi. Calliope è ancora lì, intenta a fissarlo.
Livida di
rabbia.
- E’ questo, Patroclo, che ti
impedisce di essere un vincente..- Sentenzia, un attimo prima di avviarsi a
grandi passi verso la porta-.. sei troppo altruista..-
E così detto, Calliope abbandona la
redazione, dimenticando tuttavia un particolare piuttosto importante, che
provvederà a cambiare ugualmente il corso degli eventi.
Il proprio computer, con i nuovi
articoli salvati in formato pdf, acceso..
Un’ora dopo, irrimediabilmente, il
caos, dilaga.
***
Quattro azioni ha compiuto
meccanicamente Giulio Astaldi, una volta uscito dal laboratorio di
chimica.
Numero uno. Ha infilato qualche moneta
all’interno del primo erogatore di bevande calde, con tutta l’intenzione di
bersi un bel caffè macchiato.
Numero due. Ha acchiappato, con mano cauta, il
bicchierino di plastica nel quale il nettare degli dei era stato versato,
soffiandovi sopra con amorevole dedizione.
Numero tre. Si è portato alla bocca la
suddetta bevanda, adocchiando nel contempo una pila di giornali, abbandonata ai
piedi della trafficatissima macchinetta.
Numero quattro. Ha piegato leggermente la testa da
un lato, cercando di distinguere nitidamente gli accecanti caratteri gialli che
titolavano la prima pagina.
“Elezioni truccate: la cotta per
Carretti- scandisce il ragazzo aguzzando la vista, perplesso - E, intanto, a
Giulio Astaldi, crescono le corna..”
Giulio strabuzza gli occhi,
stupefatto.
-CHE COSAAA?- Grida, sconvolto,
abbrancando in preda al panico il settimanale
calunniatore.
E ah, numero
cinque.
Il malcapitato sputa inoltre tutto
il caffè ingurgitato sino a quel momento, dando origine ad un’ appiccicosa
colata lavica color cioccolato, sulle ballerine nuove dell’affezionata e
fedifraga Ninì: che, senza capire cosa diavolo stia succedendo, urla con quanto
fiato ha in gola, immediatamente seguita da qualcuno alle sue
spalle.
- Come hai potuto!?- Strilla
infatti Lucrezia in preda all’isteria, divincolandosi come impazzita, mentre
Dante, che tenta senza successo di immobilizzarla, viene trascinato sul
pavimento, a mo’ di straccio bagnato – pagare la redazione dell’Ops per
calunniarmi? RAZZA DI VIGLIACCO!!!
-Senti chi parla!?- Protesta Giulio
paonazzo, posizionandosi a due millimetri dal viso di Lucrezia, mentre un
discreto manipolo di curiosi va radunandosi attorno alla pila di giornali
incriminati – tu non hai forse fatto lo stesso, signorina saputella? Guarda che
bella foto di Ninì è stata pubblicata, grazie alla tua trovata
geniale..
- Beh, almeno quella stupida è
stata infamata per validi motivi!- Lucrezia non cede, profondamente umiliata
-...anzi; mi stupisco che tu non ti sia arrabbiato con lei. Non ti è nemmeno
fedele!
Ninì avanza di qualche passo con
espressione offesa, puntando l’indice contro la ginnasta.
- Bada a come parli, falsa che non
sei altro! – Gracchia quindi, seccata – si dia il caso che Adalberto sia mio
cugino da parte di madre, e che quindi non ci sia nulla di strano se ci teniamo
per mano, essendo parenti. Non è colpa mia se la maggior parte dei plebei di
questa scuola è pettegola e male informata!
Lucrezia, Giulio e Ninì restano per
un istante a guardarsi in cagnesco, disposti a cerchio, respirando
affannosamente.
La tensione è troppa, per lasciare
che la situazione segua semplicemente il suo corso.
Bisogna trovare una valvola di
sfogo, è lampante. E soprattutto, tamponare la tremenda fuga di notizie che sta
avendo luogo dato che, lasciatasi incuriosire dalle loro urla, la stragrande
maggioranza degli studenti si è già appropriata del nuovo numero dell’Ops, che
sfoglia con espressione stupefatta.
- Non so se ci state..- Borbotta
quindi Giulio, arrotolando le maniche della propria camicia sino al gomito, e
tirando stizzito su con il naso -.. ma io proporrei di fare una spedizione
punitiva in redazione, per mettere a posto quegli impiccioni. Chi è con
me?
Ninì sistema decisa la propria mano
sopra quella del fidanzato, annuendo convinta.
-Sarò sempre con te, amore mio-
Cinguetta determinata, strofinando il capo contro la spalla destra di
Giulio.
La ragazza si volta verso Dante,
sbattendo con energia le palpebre: che, istantaneamente, sentendosi penetrato da
quei meravigliosi occhi viola, arrossisce.
-S-sono con voi, ragazzi!- Balbetta
il giovane, per poi rivolgere uno sguardo speranzoso a
Lucrezia.
La ragazza sospira, posizionando
rassegnata anche la propria mano, sopra quelle di Ninì e
Giulio.
-E sia..- Acconsente, alzando le
spalle – ma sappiatelo; questa è l’ultima volta, che collaboro con voi
due...-
- Non chiediamo di
meglio..-
Siglato il patto, i nostri
intraprendono la loro crociata verso la redazione dell’Ops: fianco a fianco,
compagni della stessa battaglia.
Non rendendosi conto,
peraltro, di aver appena infranto
la regola primaria, per condurre una buona campagna
elettorale.
Mai fraternizzare con il
nemico...
Salve a tutte! xD
Innanzitutto; scusate per la mia lentezza nell’aggiornare questa storia, ma
sforzatevi di capirmi... la scuola è davvero pesante in quest’ultimo periodo e
di sicuro, chi è nella mia medesima situazione (quella di povera studentessa
oppressa di 4^ liceo.. T_T) (se non chi è messo peggio, frequentando addirittura
l’ultimo anno) capirà benissimo cosa intendo! Ad ogni modo...vi ringrazio
tantissimo per il vostro sostegno affettuoso, che, come sempre, mi invoglia a
mettere tanto entusiasmo in ciò che scrivo! ^-^ Siete davvero fantastiche!
Quindi; un grazie di cuore a chi ha letto e soprattutto recensito, ed in
particolare a: costy24 (ah, Giulio è il figlio di Matteo, e con Andrea non ha
legami di sangue...ma soltanto una certa affinità di pigrizia, ed identica
attitudine al cazzeggio xD!), Alyce the Tinker, kyraya, Trappy (alla quale
prometto di leggere al più presto possibile “La linea della vita”, e con cui mi
scuso di non averlo ancora fatto! T.T), Bea e Cri, che vivono nella mia stessa
città e sono costantemente tediate dalle mie nuove farneticazioni letterarie, la
mitica Valentina, di cui sono una grandissima fan, Barbycam (non mi dispero,
carissima! Anzi! Sono contenta e onorata che anche il seguito di Help ti
piaccia!^^) e avril113, che ringrazio del ringraziamento! XD che scioglilingua!
@___@ Ripeto; siete fantastiche!
Ora la smetto di
tediarvi! Continuate a seguirmi! xD
Leggete, se vi
va....e....(ormai potete fare il coretto...) siate clementi!!
^.^”