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Autore: Sweet Dreams _2_    06/04/2013    0 recensioni
''Sento il battito del mio cuore che va sempre più veloce ogni volta che sono vicino a te. Paura e Amore''
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo in silenzio . I miei occhi lucidi rendevano offuscata la mia visuale , ma potevo bene vedere Zayn che era fisso su di me con i suoi occhi marroni , un po’ più scuri del normale.
Non volevo rovinare quel momento di silenzio in cui si udivano solo le risate dei bambini che giocavano nel parco di fianco alla ‘nostra’ panchina , e le piccole urla delle madri che riprendevano i figli più vivaci.
Il silenzio fu interrotto dalla suoneria bassa del mio Galaxy. Sobbalzai al sentire questa musichetta fastidiosa , prima di tirare fuori il cellulare dalla tasca posteriore dei miei jeans.


Guardai il display : Louis.
Non esitai per rispondere e appena sentii la sua voce strascicata il mio umore cambiò radicalmente.

Louis mi faceva questo effetto: anche solo sentire la sua voce mi faceva stare bene . Io lo consideravo Louis-salvo-ragazze-Tomlinson. Amavo questo suo lato , perché per quanto possa sembrare stronzo è il primo che si fa in due per le persone.

‘Ehi! Ameba, a chi devo quest’onore?’- domandai abbassando velocemente la mia voce.
Louis aveva una necessità impellente di rispondermi con la sua normale delicatezza , ma si soffermò quando sentì la voce roca di Zayn , che si allontanò un po’.

‘Sei con qualcuno?’- mi rispose con un tono più alto cercando di emulare la mia voce. Ci riuscì , infatti dovetti spostare il Galaxy dal mio povero timpano, per non ritrovarmi con un orecchio sordo.

‘Ehm… cioè… forse… si’ – il modo insicura di parlare del riccio mi aveva infettato.

Chi è il riccio? Facile Harry Styles , se non che migliore amico di Louis e insopportabile figlio di papà. Pensa di essere il centro del mondo e il Rocco Siffredi della situazione , quando è tutto fuorchè lui.
Ci aveva provato anche con me , all’inizio della scuola, e io ci ero anche cascata, ma passandoci un po’ di tempo insieme capii che il suo obiettivo era uno solo.
Io avevo 20 anni , ma ero ‘intatta’ e sicuramente non volevo passare la mia prima notte con lui.
In un certo senso però dovevo ringraziare Harry , perché mi fece conoscere Louis, che fu ed è tuttora l’unico a non prendermi in giro sul fatto che ero ancora vergine.


‘Posso sapere chi?’- Louis interruppe i miei ricordi che riaffioravano alla mente.
‘S-sono con
Zayn’- altro particolare: Louis non sopportava Zayn.


Un tempo erano stati buoni amici , ma all’ultimo anno di liceo cambiò tutto. E quale pretesto rovina l’amicizia? L’AMORE.
Questo amore aveva un nome : Adrianne Lewis , o anche detta la ‘Principessa’.


Era la ragazza più bella dell’istituto , ma anche la più troia. Non nego che invidiavo la sua bellezza fuori dal naturale.
Avevo i capelli castani con delle piccole meches bionde sparse qua e là. Le sue iridi erano color nocciola e le sua labbra erano perfettamente a cuore.
Una pecca però l’aveva anche lei: il seno. Il suo decolté era troppo grande , dovuto dalla sua ‘piccola operazione’ che glielo avevano ingrandito , e deforme con il suo corpo , sottile e esile.


Ma tutti non sembravano badarci. In circa cinque anni di liceo aveva cambiato una marea di ragazzi come se fossero mutande sporche. Tra questi ragazzi c’erano anche loro due :Zayn e Louis.
Adrianne era fidanzata da due mesi con Louis. Per lei era passato già troppo tempo con lo stesso ragazzo ,allora approfittandosi dello stato di ebbrezza di Zayn , ci era finita a letto e così da rovinare una forte amicizia come quella tra loro due.


Al sentire questo nome Louis , si soffermò un po’ e sapevo che si era infuriato .
‘El , vattene subito! Non voglio che stia con Zayn!’- mi ordinò con la sua voce , adesso più che mai alta.

A questa sue parole rabbrividii. Come poteva dirmi queste cose? Lo sapevo che mi voleva bene , ma non doveva permettersi di dirmi cosa fare. Odiavo che qualcuno mi desse degli ordini.

‘Louis. Io ci rimango. Non permetterti mai più di darmi degli ordini. ‘- d’un tratto la mia voce si fece fredda e dura.
Misi giù , non dandogli neanche il tempo di ribattere. Ero fatta così : non accettavo consigli .



LA VITA E’ MIA E IO ME LA GOVERNO.
Questa era la mia filosofia di vita , che però Zayn aveva messo in subbuglio , solamente in poche ore.


Riposai il cellulare in tasca , per poi guardarmi intorno per cercare Zayn.  Aveva sentito la voce di Louis e si era allontanato. Secondo me , ci stava ancora male.
Fermai il mio sguardo su Zayn , che era poggiato con le spalle ad un lampione .
Mi alzai frettolosamente dalla panchina e mi avvicinai senza fare alcun rumore a lui.

Poggiai la mia mano sulla sua spalla , facendolo sobbalzare e voltare verso di me.
Appena si girò una nuvola di fumo si impossessò delle mie narici e mi fece tossire flebilmente. Non sapevo fumasse. Odiavo il fumo , specialmente quando il mio naso lo inalava , facendolo arrivare in gola.

Quando vide la faccia un po’ disgustata , gettò a terra la sigaretta (ancora a metà) e la calpestò con la punta delle sue Nike.

‘Non sapevo fumassi’- furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca , ancora intenta a tossire.
‘Lo faccio solo quando sono agitato o triste’- ribattè abbassando lo sguardo.
‘Ora sei agitato o triste?’- che domanda idiota. Come poteva essere , dopo aver sentito la voce di Louis? Facevo sempre domande del cavolo.
‘Triste’- non sapevo che rispondere  e perciò per evitare di fare domande del cavolo mi stetti zitta.
‘P-posso sapere chi era al telefono?’- disse dopo un silenzio imbarazzante , accompagnato da un’altra domanda imbarazzante almeno per lui , infatti le sue guance si fecero rosse.
‘Era… Louis’- balbettai flebilmente io , più imbarazzata di lui.
‘Ti manca?’- altra domanda del cavolo.
‘In fondo era il mio migliore amico. Anche se sono passati quasi due anni , la piaga è ancora aperta. Io gli volevo , e tuttora gli voglio bene.’- notai che cadde una piccola lacrima dal suo viso. Alzai la mano frettolosamente e gliela asciugai.
‘Hai mai provato a chiedergli scusa?’- risposi io dopo un po’.
‘Si , ma sai com’è Louis e quanto ci tiene all’onestà.’-disse con un filo di rammarico.


La tensione era diventata troppa e perciò decisi di cambiare discorso. Mentre pensavo di cosa parlare , il cellulare vibrò nella mia tasca. Lo ritrassi lentamente e lessi un messaggio.


‘Ti prego rispondimi . Non volevo , scusa.’
Udite , udite , ragazze, Louis-sono-figo-Tomlinson chiede scusa!
Alla vista di quel messaggio sbarrai gli occhi:era impossibile!
Decisi di tenerlo un altro po’ sulle spine , anche se la rabbia già era passata.


Ne approfittai per vedere l’orario , anche perché il cielo stava cominciando ad oscurarsi e finire nelle tenebre della notte.

20:00
Dovevo tornare a casa, anche perché sarebbero arrivati dei miei parenti e quindi anche il mio cugino belloccio. Non era un giorno speciale , come una festa o un compleanno , ma ogni tanto amavamo ritrovarci e chiacchierare un po’ del più e del meno.

Ne approfittai anche per inviare un breve messaggio a mamma avvisandola del mio ritardo.
Il mio cuginetto si chiamava William , era un tipo tutto riservato , ma quando si apriva diventava un rompiballe di prima categoria. Il suo accento ucraino aveva un non so che di attraente.

Lo adoravo , per me era come Dio sceso in terra , ma cosa più importante era l’unico che mi prendesse sul serio .
Era un bambinone e amavo il fatto che anche se fosse più piccolo di me , potevo proteggerlo . Mi faceva sentire che in questo mondo anche io avevo un posto.

Zayn mi fissò e notò una certa preoccupazione nei miei occhi e nei miei movimenti , specialmente quando posai frettolosamente il Galaxy, quasi facendolo scivolare dalle mani e scaraventare al suolo.
 
‘Che succede Ellison?’- mi disse e il mio nome pronunciato dalla sua bocca aveva un suono così soave che quasi rabbrividii.
‘Ehm… dovrei ritornare a casa.’- risposi con un filo di vergogna . Era come se fossi una bimba piccola e avessi il coprifuoco.
Lui cominciò a ridere come un’oca schiamazzante e gettò diverse volte la testa all’indietro e si scompigliò un po’ il ciuffo con le mani. Gli diedi una spallata e gli feci una linguaccia.
‘Ok andiamo!’- mi disse con la voce ancora impegnata a ridere e a deridermi chiamandomi ‘Bambina!’. Ma l’unico bambino in quella situazione era lui.


Cominciammo a camminare verso la strada del ritorno , avendo come sottofondo ancora la sua risata e le sue prese in giro.
Portai le braccia al petto incrociandole e misi il broncio.
 
‘Sei bella quando ti arrabbi. Ti esce una rughetta qua!’- mi posò il suo dito tra lo spazio dei due sopraccigli e poco sopra al naso.








*Spazio autrice*
Come state belloccie? Io benissimo e oggi devo andare ad un compleanno e viene anche il ragazzo che mi piace. 
Sono agitatissima.
Comunque questo è un capitolo di passaggio , il vero bello della storia arriva dopo!
Mi raccomando ragà recensite però! Almeno per dirmi cosa ne pensate , accetto anche crtitiche , ma vi prego fatevi sentire.
Continuo la presentazione: ho due sorellastre Ilenia e Martina
  
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