Accarezzami
Non voglio
Stringimi forte… Ti prego…
Veramente… Io…
Cosa c’è? Perché sei così distante? Non vuoi parlarmi?
Io voglio parlarti, non c’è cosa che più mi dia gioia
E allora cosa c’è che non và?
Ti amo…
[Una
lacrima scese dal volto felice della ragazza]
Anche io ti amo! Ed è per questo motivo vorrei che mi dicessi tutto!
Lo so… Ma… Ho paura…
Di cosa?
Di te…
Hai paura di me?
Sì…
Di cosa hai paura?
Di quello che provo… Ti amo… Sei la persona
più importante della mia vita…
[Le
lacrime continuarono a scenderle sul candido viso, per poi precipitare sulle
calde lenzuola che emanavano ancora il forte odore del loro amore]
Mi stai rendendo così felice… Ma perché hai
paura di me? Perché non mi dici cosa ti turba?
La paura è di quello che sei diventata per me… Di
quanto mi hai fatto uscire fuori di testa, di quanto
non riesco a smettere a pensare a te, di come riempi di gioia ogni mio giorno
anche solo con un saluto o un sorriso, di come mi fai battere forte il cuore
quando ti sento sussurrare quelle due semplici parole…
[Un
sussulto… Le lacrime si riempivano sempre di più sul suo volto, ma
ora battevano con un rumore sordo sulle mani intrecciate dei due innamorati]
Guardami negli occhi e dimmi cosa c’è che ti
turba… Dimmelo… Ti prego…
Io…
[Gli
occhi si incrociarono e fissarono intensamente]
Volevo dirti…
[Il
verde smeraldo dei suoi occhi si
rifletteva nelle lacrime cristalline della ragazza]
Che… Cioè… Io…
………………
[Il
muto silenzio venne spezzato da un lieve fruscio]
Ferma… Te le asciugo…
[La
mano dell’uomo stava asciugando delicatamente il dolce viso
dell’innamorata con un piccolo fazzoletto di stoffa ricamato a mano, sul
quale c’erano due iniziali scritte in maiuscolo e sotto di esse la data
di un giorno]
Questo, è il mio fazzoletto…
Sì è quello che mi hai donato
quando ci siamo conosciuti ed è lo stesso che poi mi hai regalato
dopo averci ricamato le nostre iniziali…
… E la data di quando ci siamo
conosciuti…
Aprilo…
[Gli
occhi della ragazza si sgranarono lentamente quando, toccando il fazzoletto, avvertì
che nella sua parte interna c’era un piccolo oggetto dalla forma rotonda
con un buco al centro, come se fosse una piccola ciambella]
… Ma… Ma…
[Lì, su quel piccolo fazzoletto, che aveva dato inizio alla loro storia d’amore, ora si trovava un piccolo anello dorato con una pietruzza incastonata dentro
]
Ho voluto donartelo in questo fazzoletto perché non so
come dirtelo… Ma appena ti ho conosciuta, in
cuor mio già sapevo che saresti stata la donna della mia vita, la regina
dei miei sogni, l’unica persona per la quale mi sarei sempre messo in
gioco, la mia piciulina…
[Le
guance della ragazza assunsero il rossore morbido delle rose, il suo battito si
fece sempre più irregolare ed il fiatone sempre più forte. Non
riusciva a crederci… A farsene una ragione…]
Vuoi sposarmi amore? Vuoi rendermi l’uomo più
felice del mondo? Vuoi riempire la mia vita vuota con la tua presenza?
Non so
dire quante lacrime vennero versate quella sera o
quanto tempo durarono… Non so neanche quanto tempo rimasero chiusi in
quella stanza… Soli… Nel loro mondo… Nel loro amore… Non
saprei neanche dire cosa sia successo in quel lasso di tempo… Forse
passarono la notte a fare l’amore… Forse rimasero semplicemente a
coccolarsi e a parlare di come sarebbe cambiata da ora in poi la loro
vita… O forse hanno fatto l’amore, si sono coccolati parlando della
loro felicità e hanno dormito insieme tutta la notte… Sognandosi a
vicenda e riempiendo l’uno i sogni dell’altra….
Avevi paura che dicessi di no?
Forse…
[Un
sorriso di gioia si stampò sul volto della ragazza]
Quanto sei dolce amore mio…
[Anche
l’uomo sorrise e tutte le sue stupide paure scomparirono in un lungo e
profondo bacio…]