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Autore: Duffy    27/10/2007    5 recensioni
Questa storia, questa moria,
non ha rima, desolato.
Non ha titolo, non ha nome,
parla solo
di un buontempone.
Non sa che fare, poverino,
allora scrive, col cuoricino.
Matto e morto, il signore,
ride ancora, ma che noia.
Non mi importa se leggete, non mi importa se ridere.
Questa è storia, questa è vita.
Questo è solo
Un gran bel gioco.
E' vietato inserire il doppio tag be nelle introduzioni.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Poesia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se potessi riderei

 

 

Se potessi riderei.

Son depresso, eppure rido.

Questa storia, questa moria,

non ha rima, desolato.

Io amo e godo, a modo mio,

di questa vita, così brutta.

Così bella.

Così infame.

Non so dirlo, mi dispiace.

Son confuso quindi rido.

Perché son pazzo più che matto.

Sciocco.

Infantile.

Sadico e virile.

Oh, pardon, fa rima ma non centra.

Non son uomo, neanche donna.

Sono solo

un panno sporco.

Son l’amore, son furore,

esiste solo l’ossessione.

Non ti amo, non mi vuoi.

Corri via, ma non puoi.

Quante rime, quante righe.

Son scrittore,

Che signore.

A-ehm.

Dicevo:

Sono morto e dunque taccio.

 

 

  
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