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Autore: Just a beautiful mistake    07/04/2013    9 recensioni
[...Era come quell’angioletto bianco che ti compare sulla spalla e ti dice quello che devi fare, come se fosse la parte buona di te.
Io ero il diavoletto, quel demonietto vestito di rosso sempre in contrapposizione con l’angelo.
Però, vedi, il diavolo senza l’angelo non può stare.
Sono come le calamite, due poli opposti si attraggono, no?
E come sarebbe il polo positivo senza quello negativo? Come sarebbe il diavoletto senza l’angioletto? Solo.
Come ero io.
Sola...]
[...Avrei voluto diventare ragazza con lui, avrei voluto essere sempre al suo fianco, per vedere i suoi lineamenti cambiare, per festeggiare con lui per il primo accenno di barba sul suo volto.Per vedere vederlo diventare uomo.
Ma non ho potuto...]
[...Avrei voluto averlo affianco a me, abbracciarlo e stringerlo forte, sentire il suo corpo, la sua pelle sulla mia, avrei voluto stare con lui, stringerlo forte e non lasciarlo andare mai più...]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un messaggio inaspettato


Sam era, ed è ancora, la mia migliore amica.
Io e lei siamo completamente diverse, ma forse è per questo che andiamo d'accordo, e che non possiamo fare a meno l'una dell'altra.
Non so come farei senza di lei, non mi ha lasciata mai sola, e io neanche. Quando io avevo bisogno di sfogarmi con  qualcuno, Sam era sempre lì, per me, giuro, non saprei come fare senza di lei.
Probabilmente io non ero una di quelle persone che dimostravano tutto il loro affetto con gesti come abbracci, baci o quant'altro. Per me un "ti voglio bene" sincero, detto con il cuore, era tutto quello che bastava, e, anche se non glielo ripetevo molte volte, lei lo sapeva: sapeva che di bene io gliene volevo da morire e che lei era tutto per me.
Ricordo che una volta, forse l'unica volta in cui sono stata veramente male, lei era accanto a me e cercava di farmi tornare il sorriso.
Avevo circa dieci anni, credo.
Prima di allora ero una bambina solare e felice, credo proprio com'è Sam ora.
Ma da li in poi sono cambiata, il mio modo di trattare le persone era cambiato e non riuscivo più a legarmi con nessuno.
A Sam ,però, questo mio cambiamento non è importato, mi è stata sempre  vicina.
Lo giuro, io farei lo stesso per lei.
"Mel, pensavo, ti va di andare a fare spese pazze per i negozi di vestiti? " esclamò Sam sorseggiando il suo cappuccino di Starbuks.
"Se devi prendere qualcosa tu, OK.Ma io non posso prendere niente. Ho esaurito tutti i soldi" mi lamentai io mostrandole il portafogli completamente vuoto, lei rise.
"come fai a finire al verde così velocemente poi non si sa.." io sorrisi e bevetti un sorso di cioccolata calda. "non so neanche io come faccio a finirli tutti così in fretta." la guardai e scoppiò a ridere appoggiando la tazza sul tavolino.
"comunque, devo prendere dei vestiti nuovi. " mi guardò seria.
"motivo...?" domandai io guardandola e continuando a bere la mia cioccolata.
"niente..." si guardò attorno fischiettando."spara." la guardai e appoggiai il bicchiere vuoto sul tavolo.
"sono single e non sopporto più 'sta cosa. Ci sono sette miliardi di persone al mondo e neanche una che mi considera, ma stiamo scherzando? Magari se cambio guardaroba qualcuno mi guarderà." sbuffò lei incrociando le braccia al seno e appoggiandosi allo schienale della sedia.
Io la guardai seria."Le persone dovrebbero accettarti per come sei, non per come di vesti" ribattei alzandomi e prendendo entrambe le tazze di cartoncino in mano.
"ascolta, non rompere e portami a comprare vestiti." si lamentò e io buttai le tazze nel cestino facendole il verso, poi mi voltai verso di lei "e va bene".
Uscimmo da Starbuks e un'ondata di freddo mi fece rabbrividire, però, almeno,  aveva smesso di piovere.
Camminammo per circa un quarto d'ora solo per arrivare nel negozio di vestiti preferito di Sam, entrammo e mi sedetti a gambe incrociate sulle poltroncine davanti ai camerini.
Presi il cellulare e lasciai la ragazza girare entusiasta per il negozio.Guardai la data sullo schermo del telefono.
Primo febbraio.
Una strana sensazione mi percorse il corpo, quella data mi ricordava qualcosa, ma, in quel momento, non la ricordavo proprio.
Cercai di pensarci un secondo, ma fui interrotta da una vibrazione nella mano proveniente dal cellulare.
Abbassai lo sguardo su di esso e mi accorsi che mi era arrivato un messaggio da un numero sconosciuto.
Lo aprii curiosa e, appena lessi quello che c'era scritto,  rimasi interdetta.
"E oggi sono 18, probabilmente ti sarai scordata di me, anzi, sicuramente. Ma io non di te.xx"
Lessi e rilessi quelle parole.
Un pensiero mi balenò nella mente e non riuscivo a scacciarlo via.
Era impossibile che fosse lui, erano passati otto anni.

Sam, dopo circa dieci minuti di prove in camerino uscì con dei jeans strettissimi ed una camicia.
"Stai bene"le dissi distratta, lei si avvicinò a me e mi si sedette accanto."che hai?" mi guardò e, come risposta, le feci vedere il messaggio.
Mi prese il cellulare dalle mani e si alzò guardandomi negli occhi.
Stavamo pensando entrambe alla stessa cosa."E se fosse..." mi guardò, io abbassai lo sguardo.
"E' impossibile, Sam."

continua...


Eccomi di nuovo qui. Di chi sarà mai quel messaggio misterioso? Probabilmente la maggior parte di voi capirà vista la data e circostanze..lol. Comunque, grazie per le recensioni lasciate nel capitolo precedente, davvero.   Se volete discutere, o se non capite qualcosa lasciatevi un messaggio privato. E se vi va, recensite questo capitolo..grazie a tutte, alla prossima.x

  
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