A tutte coloro che amano un frizzante e dolce lieto fine che segna l'inizio di un percorso da vivere passo dopo passo con la propria metà perfetta. Questo è un extra riguardante le coppie secondarie di The dress of seduction: in particolare questo momento dedicato ai neosposini Natasha e Zayn si svolge in contemporanea con il capitolo 23 della storia originale.
Happy ever after: Natasha and Zayn
Allungando pigramente le gambe sulla poltrona, Nat si concesse una
bella chiacchierata al telefono con Juliet. Dopo due giorni di paradiso con suo
marito nel loro delizioso bungalow in montagna nella romantica località
sciistica di Aspen in Colorado, sentiva la necessità di scambiare qualche chiacchiera con
le sue migliori amiche.
<< Sinceramente ragazza, potevi risparmiarti la parte finale
dove hai urlato ai quattro venti: “ Ci si vede bella gente. Vado a fare
baldoria ad Aspen con Mr Malik”, nel tuo discorso di commiato >>.
<< Che ci vuoi fare? Sarà stato tutto quello champagne e scatenarsi sulla
pista da ballo. Ho ancora i piedi doloranti, ma n’è valsa decisamente la pena
per un massaggio da mio marito >> A frase conclusa Nat emise un lungo fischio
di apprezzamento. << Marito. Però, che bella parola, suona
meravigliosamente bene >>.
<< Vero. Com’è Aspen? >> le chiese Juliet, tirando su col naso.
<< Innevata, romantica, strepitosa, rilassante. Insomma è piuttosto accettabile
>> la rossa rise. << Scherzi a parte, mi sento un po’ in colpa a
sapervi lì tra cerimonie ed eventi nuziali, mentre io faccio la bella vita.
Come vanno le cose? Riuscite a sopravvivere senza di me? >> si
pavoneggiò.
Juls rise, scuotendo la testa. << Sopravviviamo, grazie. Karen sta
facendo un ottimo lavoro, e per fortuna questa settimana abbiamo soltanto due
eventi importanti, perciò ce la caveremo fino al tuo ritorno >>.
<< Bene. Posso chiederti un favore? >>.
<< Sentiamo >>.
<< Puoi tenere il tuo mocciolo a distanza dal telefono? Con il tuo
continuo starnutire e soffiarti il naso, mi rovini l’atmosfera che c’è qui
>> la beffeggiò Nat.
<< Sono solo leggermente raffreddata >> borbottò Juliet.
<< Ah-aha certo. Lo sai che se ti scopre Jade ti spedisce a
casa con una coperta di lana della nonna e impacchi d’acqua fredda >>.
<< Sto bene, è un banale raffreddore. Posso lavorare >> le assicurò
Juliet.
<< Va’ a casa prima che diventi qualcosa di più come un febbrone.
Dovresti avere più cura di te stessa >> commentò solenne Nat.
Difficilmente Juliet si ammalava, e quando capitava sapeva quanto la sua
amica potesse diventare cocciuta riguardo il lavoro. Teneva alle sue clienti
tanto da trascurare se stessa. Pregio che poteva trasformarsi n un difetto se
Juls non si fosse decisa a curarsi quel malanno.
<< Anderson farò la spia se non ti saprò sotto le coperte
con una minestra di pollo tra le mani >>.
<< Ho il resto della giornata libero dopo questa consulenza. Andrò dal
medico per farmi prescrivere qualcosa, te lo prometto. Ma non posso rimandare
un impegno già preso >> spiegò.
Nat sospirò, poco convinta, ma sapeva che era inutile discutere. << Bene, ma fa che sia una
cosa veloce. Adesso devo andare. Ci sentiamo, ragazza. Riguardati eh? >>.
<< Va bene Nat. Divertiti >> la salutò Juliet prima di riattaccare.
Nat sarebbe rimasta volentieri a parlare un’altra ora con la sua
amica, ma il rumore dei passi che scendevano le scale, le procurò un piacevole
e conosciuto nodo allo stomaco.
Con la coda dell’occhio, scrutò il suo affascinante marito
venire
verso di lei con una cadenza del passo lenta e sensuale. Indossava un
paio di
jeans consumati e un maglione di lana a collo alto nero, che metteva in
risalto il colore della pelle deliziosamente abbronzata.
Mmh...meraviglioso.
Zayn rappresentava sempre uno spettacolo per gli occhi, e Nat era
certa che mai nella vita si sarebbe stancata di ammirarlo.
Le farfalle avrebbero messo sottosopra il suo
stomaco ogni volta che lui l’avesse guardata.
Rivolgendogli un largo sorriso sbarazzino, Nat si alzò dalla
poltrona. << Ehi bellezza >>.
Zayn ricambiò il sorriso, gli occhi color cioccolato pieni di calore. << Ti va un bagno? >>.
<< Scherzi? Assolutamente sì! >> annuì esuberante la
rossa.
Mezz’ora più tardi, Nat ammirava il panorama naturale della zona
nella grande piscina termale situata fuori lo chalet. All’infuori di loro non
c’era nessuno in quella parte del posto. Il suo premuroso amante si era assicurato che
niente e nessuno interrompesse la loro vacanza.
Non avrebbe potuto desiderare luna di miele migliore. Se fosse
stato per lei, non avrebbe più lasciato quell’angolo di paradiso terrestre.
Aveva sempre amato la neve, fin da piccola i suoi genitori la portavano a
sciare, e lei si divertiva un mondo ad usare gli sci muovendosi a suo agio tra
le discese innevate.
<< Trasferiamoci qui, ti prego >> mormorò sognante chiudendo
gli occhi, e poggiando il mento sulle mani incrociate poste sul bordo della piscina.
La risata roca di Zayn risuonò nel pacifico luogo intorno a
loro,
fondendosi con il delizioso scorrere dell’acqua di un fiume poco
lontano. << Dovunque purché ci sia tu con me >>.
<< Ottima risposta Mr Malik >>.
<< Sono felice che apprezzi Mrs Malik. >> Zayn la
trascinò con le braccia verso di sé finché non aderì perfettamente al suo
corpo.
Le scostò una corta ciocca di capelli color fiamma dal viso, e la
baciò sulla fronte umida.
Lei afferrò la sua mano sott’acqua intrecciandone le dita con le
proprie, facendola riemergere per poter gioire della vista dei loro anelli
nuziali.
<< Ti sta proprio bene sai? >> si complimentò Nat osservando l'elegante fascetta d'oro.
<< Sei mio ragazzo. Ora e per sempre >> affermò compiaciuta.
Lui annuì, poggiandole una mano dietro la nuca e avvicinandosi
fin quando le loro labbra non s’incontrarono. Inizialmente non fu
altro che una carezza impercettibile, che fece desiderare Nat di
sentirlo più in profondità.
Poi fu scossa da un brivido quando le loro lingue si avvolsero in un
intreccio passionale.
Zayn mugolò di piacere; sapeva che quando sua moglie lo baciava
non gli negava niente. Nat era così, pronta a dargli l’anima e a mettere tutta
se stessa anche in un semplice gesto come un bacio.
Ma baciare quella donna era come entrare in contatto con un fuoco
di malizia, in grado di accendergli i sensi e risvegliare l’animale affamato
che albergava in lui.
Nat inclinò di poco la testa, per approfondire
quell’unione di
labbra, rese ancora più morbide e rosee dalle volute di vapore
che si
sollevavano dall’acqua. Minuziosamente si gustò il sapore
intenso e fruttato di lei, immergendosi nel calore della sua bocca.
Destreggiandosi con il corpo, Nat gli sì spalmò addosso, intrecciando le
braccia intorno al collo di Zayn, mentre lui faceva scivolare le mani
sull’aggraziata schiena di lei per poi afferrarle le natiche e tirarla su
invitandola a circondargli i fianchi con le gambe.
<< Cadremo. >> ansimò lei, ma continuando a lasciargli
piccoli morsi sul mento.
<< Sta tranquilla, non accadrà. >> mormorò lui risoluto,
con un sorriso perverso, chinandosi per baciarle languidamente i seni nudi.
Nat pensò alla geniale idea che aveva avuto Zayn di non indossare
niente, neanche il costume da bagno.
Poteva sentire perfettamente quel corpo forte e scivoloso elettrizzarle
la pelle, facendola eccitare maggiormente il pensiero di fare l’amore
nell’acqua, fuori all’aperto.
<< Sai Zayn? Prenderti nella natura selvatica è sempre stata
una delle mie fantasie più segrete. >> ammiccò lasciva passandogli le
dita tra i bellissimi e bagnati capelli scuri.
Zayn la guardò rapito, incapace di distogliere lo sguardo da
quegli abissi verde smeraldo che erano i suoi occhi. << Ho scelto proprio
bene allora >>.
Lei rise, poi si arcuò invitante contro di lui. << Oh sì
>>.
<< Wow è bellissimo. Era da tanto che non andavo a sciare
>> commentò Nat respirando a pieni polmoni l’aria fredda e pungente delle
montagne, trasmettendole una scarica d’adrenalina lungo il corpo.
Ammirando le lunghe piste innevate, attendeva che Zayn s’infilasse
gli scarponi da sci. Avevano deciso di andare a sciare quel pomeriggio. In
realtà era lei che aveva insistito, altrimenti Zayn difficilmente le avrebbe
tolto le mani di dosso. Non che le dispiacesse, anzi, ma aveva una gran voglia
di lanciarsi sulle piste con lo snowboard.
<< Eccomi. Sono pronto. >> affermò lui affiancandola.
<< Prendo anch’io una tavola? >>.
Nat si girò sbattendo le palpebre. << Precisamente quanti
anni di esperienza hai sulle piste? >>.
Zayn fece spallucce. << Non molti, forse due? >>.
Lei scosse la testa. << Scordatelo. Non praticherai lo
snowboarding con solo un paio d’anni di esperienza >> asserì.
Il moro corrugò la fronte. << E tu sì. Perché mai? >>
ribatté.
Nat gli fece un mezzo sorriso saccente. << Pratico questo
sport da quando avevo cinque anni, ragazzo. >>, ammorbidì i lineamenti
assumendo un tono solenne ma dolce, << Non voglio che tu ti faccia male.
Non sto scherzando, è una pratica più difficile dello sci >>.
Zayn gonfiò il petto. << Sta tranquilla Mrs Malik, me la
caverò. >> le strizzò l’occhio mettendosi gli occhiali da neve. <<
Pronta? >>.
<< Ma… >> si oppose Nat, preoccupata.
<< Fammi vedere di che pasta sei fatta! >> la provocò con un ghigno Zayn, avviandosi sullo snowboard.
<< Come vuoi. >> gridò in risposta lei, mentre con
un fluido slancio cominciò a scendere lungo la bianca valle.
La pista pullulava di gente, perciò occorreva porre la massima
concentrazione sui movimenti.
Flettendo la schiena, Nat spiccò un salto superando un basso
promontorio.
Lanciò un urlo euforico, godendo della fantastica sensazione del
suo corpo che si destreggiava in perfetta armonia sulla tavola.
Sì beò della vista delle cime innevate, percorrendo
metà della pista con disinvoltura. Lo snowboard era considerato
principalmente uno sport maschile, ma a lei non interessava. Di fatto
era l'unica donna su quella pista, e questo le provocò un intimo
sorriso compiaciuto. Le piaceva uscire fuori dagli schemi, soprattutto
in fase adolescenziale era sempre stata una ragazzina vivace e
impertinente, che trasgrediva apertamente alle regole imposte dagli
adulti.
Amava la sua indipendenza, tanto da scegliere una vita sentimentale
fatta di semplici avventure da una notte. Chi se lo sarebbe immaginato
che quel servizio fotografico di un anno addietro le avrebbe stravolto
la vita? Era iniziato tutto sul sesso. Zayn si era dimostrato bravo a
letto, e Nat aveva voluto rompere la sua regola di-una-botta-e-via per
uscirci insieme anche nei giorni seguenti. In fin dei conti era un bel
ragazzo, attraente e ben educato. Una buona compagnia momentanea,
insomma. Ma Zayn era stato capace di entrarle sotto la pelle nonostante
lei avesse messo chiaro in tondo che non era in cerca di un rapporto
stabile. Lui aveva accettato quel frivolo giochino sessuale che lei gli
aveva proposto, e pian piano era riuscito a conquistarla semplicemente
con la pazienza, come se lui sapesse che fosse destinata ad
appartenergli fin dal principio, ma che sarebbe stato necessario che
fosse Nat a comprenderlo con i suoi tempi.
Ponendo lo sguardo in avanti osservò un’agile figura scura, che identificò
subito come Zayn.
Non se la cavava affatto male, notò colpita Nat.
Si piegò un po’ di più per aumentare la velocità e raggiungerlo.
Nello stesso istante in cui lo fece, un fiotto di paura le salì alla gola
vedendo Zayn oscillare sullo snowboard.
Per favore, no.
<< Zayn... >> mormorò Nat in preda all’ansia.
Doveva riacquistare l’equilibrio o sarebbe caduto, e cadere in una ripida
discesa come quella non era cosa da poco.
Sbarrò gli occhi, trattenendo un sussulto, quando lo vide slittare
bruscamente per poi finire a terra. Il suo corpo rotolò brevemente, poi grazie
a Dio si fermò, immobile.
Cazzo!
Nat lo raggiunse in un lampo, presa da un’agitazione furiosa.
Staccò i piedi dalla tavola, togliendosi e buttando il casco di protezione da
una parte, e si precipitò verso suo marito.
<< Zayn! Cristo dimmi che stai bene! >> si inginocchiò
al suo fianco, prendendogli delicatamente la testa tra le mani per non
causargli eventuali dolori e costringendolo a guardarla.
<< Mmh… >> mugugnò lui dopo un attimo, poggiando una
mano sulla coscia destra. << è tutto okay, ma non riesco a muovere bene
la gamba >>.
Nat si lasciò andare ad un mezzo sospiro di sollievo, il cuore
prese a batterle in maniera più regolare rispetto a prima. << Sta
tranquillo, adesso chiamo i soccorsi >> la rossa mise mano al telefono
nella tasca. Mentre digitava in fretta il numero, gli chiese: << Com’è
successo? Credevo andassi bene, poi però… >> la voce le morì in gola,
quando Zayn emise un grugnito dolorante. Risposero al terzo squillo, e Nat
annunciò loro di un incidente avvenuto sulla pista est. Riattaccò non appena le
ebbero assicurato che a breve sarebbero accorsi lì.
Nat prese gli prese una mano, stringendola rassicurante nella sua.
<< Ehi baby, va tutto bene. Ci sono io con te >>. Non sapeva ancora
se Zayn avesse riportato delle ferite gravi, ma la rossa non poteva mostrarsi
debole, non sarebbe stata di nessun aiuto. Perciò sperò che smorzare la tensione, gli
avrebbe giovato in qualche modo.
Pregò intimamente che non fosse nulla di grave.
<< Nat? >> mormorò lui d’un tratto, muovendosi verso
di lei con non senza qualche sforzo.
<< Sì? >> deglutì lei.
Zayn alzò lo sguardo verso di lei, sbattendo le lunghe ciglia
nere. << Sarai la mia infermiera, vero? >>
La rossa non poté far altro che ridere. << Vuoi che ti
ricordi cosa abbiamo giurato di fronte al prete? ‘In salute e in
malattia’ >>
recitò nuovamente, sorridendo dolcemente.
Il moro rispose al sorriso, gli occhi scuri che brillavano di
amore. Nonostante percepisse una fitta lancinante alla coscia, non era altro
che un formicolio in confronto all’eccitante pensiero di Nat in tenuta da
infermiera, che gli riscaldò il sangue nelle vene.
<< Ti amo, moglie >> sussurrò Zayn chiudendo gli
occhi.
Nat aggrottò la fronte. << Ah no eh. Guardami ragazzo, così
mi farai perdere dieci anni di vita >> lo rimbrottò scuotendolo
leggermente.
Lui scoppiò a ridere, soffocando una smorfia di dolore. << Volevo soltanto pregustare nella mia mente le cure
che mi riserverai quando saremo soli >>.
La rossa roteò gli occhi, fingendo un'aria di rimprovero. Poi sentì una sirena alle loro
spalle, girandosi scorse un gatto delle nevi venire verso di loro.
Agitò un braccio. << Siamo qui! >> gridò ai
soccorritori. Grazie al cielo, pensò più sollevata.
Dal mezzo, scese un’alta figura snella, vestita interamente di
bianco. Si tolse il casco, rivelando morbidi e lunghi boccoli biondo platino.
Con andatura agile e di classe, li raggiunse, esclamando: <<
Non preoccupatevi! Gli altri miei colleghi saranno qui tra pochi secondi
>>. La bionda si fermò squadrando dalla testa ai piedi Zayn. <<
Zayn? Sei tu? >>.
Il moro aggrottò la fronte. << Chanel? Non immaginavo
fossi venuta a lavorare qui. >> commentò sorpreso.
<< Solo per questo mese...sono venuta a dare una mano ai miei zii
con il lavoro. Dio era impossibile non riconoscerti! Come stai?
>>
chiese la bionda, spostandosi la folta chioma da un lato con una mano.
Nat alzò un sopracciglio, sbattendo le palpebre. Si
rimangiò l'affermazione felice di un secondo prima. << Se
fosse stato bene di sicuro non avremmo chiamato i soccorsi.
Probabilmente ha una brutta lesione alla gamba e tu gli chiedi come
stai?
>> la schernì.
<< Oh è vero, chiedo scusa a entrambi. >> disse la
bionda mortificata. Poi si rivolse a Nat << È solo che sono sorpresa di
vederlo. Facevamo parte dello stesso ambiente, quando Zayn lavorava come
modello a Bradford. >> spiegò con piccolo sorriso a mo' di spiegazione.
La rossa si rivolse melliflua a lui. << Una modella eh?
>>.
Zayn annuì. << Chanel, ti presento… >>.
<< Sua moglie.
>> affermò Nat, si tolse un guanto alzandosi, per guardare meglio l’ex
collega del moro.
Trattenne un ringhio, quando si accorse che era più bassa di Chanel di almeno quindici
centimetri.
Ti pareva. Mai una
volta che sia io più alta di loro, batté il piede per terra esasperata.
Sfoderando un gran sorriso, invece, tese una mano verso la bella
bionda dagli occhi verdi come i suoi. Non la strinse, semplicemente voleva che notasse il marchio di
appartenenza che la legava al suo uomo.
<< Mi presento. Sono la signora Natasha Malik, felicemente
sposata con l’uomo dietro le mie spalle. Molto piacere di conoscerti. Non che
non mi dispiaccia conoscere le amiche di mio marito, ma quando arrivano i
soccorsi Wonder Woman? >> chiese sfrontata. Ebbene sì sono una piccola stronza possessiva.
Chanel restò un secondo perplessa da quel soprannome. <<
Ehm…posso sempre portare io Zayn al centro medico. Il mio gatto delle
navi può trasportare due persone >> indicò con il pollice il mezzo alle sue spalle.
Nat socchiuse gli occhi a due fessure.
Aah…le stangone bionde
sono della peggior specie, pensò scuotendo la testa intimamente.
<< E io che faccio? Vi seguo a piedi? Dove va mio marito vado anch’io. Grazie
comunque, tesoro. >> Nat picchiettò gentile una mano sulla spalla della ragazza.
<< Come preferite. >> Alzò le mani Chanel, abbassando
lo sguardo, imbarazzata.
Nat raggiunse di nuovo Zayn chinandosi verso di lui. << Ehi
dai, ti aiuto a tirarti su, così Wonder Woman potrà portarti all’ospedale
>> alzò la voce per farsi sentire da entrambi.
Il moro scosse la testa, sussurrandole: << Lei non ti piace,
e… >>.
Nat lo interruppe, ammiccandogli. << Baby, qualsiasi essere
femminile che ti si avvicini non mi va giù. Ma hai bisogno d’aiuto, quindi
andrai con lei. Niente discussioni >>.
Lui esitò. << Posso aspettare i soccorsi. Non
voglio lasciarti >>.
La rossa gli scoccò un forte bacio sulle labbra. << Ti
raggiungerò prima di quanto pensi >>. Con la coda dell’occhio, fischiò
per richiamare l’attenzione della bionda. << Forza bambolina. Aiutami a
tirarlo su >>.
Chanel corse subito da lei, ed entrambe sollevarono lentamente
Zayn, portandolo con attenzione verso il mezzo di trasporto.
Lo sistemarono sul sedile posteriore, poi Chanel si girò a
guardare Nat: << Tranquilla, è in buone mani >>.
La rossa schioccò la lingua, alzando gli occhi e guardandola in
modo affabile. << Ne sono certa. Se metti le mani dove non devi, Wonder
Woman, ti ritroverai dimezzata in altezza. La vista da qua giù non è male sai?
>> commentò maliziosa, trattenendo una risata nel vedere la faccia
attonita della spilungona.
Zayn scosse la testa, stirando le labbra per non ridere, e Nat si
chinò verso di lui sussurrandogli suadente nell’orecchio:
<< Starai bene, baby. A dopo. >> gli baciò il lobo,
poi indietreggiò per far in
modo che Chanel mettesse in moto.
Nat li salutò con la mano, mentre il gatto delle nevi slittava
sulla strada bianca. Mettendo le mani sui fianchi sospirò. << Non mi
resta che aspe… >> ma non riuscì a terminare la frase che un rumore alle sue spalle la fece trasalire.
Udì qualcuno chiamarla da lontano, ma riuscì comunque a
capire chi fossero e cosa volessero. << Ehi! Signora ha
chiamato lei per i soccorsi? >>.
Nat respirò a fondo, grandi e lunghi respiri per non perdere la
calma nel vedere due tizi con una barella venire verso di lei.
<< Allora? >> insistette uno dei due.
Un sorriso omicida incurvò i lineamenti del viso di Nat. <<
No, avevo voglia di fare uno scherzo! Domanda del cazzo. >> ringhiò
alzando le braccia al cielo.
Due fottuti secondi di differenza avevano fatto sì che la bionda
si trascinasse dietro suo marito.
In quell’istante invidiò il freddo autocontrollo di Jade.
Nonostante la temperatura sotto lo zero, era certa che le sue guance avessero
assunto lo stesso colore dei suoi capelli.
<< Oggi è il vostro giorno fortunato, ragazzi >>
assicurò loro con sguardo minaccioso. << Adesso muovete il culo, e
seguiamo quei due. >> ordinò procedendo a passo di marcia verso il primo
gatto delle nevi che le capitò sotto tiro, borbottando imprecazioni ai quattro venti.
Fortunatamente il dottore gli aveva diagnosticato soltanto una
brutta slogatura alla gamba, perciò sarebbe stato costretto a portare il gesso
per qualche giorno. Non sapendo come passare il tempo cominciò a giocare con il
telecomando che azionava il letto, premendo un pulsante qualsiasi che portò su
e giù lo schienale.
Sentì bussare alla porta.
<< Avanti >> disse, una volta che si fu sistemato.
<< Ciao >> entrò con un sorriso sghembo Nat.
Zayn si rilassò all’istante, beandosi della vista di sua moglie
in…impermeabile?
<< Ehi come mai indossi…? >>. Ma fu tutto quello che riuscì
ad articolare prima che la rossa lasciasse ricadere a terra il lungo
impermeabile blu scuro.
Il moro sbatté le palpebre, confuso; poi mettendo bene a fuoco la
vista, si ritrovò a deglutire.
O l’anestetico gli stava giocando un brutto tiro, oppure il suo
sogno erotico aveva appena trovato realtà.
Sua moglie lo guardava, sbattendo le ciglia maliziosamente e
inclinando il capo da un lato, lasciando scoperto l’attraente collo accarezzato
dai boccoli color rame.
Vestita di un camice bianco, quasi trasparente dal modo in cui
aderiva perfettamente al suo corpo, e buon dio, sbaglio o riusciva a vedere il
reggiseno nero?
La voce di Zayn assunse una screziatura roca, quando la chiamò:
<< Nat >>.
<< Sì? >> fece lei, muovendosi verso il suo letto, lo
stetoscopio posto tra il solco dei seni.
E porca miseria, indossava anche le giarrettiere.
I muscoli del moro si tesero all’inverosimile, ignorando l'acuto fastidio alla gamba fasciata.
<< Come diavolo sei passata inosservata? >>.
Nat ridacchiò. << Sono i segreti di un fotografo >>.
Zayn lasciò ricadere la testa sul cuscino. << Vieni qui.
Fatti guardare >>.
<< Con piacere, marito >>.
Lui le fece posto, e Nat si sedette di lato mostrandogli le lisce
gambe nude. Poteva anche essere un comune camice da infermiera, ma addosso a
Nat diventava il vestito più erotico e il più bel sogno di ogni uomo dotato di
un funzionante apparato genitale.
<< Come ti senti? Il dottore mi ha detto che non hai riportato
danni seri, ma che dovrai tenere la gamba ingessata per un pò.
>> sospirò lei, accarezzandogli la guancia con il dorso
delle dita.
<< Mai stato meglio >> fu la risposta aperta e sincera
di lui.
La rossa gli sorrise divertita, mostrando quelle incantevoli
fossette che lui amava da impazzire. << Mmh…quindi deduco che non hai
bisogno di me >> La sua voce suonò volutamente voluttuosa.
Zayn scosse la testa con forza, gli occhi marroni accesi di
desiderio.
<< Mai detto questo. Ho sempre bisogno di te. E adesso più
di prima. >> Si allungò affinché potesse premere le sue labbra su quelle
morbide di Natasha.
<< Dimmi che hai chiuso a chiave la porta >> sussurrò
con un ansimo lui.
Lei ridacchiò, attirandolo per i capelli con maggior foga sulla
sua bocca. << Puoi scommetterci >>.
<< Dio…sei fantastica. >> approvò Zayn, scendendo con
una mano per accarezzarle una gamba.
<< Mr Malik, non osi approfittare dell’infermiera. Qui sono
io che detto le regole >> si staccò lei, per guardarlo con quei grandi occhi verde
smeraldo pieni di malizia.
Mordendosi le labbra per resistere all’impulso di avventarsi su di
lei, Zayn la osservò mettersi a cavalcioni su di lui, attenta a non poggiare il
peso sulla gamba ingessata.
Lui sbarrò gli occhi, nell’avvertire il sesso di Nat premere
contro il suo seppur impercettibilmente.
<< Fortunatamente signore, non ha riportato danni ad altre
parti del corpo essenziali per questo controllo >> esordì Natasha.
<< Sono felice di sentirglielo dire >>. Dopodichè Zayn afferrò lo stetoscopio che lei
teneva al collo, spingendola a protendersi su di lui dove una volta che ebbe
ritrovato contatto con la sua bocca, spinse irruente la lingua dentro di lei.
Nat gemette, intrecciando la lingua con quella ardente e
voluttuosa di lui, riservandogli poi un tenero morso sul labbro inferiore.
Piegandole la testa di lato, Zayn le lasciò un morso sulla morbida
pelle situata tra il collo e la spalla. Le leccò la pelle sotto l’orecchio,
respirando quel fragrante odore di shampoo alla camomilla della massa infuocata
dei suoi capelli.
Quella donna gli aveva fatto incendiare il sangue nelle vene dal
primo momento, e sapere di poterla considerare a tutti gli effetti come moglie, non fece che alimentare la
consapevolezza di Zayn che adesso fosse totalmente sua.
Nat l’aiutò a togliersi la maglia, poi senza fare troppi
complimenti lui le strappò la veste di dosso, facendo saltare anche qualche
bottone. Con essa anche il reggiseno raggiunse il pavimento lucido della
stanza.
Si portò uno dei piccoli seni alle labbra e lo succhiò, avido. La
pelle di Nat era bianca come il latte, delicata e morbida. Ogni tocco di Zayn,
la faceva diventare sempre di un rosato sensuale.
<< Sì, oddio… >> sussultò Nat, quando sentì le dita di
lui accarezzarle l’interno coscia.
Lo voleva, subito.
<< Una delle mie fantasie più belle. Prenderti in un letto d’ospedale
>> mormorò il moro, aprendo gli occhi per intrecciare i loro languidi
sguardi. << Dovrei farmi male più spesso >>.
Lei gli baciò il collo. << A proposito di farsi male. Che
fine ha fatto la bionda? >>.
<< Dopo che mi ha accompagnato qui, mi ha chiesto se avessi bisogno di qualcosa e se ne è
andata quasi subito >> rispose lui.
Nat aggrottò la fronte, perplessa. << Non ci ha provato?
>>.
<< In realtà no. Temo che abbia avuto paura di te.
>>
le confidò Zayn con un sorrisetto di orgoglio maschile. Sapeva
quanto Natasha si fidasse di lui e quanto l'amasse, ma non riusciva a
resistere alla tentazione di marcare il suo territorio con le donne che
gli giravano intorno. No aveva mai dubitato di lui, semplicemente era
fatta così, impregnata con quel sarcasmo eloquente che lo faceva
mandare su di giri.
A quella rivelazione, Nat gongolò. << Ma non mi dire...Devo
ammettere che è stata una della poche spilungone intelligenti che abbia mai
conosciuto. Ti sono mai piaciute? >>.
Lui la guardò, confuso e divertito. << Chi? >>.
<< Le modelle bionde dalle gambe chilometriche? >> lo
punzecchiò lei con un tono inquisitorio.
Zayn le prese un boccolo tra le dita, giocandoci teneramente.
<< Non sapevo quale fosso il mio tipo di donna, finché non ho visto una
piccola ragazza dai capelli color del fuoco ad un servizio fotografico. Non mi
ero reso conto che i capelli rossi potessero essere tanto eccitanti. >>. La
baciò velocemente sulla bocca. << Quella donna si è rivelata la scelta
migliore della mia vita >>.
Gli occhi verdi di Natasha s’illuminarono pieni d’amore al suono
di quelle parole. << Sai come si dice, Mr Malik? >> mormorò roca,
mentre con due dita percorreva il corpo di Zayn, dal petto fino al basso
ventre. Si leccò le labbra, spostando verso il basso il tessuto dei pantaloni.
Zayn deglutì. << Non lo so. Come Mrs Malik? >>.
<< Chioma rossa, scopata grossa. >> rispose Nat, e
quella pronuncia tanto carica di passione glielo fece diventare maledettamente duro.
<< Oh sì >> convenne lui totalmente d’accordo, prima
di trascinare sua moglie nel più ardente dei amplessi.
Note
dell’autrice
Mi è venuta quest’idea tempo fa di creare una OS per ciascuno dei
personaggi secondari della storia originale The dress of seduction in modo da
farvi vivere nella maniera più possibilmente piacevole anche la loro esperienza
romantica del matrimonio e post.
Che dire mi sono divertita a
scrivere questo capitolo extra
dedicato a Nat e Zayn…soprattutto scrivere di Natasha è
sempre una gioia, perché
come vedete quella ragazza è energia allo stato puro, come
potrebbe Zayn non
amarla?? xD Ho voluto scegliere come rating quello arancione, dato che
presentano momenti intimi, ma mi sono limitata nei dettagli proprio
perchè non ho scelto quello rosso :)
Spero che le amanti di questi due personaggi abbiano gradito
questo piccolo moment, a chi vorrà farmi sapere cosa ne pensa sarà una gioia
per me, se vi va ^-^
Colgo l’occasione per mandare un saluto speciale alla mia migliore
amica che ha dovuto aspettare mesi per poterla finalmente leggere, spero che ne
sia valsa la pena di aspettare, ragazza ;)
Spero non ci siano grossi errori di grammatica! In ogni caso scusate.
Grazie se siete arrivate fin qui a leggere<3
Un grande bacio dalla vostra Ella