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Autore: Aleran    07/04/2013    5 recensioni
Philofobia: paura di amare.
È questo che accompagna Amy Jonas Windsnap nella sua vita.
Amy conosce Jamie a una gara di galoppo, e i due diventano amici a tal punto da considerarsi fratelli. Successivamente Jamie le presenta i suoi amici, e da lì Amy non sarà più la stessa.
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AMY & JAMIE: «Sai Jamie, mi hai scombussolato, mi fido di te nonostante io sia un tipo estremamente schivo. Vedi di farmi durare questa fiducia» sibilò Amy un po' arrabbiata con sé stessa perchè non era stata capace di mandarlo via [...]
AMY & JAYMI: «Ciao, Jaymi!» esclamò cercando di apparire più sicura di sé stessa possibile.
Sventolò in aria il braccio e si alzò dal suo posto preferito.
«Salve principessa!» fece di rimando il ragazzo, uscendo dall'abitacolo della vettura. [...]
AMY & JOSH: «Me ne sto rendendo conto. Comunque basta, è Jamie mio fratello, non sei tu» sussurrò Amy.
«Ma puoi averli due fratelli» ribatté Josh abbracciandola. [...]
AMY & GEORGE: «Ah no? E dove pensi di restare?» indagò Amy.
«Qui» rispose l'altro, sempre con un'aria menefreghista.
«Certo, e come no, al limite te ne vai fuori».
«Cosa hai paura che potrei fare?».
«Ho paura che potresti avvelenarmi l'aria» [...]
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Continua....
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: George Shelley, Jaymi Hensley, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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PREMESSA: in questo primo capitolo saranno presenti molti riferimenti all'equitazione che serviranno per l'incontro dei personaggi, ovviamente dopo i cavalli andranno in secondo piano fino quasi a scomparire. Buona lettura. 
 
 
Win
 
Prese le redini del suo purosangue e si avviò verso il circuito di corsa. 
«Andrà tutto bene bello» sussurrò al cavallo, ma in fondo era un incoraggiamento più a se stessa. 
Infatti Amy Jonas Windsnap, capelli biondi e occhi di un verde intenso, non era mai stata una ragazza così coraggiosa, anzi, cadeva spesso nello sconforto e cercava aiuto nelle persone, le quali spesso tradivano la sua fiducia. Essa però aveva imparato a fingere di essere dura col tempo e quindi poteva apparire una tosta agli occhi di tutti.
Si guardò intorno alla ricerca dei suoi due padri. Cioè, a suo padre e quello che le voleva bene come un padre e che le aveva dato il cognome. Ok, specifichiamo, Amy era figlia di Kyle Jonas e Abel Windsnap, due uomini gay, ma non poteva essere veramente figlia di entrambi. Kyle aveva messo incinta una donna, o meglio un ovulo, dal quale lei era nata, e le aveva affibbiato il cognome del compagno oltre al suo, poi glielo aveva fatto riconoscere come padre, in effetti anche la legge e i miliardi di documenti riconoscevano Abel il padre di Amy anche se non lo era veramente. Amy era cresciuta con due padri, e questo non le dava fastidio, perchè per lei era un'abitudine, una normalità. 
La ragazza fece un cenno di saluto ai padri, poi si sistemò per bene i capelli dentro al cap e tirò giù le staffe del sellino. Correre era la sua passione, la sua famiglia benestante le aveva regalato un cavallo meraviglioso, Astor, con il quale aveva vinto alcuni premi sempre in corse al galoppo. Si mise in piedi sulla staccionata e poi salì a cavallo, pronta per entrare in gabbia, per correre, per vincere. 
«Entri nella gabbia 2 il concorrente con il numero 9, Amy Jonas Windsnap» tuonò lo speaker. 
Amy entrò nella gabbia, era l'unica senza un aiutante in caso di scenate da parte del cavallo, ma questo non le dispiaceva. Non era una ragazza coraggiosa, come già detto, ma a cavallo si sentiva sicura, soprattutto nella gabbia la voglia di vincere diventava incontrollabile. Appena il concorrente con il numero 23 nella gabbia affianco alla sua entrò, Amy lo guardò di traverso, cercando di intimorirlo. In attesa che lo speaker desse il via, la ragazza studiò il proprio sottosella a quadri blu e azzurro chiaro, i suoi colori preferiti e fortunati. 
«Tre» cominciò lo speaker. 
«Due» Amy si aggiustò la cinghia del cap. 
«Uno» la ragazza strinse meglio il frustino nella mano destra e si sistemò sulle staffe. 
«VIA!» 
La gara era ufficialmente iniziata. All'aprirsi delle porte, Astor scattò in avanti e si posizionò terzo. 
«Woah, calma bello» sussurrò Amy. Voleva far tenere al cavallo abbastanza energia per lo sprint finale. 
«Intanto in prima posizione Jamie Hamblett su Qatar, a scendere Liberty, Hornpipe, Oulus, Xena, Astor, Greenwood e Zoe» annunciò lo speaker. 
Quando Astor ebbe percorso i tre quarti della pista, Amy cominciò a frustarlo ripetutamente e sussurrargli parole senza senso, era ora di battersi. Si portò velocemente di fianco a Hornpipe, per poi superarlo con qualche falcata.  
«Astor recupera, la gara è tra Astor e Qatar. Qatar sembra staccarsi, ma Astor lo raggiunge. Astor, Astor, Astor, è vittoria per Astor e la fantina Amy Jonas Windsnap!» concluse con enfasi lo speaker. 
«Bravo piccolo, ce l'abbiamo fatta!» esclamò Amy dando delle pacche affettuose al suo cavallo che grondava di sudore.
Una signora grassoccia ma ben curata diede la coppa alla vincitrice, che la alzò in aria e la sventolò, felice orgogliosa di lei e del cavallo. 
I suoi padri la abbracciarono con foga quando scese, poi presero il cavallo per andarlo a rinfrescare e lasciare all'amazzone un po' di tempo libero per riprendersi. 
«Mi raccomando, spugnatelo bene sul collo» si raccomandò Amy dopo essersi sciolta i capelli. I padri annuirono e lei si voltò, sempre alle prese con la sua chioma intrecciata.
«Da quando un vincitore si preoccupa del suo cavallo?» le chiese con un sorrisetto furbo un ragazzo moro. Era il numero 23, lo riconobbe dalla fantasia del sottosella del cavallo che si stava allontanando da lui. 
«Tutte le persone con un po' di cuore lo farebbero» replicò lei girandosi dall'altra parte. 
«Hai ragione, comunque dai, andiamo a prenderci qualcosa» propose il ragazzo. 
"Ma chi sei? Ma chi ti conosce?" avrebbe voluto chiedere infastidita Amy. 
«Va bene» si ritrovò invece a sbuffare. 
Mentre si avviavano al bar il ragazzo le passò velocemente una mano sul sedere. Amy balzò indietro. 
«Ehi, vacci piano» lo ammonì lei. 
«Ahahah ok, scusa» ridacchiò il ragazzo. 
«Jamie Hamblett, non c'è niente da ridere».  
«Non saprei, Amy Jonas Windsnap. Wow, due cognomi». 
Amy si maledì mentalmente per aver accettato l'invito di quel buono a nulla, ma si limitò a proseguire verso il bar con Jamie senza proferire parola. 
«Cosa prendi?» le chiese Jamie. 
«Fai prima te» rispose lei con calma ma senza sorrisi. 
«Dai, consideralo un altro premio, anche se dovrei essere arrabbiato con te perchè mi hai rubato il primo posto». 
«Coca~cola» sbuffò la bionda roteando gli occhi. 
Si sedettero al bar a consumare le loro bibite, sempre in silenzio. 
«Grazie, io vado» disse Amy alzandosi dalla sedia. 
«Aspetta Amy» la fermò Jamie. 
Il ragazzo prese una penna dalla tasca e segnò un numero sul polso della bionda. 
«Questo è il mio numero, inviami un messaggio. Ciao bella bionda!» esclamò Jamie prima di sparire. 
"Che invadente" pensò Amy. Dopodiché rimase lì, indecisa se cancellare il numero dalla pelle o no. Alla fine decise di segnarselo sul cellulare, mentre girava sui tacchi per tornare in scuderia. 
 
-------AUTRICE 
Ciao a tutti, eccomi con l'ennesima fanfiction. Non conosco da molto gli Union J, ma come non innamorarsene? 
Spero che la storia vi piaccia, ovviamente questo é solo il primo capitolo e il bello verrà più avanti. Vi invito a farmi sapere cosa ne pensate sulla trama e sul mio modo di scrivere su una recensione. Ah, accetto tutti i tipi di critiche costruttive :) 
Baci, Ale
  
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