Cap.30 Persone Pericolose

NdA: Quando le vedrete, vi consiglio vivamente di leggere le note a fondo capitolo (soprattutto la seconda), altrimenti potreste non capirci un fico secco XD. Ora vi lascio al capitolo che è meglio ;)

Bellissimo. I capelli, lunghi e lisci, del colore della sabbia rosa di Budelli*, gli ricadevano sulle spalle. Un fisico perfetto era messo in mostra dal suo busto completamente nudo (tranne per una collana di conchiglie). Per di più la sua pelle sembrava illuminarsi. No, era proprio illuminata! Rifletteva persino la poca luce che riusciva a filtrare nelle profondità del Lago. Ma la cosa più particolare era una coda squamata che, partendo dalle fosse iliache, sostituiva le gambe umane.

“Un Tritone!” Pensò Martine. Un particolare tipo di Maridi, solitamente conosciuti come i maschi delle Sirene (per quanto queste si potessero accoppiare con qualsiasi Maride)**.

Quasi nessun umano poteva dire di averne incontrato uno, perchè vivevano in acque salate e molto in profondità, lì dove nessun uomo poteva recarsi. Allora che cosa ci faceva uno di loro lì? L'acqua del Lago era dolce e non molto profonda. E poi perchè le aveva parlato, tra l'altro nella sua lingua?

“Per Scilla, quanta curiosità in una sola ragazza!” Disse, abbozzando un sorriso, un sorriso bianchissimo e bellissimo.

Ah, già, si era dimenticata di una cosa:

“Perchè Voldemort mi sei entrato nella testa!?!” Strillò con la mente.

“In realtà perchè avresti barato.” Fece lui, calmo, con la sua voce melodiosa, sembrava dovesse iniziare da un momento all'altro a cantare, a cantare una sinfonia dolce, in grado di calmare persino la francesina, che ribattè così:

“Barato? In che senso barato?”

“Nel senso che i Merrow non avrebbero duvuto intervenire se non in caso di grave pericolo per i partecipanti, i quali sarebbero stati automaticamente squalificati.”

“Eh, ma io non ho chiesto mica il loro aiuto” controbattè, con una punta di dolce ironia.

“Appunto. Li hai manipolati, facendo profanare a quell'Umibozu le zalenia. I Merrow non sono riusciti a trattenersi e sono intervenuti senza consenso.”

“Beh, non c'è scritto da nessuna parte che i Merrow non possono essere manipolati. Io devo solo prendere il veleno da un Lobalug, non importa come!”

“Sì, ma così facendo non hai dimostrato il tuo valore.” Martine non si trattenne, scoppio di nuovo in quella risata al contempo bella e sadica, dicendo:

“E chissenefrega!” Poi aggiunse, ritornando alla sua espressione naturale: “A proposito, cos'è precisamente quel mostro laggiù? Mi sembra tu l'abbia chiamato Umibozu?!”

“Quindi prima ammette di aver manipolato quei poveri Merrow senza alcuna remora, e ora mi chiede tranquillamente per quale motivo l'ha fatto?” Pensò il Tritone. Tenne questa parte per sé, mentre a Martine disse: “ Sì, si chiama Umibozu***, e come puoi vedere è una creatura acquatica dalle fattezze umane. Non se ne trovano molti in giro, ma di norma quei pochi vivono nei mari e sono molto, molto più grossi di questo.

“Più grossi!! Oh Jeanne!”

“Già, si può dire siano dei Giganti marini e danno piuttosto fastidio a noi Tritoni, in quanto a volte attaccano le nostre città per avere il controllo dei fondali.”

“Oh, capisco... ah, è vero! Non mi hai ancora detto come ti chiami? Io sono Martine de Lascaux.” Si presentò la ragazza. Nel frattempo, però, l'Umibozu era svenuto e i Merrow, piuttosto arrabbiati, si stavano avvicinando ai due. Dissero qualcosa che, seppur incomprensibile (vallo a capire il Marino), esplicitava chiaramente i sentimenti delle creture (definirle furiose non era abbastanza). Martine non seppe mai cosa gli disse, ma il Tritone riuscì a calmarli con poche parole, d'altronde già solo la sua voce era in grado di mitigare l'animo di chiunque.

A quel punto i Maridi fecero per andarsene, ma il Tritone volse lo sguardo ancora per un momento, dicendo:
“Io sono Nereo, ambasciatore di Atlantide, capitale del regno di Varuna. Piacere di conoscerti e a presto, giovane...” aggiungendo una parola in maride che Martine non comprese.

Rimasta sola, la ragazza si ricordò per quale motivo era lì, così corse incontro all'Umibozu, o meglio, a uno di quei Lobalug che avvolgevano la sua mazza.

Intanto, sugli spalti, nessuno si accorse della conversazione di Martine per due motivi: primo, Nereo aveva badato di oscurare la zona e non farsi vedere (teoricamente gli studenti non dovevano sapere che un Tritone abitava i fondali del Lago Nero, solo qualche professore autorizzato ne era a conoscenza); secondo, tutti (persino Rose e Scorpius) erano concentrati sul combattimento di Katerina...

Nel frattempo, all'interno del Castello...

Al prese (in realtà strappò) sua sorella dalle mani di Sasha, chiedendole:

“Stai bene, sorellina?”

“Oh, io... benissimo” fece l'altra con gli occhi sognanti rivolti al russo. Probabilmente la mente del giovane serpeverde evitava, volutamente, di capire cosa stava accadendo alla ragazza, perchè riprese così:

“Che ci fai qui?!” Rivolgendosi al biondo con aria feroce.

“Beh, nulla di che. Passeggiavo per i corridoi e ho visto una bella ragazza bisognosa d'aiuto. Non pensavo fosse lei la piccola di casa Potter, shishishi.”

“Oh, sì, io... sono Lily Luna Potter” continuò, sognante. Allo stesso modo Al continuò ignorando le reazioni della sorella:

“Passeggiavi?! Durante la terza prova?! Inventane un'altra!!”

“Shishishi, sbaglio o non sono l'unico?!” Fece di rimando, con quell'odioso ghigno da serpente, rivolgendosi al moro.

“Io ho cose più urgenti da svolgere... come impedire a persone innocenti di venire morse da serpenti velenosi.”

“Oh, ma un viscido rettile non oserebbe mai neanche sfiorare un così bel giglio.” Rispose proprio quel viscido rettile, prendendo per mano il giglio e guardandolo(a) negli occhi. Per poco Lily non svenne. Al contrario suo fratello non riusciva più a trattenersi, non fosse stato per il suo sangue freddo (degno della migliore spia del KGB) avrebbe già fatto cambiare pelle a quel rettile da quattro soldi.

Alla fine, pur riuscendo a non compiere un rettilicidio(?), non ebbe più parole per ribattere. E dire che aveva vissuto per sei anni tra i Serpeverde! Passando le giornate con Agnes e Sco'!! Ma nessuno, veramente nessuno, aveva la lingua tanto tagliente come quel platinato, che così concluse:

“Dato che abbiamo tutti cose urgenti da svolgere io vado, a presto... Lily” facendo sciogliere, definitivamente, la ragazza.

“A presto! Sì, a presto con la tua morte!!” Pensò il moro, che si trattenne (nemmeno lui seppe come) dal dirlo.

Sott'acqua...

“Non so gli altri, ma quella ragazza è più pericolosa di quello che sembra, Kensei-sama****” fece una voce melodiosa.

“Ahaha, Nereo, Nereo. Te l'ho detto che sono tutti un po'... particolari. Certo, potrebbero essere pericolosi e a volte incontrollabili” le rispose un'altra, molto più profonda e carica di potere, che poi aggiunse: “Ma Man mano che il Torneo prosegue sto avendo conferma delle mie teorie; è questa la Nuova Generazione. Ormai non mancherà molto al ritorno di colui che ci ha costretti in questo stato.” Disse l'ultima parte con un tono nostalgico – ricordando i suoi vecchi amici – per quanto potesse essere nostalgico il tono della mente di un Calamaro Gigante.

L'inutile angolo di Ludi

*Suona malissimo 'sta cosa, però è l'unico modo per rendere bene l'idea XD. Ah, già, comunque Budelli è un'isola dell'Arcipelago della Maddalena (Sardegna), famosa appunto per la sua sabbia rosa (dovuta a dei coralli – di cui non ricordo minimamente il nome, anche perchè non sono nemmeno sicuro siano proprio coralli XD – che, disgregandosi, si mischiano alla sabbia, sfumandola del loro colore, rosa ovviamente).

**La Rowling fa la distinzione fra quattro tipi di Maridi (a cui io aggiungerò qualche informazione mia): I Merrow, quelli che si vedono nel libro (e che stanno combattendo contro il gorillone XD), molto più simili a pesci, legati all'acqua (non ne possono uscire) di solito dolce; sono sia maschi che femmine. I Tritoni, solo maschi, più simili agli umani, meno legati all'acqua – infatti possono vivere tranquillamente in superficie, acquisendo capacità umane, come la lingua (non so se vi ricordate, ma quando Harry cerca di aprire l'uovo con le informazioni, quello strilla finchè non lo mette sott'acqua, ecco io l'ho reso un problema dei Merrow, che quindi non possono parlare in superficie) e le gambe, anche se di solito non ci salgono. Le Sirene, hanno le stesse caratteristiche dei Tritoni, ma sono solo femmine. I/Le Selkie, creature asessuate (anche se solitamente le si indica al femminile), mostruose, praticamente immortali; le due più famose – ma non le uniche – sono senza dubbio Scilla e Cariddi. Scusate per la noiosissima spiegazione, ma andava fatta (l'ho messa come nota perchè avrebbe appesantito troppo il capitolo).

***L'Umibozu è una creatura della mitologia giapponese ed effettivamente, come ho spiegato sopra, è un umanoide che vive sott'acqua.

****Significa spada (ken) sacra (sei). Sama invece è un soffisso onorifico, per di più quello con il grado più alto, si usa solo con persone importantissime (tipo nobili, principi, capi di stato, etc...) e con gli dei...

Ehi! Guardate chi si fa risentire! Dopo pochissimo tempo!! Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ormai siamo quasi giunti alla fine della terza prova, manca solo il combattimento della piromane bionda! Invece la francesina ha sfruttato tutto lo sfruttabile, mettendo in mostra la sua sadicità (ok, sto un po' esagerando) e Al, beh lo avete visto pure voi... e dire che io non vorrei farvi odiare il serpentello, però se le va proprio a cercare, eh?! Povera Lily, ormai è definitivamente persa...
Tra l'altro, quando si scrive “giovane serpeverde” serpeverde va minuscolo perchè aggettivo, giusto?? Lo so che è una domanda inutile, però mi ha crucciato non poco XD, per quanto io sia quasi certamente sicuro della mia risposta (sì, troppa fiducia in se stessi).

Vabbè, tralasciando l'ultima parte, ringrazio tutti coloro che leggono o leggeranno la mia storia. In particolare chi segue, preferisce, ricorda o recensisce sempre ( Iora Sol, Elizabeth_Lovegood e Shan).

Alla prossima,
ASP

PS: L'ultima parte la dedico a Shan e alle sue coronarie XD