Buongiorno a tutti! Per prima cosa chiedo umilmente perdono per l’incredibile ritardo ma tra le vacanze di Pasqua, la scuola e i preparativi per la laurea di mio fratello non ho avuto un secondo libero per scrivere. Inoltre volevo spendere due parole per due notizie che riguardano il cast di Glee.  Come credo tutti sapete Cory è in riabilitazione, io come tutti i fan di glee e di questo incredibile ragazzo gli stiamo vicino e spero che presto lo vedremo di nuovo con lea  a sfoggiare il suo bel sorriso. Un’altra incredibile notizia è quella che riguarda la presunta gravidanza di Heather; bè di certo non me l’aspettavo, glee è ambientato in un liceo è l’idea che la nostra brittany abbia un bambino mi fa molto strano ma qui stiamo parlando della vita reale e sono contenta per lei. Adesso passiamo alla mia fan fiction, vorrei ricordare che il rating è arancione e che quindi vorrei inserire un po’ di parte più “spinte” e con questo capitolo ci ho provato, spero di non essere caduta nel volgare e di aver scritto tutto bene, ma non vi voglio anticipare nulla e quindi buona lettura!

 

 

Da quella telefonata al bar io e Finn ci sentivamo spesso, mi aveva detto che al college si trovava bene, si era già integrato con gli altri e aveva iniziato a frequentare alcuni corsi e io mi stavo abituando all’idea che ormai anche lui avesse una sua vita. Fino a quel momento Finn era sempre restato il mio Finn, quel ragazzo di Lima che per guadagnarsi qualcosa aggiusta le automobili e i motori e che cammina per i corridoi della scuola ma ormai quel ragazzo non c’era più. Era diventato un uomo, che viveva da solo in un dormitorio del college, che doveva cavarsela nella vita, che doveva impegnarsi per far si che il suo futuro fosse nel migliore dei modi e tutto ciò mi attraeva. In quel periodo non potevo fare a meno di non pensare a lui, quando cantavo, quando ballavo, quando mangiavo perfino quando pagavo un caffè, era più forte di me e non riuscivo a smettere. 

 

Quella sera Santana e Kurt erano usciti, Santana doveva lavorare e Adam aveva invitato Kurt per una cena romantica e quindi ero sola a casa. Decisi di farmi un bel bagno, non avevo mai tempo e con loro in casa ero sempre costretta a farmi solo la doccia ma forse un bel bagno rilassante nella vasca era quel che mi ci voleva.  Andai in bagno e preparai l’acqua calda con circa un litro di bagnoschiuma e vidi le bolle che pian piano si formavano sui lati della vasca, una volta arrivata all’apice chiusi il rubinetto spogliandomi pronta ad entrare ma sentii la suoneria del mio cellulare provenire dalla mia camera da letto così mi misi l’accappatoio e corsi verso quella direzione.

Risposi al telefono e sentii la voce di Finn.

-Ciao Rachel.- mi disse con voce squillante.

-Ciao Finn.- dissi allegra nel sentire la sua voce andando di nuovo verso il bagno.

-Ti disturbo?- mi chiese. Era gentile come sempre e anche questo mi piaceva di lui.

-No tranquillo.- dissi mettendo il vivavoce e poggiando il telefono per terra –Mi sono appena immersa nella vasca.- dissi togliendomi l’accappatoio e sentendo quell’acqua calda a contatto con la mia pelle.

In un primo momento non sentii nessuna risposta, forse era imbarazzato, non so… -puoi parlare tranquillo.- gli dissi con voce amichevole sporgendomi un po’ con la testa ai lati della vasca verso il telefono.

-Si Rachel, sai… ti penso spesso in questo periodo- mi disse un po’ imbarazzato. 

Il fatto che si trovasse nella mia stessa situazione mi faceva piacere e mi faceva sentire meno stupida, era palese l’attrazione che c’era tra noi due ed era inutile negarlo. 

-Anch’io Finn, in realtà ti penso sempre, anche in questo momento, nuda… nell’acqua.- dissi pentendomi quasi immediatamente di quello che gli avevo appena detto, ero imbarazzata ma l’unica cosa che mi aveva insegnato Brody era quello di aver fiducia del mio corpo e di non vergognarmi ed era il momento di fare qualcosa.

-Anche io Rachel, anche adesso nel letto…- sentii la sua voce spezzata, imbarazzata, di certo non eravamo bravi in queste cose.

Mi portai una mano sul seno e l’altra sulla mia intimità accarezzandoli entrambi mentre sentivo la sua voce. 

-Ti desidero Finn, non sai quanto.- dissi col fiato spezzato massaggiando con più forza la mia intimità.

-Anche io Rach, voglio le tue mani su di me, i tuoi baci, voglio sentire il tuo corpo sul mio.- mi disse; anche lui aveva una voce strana, spezzata e al contempo eccitata ed io mi stavo eccitando, mi stavo eccitando anche senza guardarlo, senza averlo accanto, bastava pensarlo e sentire la sua voce per non rispondere più del mio corpo. Chiusi gli occhi e con un sospiro inserii due dita nella mia intimità e non feci a meno di emettere un gemito, un gemito che gli avrebbe fatto capire quello che stavo facendo e quello che provavo per lui. Sentii dall’altra parte del telefono un suo gemito; anche lui stava facendo la stessa cosa, entrambi eravamo attratti sessualmente in una maniera indescrivibile e si poteva sentire l’alchimia che c’era anche a chilometri di distanza. Continuammo ancora, ancora e ancora fino a quando entrambi finimmo per venire in un vortice di passione.

 

 

Il capitolo è finito, spero che vi sia piaciuto e che non vi abbia scandalizzato, sia per il modo di scrivere forse un po’ rude o anche perché sono stata poche esplicita, non so. Non ho mai scritto scene così e quindi non so ancora se so farlo o meno e per questo aspetto vostre recensioni. Un bacio e al prossimo capitolo!