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Autore: ElisaBooBear    07/04/2013    0 recensioni
Katherine era una normale ragazza di quasi 16 anni. Tre mesi fa la sua vita si era interrotta psicologicamente, i suoi genitori morirono e lei si chiuse in se stessa. Ma un giorno ascoltò una voce angelica di cui si innamorò senza sapere di chi fosse. Presto sarebbe entrato un ragazzo nella sua vita, anzi 5, ma solo uno le conquistò il cuore. Un sogno che diventa realtà...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ero appena fatta una lunga e calda doccia. Misi l'accappatoio e asciugai i miei lunghi capelli castani, che nell'ultimo periodo si erano seccati molto. Volevo prendermi cura di me stessa, da oggi in poi avrei cambiato vita, avrei vissuto per i miei genitori, lo avrei fatto per renderli orgogliosi della loro figlia.
Emily: Ehii! Katherine? Hai finito con la doccia è da un'ora che sei lì dentro.
Io: Si si scusa zia ma sai era da un pezzo che non mi facevo una doccia così rilassante, ne ho approfittato.
Emily: quando scendi dobbiamo parlare.
Ecco lo sapevo, la scuola. Adesso mi ero appena alzata dopo mesi di permanenza nel mio letto e subito cominciavano ad affiorare i problemi.
Finito di asciugarmi i capelli mi vestii e scesi giù in cucina, dove trovai Jack e Emily seduti al tavolo. Sembrava mi aspettassero.
Erano le 7.30.
Jack: Em... mi presento sono Jack il nuovo fidanzato di tua zia. Piacere.
Mi dava una strana impressione, lo avevo sempre immaginato diversamente, con un aria più da sfigato, come tutti quelli precedenti e invece questo sembrava il classico ragazzo alto, bello e palestrato.
Un vero schianto.
Non lo avevo mai visto, ero sempre stata chiusa lì dentro, si erano messi insieme da poco. Quasi 1 mese.
Io: Piacere io sono Katherine.
Mi sedetti al tavolo, dove c'era la colazione preparata: latte,biscotti, the, caffè, cereali e frutta.
Sembrava un buffet di un albergo.
Emily: Allora, come sta la mia nipotina?
La fulminai con gli occhi, non mi chiamava mai nipotina, faceva troppo da bambina.
Io: bene...oddio mi sono appena alzata dopo mesi, sto abbastanza bene.
Emily: Mi fa piacere. Ora se non ti dispiace parliamo dell'argomento scuola.
Io: se proprio dobbiamo.
Emily: Non pretendo che tu cominci subito domani, ma magari fra una settimana, quando avremo fatto tutti i controlli medici necessari. Voglio assicurarmi che tu stia bene.
Io: Certo.
Emily: Poi pensavo che hai perso tre mesi di scuola, sei in seconda superiore quest'anno e le cose si fanno più difficili. Ho parlato con la preside e ti ha concesso un recupero del primo trimestre, verso gennaio mi pare.
Ti sei persa molti argomenti essenziali, mi ha detto e quindi vorrei farti recuperare il possibile.
Io: Ho Sarah che potrebbe venire a spiegarmi gli ultimi argomenti fatti.
Emily: Devi rimetterti al pari con gli altri, non puoi permetterti di perdere l'anno. Quindi ho pensato a un insegnate privato, almeno per il primo periodo.
Io: Oddio no ti prego. Lo sai che ce la posso fare anche da sola.
Emily: No, non possiamo rischiare, Kath. Ma non ti preoccupare che non ricorreremo a chissà quali insegnanti. Jack è professore all'università.
Spalancai i miei enormi occhioni color smeraldo e lo squadrai. Come faceva un figo pazzesco come lui ad essere un professore? Gli strani casi della vita.
Jack: Posso aiutarti io se vuoi, sono uscito agli esami di quinta superiore con il massimo dei voti. E poi ho una laurea nelle materie scientifiche.
Io: Wow! Quindi per matematica, scienze e chimica tu sarai il mio professore?
Emily. Inoltre se vuoi ci sono io per altre materie li.
Io: Mmm...ok può andare. Quando si comincia?
Sbuffai, non avevo la minima voglia di cominciare a studiare di nuovo, certo che però non volevo nemmeno perdere l'anno.
Emily: Da domani. Faremo due ore per ogni materia. Ok?
Io: Si va bene.
Sentii suonare il campanello. Chi poteva mai essere?
Io: Vado io.
Mi avvicinai alla porta e aprii.
Mi ritrovai davanti dei lunghi capelli biondi e un paio di occhi azzurro cielo. Sarah.
Mi saltò addosso e cominciò a baciarmi le guancie come se fossi un lecca-lecca.
Io: Ok ok basta. Ti voglio bene anche io.
Sarah:è che mi sembra impossibile vederti in piedi dopo tutto questo tempo. Sono felice.
Ci mettemmo a ridere come delle matte, come ai vecchi tempi.
Emily: Ciao Sarah come stai ?
Sarah: tutto bene Emily. Ti dispiace se me la porto via per questa mattina?
Emily:... Mmm ok va bene. Ma a mezzogiorno ti voglio a casa, capito signorina?
Io: Ok, ai suoi ordini signora. Ahahah
Scoppiammo a ridere tutte e tre, poi andai in camera a prendermi le scarpe e le infiali ai piedi.
Corsi a prendere la giacca e la borsa e uscii di casa con Sarah.
Sarah: Devo raccontarti un immensità di cose che sono successe in tua assenza, a partire da Diego.
Io: Oddio cosa è successo? Si è fidanzato?
Sarah: No no al contrario. Sta dimostrando un interesse per te, mi fa sempre domande su come sai e perchè non sei ancora tornata. Mi ha perfino chiesto il tuo numero.
Io: Si, mi ha scritto stamattina. Mi ha detto che manco a tutti.
Sarah: Oddio che dolce! E cosa pensi di fare quando tornerai a scuola?
Io: La settimana prossima, ma non dirlo a nessuno voglio sia una sorpresa. E comunque non lo so credo gli parlerò facendo finta che tu mi abbia detto tutto ciò.
Sarah annuì. Mentre camminavamo per le vie del centro ci soffermammo in un centro commerciale ed entrammo.
Sarah: Da quanto è che non fa shopping?
Io: Da molto direi.
Sarah:  Beh credo sia ora di rinnovare il guardaroba. Forza su andiamo in quel negozio.
Entrammo e cominciammo a guardare negli scaffali e poi nei vari reparti le cose che ci interessavano.
Era da molto che non uscivo d casa e mi sentivo libera, tornata alla normalità, alla mia vita di sempre.
Sarah: Questa maglietta è troppo bella! Provatela dai!
Era una specie di maglioncino con un cuore nero ricamato davanti e dietro la schiena era aperta.
Io: Oddio no è troppo scollata dietro. Mi proverò questa maglia.
Sarah: Spero tu stia scherzando vero? Dov'è finita la vecchia Katherine a cui piacevano le magliette scollate e le magliette colorate?
Io: Scusa, è che il mio corpo sembra un budino, è da molto che non vado a danza e non ho più il corpo di prima.
Sarah: Hai intenzione di ricominciare? Eri molto brava.
Io: Quello fa parte della mia vecchia vita, era mia madre che m spingeva a danzare. Io lo facevo per lei perchè sapevo che ne era orgogliosa, ma ora che non ce più...
Mi scese una lacrima. Ma Sarah non poteva vedermi piangere e così prese un fazzoletto e mi asciugò il viso.
Sarah: Ehi piccola, non preoccuparti, non essere triste. Cambiamo argomento dai.
Dopo aver visitato quasi tutti i negozi, acquistai solo un paio di jeans con delle borchie sulle tasche e una felpa rossa.
Io: Cosa facciamo ora? Sono solo le 10 di mattina e abbiamo altre due ore libere?
Sarah: Estetista! Hai seriamente bisogno di un trattamento intensivo al tuo corpo. Da quanto è che non ti rifai le sopracciglia?
La guardai senza dir nulla e lei capì all'istante che era da molto che non facevo nemmeno la ceretta.
Sarah: Ok tesoro allora adesso ti faccio fare una bella ceretta su tutto il corpo, fidati nei hai bisogno.
Mi fece l'occhiolino e si sedette n una delle sedie nella sala d'attesa. Io invece entrai in un stanzino senza finestre e una signora mi fece stendere su un lettino.
Dopo circa una mezzoretta finì tutto e usci come rinata.
Sarah: wow! Che schianto che sei!
Pagai il conto ed uscimmo.
Prendemmo la strada di casa e ad un certo punto l' Iphone cominciò a squillare.
Sarah: Rispondi dai.
Guardai lo schermo, era lo stesso numero che mi aveva scritto poche ore fa. Era Diego.
Io: E' Diego. Cosa faccio? Non so cosa dirgli
Sarah prese l'iniziativa e mi rubò il telefono dalle mani. Trascinò il tasto della chiamata e poi mi porse il telefono.
Volevo ammazzarla in quell'istante. Adesso cosa avrei detto?
Io: Ciao Diego
Diego: Hei Katherine! Come stai? Ho sentito che t sei ripresa.
Io: Si in effetti si, ma non del tutto.
Diego: Senti...stavo pensando, un giorno di questi potremmo uscire no?
Io: Cosa intendi per uscire? Da amici o di più?
Diego: Be... da amici. Domani sei libera?
Io: Si
Diego: Ok allora passo a prenderti io alle 4.
Io: Perfetto. Ciao Diego
Diego. Ciao Kath
Chiusi la chiamata e raccontai tutto a Sarah. La sua faccia era sorpresa come le mia.
Sarah: E adesso? Cosa farai? Ci andrai con lui?
Io: Si penso di si, ma ho paura che sia tutto uno scherzo di quella stronza di Regina. Quella testolina bionda gliela stacco se è così.
Sarah: No dai non credo Diego si faccia manipolare così facilmente da lei. E poi lo ha detto uscite da amici.
Non ero molto convinta, ma non potevo dargli buca. Ci sarebbe rimasto troppo male.
Io: Be adesso sono arrivata, ciao cucciola ti voglio bene. Domani ti chiamo così ti racconto quello che è successo
Sarah: Certo non vedo l'ora. E se ti posso dare un consiglio metti il vestito quello blu che ti risalta molto le forme, se vuoi far colpo su di lui.
Io: Grazie Sarah. Ciao
Sarah: Ciao ti voglio bene anche io.
Si allontanò da casa mia. Non ci potevo credere domani sarei uscita con il ragazzo di cui sono sempre stata innamorata, lui, il più popolare della scuola.
Entrai in casa e mi ritrovai davanti un ragazzo alto dai capelli castani. Mi sembrava di conoscerlo, ma non mi ricordavo chi fosse.
Poi si voltò e mi guardò come se avesse visto un fantasma.
Era mio cugino Jeremy.
Jeremy: Ciao Kath.
  
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