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Autore: bianfre    28/10/2007    7 recensioni
ed eccomi di nuovo qua!!sta volta mi butto nel mondo della "perversione"!!!royxedo, c'era da chiedere!?!?!?
Genere: Romantico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2




 Dopo quello che gli era stato detto, una cosa del genere se la doveva aspettare.
 Una massa infinita di ragazze giovani e belle occuppavano l’intero atrio del alloggio dei militari, creando agitazione tra gli inquilini, speranzosi di portarsene qualcuna a letto e gelosi della bellezza del loro superiore.
 Invano, Edo cercò di passare tra tutte quelle “papere starnazzanti”(amava definirle cosi)ma senza risultato.
 Allora il biondo, stufo di tutto il casino che stava succedendo, punto il dito dalla parte opposta all’ edificio, urlando un efficacissimo “COLONNELLO MUSTANG DOVE VA????”.
Non gli diedero neanche il tempo di voltarsi, che in 2 secondi le ragazze si stavano apprestando a una maratona che le avrebbe tenute occupate per un po’.
Sparito l’ostacolo entrò al dormitorio ritirando la chiave della propria stanza.
Quarto piano...dio, nemmeno c’era l’ascensore!
 Educatamente ringrazio, avviandosi verso le scale.
 Poi un pensiero gli baleno in mente.
 -chissà in quale stanza alloggia Mustang- si chiese guardando i vari piani mentre saliva le scale.
 Le percorreva lentamente, nella vana speranza di vederlo uscire da una delle tante porte numerate con incisioni in oro.
 …
Poi un rumore al piano di terra gli fece porre un’altra domanda:
 -quando era entrato aveva chiuso la porta d’entrata?-
 Perché in quel preciso momento altrettante ragazze erano riuscite ad entrare e si erano messe a urlare il nome del colonnello bussando ad ogni porta.
 -ma quante ce né erano in giro!?-penso spaventato salendo il più veloce la rampa di scale.
 L’ultima cosa che voleva era essere travolto da quella orda barbarica di gatte in calore!
 Le grida cominciavano a farsi più vicine ma diminuite di numero.
Probabilmente qualche militare se le sarebbe spassata questa sera.
 Ormai col fiatone, percorse a fatica le ultime rampe di scale arrivando in cima per poi appoggiarsi stremato allo corrimano.
 La sua porta si trovava in fondo al corridoio, troppo lontana a parer suo.
 Ripreso fiato raggiunse la propria stanza, infilò la chiave nella serratura e girò quest’ultima in modo da sbloccarla.
 Ma un rumore nella direzione opposta lo fece restare dal suo lavoro.
 Affaticato, sudato e incazzato nero, Mustang stava correndo come un cavallo all’ippodromo lungo il corridoio, inseguito da una centinaia di ragazze strepitanti.
 Appena il colonnello localizzò il biondo lo fulminò con lo sguardo.
Un misto di disperazione e….. rabbia.
 “EDWARD!!!!!APRI SUBITO QUELLA CAZZO DI PORTAAAAAA!!!!!!!!!!”urlò prima di fondarsi addosso al suo sottoposto spingendolo all’interno del monolocale, staccando la chiave e sbattendo violentemente la porta dietro di sé.
 Con stizza infilò la chiave nella serratura, girando e rigirando più volte tanto che mezza chiave restò incastrata all’interno.
 Nel medesimo istante le ragazze avevano cominciato a bussare ininterrottamente alla porta, inveendo contro il moro.
 “ROY!NON PUOI FARCI QUESTO!ESCI SUBITO DI LI E SPIEGACI IL PERCHE’!!!”
 “MUSTANG PERCHE NON CI VUOI PIU!?!?!?TI PREGO TORNA DA NOI!!!” Sembrava che lo stettero quasi implorando.
 Il tanto Edward, che si era appena reso conto di essere finito dritto sul pavimento, osservava sconcertato il suo superiore.
 “FINITELA!!!NON SIETE ALTRO CHE DELLE STRONZE, DELLE PUTTANE!!SE HO DECISO COSI SONO CAZZI MIEI OK!?!?!?E ORA ANDATEVENE, CAPITO!?!?”
 Dire che era agitato era ben poco.
 Sbattendo violento due pugni sul muro, fece percepire il suo umore alle dirette interessate le quali, dopo aver esibito un pianto isterico, se ne andarono sconfitte.
 Calò il silenzio.
 Mustang, ormai stremato, appoggiò la schiena contro la porta, scivolando su questa, toccando il freddo pavimento.
 Il biondo restò a guardarlo, silente.
 Che cosa poteva essere successo?perché le aveva rifiutate?
 Lentamente si avvicinò a Roy.
“…taisa?” sussurrò titubante, inginocchiandosi di fronte a lui.
 Di tutta risposta il moro sbuffò, girando il capo verso la serratura.
 “la chiave…è rimasta incastrata...”constatò per poi osservare Edward guardare nella medesima direzione, pensieroso.
 “mi dispiace per quello che è successo…non ero in me...scusa..”disse mentre si alzava, porgendo la mano al più giovane, il quale per il gesto arrossì.
 Il moro sorrise, mentre l'altro stringeva debole la sua forte mano.
 “come farà ad uscire?”chiese il fullmetal mentre si ripuliva la casacca sporca di polvere.
 “dovremmo chiamare un tecnico…ma a quest’ora dubito che ci sia qualcuno disposto ad aiutarci e poi con quelle pazze in giro non c’é da fidarsi…dormirò qui, se a te non disturba”finì voltandosi verso Edward.
 Ci restò di sasso.
 La cosa era stata esposta troppo velocemente perché il biondo potesse aver afferrato il concetto e…per la prima volta la mente di Ed formulò una parola che mai in vita sua aveva trovato più appropriata in quel momento.

 …

 …

 -merda…-


   
 
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