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Autore: fightforlouis    07/04/2013    6 recensioni
-"Un giorno li incontrerai, te lo prometto."-
-"Ci sarò sempre per te, te lo prometto."-
-"Pubblicherò quel libro, te lo prometto."-
-"Non lo dirò a nessuno, te lo prometto."-
Troppe promesse, troppe.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Nonsense | Avvertimenti: Triangolo
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LOUIS' POV

Erano le 6:00 di mattina di un Merc.. No, blef. Io non mi poteri mai svegliare così presto. Erano, probabilmente, le 11:00 di mattina di un Mercoledì come tanti. Anche se non ne ero certissimo. Ero steso a pancia sotto, con il viso sul mio cuscino verde acqua. Aprii lentamente gli occhi, notando che la finestra di camera mia era aperta. Quella mattina non avevo la benchè minima voglia di svegliarmi. Volevo semplicemente restare a dormire, in quel lettino caldo caldo. Ma, ahimè, quello scassacazzo del mio migliore amico era già sveglio, e quando Harry è sveglio, tutti sono svegli. -"Yeah, so tell me girl if every time we touch, you get this kind of rush.."- Non lo avevo mai sentito urlare così forte. Perchè, vi spiego, Harry Styles canta quando sta ad un concerto, o in studio. Negli altri momenti, urla e rompe i timpani a tutti, soprattutto al sottoscritto, che, sfortunatamente, divide la stanza con lui. -"Harry, te ne prego, abbassa quelle tue cazzo di corde vocali!"- Harry abbassò lo sguardo, fissandomi con il sopracciglio destro alzato. -"Guarda che io canto come un uccellino."- Ricambiai il sopracciglio alzato. -"Si, cornacchia!"- A quel punto Harry mi buttò tutti i suoi cuscini addosso, ed io lo picchiavo con il mio cuscino verde acqua. Eravamo uno addosso all'altro, quando Liam entrò in stanza. Dopo averci fissato per un qualche secondo, richiuse la porta. -"Ragazzi, appena la smettete di fare i gay, venite a fare colazione"-, sentii dall'altro lato della porta. A quel punto io e Harry posammo i cuscini, e senza dire una parola, scoppiammo in una grande ed infinita risata. -"Dai Lou, ha ragione Liam, così non aiutamo per niente la nostra reputazione."- Intanto Harry passò davanti allo specchio, e dopo esserci stato per almeno dieci minuti, si allontanò. Prima di uscire dalla stanza, si girò verso di me, e mi fece l'occhiolino. -"Su muoviti, sfaticato", mi disse. E, a quel punto, uscì e chiuse la porta. Intanto io, pigro qual'ero, stavo ancora seduto sul letto. Abbassai un'attimo il capo verso il cuscino verde acqua, e mi immagina degli occhi di quel colore. Beh, occhi perfetti, immaginavo. Mi alzai lentamente dal letto, mi avviai verso l'armadio, e cacciai vestaglia e pantofole. Così, dopo essermele messe, mi avviai verso la cucina. Non mi avvicinai neanche lontanamente allo specchio, tanto lì c'erano solo i miei migliori amici, niente di cui preoccuparsi. 
-"Harry, mi passi i cereali?"- Dopo avermi passato i cereali, Zayn ci guardò con'aria piuttosto sconvolta. -"Ragazzi, Liam mi ha detto che siete gay"-, disse il nostro amico. Io e Harry ci guardammo, scoppiando in una risata. -"Dai su, ragazzi, sapete benissimo che non lo siamo. Louis è fidanzato, ed io mi scopo una ragazza a sera, quindi.."-. Zayn scoppiò in una risata, mentre io lo guardavo sconcertato. -"Che schifo Harry!"-, dissi. A quel punto, io, Liam, Zayn ed Harry scoppiammo in una grande risata. -"Niall, sei vivo?", chiese Liam. Niall alzò lo sguardo, posandolo su ognuno di noi. -"Ragazzi, cosa vi ho sempre insegnato? Mentre si mangia, non si parla! Si ci concetra solo ed esclusivamente sul cibo."- Beh, c'era da aspettarselo da uno come lui. -"Allora, oggi dobbiamo andare agli studi, e..", iniziò Liam, prima di essere interrotto da Zayn. -"O mio dio, ed io che cazzo mi metto?"-. Si certo, Zayn è sempre stato il più vanitoso, ma cazzo, certe volte sembrava di parlare con una ragazza. -"Vieni nudo, no?", disse il divoratore di cibo. -"Niall ma tu non eri concentrato solo ed esclusivamente sul cibo?"-, dissi. A quel punto, tutti noi scoppiamo in una grande risata. Beh, questi sono i One Direction a colazione. -"Ah Liam, che stavi dicendo?"-, continuò Zayn. Improvvisamente Liam alzò lo sguardo verso l'orologio, e, alzandosi di scatto, iniziò ad urlare. -"Cazzo, tra dieci minuti dobbiamo stare agli studi! MUOVERSI!"- A quel punto, i One Direction divennero dei militari, pronti per una lunga spedizione. Ci avviammo ognuno nelle proprie stanze, a vestirci tipo Flash, degli 'Incredibili'. Appena essermi vestito, jeans rossi e maglia a strisce, scesi velocemente le scale. Insieme a me, scesero Harry e Niall, e subito dopo Liam e Zayn. Presi i giubbini, e i telefoni, aprimmo la porta. -"Cazzo!"-, imprecai. Harry si girò verso di me. -"Chi è morto?"-, disse Harry. -"Io, se non mi presento da Eleanor in questo momento!"-. I ragazzi mi guardarono sconcertati, ma io non potevo mica appendere la mia ragazza. -"Va Lou, ti copriamo noi"-, disse Zayn. Quanto amavo quel ragazzo, o meglio, quella ragazza. -"Grazie ragazzi, siete i migliori!"-. A quel punto, chiusa la porta di casa, loro corsero nella limousine, mentre io entrai nella mia macchina. 
 
***

Mi presento. Sono Louis Tomlinson, 20 anni, cittadino di Londra. Ho i capelli marroni, gli occhi azzurri, sono abbastanza alto, e ho un bellissimo fisico, modestie a parte. Faccio il cantante, faccio parte del famoso grupppo One Direction. Sono un tipo particolarmente coglione, che non passa minuto senza che dica una cazzata. Sono disordinato, odio la scuola, e sono contento di averla lasciata. Amo la mia vita, e spero che niente la rovini. Infine, sono fidanzato con Eleanor Calder, una ragazza simp.. dol.. sensib.. beh, una ragazza. Non so dirvi se amo quella ragazza, o no. Non lo so neanche io. Beh, credo che mi conosciate già, per cui, non mi fermerò tanto su me stesso. Vi dico solo una cosa in più. Spero di trovare, un giorno, la mia anima gemella. Un bacio, il vostro Tommo.
 
***

Credo di aver perso almeno venti punti sulla patente. Al semaforo rosso, mi squillò il cellulare. Lo tirai dal giubbino, e lessi sullo schermo 'El' scritto in grande e rosso. Cazzo, questa mi uccide. -"Amore, sto venendo, cinque minuti e sono da te."-, le dissi, in fretta e furia. -"No Lou, non ti preoccupare, vai a lavoro, io non posso oggi."- Ma vaffanculo, va. Ed io che avevo fatto le peggio corse. Imprecai nella mia mente, dicendole un 'va bene' e 'ci vediamo'. Alla prossima rotonda, invertii la marcia, andando verso gli studi. Lì si che sarei morto davvero. Dopo circa cinque minuti, costati altri venti punti sulla patente, arrivai agli studi. Posai la macchina al solito posto, e corsi dentro. Aperta la porta della sala di prove, i ragazzi mi guardarono con'aria stupita. -"Tomlinson, lei non era in ospedale, con una gamba rotta?"-. Cazzo. I ragazzi mi guardavano con gli occhi spalancati. -"Ehm si, ma sono venuto perchè sapevo che era una prova importante, ed il gesso l'ho lasciato in macchina."-, risposi. -"Bene, iniziamo."- Dopo aver registrato "Heart Attack", ci avviammo fuori. Io zoppicavo, tanto per far vedere che mi faceva male davvero la gamba. -"Louis, sei un coglione. El dov'è?-", mi disse Zayn. Sospirando, gli risposi che aveva avuto un contrattempo, e che potevo venire a lavorare. Zayn alzò il sopracciglio destro, emettendo un lungo sospiro. -"Ragazzi, io ho fame, andiamo a casa a mangiare, su."-, disse Niall. Scoppiai in una risatina, mentre aprivo la portiera della mia macchina. -"Ci vediamo a casa", dissi. I ragazzi fecero segno di approvazione, mentre salivano sulla limousine. Accesi il motore, e partii. Dopo qualche minuto, arrivai a casa. Loro erano già lì. -"E così, Eleanor non voleva vederti, ahah"-, disse quello stronzo del mio migliore amico. -"No, aveva solo avuto un contrattempo"-, risposi, infastidito. -"Si, vabbeh."- Aperta la porta, mi avviai in salotto, mentre Harry mi seguiva. -"Senti Hazza, so che Eleanor non ti sta simpatica, ma evita di rompere i coglioni a me"-, gli risposi con scioltezza. -"Si signor Tomlinson"-. Per un attimo risi, ma poi mi ricordai di dover essere arrabbiato con lui. Dopo aver pranzato, giocato alla Play, e sentito le storielle di Niall e il cibo, si fecero le nove. -"Ragazzi, io vado a dormire", dissi. I ragazzi mi salutarono, dandomi la buona notte. Mi avviai in camera mia. Dopo essermi spogliato, e dopo aver indossato il pigiama, mi infilai nel mio lettino, appoggiando il capo sul mio cuscino verde acqua. Quella sera sognai una ragazza con gli occhi dello stesso colore del mio cuscino. 
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Angolo autrice.

Eh, non vi aspettavate il LOUIS' POV, eh?
Oooooh, quanto mi sento potente (?)
Comunque, che dire, questa è una tipica giornata del nostro tanto amato Tommo.
Eh niente, non c'è altro di dire.
Grazie ancora a tutti quelli che seguono la ff.
Su twitter sono @xshedreamslouis, chiedete se è qualcosa!

Un bacio, Gaia.
   
 
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