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Autore: marti97    07/04/2013    2 recensioni
Questa storia parla del professore, Edward, che si trasferisce nella scuola di lei, Isabella.
Isabella è la ragazza più popolare della scuola, fidanzata con il capitano della squadra di basket, Mike. Rosalie e Emmett sono i suoi migliori amici.
Edward, invece, è il classico playboy stronzo, che odia le relazioni lunghe; ama le scappatelle, i flirt, le storie da "una botta e via".
Ma quando si incontraranno tutto cambierà!
In questa storia sono presenti imprevisti, colpi di scena, amore, orgoglio, presunzione, tradimenti.
P.S.: l'amore tra un professore e una sua studentessa è un argomento complesso e delicato, quindi chiedo perdono anticipatamente se alcune cose verrano trattate con troppa superficialità o incapacità.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Terrorizzata mi nascondo dietro Edward.
-Isabella cosa succede?- mi domanda spaesato Edward
-Chi è lui?- dico indicando il mio mostro
-Mio fratello-
Queste parole mi colpiscono come uno schiaffo in pieno viso. E mi fanno malissimo. Edward è il fratello del mio stupratore! Esco dalla porta correndo e sentendo le grida di Edward mentre mi implorano di fermarmi. Allora mi blocco.
-Isabella che c’è? Lo conosci?-
-Portami a casa ti prego.-
-Isabella ma..-
-Portami. A. Casa. Edward.-
-Va bene. Salta in macchina-
 
Mi apre la portiera e sfreccia fino a casa mia. Quando la intravedo mi sento più tranquilla; troppi pensieri brutti mi avevano occupato la mente durante il tragitto. Magari Edward era d’accordo con il mostro e per questo mi si è avvicinato; ma no Edward non potrebbe mai farmi questo. Invece potrebbe eccome. Pensieri così. Tutti incredibilmente spaventosi.
Scendo dalla macchina velocemente, senza dirgli nulla ma prima che possa entrare a casa mia sento un braccio trattenermi.
-Isabella adesso però mi spieghi tutto. Conosci mio fratello? Che diavolo era quella tua reazione?-
Leggo nei suoi occhi la disperazione, la paura di perdermi di nuovo. Percepisco la frustrazione che prova nel non capirci niente. E ancora una volta mi fido di lui. Di Edward.
-Isabella per favore parla! Non ci capisco più nulla-
-Veramente lui è tuo fratello?-
-Si perché?- intravedo nei suoi occhi un barlume di speranza nel momento in cui apro bocca
-Edward- urlo piangendo buttandomi tra le sue braccia. Mi coccola, mi sussurra che ‘va tutto bene’ ma non sa ancora ciò che accadrà. Non sa che ancora una volta il fato ci separerà; non sa che tutto questo dovrà finire, ancora una volta. Ma ormai non ho più nulla da perdere e decido di parlare.
-Quando avevo 10 anni ero una bambina felice, allegra, che giocava con tutte le bambine, senza preoccuparmi di essere riconosciuta da tutti come la più bella. Era ininfluente. Diciamo che ero il contrario di ciò che sono ora. Tutto il mio mondo fatato però si spezzò un giorno. Per colpa del mio mostro. Ero in un parco, giocavo a pallavolo con le mie amiche quando la palla si è allontanata; stavo andando a prenderla e incontrai questo signore. Mi accorsi di essermi persa nel bosco e gli chiesi se per caso aveva visto una palla; mi rispose di seguirlo perché sapeva dove era. Io mi fidai; ero piccola, impaurita, ingenua. Avevo paura ma mi fidavo di lui in quel momento. Non era la prima volta che lo vedevo; spesso lo avevo incontrato dietro di me mentre magari prendevo un gelato con la mia mamma o andavo a fare la spesa con lei. Di fatto lo seguii finché non mi trovai davanti a una casetta dispersa nel bosco; mi disse di entrarci. E lì..- la mia voce cominciò a tremare e vidi gli occhi di Edward diventare di ghiaccio, ridotti a due fessure. Aveva capito il seguito. –lì venni stuprata e la mia innocenza e la mia purezza mi furono strappate ingiustamente.-
Era la seconda volta in tutta la mia vita che lo raccontavo; la prima ovviamente l’avevo raccontata ai miei genitori e alla polizia. Non erano mai riusciti a trovare il mio mostro ma mai avrei potuto dimenticare lo sguardo, il ghigno che aveva quell’uomo quando mi fece del male. Mai. E quando lo rividi da Edward quel ghigno lo riconobbi immediatamente: non lo potevo confondere per nulla al mondo. Lo avevo sognato così tante volte, così come avevo passato milioni di notti insonni dopo quella giornata. Ormai era diventato parte di me: nel bene o nel male, faceva parte della mia vita. Una cicatrice dalla quale mai sarei potuta guarire.
Vedo Edward stravolto: sembra stia per piangere. Non è più vicino a me: impreca lontano, urla ‘perché’ disperati. Mi fa male vederlo così: mi fa male perché lo amo. Si, lo amo. Senza ma e senza perché. Anche se è il fratello del mio mostro. Io l’amo comunque.
Lo vedo avvicinarsi a me e prendere fiato.
-Isabella io.. non so. Davvero una cosa del genere mai me la sarei aspettata: lui è sempre stato il mio fratello, il mio idolo, il mio punto di riferimento. È tutto così inimmaginabile. Mio fratello un orco; e per di più della MIA donna. Non ci capisco più niente; però una cosa la so: io non posso rinunciare a te.-
-Edward.. io ho paura. Ho passato anni della mia vita a cercare di uscire da un incubo; ce l’ho fatta grazie a Rosalie e ai miei genitori. E alla psicologa. Mai ce l’avrei potuta fare senza di lei. Quella donna mi ha salvato la vita. Letteralmente. E adesso lo rivedo. E scopro che è tuo fratello Edward. Tuo fratello!-
-Io ti credo Isabella. Troppe cose tornano, molti punti di domanda del passato finalmente trovano una risposta; i pezzi s’incastrano tutti. È incredibile. Mio fratello è uno stupratore. Che io lo voglia o no.-
-Che ne sarà di noi Edward?-
-Non lo so Isabella; solo due cose so: la prima è che tu per me sei importante. La seconda è che devo andare a fondo in questa storia. Ho ancora troppe domande a cui rispondere.-
-Edward io… spero mi crederai ma capisco bene che essendo tuo fratello tu prenda questa cosa con le pinze. Ma giuro che non ti sto mentendo. E ho tanta paura.-
-Non devi averne; adesso ci sono io con te. Ora e sempre.-
-Edward.. hai detto ‘sempre’. Io e te.-
-Si l’ho detto. Io credo in noi.-
E mi bacia. Ho notato l’esitazione nella sua voce mentre pronunciava queste parole; ma non mi importa, ora come ora l’unica cosa che conta è il nostro bacio.
 
-Amore è meglio che vai adesso.. tra poco arrivano i miei e non vorrei altri problemi-
Dopo esserci baciati eravamo finiti dritti in camera mia, sul mio letto, a completarci; mi mancavano il suo corpo, le sue carezze, le sue parole dolci. Mi mancava lui. Solo che ormai erano passate quasi due ore e i miei sarebbero arrivati da lì a poco; e poi dovevo ancora finire i compiti!
-Hai ragione piccola. Ci vediamo domani- mi da un ultimo bacio e se ne va.
 
Non riesco a dormire. Ho troppa paura che lui spunti da qualche parte e mi faccia del male ancora una volta; questa volta non ce la farei a uscirne vincente ancora. Sarebbe impossibile! Ormai sono una ragazza quasi adulta. Mi ha fatto davvero male scoprire che il mio mostro non è altro che il fratello dell’uomo che amo; non ci potevo credere. Ho sperato con tutto il cuore di sbagliarmi; ma quegli occhi, quello sguardo sono inconfondibili per me. Ho passate notte intere a fare incubi, a sognare che lui mi facesse ancora male! La descrizione che avevo fatto alla polizia di lui era ancora impressa nella mia mente: era così dettagliata, così reale da farmi stare male! Lui aveva abusato di me, della mia ingenuità: voleva solo avere la mia verginità per la mia bellezza. Ci ho sofferto davvero tanto. E pensavo fosse un capitolo chiuso della mia vita: ma mi sbagliavo. Eccome mi sbagliavo. Ma non lascerò che ancora una volta qualcosa separi me e Edward. Non potrei sopportarlo! Lo amo troppo. Ormai è parte di me! Sono incondizionatamente innamorata di lui. Non mi era mai capitato: solo adesso ho scoperto il significato della parola ‘amore’. Vorrei sapere tutto di lui, ciò che lo fa stare male: si, perché lui non sta bene. Lui non vive; sopravvive. E cerca di camuffare il tutto, ma ai miei occhi ciò non può sfuggire: perché io stessa facevo come lui. Finché non lo ho conosciuto. E ho capito che vale la pena di vivere! Di gioire, di fare sorrisi veri, non forzati, di essere sé stessi, non come si appare. Io sono 7 anni della mia vita che sopravvivo in questa maniera: ma ho capito che la vita è una sola, non hai una seconda chance! E allora adesso Vivo, senza ma e senza perché. Sarò la vera Isabella Marie Swan, senza maschere o cose simili.
 
Arrivo a scuola in ritardo e non mi fanno entrare la prima ora. ‘Mannaggia a quella sveglia!’. Devo passare un’ora intera fuori, con l’aria gelida che mi fa venire i brividi. Mi sono messa nel mio posto preferito, dove per la prima volta dissi quello che pensavo realmente: quello in cui disprezzai Edward in un modo pazzesco. A quel ricordo sorrido. È passato tanto tempo e ora mi ritrovo qui a riflettere sulla nostra relazione: così complicata, così intricata! Sembra che il fato sia avverso a noi.
-Amore perché sei qua?- è la sua voce. Sussulto per lo spavento!
-Edward! Mi hai fatto prendere uno spavento cavolo! Non mi è suonata la sveglia e sono arrivata a scuola tardi- gli sorrido amorevolmente, ma vedo nei suoi occhi che qualcosa non va. È turbato e ha avuto paura nell’istante in cui ha realizzato che io sono rimasta sola per un po’ di tempo. –Cos’hai? È successo qualcosa?-
-Non ti sfugge proprio niente eh?- mi dice sorridendomi tristemente
-Cos’è successo?-
-Ho parlato con mio fratello. Ho scoperto tutto. E adesso ho paura per te piccola mia; ho paura che ti ricapiti ciò che hai subito anni orsono. Ho paura amore: mio fratello è molto astuto, pericoloso, sa come incastrarmi e io non voglio lasciarti indifesa! Maledizione! Ha capito quanto tengo a te e ora il suo divertimento sarà doppio!-
-Ma come? Non capisco più niente Edward! Ho perso il filo del discorso!-
-Ieri sera quando tornai a casa, andai in camera sua infuriato e subito lo intimai a parlare…
 
Flashback
 
‘Brutto pezzo di merda cos’hai fatto a quella ragazza? Rispondi stronzo!’ e lo spinsi sul letto. ‘Edward calmati, parliamo fratello’ ma nei suoi occhi vidi uno strano luccichio, cattivo direi, e sulle sue labbra c’era stampato un ghigno terribile. ‘Dimmi cosa hai fatto a Bella o ti ammazzo!’. ‘Bella si chiama eh.. E’ così incredibilmente stupenda quella ragazza! E già prima era una gnocca credimi!’ ‘Per cui lo ammetti che l’hai violentata bastardo!’ ‘Certo! Era così stretta, così asciutta e poi quella sua espressione quando gli sono venut..’ ‘Stronzo! Stai zitto!’ e gli tirai un pugno. Questo stronzo se lo meritava: ammetteva ridendo che aveva abusato di te! ‘Edward! Pezzo di merda mi hai fatto uscire il sangue! Ma è così importante per te? Sai mi dicono che sia una troietta, che la dia facilmente!’ e gli arrivò un altro pugno dritto sul naso. ‘E’ solo colpa tua se lei è diventata così! Lei hai rubato la cosa più bella di una donna! Fottuto stronzo! ‘ ero rosso in viso, con gli occhi lucidi. ‘Che c’è Edward? Ti sei innamorato di un’altra troietta? Non ti è bastata la lezione con Maya? Sempre gli stessi errori eh fratellino’ a quel punto non ci vidi più: sapeva di star toccando un tasto dolente, sapeva di non uscirne integro. Così, gli sferrai un altro pugno in faccia e iniziai a picchiarlo più violentemente. Alla fine intervennero i miei e lui guardandomi negli occhi mi disse: ‘ non la passerai liscia Edward; pagherai per questo. E stai attento a lei: perché sarà di nuovo mia’.
 
Fine flashback
 
E scappò da casa mia, se ne andò. È per questo che ho avuto paura prima quando ti ho vista tutta sola. Io non voglio che tu soffra ancora a causa mia amore.. e non posso permettere che lui abusi ancora una volta di te! Non lo potrei sopportare!-
-Amore mio..- e mi sistemo meglio tra le sue braccia. Non l’ho mai visto così spaventato, così fragile: e mi fa male. Molto male! Sta soffrendo davvero tanto! –stai tranquillo non succederà di nuovo! Questa volta ci sei te con me!- e mi mordo la lingua. Voglio sapere di Maya, voglio sapere tutto dannazione! Ma non accenna a parlarmene e io non voglio fargli tornare in mente cattivi ricordi.
-So che lo vuoi sapere Isabella- mi dice improvvisamente
-Cosa Edward?- dico facendo finta di non capire
-Piccola non mentire, è normale essere curiosi. Si chiamava Maya; è stata l’unica donna che io abbia amato in tutta la mia vita. Credevo fosse la donna della mia vita; credevo fosse lo stesso anche per lei. Invece l’ho beccata a letto con un altro ragazzo… Che ieri ho scoperto essere mio fratello. Il tuo orco. Ho scoperto che lui mi ha sempre odiato perché dalla mia nascita i miei genitori non lo calcolavano più; mi ha sempre invidiato. Mi ha sempre fatto dispetti, cattiverie ma nonostante tutto io non me ne accorgevo  e lo vedevo come un punto di riferimento, un idolo. Niente di più sbagliato! Lui mi odiava e mi odia! E adesso è ricambiato totalmente. Sta di fatto che Maya mi ha tradito e poi mi ha sputato in faccia la verità: mi ha sempre  e solo usato. Io ero un mezzo per arrivare a mio fratello: non le piacevo, anzi quando veniva a casa mia e ci restava a dormire, la notte andava in camera di mio fratello a scoparci; mi diceva ‘ti amo’  solo per tenermi buono. È stato tutto una grandissima farsa. Una dolorosa bugia. Ho sofferto tantissimo per lei: notti insonni, giornate passate a piangere e a bere per non pensarci. Finchè non ho deciso di reagire e sono cambiato completamente: niente più relazioni serie, solo puttanelle dalla scopata facile giusto per non perdere l’abitudine! Tutto è filato liscio finchè non ti ho conosciuta: mi hai stravolto di nuovo la vita. E ci sono cascato con tutti e due piedi nonostante mi ripetessi di non farlo; solo che ti desideravo ardentemente, ogni notte ti sognavo. Mi facevi impazzire! Poi comunque vedevo come tu mi provocassi e come ti interessassi e allora decisi di buttarmi il giorno del nostro primo bacio. Fu il giorno più bello di tutta la mia vita! Lo ricordo come fosse ieri. E adesso non posso più tornare indietro: ormai ci sono dentro. E poi grazie a te ho capito che razza di persona è mio fratello! E adesso che ho una paura matta di perderti ho capito una cosa: IO TI AMO, ISABELLA. Sono innamorato pazzo di te-

 

Scoppio a piangere; vorrei urlargli che l’amo anch’io, ma non ce la faccio. Le parole mi muoiono in gola. Mi abbraccia, so che ci è rimasto male, che si aspettava un altro tipo di reazione, ma mi abbraccia. Mi comprende. E ancora una volta nella mia vita, l’ennesima, mi accorgo di quanto io sia sbagliata; di come nonostante mi impegni finisco sempre per far del male alle persone che amo. Quella sbagliata sono io.
 



HEI :)
SI, OK CE L'HO FATTA A SCRIVERE STO CAPITOLO! IN REALTA' ERA PRONTO DA MO' SOLO CHE NON TROVAVO MAI IL TEMPO DI CARICARLO!
COMUNQUE IN QUESTO CAPITOLO ECCO CHE LE CARTE IN TAVOLA SI SVELANO E DI SICURO ADESSO CAPIRETE DI PIU'!
SINCERAMENTE NON HO LA MINIMA IDEA DI QUANDO POSTERO' IL NUOVO CAPITOLO, ANCHE PERCHE' NON E' PRONTO E LA VOGLIA E' PARI A ZERO.. IN STO PERIODO PREFERISCO LEGGERE LE STORIE E BASTA!
IN OGNI CASO, SPERO MI ASPETTIATE E CONTINUATE A SEGUIRE LA MIA STORIA PERCHE' COMUNQUE CI TENGO, STO IMPEGNANDO MOLTE ENERGIE!
SPERO IL CAPITOLO VI PIACCIA! :)
UN BACIO, ALLA PROSSIMA! <3

 

  
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