Note:
Ultimo prompt :D (anche se penso di farcela a scrivere l’ottavo). Questa Week è
stata tutto. Mi ha fatto conoscere persone stupende, mi ha fatto leggere cose
divertenti, che mi hanno fatto piangere
che mi hanno fatto annegare in un mare di fluff. Voglio ringraziare le
ragazze del gruppo FB della Thadastian Week perché, è grazie a loro se tutto
questo ha avuto inizio. Siete persone speciali, vi voglio bene. Tornando alla
storia. Ritornano i daddies e ritorna Colin e anche Dylan. Ritorna il Sebastian
geloso per il quale ho proprio perso la testa. Spero vi piaccia. Un bacione e
buona lettura.
Day
7: Divisa Scolastica
Mentre il mondo cade a pezzi
io compongo nuovi spazi
e desideri che
appartengono anche a te
che da sempre sei per me
l'essenziale.
(Marco
Mengoni – L’essenziale)
-Sei proprio perfetto- gli sussurrò Dylan all’orecchio osservando
il loro ritratto allo specchio.
Colin arrossì, accarezzando per la milionesima volta la vecchia
divisa – che un tempo era stata di
Sebastian e che adesso era sua – della Dalton.
Quella di prima si era irrimediabilmente macchiata e, per non
comprarne un’altra, Colin aveva preferito prendere quella di Sebastian, che gli
stava solo un po’ lunga di gambe.
Dylan gli baciò il collo stringendolo da dietro.
-Smettila, Lan. Se mio padre ti vede, ti ammazza, e no, non sto esagerando-
-No, infatti. Dire che ti ammazzerò se non togli subito le mani da
dosso a mio figlio, quello è un
eufemismo. Farò molto peggio-
Gli sguardi dei due ragazzi si incontrarono allo specchio. Dylan
chiuse gli occhi e con uno sbuffo irritato si scostò da Colin.
Avrebbe voluto dire tante di quelle cose a Sebastian, ma, Colin
gli voleva un bene dell’anima e, per sua sfortuna, era anche il suo papà
preferito. L’avrebbe odiato se avesse osato iniziare un litigio con suo
padre.
Si limitò ad accarezzare una guancia di Colin con il pollice in
modo da avvicinare il suo viso al proprio.
-Attento a quello che fai, Sterling
–
Dylan alzò gli occhi al cielo, poggiando un casto bacio sulle
labbra del ragazzo.
-Ti aspetto in macchina- gli sussurrò Dylan.
Ti
amo.
-Okay- mormorò Colin mentre
Dylan usciva dalla stanza.
Ti
amo anch’io.
-Non riesci proprio ad essere gentile con lui, vero?-
Sebastian non rispose avvicinandosi a suo figlio e osservandolo
con la sua divisa.
Il
fatto che avesse qualcosa di suo indosso era una sensazione meravigliosa. Lo
rendeva ancora più suo di quando già non fosse.
-Ti sta bene.-
-Si. Anche da adolescente eri troppo alto- sospira Colin,
sollevando un po’ la stoffa dei pantaloni che gli cadeva sulle caviglie.
Sebastian lo strinse da dietro, prendendo l’esatto posto che prima
occupava Dylan. –Semmai, lo facciamo aggiustare da papà quando torni per il
weekend-
-Dylan passerà questo weekend qui- disse Colin, velocemente.
Sebastian strinse la stoffa della divisa.
Colin gli prese i polsi, girando il volto in modo da poterlo
affondare nel suo collo. –Per favore,
papà. Per favore –
Sebastian sospirò, annuendo. –Ve
lo scordate di dormire insieme, però-
Colin gli sorrise. –Papà Thad ha detto lo stesso-
Quel
sorriso. Quello tutto rughe agli angoli della bocca e fossette.
-Devi
proprio farti accompagnare da Sterling?-
-Ti chiamo appena arrivo alla Dalton, te lo prometto-
Sebastian gli baciò la fronte. –Aspetterò-
Lo accompagnò al piano di sotto dove lo vide abbracciare Thad e
poi partire con Dylan.
-Lo sta solo accompagnando a scuola, Sebastian-
-Non ho detto nulla. Sto facendo come hai detto tu. Lo sto lasciando andare-
Thad lo strinse in un abbraccio, baciandogli dolcemente le labbra.
-Non riuscirò mai a
lasciarlo andare del tutto, però. Voi siete essenziali.-