CAPITOLO SESTO
 
- Kyyyyyylieeeeeeeeeeeee! Cazzo, oh, ma ci sei?!
- arrivo! Mio dio, un po’ di pazienza non fa male a nessuno.
Pazienza? PAZIENZA? Era da un quarto d’ora che aspettavo davanti al cancello di casa sua, e quella sfigata veniva a parlarmi di pazienza? 
Ma ‘affanculo.
- eeeehi, scusa ma stavamo portando la tv in camera di Ky! - mi salutò Grace.
Portai tutto in camera sua, quasi crollando sotto il peso dei miei acquisti.
- ecchecazz, la prossima volta avvertitemi se mi volete fare dormire fuori dalla porta, così prendo il sacco a pelo... – a volte mi stupisco da sola con la mia simpatia.
Grace sorrise e Kylie irruppe nella stanza.
- che film ci vediamo?
- ne ho presi un paio, vedete voi…
- oi belle, che ne dite di vedere il film di Justin? – ridacchiò la biondina.
Io arrossii e sfiorai la mia collana, ripensando ai nostri baci… in quelli lui è un artista. Giuro che potrei sopravvivere solo grazie ai suoi baci… niente ossigeno, acqua e tutte quelle minchiate lì…
- terra chiama Rachele Moor! Huston, we have a problem! Non rispondeeee!!! – disse Kylie, saltellando in giro per la stanza. Dopo un po’ si fermò e cominciò a sventolarmi una mano a due millimetri dalla faccia. Dopo un po’ la mano si avvicinò troppo e mi preso in pieno il naso.
- AHIA CAZZO!!! – strillai. – non bastava una scrollata?
Quelle simpaticone, come tutta risposta, mi spinsero sul letto e mi fecero il solletico fino a farmi piangere. Troie -.-
- okok, basta. – sbuffai, squassata dalle risate. - Ci sto, vediamo un po’ il nostro lovvino – esclamai poi, stufa marcia delle loro mani sul mio corpo (mlmlml… ahahaha, no, giuro che non sono lesbica!).
Accendemmo e ci spaparanzammo sul letto a due piazze e mezzo (che culo che ha, ricevesempre tutto!) di Kylie.
- ragazze… - dissi dopo un po’.
- si?
Esitai, mordendomi il labbro inferiore.
- io lo amo.
- come se non lo sappiamo ahahahah!
- no, dico sul serio, nel senso… cazzo ma non capite? STO CON LUIHIHIHIHI!!! – ok, ero isterica.
Dovevate vedere le loro facce. E – PI – CHE.
- cioè… nel senso… tu… lui… insieme? – fece Grace, unendo gli indici.
- cioè… nel senso.. SÌ! – esclamai, scimmiottandola. Alzai gli ochhi al cielo, vedendo la sua reazione:
- OMFG, hai appena spezzato il cuore di 347536437845396 beliebers… - finse di piangere.
- MA è SEMPLICEMENTE FGBFCGNFGCRDFGCXJFX!!! – strillò invece Kylie. Lei si che capiva al volo…
- dai, guardiamo però. – sorrisi, però ero felice di averglielo detto.
- si!!! – esclamò Grace, ripigliandosi – cazzo, va’ che tenerooo!!! È bellissmo!
“lo so,” pensai sospirando “ed è mio…” e mi dedicai alla contemplazione di un baby Justin strafigo…
 
***
 
La mattina dopo.
- Rachele… - una voce. Sembrava Justin.
Spalancai gli occhi.
- JUSTIN?!
Cazzo, no, era solo Grace. Mi fissò ridacchiando.
Alzai gli occhi al cielo e dissi:
- sei proprio una bm…
- Siii! Bella Molto!!! – esclamò con voce da VERA bimbaminchia, sbattendo le ciglia con fare civettuolo e attorcigliandosi i capelli attorno a un dito.
Realizzai in quel momento. Sveglia. Mattina. Grace?!
- oh mio diooo! Che giorno è? – strillai, svegliando Kylie.
- mmmh? Ah, credo sia il 5 settembre.
MINCHIA OH, MA IO ERO PROPRIO RITARDATA.
- f u c k, ho appuntamento con Justin alle 9!
- stupida, ma sono le 10! – sibilò Grace.
- nononononononononononono, non può essere…
Corsi in giro per la stanza, cercando un orologio o il mio cellulare.
Appena trovai quest’ultimo lo accesi e vi lessi le notifiche di 5 (5, cazzo, 5! CINQUE!!!) messaggi di Justin, in cui mi chiedeva dove cazzo ero finita.
Dove cazzo è finito il mio cervello, piuttosto!
- Grace, aiutami. Subito! Make up completo!
La bella mi truccò (benissimo come sempre) e io mi vestii di tutta fretta, uscendo di casa allacciandomi i pantaloni e il giacchettino, saltellando come un’idiota.
In questo modo mi beccai un’occhiataccia dalla vecchietta a passeggio, che aveva osservato la mia entrata in scena tutta scandalizzata.
- che c’hai da guard… - non terminai la frase, perché finii a terra.
In cosa cazzo ero inciampata? OMMIODIOSANTISSIMO!
Il cane! Merda! Merda al quadrato e al cubo!
Ok, più che cane sembrava una salsiccia, ma la signora ora strillava disperata, anche se il batuffolo sembrava stare bene. Per fortuna!
- mi scusi, mi scusi… - mormorai, allontanandomi.
- vergogna! Sgualdrinella da quattro soldi! – mi strillò dietro la tipa. Come cazzo si permetteva?
Non resistetti.
Mi girai, la squadrai poi mi rigirai e mi piegai, muovendo il culo di qua e di là.
- YEAHHHH! – urlai, correndo verso casa (e di conseguenza anche casa di Justin).
 
Arrivai che ero tutta accaldata per la corsa e aprii il giacchettino.
Guardai l’orologio. Cazzo, le 10.25! ero in ritardo di un’ora e mezza!!!
Cercai di ricompormi e suonai.
Sentii dei passi trascinati e la voce più bella del mondo che diceva:
- chi è? – awww, amavo il modo in cui lo diceva…
mi riscossi e risposi.
Lui mi aprì e vidi il suo sorriso da prima pagina, che si trasformò in un sogghigno appena vide la mia tenuta.
- ciao! vestiti da combattimento? – rise, indicando la mia maglietta. Guardai.
Maglietta? Ma che maglietta, indicava il mio reggiseno.
…
Regg…? OH CAZZO! DOVE MINCHIA ERA FINITA LA MIA MAGLIETTA?
No, ma il cervello sul serio me lo sono fumata!!!
Cercai di coprirmi con il giacchettino.
- nono, lascia stare, va benissimo così. – disse il mio cucciolo, attirandomi a sé.
Sorrise malizioso, il volto a pochi centimentri dal mio.
Mi sollevò da terra e comincio a baciarmi sulla pancia, facendomi un solletico terribile sulla pelle nuda.
Io ridevo come una cogliona e lui mi trasportava in camera sua… oddio…
Mi adagiò sul suo letto.
Si stese su di me, cercando di non pesarmi, e mi levò pure della fragile protezione del giacchettino.
Tra un bacio e l’altro, parlava.
- perché sei così in ritardo? – bacio.
- ero a dormire… - bacio. – …da Kylie… - bacio. - …e non mi hanno svegliato. – bacio.
Rise sommessamente, facendomi battere il cuore a mille.
- fortuna che non c’è nessuno in casa…
Oh yeah. Capivo il significato di queste parole anche senza essere uno Styles/Malik/Tomlinson pervertito…
Sorrisi come un’ebete.
- ti va? – no, ma che carino, chiedeva pure…
Come tutta risposta gli baciai il collo…
E direi che lo prese per un sì.
Cominciò a sfilarmi gli shorts e io feci altrettanto con la sua canotta.
Mi fermai un attimo, contemplando i suoi addominali perfetti.
Mi aggrappai a lui e feci per girare, cercando di finire sopra… solo che valutai male gli spazi e finimmo a terra.
Justin mi guardò sbalordito.
Oddio, cos’avevo fatto? Stavo per scoppiare a piangere, quando lui cominciò a sghignazzare.
Ma che dico, era piegato in due dalle risate.
Con già le lacrime agli occhi, non sapevo più cosa pensare. Un altro tipo mi avrebbe sfottuto a vita per questo, mentre lui era lì a riderci sopra. Avevo deciso. È l’essere più dolce che esista.
Risi anch’io, sollevata.
Lo abbracciai e lo aiutai ad alzarsi, scusandomi mille volte.
- piccola, non ti preoccupare. Stiamo bene (direi), un giorno ci rideremo sopra raccontandolo a figli e nipoti…
- aah per fort… no ma WTF? Mica vado a raccontare certa robaccia ai miei parenti… che figura di merda ci faccio?!
- bé, in effetti… - mi sorrise, era dolcissimo…
Lo abbracciai ridendo e lo rispinsi sul letto.
Mi stesi sopra di lui (finalmente ci ero riuscita :’D) e cominciai a baciargli il petto, mentre gli sfilavo i pantaloni.
Eravamo entrambi in mutande, quando lui, tenendomi per il sedere, si girò e tornò di nuovo sopra.
Baciandomi disse:
- preferisco restare così… altrimenti stasera siamo pieni di lividi…
Risi, ma ero un po’ offesa.
Non se ne accorse, continuò a baciarmi e eliminò anche l’ultimo ostacolo, cioè le nostre mutande (?).
Gli sorrisi…
 
 
 
 
§§§ Ciao ragazze!
Sarei contenta se mi diceste i vostri pareri sulla mia storia.
Non so se continuare, infatti avrete notato che ho avuto un po’ un blocco.
Mi sembra che non vi piace tanto… in tal caso ditemelo, che la elimino e non se ne parla più…
Aspetto un segno di vita da parte vostra… whit love.
 
xx, cathy §§§