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Autore: Salice_    09/04/2013    5 recensioni
SEQUEL di "Il mio cuore è gelido come l'inverno."
Sono passati sei mesi dalla battaglia finale contro Deep Blue e, da quel giorno, Zakuro non ha mai più visto Kisshu, l'alieno del quale è perdutamente innamorata.
Ma il destino, burattinaio maldestro, li farà rincontrare, divertendosi a spezzare e riallacciare le vite dei due amanti.
Con un nuovo e potente nemico da fronteggiare, la storia d'amore tra la Mew Lupo e l'alieno dagli occhi dorati prosegue.
Kisshu sbatté violentemente la ragazza contro il muro, i suoi occhi dai tratti felini illuminati dalla rabbia e dal rancore.
- Come puoi far finta di nulla, Zakuro?! – urlò esasperato. – Sono sei mesi, sei fottutissimi mesi che non ci vediamo, sei sparita dalla mia vita, mi hai fatto star male come un cane e hai ancora il coraggio di guardarmi negli occhi dicendomi una cosa del genere?! Tu mi fai schifo! –
Zakuro, per tutta risposta, si sollevò dalla parete contro la quale era stata spinta, e assestò uno schiaffo secco sulla guancia dell’alieno; questo si portò una mano alla parte lesa, guardando Zakuro stupefatto.
- Sei solo un idiota, Kisshu. -
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maschere e pioggia.'
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Vecchi Eroi.

Kisshu e Zakuro correvano all’impazzata per la città, a notte fonda; l’alieno con il cuore in gola per l’ansia e la mente che lavorava freneticamente per arrivare a capo di quel nuovo spaventoso enigma, la ragazza che aveva ripreso le sue sembianze normali ed era intenta a chiudere una conversazione telefonica con Purin.
- No, non è uno scherzo. Ci vediamo sotto casa di Ichigo, ho già avvisato le altre; a dopo. -
Sempre correndo, Zakuro fece scivolare nuovamente il cellulare nella tasca del suo giaccone, per poi rivolgersi a Kisshu: - Fatto, anche Purin è stata avvertita. Ora sbrighiamoci! –
L’alieno annuì senza proferire parola, afferrando la mano della ragazza e trascinandola con lui nella corsa.
“Non posso crederci.” Continuava a pensare Kisshu. “Non possono avere scoperto che siamo fuggiti sulla Terra, è impossibile che siano già qua.”
I due raggiunsero affannati la casetta della leader delle Mew Mew; tutto attorno a loro era tranquillo, la città dormiva profondamente e nessuna luce illuminava l’abitazione. Nessuna, a parte quella della camera di Ichigo, che uscì sul terrazzo e si arrampicò sull’albero di fronte, per poi saltare giù, atterrando davanti ai suoi compagni con l’agilità e l’eleganza del gatto selvatico di Iriomote.
- Eccomi. – si annunciò, scostandosi una ciocca di capelli rossi dal viso, in quel momento estremamente pallido. – Le altre dovrebbero essere qui a momenti. –
Le parole di Ichigo vennero seguite dai passi concitati di Retasu e Minto che li stavano raggiungendo di corsa; entrambe avevano un’aria estremamente scossa e indossavano i loro cappotti sopra al pigiama.
In quel momento, poi, dal nulla si materializzarono Pie, Taruto e Purin. Negli occhi dei due bambini era evidente la paura; in quelli di Pie, solo una gelida tensione.
- Perfetto, ora ci siamo tutti. – constatò Ichigo.
- Oh mio Dio, Zakuro, stai bene? Non siete stati attaccati? – domandò Minto terrorizzata, scrutando il volto impassibile del suo idolo.
Zakuro scosse il capo. – No, non c’era nessuno nel Caffè. –
Kisshu fece una smorfia, fulminando la moretta con lo sguardo. – Comunque grazie per l’interessamento; sto bene anche io, non ti preoccupare! –
- Smettila Kisshu – fece Pie altero. – Non è il momento di fare dell’ironia. Parliamo del messaggio che avete trovato all’interno del locale. -
Zakuro prese la parola: - Era una minaccia. Sicuramente siamo stati seguiti. –
Retasu si portò le mani al volto, spaventata, mentre Taruto si inseriva nel discorso.
- Come hanno fatto a scoprire che siamo fuggiti qua? Avranno interrogato i nostri genitori? E se gli avessero fatto del male? -
Un silenzio teso seguì le parole del ragazzino. Pie chiuse gli occhi e sospirò, prima di parlare.
- E’ molto probabile che siano stati torturati, ma escludo il fatto che abbiano rivelato qualcosa sul nostro nascondiglio. -
Taruto sussultò all’idea che Cordelia potesse aver fatto del male ai suoi genitori, e Purin istintivamente andò a cercare la sua mano, stringendola in modo da rassicurarlo.
- Scusate – si fece sentire Retasu, facendo timidamente un passo in avanti. – Non è possibile che Cordelia abbia semplicemente immaginato che voi foste fuggiti sulla Terra? Dopotutto, mi sembra abbastanza scaltra per aver fatto due più due. -
Ichigo negò le parole della compagna scuotendo la testa con convinzione.
- No, è impossibile. Non sapevano neanche chi fossimo quando siamo piombati nel palazzo di Cordelia, non era facile capire che siamo umane. -
Kisshu, inaspettatamente, cominciò a ridere, una risata senza allegria. Sette paia di occhi lo fulminarono.
- No Ichigo, è qui che ti sbagli. Voi Mew Mew siete piuttosto famose su Edren. Certo, non sapevano che aspetto aveste, fino a che non siete venute a liberarci. Con ogni probabilità, ha ragione Retasu. -
Il gruppo ammutolì alle parole di Kisshu.
- Ma perché attaccare il Caffè? – si interrogò Minto ad alta voce. – Per farci capire che ci hanno scoperti? O volevano colpire Kyle e Ryan? -
- Secondo me non sapevano neanche l’esistenza di loro due. – rispose Purin, con voce tremante ma convinta. – Per me, volevano semplicemente avvertirci che hanno capito il nostro gioco. –
Ichigo si passò una mano sul viso, esausta. – E adesso, che cosa facciamo? –
- Aspettiamo. – fece Zakuro laconica.
 
Il mattino seguente, il gruppo si riunì per recarsi all’ospedale da Ryan e Kyle: dovevano assolutamente avvisarli riguardo all’accaduto. Fortunatamente, in quella camera d’ospedale erano ricoverati solo i due americani, quindi non sarebbero stati ascoltati da orecchie indiscrete.
Le Mew Mew e i tre alieni fecero il loro ingresso nella stanza, rimanendo sorpresi nel vedere Ryan seduto sul letto intento a bere una tazza di caffè, ma ancora di più nel scoprire che Kyle era sveglio.
Dopo aver riferito il fatto ai due ragazzi, questi rimasero impietriti.
Kyle, dopo aver ascoltato il resoconto dei suoi amici, prese la parola.
- Quindi, siamo nuovamente in battaglia. -
- Esatto. – confermò Zakuro.
Ryan posò la tazza sul comodino, posando i suoi occhi di ghiaccio su Kisshu.
- Grazie per aver recuperato i nostri dati; ci saranno molto utili, per non dire fondamentali, in questa situazione. -
- Che cosa proponete di fare? – domandò Minto, guardando speranzosa i due americani.
Questi si scambiarono un’occhiata di intesa, come se avessero appena stabilito un tacito accordo.
- Per ora tenete gli occhi aperti. – cominciò Ryan, rivolgendosi a tutti. – Tra due giorni ci dimetteranno; non appena saremo fuori di qui, ci recheremo in una delle mie case, alla periferia di Tokyo. Ho un laboratorio anche lì, in questo modo potremo cominciare le ricerche. -
- Fino a quando? – sussurrò Ichigo, avendo paura di conoscere già la risposta.
- A tempo indeterminato. –
 
Molti minuti più tardi, il gruppo si congedò e abbandonò l’ospedale. Decisero così di recarsi in un bar del centro per mangiare qualcosa, con l’inconscio intento di esorcizzare la situazione di pericolo in cui si trovavano.
Quando tutti ebbero di fronte il loro pranzo, il discorso inevitabilmente ricadde su quel fatto.
- Quindi, siamo di nuovo in fuga. – sottolineò Pie con amarezza, dando un morso alla sua piadina.
- Già. – confermò Kisshu tristemente. – Da eroi a esuli. –
- Scusate, ma quante case ha Ryan? – fece Taruto cercando di smorzare la tensione.
Purin fece spallucce, rispondendo semplicemente: - Bho, lui è miliardario! –
Ichigo finì di sorseggiare rumorosamente il suo thé freddo. – Quindi, non è stato un caso il fatto che i nostri poteri abbiano fatto ritorno: la Terra ha nuovamente bisogno di noi. –
Le Mew Mew annuirono, ora con una nuova convinzione.
- Spero tanto che Cordelia abbia inviato qua quell’imbecille di Derek! – fece Kisshu sbattendo un pugno sul tavolo e rovesciando la cioccolata calda di Retasu. – Non vedo l’ora di fargliela pagare per quello che mi ha fatto! -
- Ovvero? – domandò Minto con sincera curiosità.
Così Kisshu prese a raccontare di come Derek lo avesse prelevato dalla cella per portarlo in camera di Cordelia; fece tutto questo lanciando occhiate preoccupate a Zakuro, che, ad ogni sua parola, induriva lo sguardo color del mare.
- Accidenti! – esclamò Taruto. – Non ce lo avevi raccontato! -
- Ho cercato di rimuovere. – scherzò Kisshu, passando un braccio attorno alle spalle di Zakuro, che sembrò rilassarsi un minimo.
All’improvviso, però, le parole del ragazzo vennero seguite da un forte boato e da una folla di persone che fuggiva nella direzione opposta.
- Ma che sta succedendo? – saltò su Minto.
Le persone gridavano terrorizzate, scappando di fronte a loro; in pochi secondi, era scoppiato il panico più totale.
La stessa consapevolezza colpì tutti quanti nel medesimo istante.
“Si ricomincia.”
Gli otto si alzarono velocemente dal tavolo e, non visti, si lanciarono in mezzo alla calca, andando verso la direzione dalla quale tutti stavano fuggendo; si fecero largo tra le persone terrorizzate fino ad arrivare ad una strada con incrocio, e ciò che videro li fece immobilizzare sul posto.
Un enorme Chimero, simile ad un coccodrillo ma in grado di reggersi in piedi sulle zampe posteriori, era al centro della strada e aveva capovolto diverse automobili, mandandone in fiamme altre; sicuramente, alcuni loro occupanti dovevano aver perso la vita.
Un’enorme spaccatura si apriva nell’asfalto, lì dove la spessa coda del mostro sbatteva a terra, agitandosi freneticamente.
I suoi occhi da rettile, rossi come il sangue, si puntarono sul gruppo di nuovi arrivati, mentre il Chimero apriva le enormi fauci, incollate da uno spesso strato di bava appiccicosa.
- Oddio! – gridò Minto, terrorizzata.
- Forza ragazze, non c’è tempo da perdere! – urlò Ichigo.
La squadra delle Mew Mew compì la sua trasformazione, non vista da nessuno.
- Mew Ichigo! –
- Mew Minto! –
- Mew Retasu! –
- Mew Purin! –
- Mew Zakuro! –
- METAMORFOSI! –
Le cinque paladine della giustizia apparvero nei loro sgargianti costumi, pronte al combattimento.
- Dobbiamo aiutare quelle persone! – strillò Purin, indicando le auto capovolte.
- Distraiamo noi il Chimero! – urlò Pie richiamando il suo ventaglio rosso, mentre i suoi due compagni annuivano. Gli alieni si lanciarono contro il mostro, attaccandolo tutti insieme.
Le Mew Mew approfittarono di quel diversivo per soccorrere le persone coinvolte nell’incidente, e riuscirono a salvarne sei, estraendole in tempo dalle macerie delle loro automobili.
Zakuro aveva aperto a forza tre macchine, ma all’interno era riuscita a trovare solo corpi privi di vita.
“Sono arrivata tardi.”
 
- Predi questo, orribile creatura! – gridò Kisshu colpendo il Chimero alla testa con un fulmine scaturito dai suoi Sai; questo barcollò per qualche secondo, per poi riprendersi e lanciarsi all’attacco del ragazzo, che però lo schivò agilmente.
“Questo bestione è fortissimo, ma anche estremamente lento.” Ragionò Kisshu.
In un attimo di distrazione, stava per essere colpito dalla coda del rettile, ma questa venne bloccata dalla frusta di Mew Zakuro, che aveva appena fatto la sua comparsa sul campo di battaglia assieme alle sue compagne.
- Levati di lì! – gridò la Mew Lupo, mentre Kisshu si materializzava in alto.
A quel punto la ragazza liberò il mostro e balzò in cima ad un lampione, per poi colpirlo nuovamente.
Nel mentre, Purin cercava di immobilizzare il Chimero, ma questo rimaneva intrappolato per non più di un secondo: con forti scossoni, riusciva sempre a liberarsi.
- Sembra che il Fiocco Immobilizza non abbia effetto su di lui! – gridò amareggiata Mew Purin, mentre veniva riadagiata a terra da Taruto, che si era adoperato per sollevarla in modo che attaccasse dall’alto.
Ichigo era riuscita ad appendersi al dorso del Chimero e, facendo forza con le braccia, si issò su di lui, per poi appoggiare il Fiocco del Cuore sulle sue squame.
- FIOCCO DI LU… -
Non riuscì a completare la formula: il mostro si impennò ruggendo infastidito, e scagliò la Mew Gatto lontano; questa andò a sbattere contro la facciata di un palazzo, scivolando poi a terra.
- Ora tocca a me! – si fece sentire Minto incoccando una freccia nella sua balestra. – Fiocco d’Azione! -
La freccia di luce si conficcò nel fianco del Chimero, ma questo parve non esserne troppo turbato: dopo un solo urlo di dolore, scoccò uno sguardo truce a Mew Minto, per poi cercare di imprigionarla tra le sue fauci. Aveva già la bocca spalancata, pronta ad azzannare la Mew Mew, quando un potente getto d’acqua lo colpì, facendolo quasi soffocare. Abbassando lo sguardo, Minto vide Mew Retasu sotto di lei, le nacchere strette tra le mani e lo sguardo colmo di determinazione.
- Grazie Retasu! – le urlò.
- Di nulla! – rispose la Mew Focena, lanciandosi in avanti per attaccare nuovamente il Chimero.
Zakuro, dall’alto della sua postazione, aveva circondato il mostro da un muro di fiamme, in modo da circoscrivere l’area in cui potesse muoversi; Mew Ichigo stava tornando alla carica, l’arma a forma di cuore stretta tra le mani, assieme a Mew Purin, che non si era ancora persa d’animo.
Minto continuava a volteggiare sopra al testone del Chimero, confondendolo e scoccando frecce a raffica su di lui, approfittando dell’agilità che poteva ottenere in volo.
Taruto levò le manine di fronte a sé e, concentrandosi, fece sbucare dall’asfalto delle enormi radici, che andarono a bloccare le zampe davanti della creatura, rendendola meno offensiva. Questo, vedendosi imprigionato, prese ad agitarsi convulsamente, urlando e muovendo la coda all’impazzata, rischiando di colpire Mew Retasu.
- NO! – urlò la Mew Focena, coprendosi il volto con le braccia, spaventata; non aveva il tempo di fuggire via.
Inaspettatamente, però, si sentì sollevata da terra. Aprì gli occhi, confusa: Pie era corso in suo aiuto, sollevandola in alto con lui, tenendola stretta per la vita.
- Pie… - mormorò la ragazza, imbarazzata.
- Sei sempre così distratta! – la rimproverò l’alieno, ma Retasu giurò di aver visto l’ombra di un sorriso attraversare i suoi gelidi occhi scuri.
Nel mentre, Kisshu volò sopra il muro di fiamme, trovandosi faccia a faccia con il mostro, che lo fissava adirato, le enormi narici allargate, le lunghe zanne che sporgevano dalla bocca.
- ZAKURO! – urlò l’alieno, rivolto alla compagna.
La Mew Lupo, senza aver bisogno di ulteriori spiegazioni, agì: lei e Kisshu durante la lotta non avevano bisogno di parole inutili per coordinarsi e sapere cosa fare.
Lei avvolse prontamente la sua frusta attorno al collo del Chimero, strattonandola, in modo che la creatura reclinasse il capo all’indietro. Kisshu allora fece forza sul braccio destro, nel quale stringeva uno dei suoi Sai, e con un urlo di rabbia affondò: la lama si immerse quasi completamente nella gola del Chimero, che lanciò un urlo disperato. Il sangue prese a zampillare copiosamente dalla ferita, imbrattando completamente Kisshu; nel giro di pochi secondi, il mostro si accasciò a terra con un tonfo, morto. Dopodiché, sparì, sgretolandosi come cenere.
Il gruppo si riunì al centro della strada ormai deserta, stanco ma fiero del proprio lavoro di squadra.
- Ce l’abbiamo fatta! – gioì Ichigo, mentre Zakuro si massaggiava il braccio destro, indolenzito per aver trattenuto con tutte le sue forze il Chimero.
Purin e Taruto si diedero il cinque, esultanti, e Minto incrociò le braccia al petto, sorridendo.
Pie tornò a terra e adagiò con delicatezza Mew Retasu, per poi allontanarsi e dirigersi verso il fratellino, lasciando la ragazza sconcertata e un po’ delusa.
Zakuro si avvicinò con passo risoluto a Kisshu, che, disgustato, stava osservando i suoi vestiti completamente sporchi del sangue scuro del Chimero.
- Sei stato grande. – sorrise la Mew Lupo, prendendo il volto di Kisshu tra le mani e depositando sulle sue labbra un bacio.
Lui sorrise soddisfatto sulla bocca carnosa della modella, prima di ricambiare il bacio e abbracciarla, senza preoccuparsi di imbrattare anche i suoi abiti e il suo corpo perfetto di sangue.

Spazio Autrice:
Ed eccomi qua con un nuovo capitolo! Diciamo che la situazione non è decisamente delle migliori; dopo questo attacco ignoto, ci saranno ancora parecchie cose su cui far luce.
Ringrazio tutti coloro che sanno seguendo la mia storia, e soprattutto blackmiranda, seby19993_ e B_bb_r_ !
Forza, fatemi sapere cosa ne pensate!
Salice_




   
 
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