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Autore: Onlyna    09/04/2013    0 recensioni
– Non c'è bisogno di regali, nonno, – disse Albus, sorridendogli.
– Infatti, – annuì Rose, – ci basta sapere che siete contenti per noi, – aggiunse.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Arthur Weasley, Molly Weasley | Coppie: Arthur/Molly
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Diagon Alley.
Regali per i nuovi Prefetti.


Tra due giorni comincia il nuovo anno a Hogwarts, ragazzi.
Molly, in piedi davanti alla mandria di nipoti, puntellava le mani sui fianchi come faceva da più giovane. Nessuno fiatava, quando lei parlava. Riusciva sempre a terrorizzare tutti.
Quest'oggi utilizzeremo la Metropolvere per andare Diagon Alley per comprare tutto il necessario; andate nelle vostre camere, rendetevi presentabili e ricordatevi di prendere la vostra lista.
Al, Rose, – chiamò poi il nonno Arthur, sorridendo amorevolmente ai due nipoti – venite un attimo qua.
I due cugini si guardarono allarmati per alcuni secondi, per poi scrollare contemporaneamente le spalle e avvicinarsi all'uomo. Entrambi avevano dei sospetti su ciò che il nonno stava per dir loro.
Albus, Rose, – ripeté Arthur, scompigliando affettuosamente i capelli di entrambi, – quest'anno siete diventati Prefetti; c'è qualcosa in particolare che desiderereste avere?
I ragazzi sorrisero.
Non c'è bisogno di regali, nonno, – disse Albus, sorridendogli.
Infatti, – annuì Rose, – ci basta sapere che siete contenti per noi, – aggiunse.
Oh, cari! – esclamò nonna Molly, stritolandoli in un abbraccio affettuoso. – Noi siamo felicissimi per voi! Però vorremo anche farvi un regalo; se ci dite cosa volete faremo di tutto per farvelo avere. Altrimenti sceglieremo noi per voi.

Credo che abbiamo fatto una cretinata, Rose, – fece Albus alla cugina, grattandosi la nuca con espressione falsamente annoiata, – chissà quei vecchiacci cosa ci prenderanno, ora; scommetto quello che vuoi che spenderanno un patrimonio, – continuò sorridendo leggermente all'appellativo.
Rose annuì, sbuffando e fulminando il fratello con un'occhiataccia: Hugo, sussurrando alla piccola Molly qualcosa del tipo “ho voglia di dolci”, aveva allungato la mano verso un carrettino carico di caramelle e dolcetti vari, pronto a rubarne una manciata all'ignaro commerciante.
Sicuramente spenderanno un patrimonio, – sottolineò, alzando gli occhi al cielo, – dopotutto, tra tutti i nipoti, probabilmente siamo i loro preferiti.
Albus ridacchiò.
E dire che nessuno dei due è nella loro Casa; anzi, tutti e due a Serpeverde.
Non ricordarmelo... papà voleva diseredarmi, – sospirò la ragazza, scuotendo il capo con aria rassegnata, – meno male che la mamma è più intelligente di lui.
Albus ridacchiò divertito, all'ultima osservazione, guadagnandosi un sorrisetto di Rose e l'occhiata di suo fratello James, pochi passi avanti a loro.
Mi sono perso qualcosa? – chiese quest'ultimo, affiancandosi al minore con aria curiosa, prima di adocchiare una ragazza con stravaganti capelli azzurri, qualche metro davanti al gruppo dei discendenti Weasley, e scompigliarsi i capelli con aria ammiccante.
No, Jim, – rispose il fratello per entrambi, senza perdere il sorriso.
Uhm, peccato, – fece il maggiore, scrollando le spalle e dirigendosi con passo baldanzoso verso la ragazza, consegnando a Lily la sua lista per il sesto anno.
Che palle, Jim! – esclamò questa, scrutando il ragazzo con un fuoco assassino negli occhi celesti; lo detestava, quando si comportava in quel modo.
Dai Lil, non te la prendere, – sorrise dolcemente Dominique, accanto a lei, – lo sai che è fatto così.
La ragazza grugnì, senza badare troppo alle parole della biondissima e bellissima cugina minore.
Più avanti, Louis, Lucy, Fred e Roxanne discutevano animatamente sulla Casa in cui avrebbero voluto essere Smistati, dovevano ancora cominciare il primo anno. E tutti e quattro erano ansiosi di entrare a far parte di quella grande famiglia che era Hogwarts.

Credo che quest'edizione nuova delle Fiabe di Beda il Bardo possa piacere alla piccola Rosie, – commentò nonna Molly osservando con occhio critico gli altri libri presenti al Ghirigoro.
Penso anche io. Dopotutto, ha preso tutto da sua madre, – sorrise bonario nonno Arthur, prendendo il tomo dalle mani della moglie e dirigendosi al bancone per pagarlo.
Il giovane commesso, dopo che Arthur ebbe pagato, rimpicciolì e impacchettò il libro in un sacchetto color smeraldo, per poi consegnarglielo con un sorriso.
Non so, Arthur, – borbottò Molly qualche minuto dopo, mentre i due anziani coniugi si accingevano a cercare un regalo per il giovane Albus, – un libro mi sembra un regalo un po' scontato.
Sono d'accordo, – asserì il nonno, sorridendo astutamente, – per questo ho chiesto a George di mettere da parte una delle nuove Puffole Pigmee; ho sentito Rosie che ne parlava con Lily, qualche giorno fa.
Perfetto, – sorrise dolcemente la donna, prendendo a braccetto il marito, – adesso concentriamoci su Al; cosa può piacere a quel ragazzo? Una scopa nuova? No, credo che gliela abbiano comprata Harry e Ginny.
No, cara, – la interruppe Arthur, – Harry e Ginny gli hanno comprato una civetta nera; ricordi? L'ha chiamata Harpy.
Ah... già, quell'uccellaccio scorbutico! – esclamò la donna, sorridendo della propria scarsa memoria, – Allora gli prendiamo una scopa?
Direi di sì; e anche un set di alambicchi e provette nuovo, ho sentito che suo fratello ha rotto il suo durante una mezza rissa con il giovane Malfoy.
Tutti uguali, questi Potter – sospirò nonna Molly, prima di mettersi a ridere.

Una Firebolt300? – esclamò Albus, stringendo tra le mani il suo nuovo manico di scopa. – È... è... fantastica! Grazie!
La sua felicità era visibile da miglia e miglia di distanza: i bellissimi occhi verde giada erano più luminosi del solito, e le labbra fini e rosee erano distese in un ampio e radioso sorriso.
Era piuttosto raro vedere Albus Severus Potter così gioioso: in genere, da buon Serpeverde, teneva per sé le proprie emozioni. Inutile dire che i nonni fossero più che soddisfatti di essere riusciti a renderlo così palesemente contento.
Anche Rose, che aveva scartato i suoi regali prima del cugino, era raggiante: da brava figlia di sua madre, si era subito immersa nella lettura del voluminoso tomo regalatole, con Alex, la sua nuova e violetta Puffola Pigmea, appollaiata sulla spalla.

Ragazzi, adesso è ora di andare a letto, – esordì Molly, puntandosi le mani sui fianchi come faceva anni prima con i propri figli, – domani mattina dobbiamo partire presto, perché...
Si parte per Hogwarts! – gridarono i quattro nipoti più piccoli, eccitati, provocando le risate del resto dei cugini.
Infatti, – ridacchiò nonno Arthur, affiancando la moglie, – quindi sciò, a nanna! – concluse, sottolineando il tutto con un ampio ed eloquente gesto della mano.
I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte: salirono le scale dopo aver augurato la buonanotte, dirigendosi in modo stranamente ordinato verso le rispettive camere.
L'indomani sarebbe stato un giorno importante: amici si sarebbero riuniti e nuove amicizie sarebbero nate, il nuovo anno avrebbe portato con sé emozioni ed esperienze nuove per tutti.
Per tutti, sarebbe iniziata una nuova, grande avventura, all'interno di quel magico castello che aveva visto tante terribili e splendide cose: la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.








Anche questa scritta ere fa, sicuramente per un contest di cui non mi ricordo una cippa. Spero vi sia piaciuta! :)
   
 
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