Storie originali > Poesia
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Autore: messer Rodobaldo    09/04/2013    1 recensioni
Avete mai annusato nell'aria quell'odore di passato? Non fraintendetemi, non intendo la puzza di vecchio piuttosto che della polvere: intendo quando, sopratutto a me capita verso il finire dell'inverno, si sente nel vento primaverile, Zefiro, quell'odore che richiama alla mente cose passate; di quando si era bambini, dei giochi che si facevano, di quando c'erano meno preoccupazioni. Questo vorrei fosse solo una prova, un tentativo da migliorare: non ho detto tutto quello che vorrei... spero nonostante tutto che lo possiate apprezzare! Un grazie a chi lo leggerà, nella speranza di poter far rinascere almeno un pochino, pochino gli affetti che si provano all'olfatto. (Obiettivo forse un po' troppo ambizioso)
Genere: Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte di lenti passi rieccheggiante:
Tu, al calare delle ombre,
Quando lunghissime, scure ed ombrose
Tenebre sulla terra
Stendi, i ricordi miei fai riaffiorare.
Passato, già, son sotto
Le sprangate gelose; quand'era aperta,
Quieto e felice, sotto il ciel stellato
Alle ore liete con lei pensavo.
Ora che è chiusa a quelle ancora penso:
Quando tra i bui vicoletti tortuosi
Ritornavamo dal prato argentato;
E quando penso le ore rigogliose,
A sue membra vezzose,
Giungon quei miei pensieri
Da cui non posso e non voglio fuggire.

E cammino tra i ferali viottoli
Di bruni sassi, e pietre
Illuminate da baluginanti
Lampade, che la notte rischiarano;
E tra quei ciottoli gli spasmi sento
Del mio primo amore ormai terribilmente
Spento: delizia e croce di mia mente.
  
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